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martedì, giugno 09, 2009

Se è Torrisi anche due, anche tre

Fine della corsa, siete pregati di scendere. Dal finestrino ne abbiamo viste di tutte i colori, ma purtroppo il panorama non è mai stato così eccitante e sfolgorante come ci era stato promesso al momento dell'acquisto del biglietto. Un biglietto piuttosto salato.

(Quasi) 150 anni di unità: li abbiamo visti sfilare davanti ai nostri occhi senza esserci mai levati la divisa militare. Una guerra perpetua. Per fortuna siamo in vista della stazione d'arrivo. Un binario morto dal quale partiremo per altre destinazioni, con compagni di viaggio diversi.

Abbiamo passato la china. Non ci resta che una breve discesa.

Leggere i commenti sul voto elettorale è esilarante. E deprimente, quando si vede che gente dotata di cultura e di intelligenza non si accorge delle inconsistenze contenute nelle loro affermazioni. Prendete ad esempio questa nota di Italpress diramata da EconomiaSicilia.it sui risultati dell'MPA:

A livello nazionale il "cartello" elettorale si ferma a poco più del 2%. E non basta il discreto risultato tutto siciliano a dare lo slancio sufficiente. Nell'Isola il movimento si ferma infatti al 15.64%, con una punta massima a Catania del 25.83%.

Accoppiata a quest'altra dal titolo “Sconfitto l'asse Miccichè – Lombardo”, sempre di Italpress:

Alla fine l'asticella del consenso nella battaglia tutta interna al Pdl ha segnato un punto in favore della corrente che fa capo al ministro Angelino Alfano ed al presidente del Senato Renato Schifani.

Ma come... in Sicilia danno per vincente il duo Alfano-Schifani, quando il loro capo (Silvio Berlusconi) si dice “Deluso dalla Sicilia”... E di chi dovrebbe essere la responsabilità della delusione se quando al timone c'era Miccichè finì 61-0? Questi sono i veri misteri siciliani! Non la mafia o il voto di scambio, o gli UFO di Caronia! [*]

Diciamo invece che pur avendo il pdl perso una valanga di voti, Miccichè e Lombardo non hanno (ancora) stravinto. Vediamo cosa aveva scritto Il Consiglio lo scorso 21 maggio (“Libero arbitrio”):

Quello di un apparente equilibrio tra le parti con una sostanziale sconfitta del duo Alfano-Schifani sembra lo scenario più probabile.

Per la verità si era scritto anche questo:

All'altro estremo abbiamo il crollo dello stesso pdl verso quote inferiori al 40% e forse anche vicine al 30%, (...) Questo significherebbe il crollo immediato di Berlusconi e la sua scomparsa dal quadro politico generale. Uno scenario che favorirebbe il ritorno al potere nell'Italia del nord delle varie consorterie finanziarie anglosassoni e la rinascita del PD europeista.

In Sicilia il pdl si è fermato al 35%. Siamo in pericolo di restare tra le braccia del nord, questa volta da sinistra? I risultati negli altri paesi europei ci danno una risposta: l'Unione Europea non esiste più. La generale avanzata delle destre “xenofobe”, come surrealisticamente definite dai nostri giornalistucoli, questa volta sarà irreversibile ed accompagnerà un declino atlantico (americano ed inglese) anch'esso irreversibile: malgrado lo stop imposto a Berlusconi non si è vista una sinistra italiana arrembante...

E poi non scordiamoci un altro risultato che la dice lunga su quello che sta succedendo in Italia: nel meridione il pdl ha ottenuto un buon 41% dei consensi, mentre nel nord in definitiva ha tenuto discretamente. Berlusconi ha perso solo dove importava vincere, in Sicilia. E non è solo il voto delle europee ad indicare la fine del pecoraio. I risultati in amministrazioni siciliane di una certa importanza, quali Termini Imerese o Mazara del Vallo, dove l'MPA presentava un candidato alternativo al pdl, o persino la strana alleanza dell'MPA con UDC e PD a Mascalucia significano una sola cosa: il pecoraio non controlla più l'isola.

Al nord Italia un altro fenomeno sembra irreversibile ed anch'esso fuori dal controllo di Arcore: l'avanzata della Lega Nord. Come osservato da i Comitati delle Due Sicilie, ben radicati al settentrione e capaci di cogliere gli umori locali meglio di altri (MPA compreso...), “il boom della Lega, indica una territorializzazione della politica che solo i politici miopi ed ancorati alle ideologie dell'800 non riescono ancora a vedere”.

Aggiungendo questo dato di fatto alla fine dell'era Berlusconi ed al fallito sbarco oltrepò di Raffaele Lombardo si può avere chiara la direzione oramai presa dal belpaese: disgregazione e ritorno ad una situazione pre-risorgimentale. Niente potrà più fermare questo processo.

Questo anche in virtù di quel 41% di voti del pdl al Sud Italia. Pochi giorni prima del voto Miccichè aveva detto che “il pdl deve diventare il partito del Sud” (vedi il post “A ruota libera”). E così è stato. Ora che ha il Cavaliere in mano, sarà lui in ultima analisi a gestire quel 41%. E lui ha già detto “qualunque cosa faccio la faccio per la Sicilia”. Sicilia sensu latu, dobbiamo intendere a questo punto....

E passiamo all'MPA. Sui madornali errori fatti da Raffaele Lombardo in questa campagna elettorale, vi rimando alla stessa nota dei Comitati delle Due Sicilie citata sopra. Difficile fare un'analisi più completa e concisa. Aggiungiamo che a causa di quegli errori, persino nelle circoscrizioni estere la Lega Nord ha battuto l'MPA. E non basta una legge elettorale fatta “su misura” per giustificare un tale vergognoso risultato (comunque per ora ininfluente sugli equilibri siciliani).

Su quelle che è invece la situazione del Presidente della Regione all'indomani del voto, ci illumina Calogero Mannino (UDC):

“Lombardo voleva diventare leader di un partito nazionale, ma ha sfondato solo in Puglia, Campania e Calabria.- martella Mannino – il suo movimento MPA è rimasto fuori da Strasburgo, mentre nel PDL siciliano è molto possibile che lo scettro del comando possa passare nelle mani di Gianfranco Micciché, oggi alleato, in carica, di Lombardo. C’è, però, da chiedersi, se l’estroverso sottosegretario lo vorrà essere pure domani? (...) mi chiedo, quanto tempo ci metterà a stampare una mozione di sfiducia all’attuale governatore in carica? (...) A meno che Lombardo – conclude sarcastico Mannino – non decida di portare ogni mattina il caffè caldo a casa dell’ex manager di Pubblitalia...”

Quegli errori di cui parlavano hanno decretato lo sbilanciamento dell'asse del potere in Sicilia tutto verso Miccichè, e la battaglia tra i due ha già un vincitore.

Raffaele Lombardo ha 3 possibilità:

1) Allearsi con l'UDC, come caldeggiato da Mannino, e riprovare a fare il grande centro. Una mossa destinata comunque a fallire miseramente.

2) Portare ogni mattina il caffè caldo a Miccichè, cioè entrare nel Partito del Sud (ex-pdl) come subalterno dicendo addio ai sogni di gloria.

3) Tornare definitivamente in Sicilia (come peraltro richiesto dagli stessi elettori), rimettere la Trinacria in bocca alla colomba e diventare quel partito regionale da lui stesso auspicato, alleato certo di Miccichè in ambito nazionale (Attenzione! Non mi riferisco più all'Italia intera...) ma capace di una politica autonoma e Siciliana in ambito locale.

Solo la terza via assicurerà libertà alla Sicilia. Una terza via il cui imbocco potrebbe essere ritardato ancora un poco (il tempo che Miccichè prenda saldamente in mano le redini nel pdl), ma che deve essere tracciata sin da ora.

Ed ora una domanda agli autonomisti ed indipendentisti facenti integralmente parte dell'MPA: se la scelta cadrà su una delle prime due vie, voi cosa farete?

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[*] Per chi ha votato la mafia? Per Berlusconi non direi. Forse per Lombardo? Mi sembra che persino l'antimafioso Crocetta abbia avuto parole di elogio per il Presidente, schierandosi praticamente dalla stessa parte di Dell'Utri (vedi il post "Suicide bomber"). Ma allora, questa mafia dov'è?


Prima, dopo


Postfazione: per chi ci segue d'oltrefaro (e per chi qui in Sicilia non era ancora nato), il titolo del post fa riferimento ad un famosissimo spot pubblicitario di una nota marca di caffè locale degli anni '80 interpretato da Pino Caruso. La frase più famosa dello sketch diceva più o meno così: "Cavalere Miccichè, chi fa su pigghia u cafè?" Il cavaliere rispondeva appunto: "Se è Torrisi anche due anche tre".

14 commenti:

Anonimo ha detto...

http://calciinculo.splinder.com/post/20701879/IL+POTERE+DEL+RICATTO

abate ti segnalo questo articolo molto interessante.

Per quanto riguarda il tuo post.

1) L'UE è stata bastonata dai non votanti...nell'est europa vota il 20%
L'UE non esiste e forse non è mai esistita, con buona pace dei massoni

2) A livello nazionale si è creata una situazione strana e pericolosa.
La Lega ha fino adesso guidato il governo...dopo queste elezioni continuerà imperterrita

3) Da voi è successo un gran casino. Ma dopo i tuoi post avevo intuito sarebbe finita così.
Lombardo si è giocato una grande chance

zetan ha detto...

Lombardo a caldo, in una intervista televisiva, ha dichiarato di lavorare al partito del sud, lasciando intendere insieme a Miccichè.

Seppur anch'io condivido la terza via, tuttavia rimane il rischio di un arretramento rispetto alle tematiche a noi care.

Per questa ragione nel post precedente ho ritenuto di sottoporre l'ipotesi di uscire fuori allo scoperto e rivendicare l'avanzata delle politiche autonomistiche.

Poiché rilevo il rischio di una retrocessione, per mezzo dei vari Provolino e "Maccarrone" o Castiglione, consapevoli che la demolire di questo processo autonomistico o viene compiuta adesso o mai più.

Purtroppo ritengo che gli errori commessi da Lombardo possano avere delle refluenze immediate e non mi lascia tranquillo questo accerchiamento che stanno tentando di realizzare.

Abate Vella ha detto...

Zetan,

sono d'accordo con te: intanto Lombardo deve lavorare con Micciché. Potrá riprendere il discorso autonomista dopo che il "compare" avrá preso saldamente in mano le redini nel Sud Italia.

sR,

ho visto il post, mi chiedo come molti possano ancora dubitare dell'esistenza di queste forze.

Molto sinistra la vicinanza del burocrate vicino al bambino... lasciamo perdere che é meglio...

Per quanto riguarda la politica, probabilmente é come dici tu: l'UE non é mai esistita veramente.

Lombardo ha fatto errori da "democristiano". Micciché che invece é una persona molto pratica e priva di sovrastrutture ideologiche ha giocato le sue carte al meglio.

La Lega prenderá il potere nel nord Italia. Anzi, come dici correttamente tu, praticamente lo ha giá. Questa azione é guidata da forze esterne sia al sud che al nord. Alzare i toni dello scontro serve a fare poi accettare a tutti la separazione.

Comunque, con la sconfitta di Berlusconi credo si sia evitata una vera e propria guerra civile.

zetan ha detto...

sR ti ringrazio per il link che hai suggerito.

Vorrei riportare l'attenzione anche sui simboli che a mio avviso si contrappongono a quelli scellerati utilizzati dai muratori del tempio.

Quelli presenti sui croop circles, accennati sul post dell'Abete intitolato suicede bomber; tuttavia mi rendo conto che questo collegamento potrebbe non essere di immediato collegamento.

Lo pongo ugualmente alla vostra attenzione.

Anonimo ha detto...

zetan,
siccome non ho seguito molto la cronaca siciliana del tempo gradirei ulteriori indizi per eventuali collegamenti.
grazie.


abate,
e che vogliamo dire di Fini che vuole votare il referendum?
ulteriore ruga nel PDL neo-sottoposto a lifting?

Comitato Storico Siciliano ha detto...

Ciao Abate,
io non sarei così pessimista per il voto al MPA nel Sud Continentale.
Certo non siamo ai livelli della Sicilia, infatti la media è intorno al 3,5%, però c'è da sottolineare un'importante risultato in province come Taranto (10%), Reggio calabria (6%), Avellino (5%) Risultati ancora a macchia di leopardo, è vero, ma che indicano chiaramente una possibilità di crescita.

Segnalo questa gaffe de Il Giornale, quando si è in malafede di fanno di queste figuracce: http://comitatiduesicilie.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1861&Itemid=79

Abate Vella ha detto...

Comitato,

direi che il risultato dell'MPA al sud e' ottimo, anche superiore alle mie aspettative. E' il nord che e' andato malissimo (e lo dico sottovoce, ma e' anche possibile che ci sia stato un accordo sottobanco con la Lega su questo...)

Il risultato al sud lascia la strada spianata ad un partito "del sud", ma essendo mancata la spinta "nazionale" ed estera, di fatto mette ora Micciche' al posto di comando.

Comunque, per come la vedo io la cosa in definitiva e' positiva.

Il punto e' che il patrimonio dell'MPA non dovrebbe essere disperso: cioe' il discorso dei partiti regionali dovrebbe continuare anche se confinato al sud ed alla Sicilia.

Se Lombardo molla, qualcun altro si dovra' riorganizzare in Sicilia. Ma oltrefaro?

A mio modo di vedere se non si formano dei partiti locali si rischia di rimanere schiavi dei grandi interessi, ai quali un grosso partito come quello auspicato da Micciche' non potra' sottrarsi.

Un partito siciliano invece potra' redistribuire parte del potere localmente (parlo per la Sicilia, ma la vedo allo stesso modo in continente).

zetan ha detto...

sR
crop circle di Stonehenge uno dei tanti, http://www.altrogiornale.org/_/tagcloud/tagcloud.php?crop_circle

Si sono manifestati anche in Sicilia a Riesi http://www.margheritacampaniolo.it/crop_circles_2008/riesi_1804.htm

Chiaramente in apparenza non è immediato il collegamento, tuttavia i simboli apparsi sono mandala molto potenti, oltre le spiegazioni sulla loro origine, mi interessa rilevare una contrapposizione rispetto alle simbologie utilizzate dai muratori.

Andare oltre non mi è semplice e neanche ho intenzione di condizionare minimamente le vostre valutazioni.

Abate Vella ha detto...

Zetan,

per i simbolismi dei cerchi di grano ne so poco e niente... se vuoi indicarci qualcosa da leggere...

sR,

riguardo a Fini, questa settimana e' successa una cosa sospetta: l'Economist ha dedicato al finto-fascista un articolo agiografico. Che sia finito sul libro mastro dei seguaci del sole?

Abate Vella ha detto...

Zetan,

hai postato mentre io scrivevo...

Anonimo ha detto...

abate,
non so davvero più cosa pensare.

Anonimo ha detto...

abate,
gradirei commentassi l'intervista a Cossiga che ho postato sul mio blog.
magari c'è qualche spunto anche per te.

un saluto

Abate Vella ha detto...

sR,

ho letto fammicci pensare, poi ti rispondo sul tuo blog.

zetan ha detto...

Interessante assistere alla legittimazione di Carlo Vizzini effettuata da Travaglio ad anno zero, per essersi dimesso dalla commissione antimafia.

Dopo aver tradito lo Statuto in effetti era un atto dovuto.

Mi complimento con lei paladino della legalità.