Approfondimenti - Il Consiglio News Feed

mercoledì, giugno 25, 2008

Di ritorno dalla vittoria

Torna il poeta, partito soldato in guerra, a salutare la strada dove andava a trovare la sua amata Rosa. E saluta la finestra dove dentro riesce lo stesso ad immaginare quella rosa colorita, quel giovane bocciolo ancora chiuso che ha tenuto in piedi la sua vita durante i duri giorni nel fango dei campi di battaglia.

Rosa però non c'è: la guerra l'ha portata via e non la rivedrà mai più.

Passo di notte e ti saluto, strada.



Mokarta – Kunsertu

Bella figliola ca' ti chiammi Rosa,
chi bellu nomu mammete t'ha misu
t'ha misu u'nomu bellu di li rosi,
lu megghiu ciuri di lu paradisu
bella figliola ca' ti chiammi Rosa (2 volte)

Passu di notti e ti salutu strata,
cu na vamp' a lu cori a vuci ardita
puru salutu a tia finestra amata ca dintra c'è na rosa culurita
rosa di chilli rosi ammuttunata,
Rosa hai tinutu 'mperi la me vita
passu di notti e ti salutu strata...

Ju sta canzuni ta lassu stampata, ca dintra c'è na rosa culurita
ti pozzu offriri sulu na cantata, sulu sta vuci mi detti la vita
poeti,sunaturi e stampasanti, campanu sempri poveri e pizzenti
passu di notti e ti salutu strata...

E nesci Rosa tà diri na cosa (2 volte)
E nesci Rosa tà diri na cosa, na cosa
E nesci nesci Rosa...

Trad. italiano:

Bella figliola che ti chiami Rosa \ che bel nome ti ha messo la mamma \ Ti ha messo il bel nome delle rose \ il fiore più bello del paradiso \ bella figliola che ti chiami Rosa.

Passo di notte e ti saluto strada \ con una vampata al cuore ed a voce alta \ e saluto anche te, amata finestra che dentro c'è una rosa colorita \ rosa di quelle rose ancora chiuse \ Rosa, hai tenuto in piedi la mia vita \ passo di notte e ti saluto strada...

Io questa canzone te la lascio stampata, qua dentro c'è una rosa colorita (dipinta)\ ti posso offrire solo una cantata, solo questa voce mi ha dato la vita \ poeti, suonatori e stampasanti
(1), sopravvivono sempre poveri e pezzenti \ passo di notte e ti saluto strada...

Ed esci Rosa, ti devo dire una cosa \ Ed esci Rosa, ti devo dire una cosa, una cosa \ Ed esci esci Rosa...


Altro video dedicato a Rosa


(1) Stampasanti: i pittori di immaginette. La canzone, se non erro, è del settecento.
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domenica, giugno 22, 2008

Il pecoraio ha versato il latte

Tutti in Italia sanno chi è Mugabe e di quali turpitudini è capace. La più grave delle quali, secondo il sacro verbo democratico-finanziario, è l'inciucio elettorale.

Ma quanti di noi ricordano ancora Pym Fortuyn, il politico olandese contrario alle direttive europee su famiglia ed immigrazione assassinato a pochi giorni dalle elezioni? Quanti ricordano Ylva Anna Maria Lindh, svedese, presidente del consiglio d'Europa, uccisa a coltellate in un negozio di Stoccolma dopo aver criticato la guerra in Iraq? Sin dai tempi dell'Arciduca Ereditario d'Austria l'omicidio politico in Europa è opera di qualche pazzo estremista che agisce da solo in preda alle sue manie. Invece in Russia è stato Putin. In Cina la polizia. In Libano i siriani.

E se in Europa vanno impuniti gli omicidi pre o post-elettorali, figuriamoci i brogli alla Zimbabwe. Con una bella precisazione. In Zimbabwe non sono ancora stati provati questi brogli. In Italia la prova esiste ed è visibile da tutti su YouTube:



Il video si riferisce alle elezioni del 2006 circoscrizione estero Europa. Bruxelles, per essere precisi. Dove sappiamo essere presente sul campo L'Altra Sicilia, l'agguerrita associazione di Francesco Paolo Catania che in quell'occasione alla prima uscita ottenne un eclatante risultato (2.1% al senato e 2% alla camera a livello europeo) dimostrando a tutti (al di là ed al di qua del faro) il potenziale di cui disporrebbe la Sicilia grazie alla sua diaspora.

Passano appena due anni ed il governo cade. Due anni in cui L'Altra Sicilia si è potuta rafforzare in Europa e farsi conoscere meglio in patria.

Francesco Paolo Catania crede di avere un risultato storico a portata di mano. Lascia la guida della sezione siciliana dell'associazione a Palermo all'avvocato Giovanna Livreri, mentre lui si concentra sul suo territorio di caccia preferito, l'Europa (Belgio, Germania, Svizzera).

L'avvocato Livreri è da parecchio tempo nell'orbita sicilianista. Altre volte era stata vicino ad una candidatura ufficiale, sino a quando non venne coinvolta in uno “strano” affare di parcelle estorte, vicenda che riguardava da vicino anche i guai giudiziari di Ciancimino Junior, figlio dell'ex sindaco di Palermo, in quel periodo impegnato in serrate negoziazioni con i russi per l'importazione di gas in Italia.

Momentaneamente risolti i suoi problemi giudiziari grazie anche ad indagini parallele che coinvolgevano pesantemente i suoi avversari, la Livreri torna la carica.

A Palermo in vista delle recenti elezioni regionali incomincia a dialogare con Raffaele Lombardo. Pur non giungendo ad un accordo concreto, tra Francesco Paolo Catania e l'MPA si arriva ad una certa distensione, testimoniata dal generale abbassamento dei toni nelle reciproche “esternazioni”.

E' bene a questo punto inserire questo “ritaglio” nel più generale affresco che si compose nel periodo pre-elettorale. All'interno del centrodestra la candidatura più ovvia è sempre stata quella del leader dell'MPA. Ma il clima nella coalizione non era dei più idilliaci, tanto che ad un certo punto l'investitura se la diede il candidato stesso che dichiarò che comunque fossero andate le cose UDC ed MPA avevano già scelto il loro candidato.

E' proprio all'interno di questa frattura che gli ammiccamenti tra L'Altra Sicilia e l'MPA vanno collocati. Chiusa la frattura, chiusi gli ammiccamenti, come poi descritto anche sul sito dell'organizzazione di Bruxelles.

Almeno ufficialmente. Perchè il sospetto che sotto sotto qualche parolina si stia ancora scambiando c'è: poco prima delle elezioni i giornali diramano la notizia secondo cui L'Altra Sicilia stesse organizzando un convegno per il candidato del centrodestra (siamo al 6 aprile). E la cosa forse a qualcuno a Roma non piace.

A nord delle Alpi intanto Catania non era rimasto con le mani in mano. Instancabile continuava a girare, a distribuire volantini ed a raccogliere firme. Fino a quando all'improvviso al consolato di Bruxelles casualmente incontra una sua vecchia conoscenza, tal Sig. Ferretti, insieme al “futuro senatore” (mai esternazione fu più democratica...) tale Paolo Di Girolamo.

Alle elezioni il Di Girolamo viene eletto come democraticamente previsto, mentre L'Altra Sicilia non ottiene il risultato sperato: i suoi voti sono praticamente gli stessi di due anni prima. Arrivano indicazioni che qualcosa di strano sia accaduto in Svizzera, Germania, Belgio, ma la bomba esplode quando da dentro lo stesso PDL parte una denuncia: l'iscrizione all'AIRE dell'oramai senatore Di Girolamo risale solo al febbraio scorso, successiva quindi allo scioglimento delle camere e non valida ai fini della candidatura. Di più, la residenza pare sia stata richiesta solo a maggio, DOPO le elezioni!

Cosa succede a questo punto lo possiamo leggere anche sui giornali.

E comunque è sempre l'inarrestabile presidente de L'Altra Sicilia che malgrado l'aria pesante che si respira a Bruxelles coraggiosamente dice le cose come stanno in una caustica intervista.

Per Di Girolamo la magistratura nei giorni scorsi ha chiesto l'arresto con l'accusa di truffa (elettorale).

Come mai una tale imperizia da parte del PDL che manda in fretta e furia un candidato illegale a coprire un pericolosa falla del sistema? Per la seconda volta nel giro di due anni vi sono prove concrete di brogli elettorali proprio a Bruxelles, dove i Siciliani stanno combattendo per la loro terra.

Se l'obiettivo era proprio L'Altra Sicilia, nell'attacco difficilmente poteva essere coinvolto l'MPA, malgrado tutta l'acredine passata. Ma che i mandanti siano da cercare nel centrodestra non ci sono dubbi. Il blocco anche per questa volta ha funzionato. Per quanto ancora riusciranno a fermarci?

La storia non finisce qui. L'opera delle manine appiccicose continua. Pochi giorni fa la Livreri è stata rimessa in mezzo (giustamente o no, non spetta a noi giudicare) e la notizia dall'acre sapore del ricatto diffusa capillarmente a consacrarne la natura “politica”:

E' stata rinviata a giudizio l'avvocato di Palermo Giovanna Livreri

Bisognerebbe definire meglio le preoccupazioni del PDL nei confronti di quello che sembrerebbe un insignificante partitino senza speranze di sicilianisti folli e squattrinati.

Alle ultime elezioni amministrative la cosiddetta “sinistra” è scomparsa definitivamente dal panorama politico siciliano. Ed ora? Vogliamo credere che il cosiddetto “centrodestra” da oggi in poi governerà felice con il 100 per cento dei consensi?

La guerra tra MPA e PDL, o meglio tra Lombardo e Berlusconi, il Mugabe di turno, è cominciata poche ore dopo la chiusura delle urne lo scorso aprile. Ma i due sapevano che la loro alleanza era solo momentanea. E si preparavano allo scontro da tempo. Il premio per il vincitore? La Sicilia e la sua posizione strategica nel Mediterraneo.

Il collegamento tra la Sicilia e la sua diaspora è una possibile chiave per la vittoria: i Siciliani in patria non hanno risorse economiche. Ma all'estero è un altra storia, ed agganciare queste risorse (non parliamo solo di denaro) sarebbe una svolta importante. Lo sa Raffaele Lombardo (che anche per avvicinarsi a queste risorse sembrava pronto a lasciare spazio a questi “folli senza speranze”) e lo sa il pecoraio.

Dal quartier generale di Arcore si sono dovuti muovere in fretta perchè il pericolo era serio. E se questa piccola svista avrà delle conseguenze in sede giudiziaria, ora che in parlamento la tregua con la magistratura è finita, qualche lacrima di coccodrillo sul latte versato la vedremo scendere sicuramente.

Possiamo tenere alta la testa che il merito di quel latte versato e delle conseguenti lacrime è tutto del Popolo Siciliano che a mani nude, armato solo di coraggio, si batte contro questa piovra diabolica. Mentre, manco a dirlo, i suoi rappresentati ufficiali continuano a dormire pavidamente.
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sabato, giugno 21, 2008

Siamo in guerra


Qualcuno ha ancora dei dubbi?

Meglio riportare la notizia per com'è. Per capire come si è arrivati a questo, leggere i due post precedenti, Intimidazioni e Guerra o pace. Da segnalare come il nuovo sindaco di Catania sia stato accolto in municipio (vedi foto). Anche questi gesti hanno un significato preciso che esula dal pagamento o meno degli stipendi. Vedremo di capire il perchè.

L'esercito arriva a Palermo. Presidiera' le discariche abusive

"Entro un mese a Palermo l'esercito presidierà le discariche abusive": lo dice l'assessore comunale all'Igiene, Filippo Cannella. "Questa mattina il sindaco Diego Cammarata - aggiunge l'assessore - ha dato la propria approvazione al progetto, che prevede il recupero dei siti trasformati in discariche grazie all'intervento dei militari". A Palermo l'esercito fu inviato nel '92, dopo le stragi Falcone e Borsellino, per l'operazione Vespri siciliani, la più grande mobilitazione dal Dopoguerra. Fino al '98, circa 20 mila militari presidiarono obiettivi sensibili. Non appena sara' perfezionata l'intesa, i soldati saranno utilizzati per vigilare sulle operazioni di pulizia delle 40 discariche abusive, censite dall'assessorato all'Igiene. La polizia municipale si occuperà di vigilare sulle discariche sgomberate, e infine l'assessorato identificherà dei nuovi siti dove spostare l'immondizia. "Per scoraggiare il ripristino delle discariche abusive - spiega Cannella - quei terreni potrebbero essere trasformati in giardini, piazzette o piste di bocce. La semplice bonifica delle zone non basta". "I motivi per cui l'Amia non riesce a raccogliere i rifiuti con frequenza è dovuto spesso anche alla mancanza di mezzi funzionanti. L'esercito potrebbe ad esempio venire in aiuto con i propri camion"Secondo l'assessore "con l'estate alle porte la questione rifiuti può diventare un'emergenza sanitaria, per questo prevedo tempi molto brevi, circa un mese, per l'inizio delle operazioni". L'assessorato lavora al progetto da circa tre mesi. "Il progetto è complesso, comporta anche la collaborazione della Prefettura e l'intervento di Amia e vigili urbani". La prossima settimana l'assessore Cannella incontrerà i responsabili dell'Esercito per discutere i dettagli dell'iniziativa. "L'assessore all'Ambiente Francesca Grisafi - conclude cannella - stamani mi ha dato la propria disponibilità a collaborare".

Nota: Palermo commissariata. Come farà ora la giunta a richiedere l'esercito? Tra le due cose potrebbe non esserci alcuna relazione, visto che l'assessore Scoma è di Forza Italia. Ma non è detto che la cosa sia partita da lui.
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lunedì, giugno 16, 2008

Intimidazioni

Un aggiornamento che merita la pubblicazione di un post a sè.

Vediamo insieme questo articolo pubblicato dal sito de La Sicilia:

La polizia: "Fallito a Catania il patto per la sicurezza"
Era stato siglato nei mesi scorsi tra il ministero dell'Interno e le istituzioni locali. La denuncia del sindacato al prefetto: "C'è una carenza cronica di uomini, i mezzi sono insufficienti e obsoleti"


CATANIA - Una delegazione del Sap (Sindacato autonomo di polizia) guidata dal segretario regionale Saro Indelicato ha incontrato stamane a Catania il prefetto Giovanni Finazzo, al quale ha denunciato il "totale fallimento del 'patto per la sicurezza' siglato a Catania nei mesi scorsi tra il ministero dell'Interno e le istituzioni locali" e chiesto un "immediato incremento dell'organico di uomini e mezzi nella provincia etnea".

Durante l'incontro sono state affrontate questioni che riguardano "la carenza ormai cronica di uomini e mezzi della polizia di Stato nella provincia etnea". Indelicato ha evidenziato come negli ultimi due anni, tra pensionamenti e trasferimenti ad altre sedi, "l'organico si è ridotto di almeno duecento unità" e definito "critica" anche la situazione delle autovetture, dei computer, delle fotocopiatrici e delle stampanti in dotazione che risultano "ormai insufficienti e obsoleti".

Il segretario regionale ha inoltre parlato dello "stato fatiscente di tutti gli uffici e della contestuale frammentazione che comporta uno spreco di poliziotti addetti alla vigilanza delle strutture".

16/06/2008


Partiamo dal titolo, dove si dice "La Polizia". Chiaramente una falsità, in quanto a rompere le scatole al prefetto (che comunque nell'esercitare le sue funzioni compie un abuso di potere, secondo la costituzione italiana) è andata una delegazione del sindacato, non un rappresentante ufficiale della polizia.

Secondo, il patto "per la sicurezza" era appunto "per la sicurezza". Dall'articolo e dalle parole riportate non si evince una situazione critica sul fronte della sicurezza. Il patto "per la sicurezza" sarebbe fallito perchè non vi sono abbastanza mezzi o uomini. Non perchè Catania non è sicura.

Sicuramente il cittadino nè avrebbe di che lamentarsi. Il "patto per la sicurezza" è stato infatti nient'altro che una estorsione in base alla quale i catanesi, oltre a pagare regolarmente le tasse (ricordiamo che Catania è una delle prime città d'Italia per tasse pagate, mentre cittadine ridenti come Rimini risultano ultime in classifica - ma non si possono vedere i dati in quanto li hanno fatti sparire dalla rete) si sono dovuti pagare la polizia di tasca propria.

Ma rimane il fatto che la delegazione non ha denunciato una situazione critica su questo fronte. Quindi il sottotitolo ci sembra un poco fuorviante.

Sorprende inoltre la tempestività delle rimostranze subito dopo la decisione del cagnaccio (su ordine del pecoraio) di sguinzagliare l'esercito nelle aree metropolitane. Sorprende anche la sostanza delle rimostranze (mancanza di uomini e mezzi) quando messa a confronto con le motivazioni date per la furbata dei 2.500 esperti di "pace".

Sorprende ancora di più la strana lista delle possibili destinazioni di quei militari, così diversa dalla lista pubblicata oggi e che riguarda la soppressione delle province. Ma non si tratta in tutti e due i casi sempre di città metropolitane? In un caso rispettano lo Statuto, nell'altro no?

Di cosa potremmo sorprenderci ancora? Non vorremmo sorprenderci tra qualche tempo rendendoci conto che queste furbate e queste liste erano state tempestivamente rese note proprio alla vigilia delle elezioni in Sicilia.

PS: attenzione al linguaggio dei giornali. La prima lista, quella dei militari, non mi sembra una lista ufficiale. Credo sia stata proposta solo dal giornale. La Russa ha usato termini molto generali. La seconda invece è la lista ufficiale. L'idea che quella lista fosse un vero e proprio avvertimento (a chi e per che cosa non lo sappiamo ancora) non è tanto peregrina.
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venerdì, giugno 13, 2008

Guerra o pace

Finalmente sono usciti allo scoperto. Non capivamo. Non capivamo tutto questo astio contro gli zingari (o Rom, visto che è vietato usare l'italiano). Dove volevano arrivare. Su Napoli tutti a denunciare i ragazzotti pagati per bruciare i cassonetti. Nessuno che parla di quelli pagati per incendiare il campo nomadi. Questa ci è stata svenduta come “rabbia popolare”.

Ci avevano provato anche a Catania, quando è stata data la notizia, sapientemente artefatta, del tentativo di rapimento di una bimba. Per fortuna abbiamo qualche santo protettore e (viene da malignare) per evitare un certo tipo di azioni eversive stile 2 febbraio 2007 si è provveduto a sgomberare il campo prima che si organizzasse una qualche tragedia.

C'è pure chi sta pensando ai fascisti che tentano un colpo di mano. Ma colpo di mano contro cosa, scusate? Ma che colpo di mano dovrebbero tentare quando al governo ci sono loro (i pseudo-fascisti) insieme agli pseudo-comunisti?

Bisognava creare quel senso di insicurezza nei cittadini con tutta la storia degli immigrati per fare poi passare qualche cosa. Ne eravamo certi. Oggi esce la notiziuola. Poche righe, tanto vorrebbero renderla insignificante: mentre in Irlanda sotterrano definitivamente la Comunità Europea (da oggi il temine Reich è l'unico appropriato), da noi si decide di spiegare l'esercito nelle città. Lo fanno per la nostra sicurezza:

«rendendo possibile che si realizzi quell'obiettivo che avevo prefigurato, e cioè di passare dal poliziotto di quartiere di giorno a una pattuglia mista nelle ore prevalentemente serali, quando maggiori saranno le esigenze di sicurezza»

dice (guarda caso...) da Bruxelles La Russa, lo schiavetto di Ligresti, con l'avallo di Maroni. Per la nostra sicurezza o per la loro?

Aprite gli occhi, tutti quanti: l'esercito si dispiega in guerra. Ecco la verità. A Napoli siamo in guerra. In Sicilia sotto sotto cova la guerra. Coperta da poco chiare manovre politiche, ma cova.

E' il caso di mettere sin da ora le mani avanti? Qui sembra che stiano cercando di rifare il trucchetto del governo precedente che tentò in tutti i modi possibili di occupare la Sicilia militarmente lo scorso ottobre. Il risultato di quel tentativo fu l'arresto dei Lo Piccolo, l'ammissione da parte dell'Economist che la mafia fosse oramai parte del passato e, dopo una quindicina di giorni, una sospetta rivolta degli Ultrà contro la polizia.

Allora la tattica usata batteva proprio sul punto debole “mafia”. Si cominciarono a rullare i tamburi dell'attacco imminente alle istituzioni con tanto di intercettazioni (inventate) e minacce (inventate) all'antimafioso di turno. A questo si associarono i politici del centrosinistra siciliano che cominciarono a mandare richieste di soccorso a Prodi (ricorderete la lettera di quella s-venduta della Borsellino). Lettere inutili dal punto di vista pratico ed istituzionale, me che servivano a mettere sotto pressione il governo regionale.

Che ad un certo punto cedette. Anzi, fece finta di cedere: Cuffaro dichiarò che avrebbe al più presto fatto firmare all'Assemblea una richiesta ufficiale per questo benedetto intervento dell'esercito. Ma non lo fece e prese tempo. Perchè tutto si può dire di Cuffaro tranne che sia fesso. E lui da Prodi come un fesso non si sarebbe fatto fregare.

La presa di tempo era calcolata, tanto è vero che di lì a pochi giorni Grasso mise al sicuro i Lo Piccolo (ma allora Cuffaro sapeva che sarebbero stati presi? Se è così rivedete tutte le vostre teorie sulla mafia....) e di esercito non si parlò più. Altro che di presa di tempo! Qui si dovrebbe parlare di presa per i fondelli. Quelli di Prodi e dei suoi mandanti.

Il perchè di tutti questi movimenti lo spiega l'articolo 31 dello Statuto della Regione Siciliana:

Al mantenimento dell'ordine pubblico provvede il Presidente regionale a mezzo della polizia dello Stato, la quale nella Regione dipende disciplinarmente, per l'impiego e l'utilizzazione, dal governo regionale. Il Presidente della regione può chiedere l'impiego delle forze armate dello Stato.

Tuttavia il Governo dello Stato potrà assumere la direzione dei servizi di pubblica sicurezza, a richiesta del Governo regionale, congiuntamente al Presidente dell'Assemblea, e, in casi eccezionali, di propria iniziativa, quando siano compromessi l' interesse generale dello Stato e la sua sicurezza.

Il Presidente ha anche il diritto di proporre, con richiesta motivata al Governo Centrale, la rimozione o il trasferimento fuori dell'Isola dei funzionari di polizia.

Il governo regionale può organizzare corpi speciali di polizia amministrativa per la tutela di particolari servizi ed interessi.


L'esercito lo stato lo può inviare in Sicilia solo se lo richiede espressamente il governo regionale o se la situazione dell'ordine pubblico diventi tale da compromettere la sicurezza dello stato. E non PRIMA che lo diventi!!!

Lo stato quindi ci stava andando con i piedi di piombo. Cercando di rispettare formalmente la lettera dello Statuto, creando un (fittizio) problema di ordine pubblico e cercando di ottenere (estorcere sarebbe il termine più giusto) la richiesta da Palermo.

Ed eccoci davanti ad una altro punto interrogativo: ma non si è sempre detto che lo Statuto non è mai stato applicato?

Attenzione a quando si parla di “non applicazione”. La locuzione non implica anche la sospesa validità. Lo Statuto invece non solo fa parte della costituzione italiana, ma è carta costituzionale esso stesso anche al di fuori della costituzione italiana. Una costituzione, indipendentemente dalla emanazione delle leggi applicative è comunque valida. Al massimo può essere disattesa. Il risultato di questo è che il Presidente della Regione è sì il capo della polizia, ma non può esercitare la sua funzione perchè, come ricordato, mancano le leggi attuative. E dunque si sopperisce “temporaneamente” con i prefetti. Che compiono un abuso di potere in quanto dipendono dallo stato centrale, disattendendo la lettera della Costituzione Siciliana.

Ecco perchè per rimanere nella legalità lo si deve rispettare anche se non applicato.

Manca ancora qualcosa: il motivo di quei piedi di piombo.

Ebbene, ricordate sempre che lo Statuto è un patto tra la nazione italiana e quella Siciliana, come esplicitamente ribadito persino nel nome della regione che è Siciliana e non Sicilia come per le altre regioni italiane. Quindi non rispettare i dettami di quella carta costituzionale inviando l'esercito sarebbe come invadere un'altra nazione.

Vedremo dove dovrebbero essere impiegati questi militari. Vedremo se hanno il coraggio di rischiare così tanto da impiegarli qui sotto: mandare in Sicilia queste forze, che dovrebbero essere coordinate dai prefetti, senza la richiesta esplicita dell'Assemblea regionale, significherebbe la rottura di un trattato internazionale ed il rischio di un intervento di forze armate esterne. Una guerra, appunto. E questo a Roma lo sanno benissimo.

Fino ad oggi l'occupazione della Sicilia è stata nascosta dietro l'occupazione mafiosa. Ma oggi che la mafia non conta più niente? Rischieranno così tanto il minuscolo La Russa e l'insignificante Maroni, nel ruolo di cagnacci a guardia del gregge del pecoraio di Arcore?

E poi se i Siciliani si rifiutassero di invocare questo esercito, come faranno senza la scusa della mafia? Ohhh, ci sono tante sorprese preparate. Ad esempio a Mineo c'è stato uno strano incidente sul lavoro. E cosa ti va a dire lo stesso La Russa, sempre da Bruxelles:

«Per noi - ha spiegato - il tema della sicurezza sul lavoro va tenuto allo stesso livello della sicurezza contro la criminalita', dobbiamo fare un salto mentale».

Non è che ora qualcuno va dicendo in giro che secondo l'Abate Vella quello di Mineo non sia stato un incidente.... Mi raccomando, non fraintendete. Certo che già ci siano incertezze sulle cause della morte non depone bene...

Per i pii di cuore, i più difficili da convincere, aggiungiamo un'altra piccola “insignificante” dichiarazione del cagnaccio La Russa:

«nelle scelte dei 2.500 [soldati, ndr] sarebbe un peccato se non si utilizzassero coloro che hanno avuto esperienza di missione di pace, dove molti hanno svolto compiti di polizia».

Tutta gente con esperienza di guer... pardon, volevo dire: di pace sulle spalle. Teniamoci pronti alla pace, dunque.

Nota 14 giugno: Si poteva aspettare prima di pubblicare questo post, così i dubbi sarebbero state certezze: ecco la lista delle città interessate. Senza contare che il sito del Corriere collega la notizia data da La Russa con un piccolo ritaglio sull'operazione Vespri Siciliani e con un articolo su Pianura. Una nota ironica: in questo caso Catania, Palermo e Messina sono "città metropolitane". Quando si tratta di soldi, non lo sono più.
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martedì, giugno 10, 2008

Accattonaggio sotto il vulcano

Qual'è stata la Catania migliore? Quella tutta schiamazzi notturni e pub abusivi (un'orgia elegantemente definita “caffè concerto”) di Bianco, o quella brasil-partenopea del lungomare lasciato a metà di Scapagnini? Fa pena vedere i catanesi accapigliarsi su questi argomenti. E fa pena pensare come circa 200.000 persone non si siano accorte che per ben 4 mandati abbiano avuto lo stesso sindaco, anche se all'anagrafe con nomi diversi.

Per una quindicina d'anni abbiamo dovuto mantenere a Palazzo degli Elefanti due imbroglioni che sostenevano di rappresentare la città ed i cittadini, e che invece erano al servizio di altri poteri con la testa ben lontana da Catania e dalla Sicilia.

Due lestofanti che per lasciare campo libero ai loro mandanti esterni hanno regalato la città quotidiana a quei quattro affaristi di mezza tacca permettendogli di arraffare tutto quello che c'era da arraffare. Senza contare della malafede di chi oggi ancora sostiene che questa città allo sbando sia in mano alla mafia, quando invece sa benissimo che è in mano alle solite quattro famiglie. Ed ogni catanese sa a quali famiglie mi riferisco. Ma non si può dire. Parlano ancora di mafia, i pavidi.

Che poi i due abbiano concluso la loro carriera alle falde dell'Etna allo stesso modo, abbandonando la città all'improvviso non appena i loro padroni per ringraziarli dei servigi resi se li sono richiamati a Roma, non fa accendere nessuna lampadina. Un epilogo che sarebbe stato impensabile se il loro potere fosse derivato da forze locali, in quanto avrebbero sicuramente curato la successione alla guida della città per non perdere la base all'improvviso.

Ed ora? Chi ci toccherà sopportare ora?

Di discutere nuovamente di candidati, (questo va bene, questo meno bene) mi è passata la voglia, non perchè sia inutile, ma perchè non c'è molto di nuovo da dire rispetto ad un mese fa. Che dovremmo dire di Burtone? Non conta niente da nessuna parte ed i suoi mandanti sono completamente in rotta in Sicilia. La sua candidatura serve solo ad evitare che nel vuoto possa entrare in scena qualche sgradita sorpresa (sgradita per Roma). Che dovremmo dire di Stancanelli? Il centrodestra non si scontra con un avversario. Si sta solo azzuffando con se stesso. L'unica cosa positiva di questa candidatura è che NON votandolo i catanesi potrebbero lanciare un messaggio molto forte a Lombardo.

Lombardo, che vorrebbe sollevare il caso istituzionale per i fondi dell'ICI. Per le elemosina. Ancora, dopo tutti questi bei discorsi sulla Sicilia e sullo Statuto autonomista sta a pensare all'elemosina. Con chi lo dovrebbe sollevare questo caso istituzionale, senza la garanzia dell'Alta Corte? Oramai si prende in giro da solo.

Certo abbiamo anche la possibilità di votare Musumeci, nella cui lista è confluito il Partito del Sud con Erasmo Vecchio. E votiamolo pure. Magari riusciamo a mandare al consiglio comunale qualche Siciliano vero. Ma almeno vediamo di inquadrarlo un pò questo Musumeci, oltre le solite storielle folkloristiche locali.

In Italia tra i partiti collusi con il regime ve ne sono almeno tre “siciliani”. Uno è l'MPA. Gli altri due sono l'UDC, che in pratica vuol dire esclusivamente Cuffaro (anche se bilanciato dall'oriundo siciliano Caltagirone) e La Destra, nel quale Musumeci è l'unico rappresentante che abbia un qualche seguito popolare che non sia legato esclusivamente alle stupidaggini del ventennio (ma poi, anche la moglie di Storace è siciliana) o al culo della Santanchè. Inoltre Musumeci ha anche una piccola base clientelare tutta sua faticosamente racimolata durante il mandato alla provincia. Che non guasta.

Come già spiegato a suo tempo, La Destra non è per niente un movimento di rinascita della destra italiana. La Destra è la solita truffa del belpaese, studiata a tavolino da Berlusconi la scorsa estate per ricattare Fini. Ricattato Fini e costrettolo alla resa, prima politica (AN nel PDL) e poi personale (dimissioni e “reggenza” del partito affidata a La Russa, il pupo del Ligresti), Storace è stato poi scaricato. O no?

Il signor Musumeci ha voglia anche lui di dipingersi come “Siciliano”, che lo abbiamo visto tutti che ad ogni fischio di pecoraio corre subito all'ovile. Specialmente quando l'ovile è convenientemente posizionato ad Arcore. Quindi che messa canterà questa brava pecorella una volta eletta lo sappiamo già.

La vera incognita è quella già delineata sopra: riuscito il ricatto a Fini, Storace è stato scaricato oppure no? Perchè se Storace non è stato scaricato, ma solo richiamato in panchina, allora dietro la candidatura di Musumeci potrebbe esserci già ora il pecoraio di Arcore che tenta di scavare un po' di vuoto intorno a Lombardo.

Ed io, pecoraio o non pecoraio, un po' di vuoto attorno a Lombardo lo scaverei lo stesso. Senza esagerare. Tanto per lanciargli un avvertimento. Chissà che non la smetta di chiedere l'elemosina.

Nota 11 giugno: Scusate, nello scrivere il post ho dimenticato di citare la fonte del mio pensiero 'maligno' circa l'aiuto sotterraneo di Berlusconi a Musumeci, e cioè il sondaggio (poco attendibile come tutti i sondaggi, e quindi dal sapore propagandistico) riportato da tutti i media che dava il rappresentante de La Destra al 37,1%. La società che ha effettuato il sondaggio appartiene proprio al pecoraio.
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mercoledì, giugno 04, 2008

Psicofollie


Di seguito, tradotto e commentato (i commenti li trovate tra le parentesi quadre), pubblico un articolo apparso su The Economist dello scorso 24 maggio. Un articolo rivelatore per quello che c'è in serbo per i nostri figli se il potere liberal-finanziario “occidentale” non verrà abbattuto. Una follia totale e totalitaria che non è da venire. E già qui tra noi. Un 1984 il cui 31 dicembre speriamo possa arrivare presto. Altro che nazisti.

Titolo: Droghe furbe

Sottotitolo: Medicine [Droghe nel testo. In inglese i due termini sono interscambiabili quando si parla di medicine. Ma non quando si parla di stupefacenti. Nell'articolo si usa sempre la parola “drugs”, il che genera una certa “confusione” - voluta - al fine di inoculare nel lettore la convinzione che non vi sia alcuna differenza tra le due cose] per farti più furbo sono attualmente in fase di sperimentazione. Bene.

Questa droga è spacciata in ogni angolo di strada americano, e si trova in ogni nazione del mondo. E' psicoattiva, stimolante e porta assuefazione. Coloro che la usano sostengono che accresca lo stato di allerta e la concentrazione, riducendo la fatica. Ma il “picco” non dura e chi è assuefatto deve continuare a consumarla in quantità crescenti [Con questa introduzione si condiziona e si confonde il lettore prima di entrare in argomento. Da questo momento in poi tra caffè ed eroina non vi è più alcuna differenza. E per i fini che si propongono i mandanti dell'articolo in effetti è così].

Visto sotto questa angolatura, il sorseggiare caffè suona più come un qualcosa di abominevole che come la forma più accettata al mondo di abuso di droga. Ma secoli di familiarità hanno messo le persone a loro agio. Nei prossimi anni la scienza probabilmente creerà molte nuove droghe per migliorare la memoria, la concentrazione e la pianificazione. Esse potrebbero benissimo essere meno pericolose del caffè – e sicuramente essere più utili. Ma la gente le tratterà con la stessa tolleranza?

High Time [Vediamo ora cosa sarebbe “meno pericoloso del caffè”, una “droga” che l'uomo conosce da migliaia di anni]

Le nuove medicine per l'aumento cognitivo sono studiate per trattare malattie debilitative come l'Alzheimer, o come i problemi di mancanza d'attenzione e la schizofrenia [Ecco a cosa servono queste sostanze meno pericolose del caffè]. Ma poiché esse agiscono in profondità nei percorsi neuronali del cervello, alcune di esse saranno destinate anche ad aumentare le capacità delle persone di pensare ed imparare. Queste medicine inevitabilmente saranno usate anche da persone in salute [inevitabilmente?]. Questa è la lezione proveniente da medicine quali il Ritalin (metilfenidato) ed il Provigil (modafinile), che sono attualmente ampiamente usate senza prescrizione per migliorare le performance, come la rivista Nature ha scoperto. Quando il giornale inglese ha chiesto ai suoi lettori, esperti di materie scientifiche [e quindi delle cui azioni tutti dovremmo fidarci], all'inizio dell'anno, uno su cinque di quelli che hanno risposto hanno detto di aver usato queste medicine a scopo non curativo, per aiutarsi nella concentrazione o per imparare.

Per molti, “droga” è una parole di quattro lettere [con l'allocuzione “parola di quattro lettere” in inglese si indicano le “parolacce”]. L'uso senza prescrizione è nel migliore dei casi preoccupante è scorretto, e nel peggiore pericoloso ed immorale. Questo modo di pensare porta allo stretto controllo o persino alla proibizionismo ed alla criminalizzazione. [ecco che si scopre la verità sull'anti-proibizionismo: secondo i loro sostenitori esso dovrebbe addirittura diminuire l'uso delle droghe eliminando l'attrazione per la trasgressione. Invece qui si invoca la fine delle restrizioni proprio per il motivo opposto – che poi è quello vero – la loro diffusione ampia e capillare]. Nel Regno Unito, per esempio, il Ritalin è una medicina di classe B. Eppure i controlli stretti potrebbero essere al tempo stesso inutili [certo,fino a quando gente potente come quelli che stanno dietro a questo giornale si diletta di arrotondare spacciando, difficilmente si riuscirà ad estirpare questa depravazione] e sbagliato [perchè impedisce agli stessi di migliorare ulteriormente i proprio profitti].

Inutile, perchè se la gente veramente vuole le medicine, le può facilmente trovare [grazie ai suddetti spacciatori]. I consumatori di droghe si procuravano le loro dosi dalle ricette dei dottori o su internet. Come tutti quelli che abbiano un indirizzo email sanno, il problema non è nella scarsità, ma nel tenere lontane le offerte di Viagra, vero o falso che sia.

E sbagliato perchè queste medicine promettono di fare un sacco di bene [a chi?].

Molta gente usa già il Provigil per turni notturni, jet lag e mancanza di sonno, soffrendo pochi effetti collaterali [Messaggio chiaro: gli effetti collaterali sono cosa di cui non ci dovremmo minimamente preoccupare]. Altri usano i beta-bloccanti per prevenire l'ansia e lo stress da prestazione [quando uno lotta per la giusta causa...]. Gli scienziati usano medicine senza prescrizione per aumentare la concentrazione [e a noi che minchia ce ne dovrebbe fregare?]. Se questo li aiuta a svelare i misteri dell'universo, tanto meglio [ecco qui il motivo per cui ci vogliono convincere a prendere questa spazzatura: per sgobbare ancora di più per LORO]. Se l'assistenza chimica [non si andrà più dal medico, bensì dal chimico, come in effetti fanno oggi gli atleti per migliorare le loro prestazioni] può aiutare ad incrementare la durata della vita utile dell'uomo, i benefici potrebbero essere enormi [Attenzione, questo – posto a metà dell'articolo – è il punto focale del discorso: il concetto di vita utile, delimitato dietro dall'aborto, e davanti dall'eutanasia. Questa frase spiega il motivo per cui le elìte economico-liberali occidentali spendono tante energie per propagandare tali mostruosità. I cosiddetti screening genetici prenatali consentiranno di stabilire se l'essere umano in questione sarà utile o no. L'aborto verrà praticato in base a questa discriminante. Il disegno è unico ed include anche le “droghe” di cui stiamo parlando].

Alcuni sono preoccupati per i vantaggi sleali e per la “pressione” che questi farmaci provocherebbero. Ad ogni modo, milioni di persone soffrono a causa di piccole perdite di memorie non curate. Sarebbe giusto negare aiuto a tutti questi? [qui il tenore cambia, cercano di prenderci per il cuore] Se il timido o lo sventato prendono stimolanti cognitivi, non è così ovvio se questo stia pareggiando il loro campo di gioco o stia dando loro un vantaggio sleale. E' naturale tirare su il corpo che invecchia con qualche aiutino, e non limitare l'aiuto per la mente che invecchia ad un po' di allenamento per il cervello fatto con il Nintendo? [Secondo l'Economist i videogiochi aiutano il cervello a rimanere vigile e tutti dovremmo regalare ai nostri genitori e nonni l'ultima versione del Nintendo, così da allungare la nostra bella sindrome di Peter Pan a tutto l'arco della nostra vita]

Punire l'uso senza prescrizione di stimolanti cognitivi potrebbe essere ingiusto verso coloro che potrebbero trovare queste medicine utili dal punto di vista medico in modo inaspettato. Gli schizofrenici, è stato scoperto di recente, hanno maggiori di diventare pesanti fumatori poiché la nicotina offre sollievo alla loro condizione. Variazioni genetiche fra le persone sono associate con livelli differenti di memoria funzionale. Si potrebbe scoprire che le persone che usano Provigil o Ritalin potrebbero avere un bisogno legittimo ma fino ad ora sconosciuto della medicina. [quanti bei condizionali...]

Ci saranno sempre rischi, ma non maggiori che per altre medicine . Ricordate che le nuove medicine passeranno i test medici poiché possono trattare una malattia, anche se non sono state dichiarate come stimolanti cognitivi [grazie alla corruzione dilagante]. Ci saranno numerosissimi casi di consumatori senza prescrizione abituali, più che nei test clinici, così gli organi di controllo avranno bisogno di monitorarli [non dovranno scoraggiare tale abitudine, dovranno “monitorarla”] per gli effetti collaterali – specialmente nei bambini [Ho letto bene? Bambini? I bambini dovrebbero prendere il Provigil ed il Ritalin di loro iniziativa e senza controllo medico?]. Ma una conoscenza dettagliata degli effetti collaterali delle droghe è a tutto vantaggio della collettività [Si inneggia all'uso dei bambini come inconsapevoli cavie umane. Stiamo rasentando la pedofilia].

Per ogni composto, il compito è minimizzare il danno massimizzando allo stesso tempo la libertà di scegliere [eccetto per i bambini, che saranno usati come cavie senza che neanche lo sappiano]. Potrebbe anche darsi che, come per il viagra, la società dia il benvenuto all'arrivo di composti chimici che facciano ciò che le Omega 3, il ginseng, le vitamine e tutte le altre ciarlatanerie non sono riusciti a fare [le vitamine sono “ciarlatanerie”? Da quando in qua?]. A meno che, naturalmente, tu non voglia mettere fuorilegge anche l'espresso doppio.

E se pensate che l'interpretazione data al discorso sia esagerata, sbagliata o troppo allarmante, controllate qui: i test sui bambini stavano per iniziare. In Italia. Il primo attacco è stato sventato. Per quanto tempo ancora?
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