Fortunato chi vota
«I casi segnalati in alcuni Paesi di connazionali che risultano non aver potuto votare nei seggi allestiti presso le Rappresentanze diplomatico-consolari italiane si spiegano con la circostanza che questi elettori hanno in passato chiesto di iscriversi alle liste elettorali locali in occasione di precedenti consultazioni elettorali, europee o anche amministrative, e sono pertanto - continua la nota - rimasti iscritti in tali liste, non avendo formulato espressa rinuncia nei termini di legge». «Questi cittadini - conclude la Farnesina - hanno quindi diritto a votare i candidati locali al Parlamento europeo del Paese in cui risiedono» (“Proteste degli italiani all'estero Farnesina: hanno optato per voto locale”, Corriere.it 6 giugno 2009)
Questo post viene pubblicato senza alcuna immagine a corredo. Non perchè non si riusciva a trovarne una che potesse in qualche modo descrivere o riassumere l'argomento trattato. Semplicemente perchè non si vuole rischiare una strumentale accusa di vilipendio alla bandiera ora che sembra potrebbero essere approvate certe leggi decisamente restrittive sulla libertà d'opinione su internet.
Certo un controllo è necessario, ma continuando a leggere questo post è facile immaginare in quale discrezionale maniera quel controllo verrebbe applicato nella nostra libera nazione da quegli stessi che rimangono a galla solo grazie al continuo vilipendio alla bandiera perpetrato ai livelli istituzionali più alti.
L'altra Sicilia nei giorni scorsi aveva già avvertito uno strano profumo nell'aria prima di un elezione che ha polarizzato lo scontro nord-sud in un modo dal quale difficilmente si potrà tornare indietro, puntando il dito sulla chiusura strategica di alcune sedi elettorali utilizzate alle scorse europee:
“Questa volta bisogna fare centinaia di chilometri per andare ai consolati, e neanche in tutti. Insomma se non ci andate a votare è meglio. Basti pensare che, ad esempio, in Belgio sarà chiusa anche l'agenzia consolare di Genk... (Risparmi? Sì, sulla nostra pelle e mai sui loro stipendi)”
Un ulteriore ostacolo al voto dei siciliani e dei meridionali emigrati che in quei paesi ci lavorano ed hanno famiglia. Non ci sono andati a fare l'Erasmus.
Ulteriore perchè la stessa legge elettorale sembra fatta apposta per bloccare questi voti che non faranno riferimento ad una circoscrizione estero come del caso delle politiche, ma che si dovrebbero aggiungere a quelli depositati in patria a supporto dei candidati siciliani.
Per le europee infatti non si può votare per corrispondenza. Non solo: se sei residente fuori dall'Europa ti viene anche impedito di votare, dato che puoi esprimere le tue preferenze solo tornando al paese di origine (pensate voi ad un siciliano emigrato in Australia o in Argentina che torna a Rosolini per le elezioni europee...).
Si potrebbe pensare che forse vi sia una qualche legge o una qualche motivazione legale specifica per cui non si possa votare per corrispondenza o nelle ambasciate degli altri paesi.
No. Non vi è alcun ostacolo legale. Infatti se sei un professore universitario (e quindi sappiamo bene il voto che darai...) allora non solo puoi votare in Australia senza bisogno di tornare a casa, ma puoi anche farlo per corrispondenza, tu ed i tuoi familiari. Ecco la legge:
I residenti nei paesi extra-europei (dipendenti pubblici, professori universitari e ricercatori temporaneamente fuori sede per motivi di servizio e i militari in missioni internazionali) possono votare solo se hanno presentato entro il 3 maggio apposita domanda. Il voto in questo caso avviene per corrispondenza.
Il motivo per cui si cerca di impedire il voto agli emigrati delle circoscrizione isole e del sud (da cui la quasi totalità degli emigrati proviene) risiede probabilmente nel metodo di calcolo dell'assegnazione dei seggi.
In Italia si vota con il sistema proporzionale ed in base a delle circoscrizioni alle quali viene assegnato un numero di seggi in base alla popolazione. Nella circoscrizione isole (Sardegna e Sicilia) però questo metodo ha sempre causato una sotto-rappresentazione ed invece dei previsti 9 eletti se ne sono avuti 6 (anche se in questa tornata qualcuno prevede un settimo seggio in Sicilia).
I restanti tre cono andati a circoscrizioni del nord Italia, in base ad un astruso calcolo dei resti basato non più su base circoscrizionale, ma nazionale e nel quale entrano in gioco il numero di votanti per la lista ma di nuovo su base regionale. L'impressione è che la mancanza dei voti degli emigrati meridionali abbia contribuito a questa sotto-rappresentazione della Sicilia.
Che siano proprio i siciliani a destare preoccupazione a Roma lo segnala la recente proposta ben vista dalla Lega di separare la Sardegna dalla Sicilia, in modo da assicurare un seggio all'isola più piccola. Strana preoccupazione, visto che nessuna regione d'Italia ha un seggio garantito per legge.
E non finisce qui. L'inciucio più vergognoso è saltato fuori in Olanda, in Finlandia, in Francia, dove parecchi siciliani si sono visti assegnare d'ufficio dallo stato l'opzione per il voto locale (vedi citazione all'inizio del post).
Inutile dilungarsi, si tratta di puri e semplici brogli effettuati dallo stato stesso, brogli di cui ci sono prove evidenti ma che non verranno mai investigati. Non siamo certo nello Zimbabwe dove si sono ripetute le elezioni....
A questo proposito ripropongo la testimonianza diretta che il rappresentante de L'Altra Sicilia in Olanda (Piermarco Burrafato) ha postato nei giorni scorsi su questo blog:
Mi sono recato ad Amsterdam per votare (30 km da casa mia). Dopo essermi sobbarcato il viaggio, mi e' stato impedito di votare!!!
Ero incazzatissimo. Dice che il ministero degli interni della merdosissima repubblica italiana ha fornito al consolato un elenco di "optanti" da non ammettere al voto. Gli "optanti" sono coloro i quali hanno optato di votare per i candidati olandesi al parlamento europeo. Ma sia io che mia moglie avevamo "optato" di votare per i candidati italiani.
Cosa davvero raccapricciante: a mia moglie hanno consentito di votare, a me no!... Ho detto di essere rappresentante per l'Olanda de L'Altra Sicilia, mi sono seriamente incazzato e lì mi davano tutti ragione. Volevo una fotocopia della pagina di questo fantomatico elenco di "optanti" in cui figurava il mio nome, ma a quel punto mi hanno detto che non era possibile. A un certo punto hanno chiamato il presidente di seggio che distava solo un paio di metri da me ma faceva finta di niente... all'italiana!!! Si avvicina questo signor Precisetti del nord italietta e ribadisce che la fotocopia non la posso avere con tono disturbato. Mi incazzo ancora di più e a un certo punto un'anima "buona" mi consiglia di andare a parlare col console.
Così faccio, ma il console è impegnato. Trovo la vice-console, che rammaricata mi dice che l'unica cosa che può fare è prendere nota dell'accaduto e rendersi disponibile per testimoniare in caso di necessità. Devo dire che la signora era veramente cordiale ed è riuscita a farmi calmare.
Ma com'è possibile? Sia io che mia moglie abbiamo optato di votare per i candidati italiani. Sia lei che io abbiamo ricevuto sia i certificati elettorali del consolato, sia quelli del comune di residenza qui in Olanda. Tant'è che ci eravamo detti: forse ci lasciano la possibilità di scegliere... mah! Arriviamo lì, dopo che uno si sobbarca chilometri per recarsi alle urne (anzi nel mio caso, 30 km sono niente rispetto a chi vive in parti più lontane del paese) e non sanno neanche dirti quanti sono i votanti che sono stati esclusi. Non sanno niente o fanno finta di non sapere. Sapevano solo che erano tanti. E a loro discolpa hanno detto che hanno perfino dovuto negare il diritto di voto a membri del parlamento europeo che si trovavano nella mia stessa situazione.
Una cosa è certa, a queste elezioni noi siciliani e meridionali siamo stati boicottati. E forte mi sorge il sospetto che nel mio caso, come rappresentante de L'Altra Sicilia, la cosa non sia per niente casuale!
Che ci vuole a negarmi di votare con la scusa che qualcosa è andata storta a causa del comune di residenza... scaricando in questo modo la colpa sugli olandesi.
Piermarco Burrafato
L'Altra Sicilia - Olanda
Che dopo aggiunge:
Avrei voluto andarmene gridando che tanto l'italietta sta per crollare... ma poi mi sono detto, da buon Siciliano... ca 'a megghiu parola è chidda ca un si dici!
Avremmo potuto allegare a questo post, per esempio, una bandiera italiana con al posto dello stemma dei Savoia un bel fecaloma. Ma non ne vale la pena, dare a questi barbari una scusa per colpirci.
5 commenti:
Da Route 55: assà bbinirika a tutti!
Non è una bella strada ma è il numero dei voti presi in un collegio della provincia di milano dopo aver distribuito 7mila volantini con la collaborazione di due postini del Kashmir.
Unica impressione: la mummia storace non esiste più, si è disintegrata.
E' rimasta l'anima pia di Nello Musumeci.
I pensionati hanno raccolto di più, diciamo quasi 10 a 1. Gli altri sono rimasti per conto loro e si sono presi quello che effettivamente gli toccava (Lombardia autonoma, Alleanza di Centro).
L'unico dato positivo che abbiamo seminato per il prossimo anno...
e Raffaele sa che dovrà fare le battaglie campali per liberare la mente di tanti siciliani succubi dei sussidiari fasulli e di gente che pensa a soddisfare i crampi di pancia senza pensare allo sviluppo della nostra terra.
La fase attuale è più difficile di quanto potessi immaginare, per quello che possa valere, ritengo si possa valutare eventuali azioni a sostegno del Presidente.
Resistere in questa fase è vitale, prima che l'ipotesi della Lega del Sud di Lombardo e Miccichè prenda corpo.
Auspico che non si commettano mai più errori quali quelli collegati agli inutili cartelli elettorali, che decollano per sommare e atterrano per sottrarre.
Non vado oltre, perchè il mio sentimento su quella aggregazione è stato espresso in passato dissentendo.
Ribadisco tuttavia, constatata la delicatissima fase politica regionale, che si valuti la possibilità di iniziative a sostegno dell'azione di governo.
http://comitatiduesicilie.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1857&Itemid=79
sogno un giorno in cui la Sicilia si liberi dalla mafia e da papi
Dalla mafia, ci siamo.
Dai Papi, libera lo e' stata sempre (vedi legatio). Oggi effettivamente lo e' un po' meno... ;)
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