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lunedì, luglio 02, 2007

Che vergogna fare parte di una tale nazione...

Un navigatore (Rrosariu) ci riporta alla mente il famoso blackout nazionale di qualche anno fa. Vediamo di spiegare cosa successe veramente.

Le cose allora si chiarirono da sole, anche se ovviamente la stampa non ne diede notizia: di notte l'energia atomica francese costa meno di quella italiana, per cui i signori mettevano le centrali al minimo in tutta Italia e ci mandavano l'energia dalla Francia, ovviamente mantenendo il prezzo di quella italiana (un imbroglio in piena regola insomma...). Quella fatidica notte peró qualcosa andó storto e la corrente dalla Francia si interruppe con conseguente spegnimento delle centrali italiane. Ora che tutto era spento, si doveva aspettare la riparazione del guasto in Svizzera ed in Francia per poter riavviare le nostre centrali, in quanto non vi era energia a sufficienza per farlo in Italia.

A questo punto peró le prime centrali ad essere riavviate dovevano essere quelle piú vicine al territorio francese, e poi via via tutte le altre a catena. Fino alle ultime, le piú lontane: ovviamente in Sicilia.

In pratica grazie all'attenta gestione padana della cosa pubblica, si é arrivati al paradosso che é piú sicuro essere isolati dalla rete nazionale piuttosto che avere un cavo di sicurezza che ci leghi alla Calabria: senza il famigerato cavo d’interconnessione saremmo rimasti isolati dal guasto. Non solo: i padani non avrebbero potuto rubare sul prezzo dell’energia vendendoci sovraccosto quella francese.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che vergogna far parte di uno Stato che ci ha occupato, che ci ha combattuto, ucciso, impoverito, preso in giro, che ci ha portato la mafia.
lo Stato italiano è la continuazione logica del modus operandi del ragno dei savoia.
Il fatto che ancora oggi lo Stato vuole tenere nscosto tutto che quello che ha fatto nei confronti dei Siciliani, significa che approva quello che è successo.
Credo ormai sia questione di poco, la gente incomincia ad aprire gli occhi, certo ancora ci sono molti indottrinati ed è compito di chi conosce fare sì che tutti abbiamo la possibilità di sapere.
Fino a qualche anno fà, avendo studiato sui libri di scuola, avevo una sorta di soggezione e complesso d'inferiorità nei confronti del nord, ma da quando ho scoperto la verità, è cambiata questa sensazione; ora so chi erano i nostri antenati e quali gesta hanno portato avanti in nome della libertà e l'unica cosa che voglio ora è l'INDIPENDENZA, quella che meritiamo, quella che ci spetta di diritto.
Sento nell'aria un'atmosfera particolare e noto anche condizioni economiche e sociali, simili a quelle che precedettero il 1282, speriamo portino agli stessi risultati.

ANTUDO