Approfondimenti - Il Consiglio News Feed

venerdì, giugno 05, 2009

Le buone notizie non vengono mai sole

Recentemente ci siamo occupati del subcontinente indiano e degli sviluppi che l'arrivo del “secolo asiatico” ha portato nell'area (Vedi il post “L'ingresso dell'India”).

Come detto, la vittoria alle elezioni del “Congress Party” di Sonia Gandhi e la contemporanea fine della guerra civile dello Sri Lanka hanno decretato la sconfitta dei piani americani per limitare l'influenza di Russia e soprattutto Cina nell'Oceano Indiano. Non solo: potrebbero anche aver fatto saltare i piani dei “liberali” di trasferire al colosso indiano il dovere di proteggere i volenterosi “ri-costruttori del tempio” grazie alle affinità politiche del BJP, il partito d'opposizione.

I media occidentali comunque si sono guardati bene dall'ammettere apertamente una così schiacciante sconfitta, che di fatto chiude la porta all'avventurismo anglosassone in Asia meridionale ed orientale. E pone dei seri dubbi sulle reali capacità di resistere in Asia centrale (leggi Afghanistan).

L'occidente ha, diciamo così, censurato momentaneamente la sconfitta elettorale indiana, parlando solo degli aiuti cinesi e russi all'ex isola di Ceylon e addirittura festeggiando l'esito della gigantesca tornata elettorale (la copertina dell'Economist riportata sopra dice testualmente “Buone notizie dall'India”). Su queste pagine avevamo però detto a chiare lettere che una così flagrante intromissione di Russia e soprattutto Cina nel subcontinente senza l'assenso del governo indiano era impensabile.

Nei giorni seguenti la fine delle ostilità contro le Tigri Tamil, l'occidente non è stato con le mani in mani ed ha cercato (inutilmente) di fare passare alle Nazioni Unite diverse mozioni che condannassero il governo cingalese per le supposte atrocità compiute (“After the slaughter”, 28 maggio 2009):

Il 25 maggio il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite si è riunito per una sessione speciale sullo Sri Lanka a seguito di una richiesta tedesca per conto di 17 nazioni per lo più europee. I suoi membri hanno proceduto a respingere una risoluzione proposta volta alla condanna del governo dello Sri Lanka per il poco conto in cui aveva tenuto la vita dei civili.

Invece ecco quello che è successo:

Un altra risoluzione messa sul tavolo dal governo dello Sri Lanka, che encomiava il proprio impegno verso i diritti umani, è stata accettata con un voto di 29 a 12.

Notare chi ha votato, tra gli altri, per questa risoluzione: Russia, Cina, Pakistan e.... India! La coperta si fa sempre più corta.

Ma non è finita qui. Tra i firmatari troviamo infatti quello che fino a pochi mesi fa era il più importante alleato degli americani in medio oriente: l'Egitto.

E proprio in Egitto ieri Obama ha rilasciato un discorso così significativo che avrebbe potuto benissimo riassumerlo mettendosi a sventolare il foglio di carta come bandiera bianca (“Il discorso di Obama al Cairo”, Corriere.it 4 giugno 2009):

Nessun sistema di governo può o dovrebbe essere imposta su di una nazione da un'altra [precisamente quello che Inghilterra prima e Stati Uniti poi hanno fatto per 2-300 anni, ndr]. Questo non diminuisce il il mio impegno, comunque, verso forme di governo che riflettano il volere del popolo [Quindi, se il Popolo vuole la monarchia (ad esempio), così sia, ndr]. Ogni nazione dà vita a questo principio a modo suo, in un modo radicato nelle tradizioni del proprio popolo. L'America non presume di sapere cosa sia meglio per tutti, allo stesso modo in cui noi non presumeremo di scegliere l'esito di una elezione pacifica.

Il crollo dell'Unione Sovietica iniziò con un tracollo economico (ricordate le file per il pane?) ma in fin dei conti fu un crollo politico, il crollo del comunismo reale prima esterno (sconfitta dei regimi allineati) e poi interno (collasso della stessa URSS)

Il crollo economico americano è già un fatto (come si fa ancora a non vederlo, dopo che nei giorni scorsi anche la General Motors, la spina dorsale dell'economia americana, è fallita?). Abbiamo assistito in questi mesi al cambio di regime dei paesi allineati (perso l'Egitto, l'ultimo stato di un qualche peso ancora allineato interamente a Washington è l'Arabia Saudita). Aspettiamo nel giro di pochi mesi quello politico interno, cioè il crollo della democrazia intesa come sistema bipartitico a suffragio universale.

Torniamo all'Economist per cogliere ulteriori segnali di questo oramai prossimo crollo (nel caso in cui il discorso di Obama non sia convincente. Del resto sono ambedue portavoce degli stessi poteri...). Già lo scorso 16 maggio il settimanale britannico scriveva un pezzo dal titolo emblematico, “I dolori del parto” (“Birth pains”):

Si è sempre pensato che la Cina sarebbe dovuta andare verso il modello occidentale. Ma perchè non viceversa?

L'articolo apparentemente faceva riferimento al solo sistema economico. Ma questi non può andare in un verso mentre il sistema politico va dall'altro. E l'inizio dello stesso pezzo lascia intravedere proprio questa connessione chiamando in causa la cosiddetta “democrazia”:

In una democrazia (...) i creditori hanno il denaro e perciò l'orecchio dell'elite politica; i debitori di solito hanno i voti.

Una ammissione di colpa che confessa senza giri di parole la truffa del suffragio universale moderno non bilanciato da un potere controllore manifesto: il popolo vota, ma i politici ascoltano qualcun altro, e cioè i vertici del sistema finanziario.

Quale sarà il sistema politico verso cui ci dirigeremo dalle nostre parti di mondo? Nel medio termine si direbbe una sorta di monarchia costituzionale, un sistema in fondo nato in Sicilia circa 1000 anni fa. La stessa Nazione Siciliana poi lo perfezionò con la costituzione del 1848 in un modo radicato nelle tradizioni del proprio popolo Ma allora gli anglosassoni presumevano di sapere cosa fosse meglio per tutti.


Ma non stavamo parlando di Obama?

15 commenti:

x_alfo_x ha detto...

"L'offerta economica migliore per lo Stato è abruzzese. Ma per la seconda volta, in appena 24 ore, vince ancora un'impresa del Nord" (Il Centro)

http://ilcentro.gelocal.it/dettaglio/terremoto-primi-appalti:-abruzzesi-gia-fuori-gara/1645828?edizione=EdRegionale

rrusariu ha detto...

Speriamo che dalle 15 di oggi 6-6 superi lu skantu e piglia il coraggio di buttare i burattini dei pupari.

Una cosa che sempre mi è stata strana è l'opera dei pupi!

Mi sono sempre chiesto come mai l'hanno menata sta storia di Orlando e company. Vorrei sbagliarmi se per caso non sia voluta il pieces teatrale, antesignano dalle ns. parti come succede dopo con la televisione, volto ad addormentare la gente nostra dopo aver per circa 15 anni abolita la scuola pubblica nel 1860!

Indagherò su questa arte teatrale.
Erano meglio i cantastorie siciliani con i loro teli colorati che raccontavano i fatti occorsi a loro modo.

Riguardo all'India penso che cambierà radilcamente gli equilibri e ci ritroveremo il Pakistan e l'India alleati. In fin dei conti aver fatto sempre schierare la massa delle truppe sul loro lungo confine abbia fatto comodo a qualche superpotenza.

A proposito per il volantinaggio nella giornata conclusiva elettorale mi han dato la mano due uomini provenienti dal Kashmir.

Ho iniziato da un comune dove la chiesa parrocchiale è dedicata a S.Maria delle Grazie, la ns. Odigitria o Maria SS.di Costantinopoli, dove ho pregato per proteggere la nostra Nazione Siciliana, ed ho concluso la giornata in una Piazza di S.Michele che sguaina la spada ma non ad uccidere il demonio sotto i suoi piedi ma con la punta rivolta verso l'edificio di culto.

Uno dei due si chiama Mohamed, Maometto, come i mussulmani che vennero chiamati per liberarci dai rimasugli dell'impero romano.

Assà bbinirika a-ttutti!

zetan ha detto...

L'operazione di Lombardo di modellare la nuova giunta regionale seguendo principi di competenza e spessore personale, rispetto a quanto espresso dalla precedente compagine, impone una analisi che a mio avviso può collegarsi proprio alla formazione degli equilibri internazionali che sono in corso di formazione e comporranno le aggregazioni politiche internazionali dell'immediato futuro.

Pensate cosa sarebbe stato affrontare una tale condizione con i delfini di Provolino o i vassalli del Pecoraio supini alle volontà del nostro, senza nessuna capacità di orientarne gli intenti, oltre la sottomissione in cambio di una condizione di privilegio, vendendo la “madre” terra nell’illusione di imporre la loro ambizione, nascondendo dietro i loro colletti sudici all’interno la condizione di miserabili.

Povero Provolino, che pena, rischia di non poter più garantire l'UDC vendendo la pelle del suo popolo.

Dai Raffaele fai si che si possa ribaltare questa insopportabile depravazione, che si possa cominciare a votare con convinzione, seguendo il principio di aderire ad un progetto politico da condividere, oltrepassando "l'estorsione del consenso" praticato anche da te e che oggi pare avere il coraggio di cominciare a mettere in discussione.

Dotaci di una giunta che sappia affrontare degnamente tematiche di politica estera complesse, cominciamo a diventare popolo anche in questo.

Peppinnappa ha detto...

OK, ora è iniziata: facciamoci tutti gli auguri! Un grazie, credo,vada in ogni caso all'abate Vella, il quale con questo suo interessantissimo blog è riuscito a mettere in contatto tanti, che almeno su certe cose, la pensano più o meno allo stesso modo, pur senza conoscersi, anche se, come dice Zetan, è forse venuto il momento di cominciare a conoscersi.

zetan ha detto...

Mi associo a Peppinnappa, esprimo la mia profonda Gratitudine ed Apprazzamento per dell'Abate Vella, consapevole che il suo è un lavoro serio e molto impegnativo.

Sono convinto che ci sarà anche un momento per guardarsi degnamente negli occhi e, come consuetudine presente nostra tradizione stringersi le mani.

rrusariu ha detto...

Gli eserciti si costruiscono conoscendoci, in questo momento i soldati arruolati potranno diventare l'ossatura di un esercito che lavora per il bene della Sicilia, tenendo il vessillo rosso-giallo con la triskele alto!!!

Piermarco Burrafato ha detto...

Mi sono recato ad Amsterdam per votare (30 km da casa mia). Dopo essermi sobbarcato il viaggio, mi e' stato impedito di votare!!!

Ero incazzatissimo. Dice che il ministero degli interni della merdosissima repubblica italiana ha fornito al consolato un elenco di "optanti" da non ammettere al voto. Gli "optanti" sono coloro i quali hanno optato di votare per i candidati olandesi al parlamento europeo. Ma sia io che mia moglie avevamo "optato" di votare per i candidati italiani.

Cosa davvero raccapricciante: a mia moglie hanno consentito di votare, a me no!... Ho detto di essere rappresentante per l'Olanda de L'Altra Sicilia, mi sono seriamente incazzato e li' mi davano tutti ragione. Volevo una fotocopia della pagina di questo fantomatico elenco di "optanti" in cui figurava il mio nome, ma a quel punto mi hanno detto che non era possibile. A un certo punto hanno chiamato il presidente di seggio che distava solo un paio di metri da me ma faceva finta di niente... all'italiana!!! Si avvicina questo signor Precisetti del nord italietta e ribadisce che la fotocopia non la posso avere con tono disturbato. Mi incazzo ancora di piu' e a un certo punto un'anima "buona" mi consiglia di andare a parlare col console.

Cosi' faccio, ma il console e' impegnato. Trovo la vice-console, che rammaricata mi dice che l'unica cosa che puo' fare e' prendere nota dell'accaduto e rendersi disponibile per testimoniare in caso di necessita'. Devo dire che la signora era veramente cordiale ed e' riuscita a farmi calmare.

Ma com'e' possibile? Sia io che mia moglie abbiamo optato di votare per i candidati italiani. Sia lei che io abbiamo ricevuto sia i certificati elettorali del consolato, sia quelli del comune di residenza qui in Olanda. Tant'e' che ci eravamo detti: forse ci lasciano la possibilita' di scegliere... mah! Arriviamo li', dopo che uno si sobbarca chilometri per recarsi alle urne (anzi nel mio caso, 30 km sono niente rispetto a chi vive in parti piu' lontane del paese) e non sanno neanche dirti quanti sono i votanti che sono stati esclusi. Non sanno niente o fanno finta di non sapere. Sapevano solo che erano tanti. E a loro discolpa hanno detto che hanno perfino dovuto negare il diritto di voto a membri del parlamento europeo che si trovavano nella mia stessa situazione.

Una cosa e' certa, a queste elezioni noi siciliani e meridionali siamo stati boicottati. E forte mi sorge il sospetto che nel mio caso, come rappresentante de L'Altra Sicilia, la cosa non sia per niente casuale!

Che ci vuole a negarmi di votare con la scusa che qualcosa e' andata storta a causa del comune di residenza... scaricando in questo modo la colpa sugli olandesi.

Piermarco Burrafato
L'Altra Sicilia - Olanda

rrusariu ha detto...

Come al tempo del ratto delle sabine, hanno solo saputo generare figghi ri ..... e continueranno a farlo finchè qualcuno si accorgerà di averlo preso in quel posto con tanto di vaselina.

Scusatemi l'off-topic, ma a commentare quello che è successo a Piermarco viene solo voglia di fare un'altro passaporto....

Piermarco Burrafato ha detto...

Rrusariu, avrei voluto andarmene gridando che tanto l'italietta sta per crollare... ma poi mi sono detto, da buon Siciliano... ca 'a megghiu parola e' chidda ca un si dici!

Dimostreremo coi fatti di che pasta siamo fatti. Grazie per la solidarieta'.

ANTUDO!

Abate Vella ha detto...

Scusate, ieri non mi sono connesso e non ho potuto mandare un "in bocca al lupo" a tutti.

Piermarco, grazie della nota! Domani la ripubblico aggiungendo qualche altro particolare.

Credo anche io che dovremmo tutti guardarci negli occhi e contarci ;)

Peppinnappa ha detto...

Piermarco, così spiega la Farnesina il tuo "incidente". Visto? Tutto risolto, questa è l'Italia...Credo che si debba fare tutto il possibile, perchè si rendano pubblici gli elenchi degli italiani, che hanno optato per votare i candidati locali, ma soprattutto i criteri secondo i quali è stata ritenuta questa opzione. Auspico che possa essere anche la Regione Siciliana a farsi carico di dare corso, per prima, ad una richiesta di trasparenza sul punto, che sta alla base di ogni seria democrazia, anche perchè la maggior parte dei residenti all'estero credo che sia composta da meridionali.
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_987652622.html

rrusariu ha detto...

Per Piermarco: il corriere ci ha fatto un'articolo non sei solo.

http://www.corriere.it/politica/speciali/2009/elezioni/notizie/olanda_optante_elezioni_01865710-52a2-11de-9c0a-00144f02aabc.shtml

Sinceramente siamo schedati ppi kisti figli ri .... ratti delle sabine

Peppinnappa ha detto...

Ripeto il link (non mi fa fare il copia e incolla)http://
www.ansa.it/opencms/export/site/
notizie/rubriche/daassociare/
visualizza_new.html_987652622.html.
Comunque è un Ansa che riporto qui: "2009-06-07 16:24
Farnesina, affluenza italiani all'estero al 6,56%
ROMA - L'affluenza media alle urne presso i 580 seggi istituiti dalla rete diplomatico-consolare italiana nei 26 Paesi dell'Unione Europea è stata del 6,56%, rispetto al 10,8% del 2004 (79.594 votanti rispetto ai 118.924 del 2004).
Lo rende noto la Farnesina, ricordando che le operazioni di voto si sono concluse alle ore 20 di sabato 6 giugno. Il calo dell'affluenza è anche da correlare, prosegue il comunicato, al forte incremento del numero di elettori che hanno optato per il voto per i candidati locali (da 70.000 a 113.600) ed all'affinamento dei dati dell'anagrafe, che - assieme ad un modesto incremento dei residenti italiani nella Ue - ha portato ad un allargamento della base elettorale (da 1.098.000 a 1.213.700 aventi diritto).
A fine mattinata si sono concluse a Fiumicino le operazioni di ricezione del materiale elettorale dei seggi all'estero, che é in corso di inoltro alle cinque circoscrizioni elettorali, per il contestuale scrutinio con le schede votate in Italia. Tutte le operazioni si sono svolte in stretto collegamento con i servizi elettorali del Viminale."

Piermarco Burrafato ha detto...

Abate, ti ringrazio.

Peppinnappa, l'ansa che hai riportato dimostra che hanno ottenuto quello che volevano. Del resto c'era gente che doveva sobbarcarsi 80-100 km per andare a votare. Mentre per il referendum, che politicamente non sposta niente, potremo tranquillamente votare per posta!

Rrusariu, l'articolo che hai segnalato lo avevo letto stamane. Cio' che mi fa veramente specie e' che, leggendo i vari commenti al pezzo, tutti quelli che come me non hanno potuto votare, hanno tutti avuto la stessa esperienza: tutti abbiamo ricevuto l'invito del comune a specificare per quale paese di volesse votare, tutti abbiamo optato per l'Italia, tutti abbiamo ricevuto (nonostante questo) il cedolino dal comune per votare per i candidati olandesi ma anche il certificato elettorale del consolato per votare per i candidati italiani... e tutti buggerati come sappiamo!

rrusariu ha detto...

Piermarco, le cose sono volute, nn vogliono che cittadini fuori da certi confini votino!

In quanto a me sto aspettando oggi pomeriggio i voti presi come candidato provinciale Mpa. Ieri il simbolo l'autonomia era lunga serie di cerchi, oggi vedremo quanti voti ha preso la palummeddha bbianca!