Tra Palermo e Catania non mettere il dito...
Gli italiani siamo un popolo di allenatori. Sentenziamo su campagne acquisti, tattiche di gioco, sostituzioni, decisioni arbitrali, come fossero indispensabili alla sopravvivenza della specie. Tutto fiato sprecato che lascia semplicemente il tempo che trova.
Per non essere da meno rispetto ai compatrioti, questa settimana anche il presidente dell'Associazione Nazionale Familiari Vittime di mafia, Sonia Alfano, ha partecipato alla domenica pallonara esprimendo la sua in occasione di un “battibecco” verificatosi nelle vicinanze dello stadio Barbera di Palermo tra qualche “tifoso” e le forze dell'ordine. E lo ha fatto nella sua veste ufficiale di “antimafiosa” rispolverando, per giustificare l'intervento, il biblico episodio dello striscione del 41 bis (vedi anche il post “Striscioni premonitori”):
“A farsi carico di isolare la criminalità all'interno della propria tifoseria dovrebbe essere la Società del Palermo Calcio che in questi anni, anche di fronte a fatti gravissimi come l´esposizione di striscioni inneggianti alla mafia ed all'abolizione del 41 bis, non ha mai preso provvedimenti”
Non bisogna mai essere teneri con chi strumentalizza l'accusa mafiosa: uno degli atti più meschini che si possano compiere contro la nostra Terra in questo momento storico.
La Alfano si è sentita spesso di recente a causa delle sue polemiche “antimafiose” con Vittorio Sgarbi, un altro personaggio che, pur dotato di notevoli capacità argomentative, proprio non riesce a suscitare le nostre simpatie malgrado le sue ultime condivisibili posizioni a proposito delle pale eoliche.
La scintilla tra i due è stata accesa dalla decisione del Sindaco di omaggiare la moglie di Borsellino con la cittadinanza onoraria di Salemi. Questo, per qualche “oscuro” motivo, ha provocato le indignate reazioni degli antimafiosi, nelle persone della sorella e del fratello del magistrato ucciso e della stessa Alfano (“Sgarbi fa litigare la famiglia Borsellino”, SiciliaInformazioni.com, 29 dicembre 2008).
Poco tempo dopo la Alfano ha di nuovo aperto bocca in occasione della strana vicenda Gatì (vedi il post “Chi ha incastrato Vittorio Sgarbi?”), in qualche modo collegandola di nuovo con Sgarbi (“Giovane muore folgorato a Campobello di Licata camminando su un filo scoperto”, SiciliaInformazioni.com, 31 gennaio 2009):
"E' con immenso dolore che vogliamo unirci alla tragedia della famiglia di uno dei più valorosi ragazzi conosciuti nel nostro cammino: Giuseppe Gatì. Avevamo offerto a lui il nostro sostegno quando, preoccupato per le reazioni che le sue grida 'Viva Caselli, viva il pool antimafia' davanti al sindaco di Salemi avevano suscitato, si era rivolto a noi". Lo afferma Sonia Alfano (...)
Tutta una serie di scontri la cui origine ha un qualche cosa di pretestuoso. E per capirlo basta tornare all'inizio di tutto, quando i fratelli Borsellino sentenziarono:
"Apprendiamo dalla stampa con stupore e disappunto - scrivono in una nota - che nostra cognata avrebbe accettato l'offerta della cittadinanza onoraria della città di Salemi da parte del sindaco Vittorio Sgarbi, personaggio dai comportamenti non certamente limpidi né eticamente corretti, condannato anche per aver definito assassini dei magistrati, e a cui quindi non si addice certamente il termine di 'missionario'. Chiediamo per questo a nostra cognata, proprio per il cognome che porta, di declinare l'offerta ricevuta"
Le vittime di mafia (inclusi i due fratellini) vanno sempre a destra e sinistra ricevuti dai personaggi più sospetti.. perchè non possono essere ricevuti anche da Sgarbi?
L'impressione è che le “vittime di mafia” se la siamo presa a male per l'avvicinamento di Sgarbi a Lombardo, guarda caso consumatosi un paio di settimane prima e sancito dalle dichiarazioni congiunte sui parchi eolici (“Un asse Lombardo-Sgarbi contro le pale eoliche”, Italpress 9 dicembre 2008). Fino ad allora la presenza a Salemi già da diverso tempo di “un personaggio dai comportamenti non certamente limpidi né eticamente corretti, condannato anche per aver definito assassini dei magistrati” non aveva arrecato alcun fastidio. Strano, no?
Ecco perché lo stralunato attacco a Zamparini ci insospettisce, materializzandosi in modalità sin troppo simili rispetto a quelle sinora utilizzate dall'altra parte dell'isola nei confronti del Catania di Antonino Pulvirenti.
Non solo. Materializzandosi anche a poche ore dalle dichiarazioni delll'AD del Catania Calcio, Pietro Lo Monaco, il quale durante una trasmissione sportiva su Antenna Sicilia (Salastampa), rispondendo alla domanda di un giornalista, Nino Randazzo, circa le votazioni di inizio febbraio per l'elezione del presidente di Lega, ha confermato che Matarrese non era stato rieletto grazie all'inedita alleanza tra Catania e Palermo (vedi video sotto).
Matarrese dal canto suo ha recentemente esternato i suoi timori (“Finale Champions, il piano. Solo 10.000 biglietti e barriere”, Repubblica.it 15 febbraio 2009):
Borsino delle elezioni: gli amici che l'hanno visto negli ultimi tempi assicurano che Antonio Matarrese sia piuttosto depresso. Teme che i presidenti che vogliono fargli la fronda (guidati da Zamparini) da qui al 6 marzo, riescano davvero a trovare un altro candidato per la guida della Lega Calcio.
Una conciliazione, quella tra le due società, dietro la quale aveva buttato il suo peso il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che in occasione del derby dello scorso ottobre aveva organizzato un incontro con i vertici delle due società dichiarando che "Quella di domani sarà una partita tra le due più grandi città dell'Isola, che si incontrano e non si scontrano" (“I dirigenti di Palermo e Catania nella sede etnea della Regione”, SiciliaInformazioni.com 18 ottobre 2008).
Solo con l'unione delle due città sarà possibile il pieno riscatto della Sicilia (per un approfondimento sul tema vedi il post “Palermo delenda est, seconda parte”). Ed è grazie a quest'unione che potremo fungere da traino per il resto del Sud Italia.
A Sonia Alfano sembra che tutto questo non vada bene e ci vuole mettere il dito.
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PS: riguardo al voto anti-Matarrese, ci sarebbe molto da dire. Un discorso che ci porterebbe lontanissimo e che affronteremo in un'altra occasione. Comunque mi sembra di aver già accennato altrove all'interessamento siciliano per le Puglie...
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