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mercoledì, giugno 03, 2009

A ruota libera

Siamo al momento della divaricazione. Al momento in cui i politici siciliani si devono decidere sul futuro della loro Patria: libertà o schiavitù. Un momento che sapevamo dovesse arrivare prima o poi (Vedi i post "Repetita juvant" e "Ci siamo").

Raffaele Lombardo, dopo qualche tentennamento ha trovato il coraggio di affrontare la sfida anche grazie al sostegno di Gianfranco Miccichè, che sino a poco tempo fa lottava per essere lui il “Lombardo” della situazione e diventare Presidente della Regione Siciliana.

L'intervista rilasciata a Klaus Davi da colui che sta di fatto decretando la fine della parabola berlusconiana chiarisce una cosa: lui ad essere il “Lombardo” della situazione ci tiene ancora. E di questo i due ne riparleranno dopo le elezioni. Per il momento rilascia delle dichiarazioni che definire epocali non è esagerato.
Ascoltiamole attentamente: finalmente un politico che parla chiaro e senza troppi calcoli (sotto ad ogni spezzone è inserito un elenco dei punti salienti).




Prima parte

Solo per la Sicilia – Miccichè esordisce con il suo programma politico: “Qualsiasi cosa la faccio più per la Sicilia che altro”. Tradotto dal linguaggio politico, “il mio obiettivo è il potere in Sicilia”.

Lombardo – Il Presidente lo volevo fare io (e lo voglio fare io). Tutto quello che sta succedendo in questi giorni parte da lì.

Lega Sud – Un giro di parole per dire che di quello che succede a Roma non frega niente a nessuno qui.

Internet – L'esperienza con il blog



Seconda parte

Europee – Se Lombardo raggiunge il 4% o no, non cambia niente nella sostanza. La Sicilia ha imboccato la sua strada. Il PDL deve diventare il partito del Sud, cioè: Berlusconi deve fare quello che dico io...

Rivolta nel PDL – Il problema oggi sono gli ascari. Sono più di 600 gli amministratori che si sono autosospesi. Insomma, Berlusconi è avvertito.

Rifiuti a Palermo – Stuzzicato sulle ultime dichiarazioni di Berlusconi sulle cause della “crisi”, Miccichè rifila una bella stilettata: “Orlando non c'entra niente, facciamo autocritica”. Tra le altre cose, la rivolta di Miccichè ha bloccato la finta crisi dei rifiuti preparata come trappola per Raffaele Lombardo.



Terza parte

Ancora PDL – Berlusconi per la prima volta non è venuto in Sicilia per questa campagna elettorale. Questo per dare un idea di quello che sta succedendo. Ora ci penserà bene e poi prenderà le sue decisioni (Cioè calerà le ali).

Termini Imerese – La Fiat se ne va? Non so se gli convenga, in ogni caso benissimo, troveremo qualcun altro o qualcos'altro.



Quarta parte

Mafia – La bomba di Miccichè. Il primo politico ad avere il coraggio di dire le cosa in modo chiaro e senza contare i voti. Come da tempo diciamo su queste pagine, la mafia è crollata insieme all'abbattimento del muro di Berlino. Oggi non vi è più pressione da parte della mafia. Basta con i ricatti dell'antimafia: da manuale il modo in cui accusa sottilmente l'antimafia, tramite una esperienza personale che nessuno può smentire. Potrebbe uscire le prove.... Una dichiarazione pesantissima.

Vittime della mafia – Le vittime della mafia sono tutte siciliane, eccetto Dalla Chiesa. E' la Sicilia che ha sconfitto la mafia, ed è questo che deve essere detto dei Siciliani.



Quinta parte

Siciliano – Piccola “sciddicata” di Miccichè che parla di “dialetto siciliano”.

Ponte sullo stretto – Intanto non ci sono i soldi. E poi: avete visto fare espropri? Allora per ora niente ponte.

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Articoli sull'argomento:
LaSiciliaWeb.it
LiveSicilia.it

19 commenti:

Nebros ha detto...

nonostante in questo momento c'è da essere contenti di questa situazione, credo che in futuro la pagheremo perchè questa gente lo sta facendo per tornconto personale e non per onestà intellettuale

Peppinnappa ha detto...

Nebros,ho da poco visto un notiziario regionale, dove Rosi Bindi (senese, che al suo territorio ci tiene) detta quale sarà la linea del PD in Sicilia. Berlusconi, a "porta a porta", ammette le concessioni che deve fare alla lega. A questo punto, preferisco affidarmi a Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè. Cu non arrisica non rusica. Non abbiamo più nulla da perdere!

Abate Vella ha detto...

Nebros,

il lato positivo di tutto quello che sta avvenendo e' il trasferimento di potere reale in Sicilia.

Questo é un passo necessario.

Dopo, il problema sará la gestione del potere: questi signori, faranno tutto sulle nostre spalle?

Per quel che mi riguarda, la cosa che conta non é tanto il benessere materiale, ma la dignitá. Bisogna ridare dignitá alla gente. E dobbiamo essere anche noi a pretenderla. Non é piú possibile strisciare per un posto di lavoro o pagare il 50% di tasse allo stato.

Non é possibile vedere il proprio paese, la propria economia distrutta perché devono fare una raffineria.

Queste sono le cose per cui bisognerá organizzarsi e fare baccano.

Oltre ovviamente al rispetto per le nostre istituzioni.

Il fatto che su Facebook ci stiamo contando e tutti possono vedere quanti siamo mi sembra importante (PS: mi sono giá iscritto al vostro gruppo, La Sicilia ai Siciliani)

Anonimo ha detto...

Per una volta, finalmente :) , in disaccordo.
Premesso che non ho stima per questo Micciché (così come non ne ho per chiunque faccia parte del PDL) le affermazioni sulla mafia non le condivido affatto.
Abate, ma non dicevamo forse qui che è la Massoneria che ha permesso la nascita della mafia che conosciamo oggi? E' giusto mettere delle riserve ai vari paladini dell'antimafia che nemmeno io sopporto (Caselli, Grasso...)
Ma la mafia c'è ancora perché deve essere sempre pronta ad essere usata come braccio armato, sia essa cosa nostra, ndrangheta o camorra. Il capro espiatorio deve esserci sempre.
Sul fatto che la mafia non esiste poi, non vorrei si facesse il gioco dei vari Dell'Utri e Cuffaro.
E' da questi con il colletto bianco e tutti inamidati che dobbiamo diffidare.
Vorrei un confronto su questo.


Chiudo con una segnalazione:
pochi giorni fa è uscito il libro di Ferruccio Pinotti, L'unto del signore. I suoi siti sono stati presi d'assalto e non sono al momento raggiungibili.
Mai parlare di Vaticano, Opus Dei e nani in certi termini

un saluto

zetan ha detto...

Il collegamento mafia e potere è stato e rimane un argomento molto delicato, pertanto le semplificazioni rischierebbero di dare una visione distorta e parziale della realtà.

Certamente, visto che questa miscela finora ha funzionato, ritengo probabile una riproposizione in chiave moderna, o autonomistica di tale combinazione.

Già in altre occasioni ho evidenziato che perfino l'indipendenza, senza una messa in discussione di vizi e virtù di noi siciliani, rischierebbe di cogliere risultati limitati rispetto alle autentiche potenzialità di una tale prospettiva.

Prospettiva rivoluzionaria che dobbiamo avere il coraggio di affrontare per riaffermare la dignità estorta; viceversa non ci sarebbero scusanti di alcun tipo. Cosi ri ammucciarisi.

Per il resto condivido interamente l'analisi dell'Abate.

Abate Vella ha detto...

sR,

anche io dico finalmente: criticatemi il piú possibile dove vedete delle incongruenze perché anche io voglio capire!

Miccihé: come per qualunque altro politico qui non si vuole fare alcuna agiografia. Tutto é riferito all'obiettivo minimo che ci poniamo quelli che ci incontriamo su questo blog: l'applicazione dello Statuto dell'Autonomia.

Quello che mi piace di Micciché é il suo rompere gli schemi, le sue dichiarazioni che escono dal normale calcolo politico. D'altronde non é un politico, ma un manager prestato alla politica. L'opposto di Lombardo che non sposta una virgola se non a seguito di un complesso calcolo politico. Per chi ha visto la tribuna elettorale di ieri sera, il leader dell'MPA a tratti mi dava i nervi per l'assoluta compostezza politica dei suoi discorsi.

In questi 30 minuti, Micciché fa tutto a pezzi. Quindi, indipendentemente dalle idee, il suo modo di fare ci permette di cogliere aspetti importanti.

Mafia: si, la mafia e' stata coltivata per bene dalla massoneria e ne costituiva diciamo l'esercito di occupazione. Attenzione peró che questo non vuol dire che nel tempo non avesse sviluppato una sua autonomia, ed infatti quando l'intervistatore chiede a Micciché se la mafia sia in espansione nelle altre regioni, non risponde. A me sembra che lo sia, soprattutto al nord, perché questa creatura é oramai libera in uno stato italiano allo sfascio.

In Sicilia peró é tenuta sotto controllo e, quel poco che é rimasta, non riesce più ad incidere sul territorio in modo apprezzabile. Miccichè parla proprio di questo.

Se la mafia in Sicilia avesse ancora peso, non sarebbe mai nato l'MPA e ti dico che neanche Berlusconi sarebbe mai sceso in politica. Quando il potere dello stato centrale si appoggiava sulla mafia, tutto era cristallizzato, la DC governava in pace eterodiretta dalla massoneria e tutto filava "liscio".

Ma ora non solo la mafia, ma la stessa massoneria è in rotta in Sicilia (vedi il post "Napolitano si è fermato a reggio") ed i "baroni" siciliani si possono riprendere il potere vero.

Quando dici "la mafia deve essere pronta ad essere usata" dalla massoneria, questo era vero sino a pochi anni fa. Ma quella "mafia pronta" è stata smantellata tramite gli arresti prima di Provenzano e poi dei Lo Piccolo: ti ricordo che a Palermo la sinistra invocava l'arrivo dell'esercito, invocazione cessata non appena i Lo Piccolo venivano arrestati. Cosa voleva fare la sinistra con l'esercito? Impedire l'arresto dei Lo Piccolo!

Riguardo a Dell'Utri: ricordiamoci che nel vecchio sistema la mafia era utilizzata dallo stato, non da questa o quella forza politica. Quindi, a me le accuse di mafia a Dell'Utri mi lasciano indifferente, nel senso che non faceva niente di diverso dagli altri, comunisti inclusi.

Niente simpatia per Dell'Utri e Cuffaro, ma le accuse di mafia per me hanno poco senso. I loro crimini semmai sono altri, ma di quelli non si può parlare, altrimenti si dovrebbero processare il 90% dei politici italiani.

Spero di avere almeno in parte spiagato la mia posizione su questi argomenti...

Anonimo ha detto...

E' proprio vero, noi "italiani" non siamo in grado di cogliere la natura di Cosa Vostra.
Ma d'altronde è normale, di mafia meno se ne parla e meglio è (la massoneria lasciamola stare, peggio dei fantasmi e degli ufo, guai a tirar fuori la massoneria).
In effetti ciò che dici ha le sue ragioni.
Dopo il mio commento sono andato a rileggermi un pò di tuoi vecchi post e quello sui Beato Paoli è emblematico per la nostra discussione.
Comunque, per quello che vale, ora capisco il regime di specialità della regione siciliana e della sua mancata applicazione. Quello statuto è stato un contentino, niente più.
Chiudo dicendo questo: riflettendo bene sul fatto che il 90% dei politici italiani dovrebbe essere processato non ci sono dubbi.
Che differenza c'è tra un gruppo di politici che si spartiscono dei posti di potere o appalti essendo "semplici" politici e tra un gruppo di politici che fanno lo stesso grazie alle mafie? nessuna, in effetti. Sono delinquenti sia i primi che i secondi.



Battutina:
certo che un Lombardo che comanda in Sicilia non si può sentire
;)

nebros ha detto...

dobbiamo sin da subito prepararci a costituire il blocco compatto dei veri sicilianisti, perchè una volta che il duo lombardo-miccichè si assesterà al potere, faranno una svolta centralista e noi dobbiamo colmare quel vuoto lasciato dall'mpa, a cui và il merito di aver riportato sugli altari della cronoca le tematiche autonomiste

Anonimo ha detto...

Speriamo sia la volta buona, da tempo i politici siciliani usano la loro terra solo come serbatoio di voti.

P.S.: Vorrei proporti uno scambio link, se sei d'accordo contattami.
[Re]write di Giovanni Greco
http://www.giovannigreco.eu

Anonimo ha detto...

quindi secondo voi la mafia è quasi sparita dalla sicilia. Bene, allora io posso aprire un qualsiasi negozio e nessuno mi verrà a chiedere il pizzo? Oppure posso denunciare un qualsiasi sopruso e non essere gambizzato? o, ancora, posso partecipare a qualsiasi gara pubblica e contare solo sulle mie qualità personali?
Cavolo, non sapevo che la sicilia fosse diventata all'improvviso la norvegia o l'islanda....
Anche la mafia di riina e provenzano è sempre in vita almeno fino a quando non si saprà tutto su falcone, borsellino e castel utveggio. Quella mafia, che è anche la mafia di Contrada sopravvive più forte di prima.....occhio ai processi a caltanissetta e sul caso "prefetto mori e obinu del ROS" a palermo....
Mi dite gli anni delle fanose stragi in sicilia e la costituzione del più grande partito attuale? Semplici coincidenze o consecutività del progetto?
p.s. la mafia non potrà mai essere sconfitta da questo stato. Mi dispiace. Ci sono delle piccole e flebili fiammelle di speranza, come il magistrato Gaetano Paci che l'altra sera a Matrix, nel cuore della sede di berlusconi, ha dato del mafioso assassino a Vittorio Mangano, ma non sono sufficienti.
E la società civile siciliana è troppo impegnata a cercare di guadagnare un tozzo di pane per la propria famiglia per cercare di "combattere la mafia".
Domenico

Anonimo ha detto...

Le accuse per mafia di cuffaro e dell'utri hanno poco senso????
E che vuol dire hanno poco senso?
Seguendo lo stesso filo logico anche le accuse per strage a Brusca allora avrebbero poco senso.
Tanto ormai, come detto da qualcuno, quella mafia non esiste più.....
In quanto a quelli che dicono che i comunisti fanno le stesse cose di quelli di destra, bene, potrei essere d'accordo su quelli dell'attuale centrosinistra, che comunisti non sono, ma non parlate dei veri comunisti, quelli che hanno versato il loro sangue per cercare di combattere quella mafia che voi ritenete non ci sia più.
Leggetevi i nomi, andatevi a rileggere chi erano e cosa facevano, poi ne riparliamo.
Domenico

Abate Vella ha detto...

Caro Domenico,

ti confermo tutto quello che ho detto.

Tranne su un punto: non ho detto che la mafia non c'e' piu', ho detto (o intendevo dire...) che non conta piu' niente. Almeno per ora.

E comunque quel poco che e' rimasto scomparira' non appena crolleranno gli usa.

So che per molti questa e' una vera e propria tragedia: sono cosi' tanti quelli che hanno basato la loro carriera sulla presenza della mafia...

Cuffaro non e' mafioso e non e' stato condannato per mafia. Anzi, il processo ha dimostrato il contrario, in quanto aveva rifiutato l'appoggio dei mafiosi. Il fatto e' che lui comunque si era incontrato con quei tipi, il che capirai non dovrebbe accadere, quindi giusta la sua rimozione dal posto di Presidente.

I comunisti erano conniventi con il sistema mafioso, TUTTI. L'unico che non seguiva gli ordini di partito, fu ucciso: Pio La Torre. Ma non tanto per aver fatto qualcosa contro la mafia, ma per aver fatto qualcosa contro chi teneva le fila anche della mafia (vedi missili di Comiso).

Il motivo per cui a loro (comunisti) il sistema mafioso andava bene e' ovvio: senza mafia anche loro avrebbero perso la Sicilia.

Un altra cosa: la mafia non e' stata sconfitta da questo stato (comunque ancora non e' stata sconfitta del tutto, ma so che lo sara' a breve), ma dai Siciliani grazie al crollo del sistema che reggeva la mafia, sistema che era fatto non solo dal capitalismo anglosassone ma anche dal suo contraltare comunismo reale.

Presto capirai che le cose stanno proprio cosi'.

D'altronde tutto quello che ho detto e' di una evidenza disarmante. L'unico motivo per cui ancora molti non riescono a vedere tutto cio' e' perche' sono convinti che la mafia abbia una base culturale, una delle cose piu' false che siano mai state inculcate nei siciliani ed in tutti gli italiani.

Spero continuerai a seguire il blog anche se non sei d'accordo su questi punti.

Una cosa importante: la storia del pizzo non conta niente e con la mafia c'entra sino ad un certo punto: il pizzo si paga in quasi tutte le citta' europee, a seconda dei quartieri e del tipo di attivita' che apri. Esattamente come in Sicilia. Il fatto che ci sia malavita non vuol dire che ci sia mafia. Questo e' un altro equivoco che nasce dal credere che la mafia abbia basi culturali.

Anonimo ha detto...

figurati se smetto di leggervi o eventualmente di postare.
Sono sempre ben disposto ad ascoltare tutte le opinioni possibili e sarò felice nel caso tu avrai ragione.
D'altronde se vi leggo è perchè penso tu e gli altri abbiate notizie che io ignoro esistano.
Vere o false, sarà il tempo a dirlo.
Domenico

Anonimo ha detto...

p.s., si parla tanto di crollo degli usa, ma che tipo di crollo dovrebbe essere?
politico, riferito all'egemonia sugli altri stati, economico o culturale.
No, perchè tanti parlano di questo fantomatico crollo, ma nessuno sa cosa sia o nessuno lo spiega bene.
Ciao
Domenico

zetan ha detto...

Il crollo è già in atto certo non ci alzeremo domattina e ascolteremo la notizia ai tg, tuttavia è fin troppo evidente il tracollo economico dell'asse anglo-americano.

Invito, quanti ritenessero il contrario, ad investire, ipoteticamente, il proprio denaro sul loro rilancio sul dominio mondiale come conosciuto nel secolo scorso, non credo troverei file di investitori.

Si è innescato un processo che inverte le dinamiche scellerate di governo mondiale che gli stati anglofoni hanno ospitato.

Cosa che dovava necessariamente avvenire poiché ciò è stato centrato su regole perverse contro le più elementari regole naturali.

Come sempre in questi casi si finisce in malo modo, come in passato per altre forme egomoniche, così adesso.

Dobbiamo augurarci, tuttavia, che le "entità" che hanno goduto di tanta ospitalità, non riescano a trovare una facile ricollocazione, presso i paesi emergenti, operazione che personalmente ritengo estremamente complessa, quantomeno nelle forme finora conosciute.

Peppinnappa ha detto...

SR, capisco le tue difficoltà a capire, perchè la mafia è qualcosa che c'è e che non c'è. Noi siciliani stessi (come in tutte le cose d'altra parte) abbiamo ognuno una propria idea. Essa dipende un po' dalle circostanze, un po' dal carattere dei siciliani (non cattivo, ti assicuro, anzi generoso e disponibile, ma pressoché impossibile da aggregare, nel senso letterale di far diventare gregge). Per altro verso dipende molto dal tipo di governo adottato nei confronti dei siciliani; non per nulla la mafia, per come oggi se ne parla, è comparsa con il tipo di unità d'Italia realizzata. Ti posso solo assicurare che più coincidono le scelte di governo con le esigenze reali del territorio, più si brucia terreno alla mafia, anche per questo la battaglia per la nostra autonomia coincide con la battaglia contro la mafia. Quanto a Lombardo, abate, a trasmissioni ma visti, chiddu ca iddu pensa u sapi sulu iddu, menu mali ca a campagna eletturali finiu. A Ddiu la sorti!

Anonimo ha detto...

ALLARME ROSSO PER I BLOGGER

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"Il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l'articolo nr. 60. Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta". In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i providers dovranno bloccare il blog. Questo provvedimento può far oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all'estero; il Ministro dell'Interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può infatti disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000. Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali. Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta! In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata"

tratto da

http://ilneoaristocratico.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

http://blackholestar.blogspot.com/2009/06/una-risata-ci-seppellira.html

domenico forse qui potrai toglierti un pò di dubbi

Peppinnappa ha detto...

Mi pare che siamo sempre in tema.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5967