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venerdì, maggio 29, 2009

Suicide bomber

Sicilia, terra di misteri. Misteri sui quali non si scherza. Come a Canneto di Caronia, dove strani fenomeni elettromagnetici hanno terrorizzato gli abitanti per diverso tempo. O come a Riesi, dove di recente la pavimentazione di una piazza e di alcune case ha raggiunto la temperatura di 100° senza alcuna apparente spiegazione.

O come in questi giorni a Gela, dove da due mesi si verificano strane deviazioni nel comportamento di telecomandi e cancelli automatici, e dove finalmente ieri si è arrivati alla soluzione del giallo: uno scanner di un antennista. Contro il quale le agenzie addirittura si peritano di consigliare l'avviamento di una pratica legale (“Gela, chiarito il mistero dei telecomandi impazziti”, SiciliaInformazioni.com 27 maggio 2009).

Ufo, servizi segreti, fenomeni naturali, armi segrete. Non sappiamo cosa stia provocando questi “misteri”. Ma non possiamo fare a meno di notare un filo conduttore. Labile, ma pur sempre un filo conduttore che non porta ad un singolo obiettivo, ma che in realtà permea interamente lo “snodo” siciliano. Quel filo che rende oggi centrale la posizione della Sicilia nello scacchiere geopolitico mediterraneo.

Un filo che ieri ha toccato qualcosa che lo ha fatto andare in corto circuito: la rivoluzionaria decisione di sciogliere il governo del Presidente Raffaele Lombardo.

A Canneto di Caronia si sono avute parecchie segnalazioni di oggetti non identificati sui quali gli ufologi si sono subito gettati.

Quello che ci incuriosisce è il modo nel quale alcuni attendibilissimi testimoni avrebbero descritto un non meglio identificabile oggetto nel “lontano” 1997:

Nel giugno 1997 , una nave della nostra marina si trovava in navigazione al largo di CARONIA MARITTIMA, alle ore 5,30 del mattino tre membri dell’equipaggio notano sulla spiaggia un oggetto lungo circa 55/60 metri ed alto almeno 12, di colore nero immobile, scambiato per un grosso tubo per il metanodotto.

Negli anni seguenti stranissimi eventi si continuarono a ripetere tra le poche case della frazione, tra cui moltissimi incendi che sono stati imputati anche a gas infiammabili risalenti lungo fratture presenti nelle rocce.

Bene. Andiamo ora a Riesi, provincia di Caltanissetta. Per chi non lo sapesse, da quelle parti, lungo la scorrimento veloce Caltanissetta-Gela, ha sede l'azienda vitivinicola “Feudo Principi di Butera” di Zonin, l'imprenditore Veneto proprietario anche della Vini Corvo e della Banca Popolare vicentina, l'istituto che avrebbe dovuto acquisire l'IRFIS dalla regione, acquisizione recentemente bloccata dal mister Draghi-Britannia. Argomenti scottanti.



Anche a Riesi gli strani fenomeni sono stati “preparati” da indizi di attività “UFO”. In questo caso si tratta dei classici “croop circles” o cerchi nel grano di hollywoodiana memoria (ne vedete uno nel video sopra risalente all'aprile 2008). Poi improvvisamente all'inizio di questo mese come detto strane vampate di calore hanno provocato il surriscaldamento di alcune pavimentazioni sino a 100°.

Ed anche qui salta fuori l'ipotesi del gas, con tanto di tecnici della Siciliana Gas che fanno le dovute ispezioni.

Tornando a Gela, città di raffinerie, metanodotti e campi petroliferi, i fenomeni elettromagnetici di cui parlavamo non sono arrivati da soli:

Trecento famiglie di Gela hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni in seguito a una fuga di gas dal metanodotto cittadino. La fuga di gas e' avvenuta nel quartiere Giardinelli, nei pressi dello stadio comunale. Vari tombini sono saltati creando il panico tra la popolazione residente. (“Gela, fuga di gas da metanodotto”, SiciliaToday.net 27 maggio 2009)

I poveri tecnici della Siciliana Gas sono subito dovuti accorrere chiamati dal sindaco Crocetta. Una situazione esplosiva.

Come esplosivi sono gli ultimi sussurri politici dello stesso sindaco Crocetta, secondo la parole di Giusto Catania, europarlamentare del prc (“Lombardo:«La giunta entro giovedì»”, LaSiciliaWeb.it 26 maggio 2009):

“E' imbarazzante leggere le dichiarazioni del sindaco di Gela Rosario Crocetta, immemore degli attacchi politici che egli stesso riservava a Lombardo solo pochi mesi fa. Crocetta si dichiara disponibile a fare un governo con un pezzo del sistema di potere che fino a ieri, a gran voce, ha contrastato.”

Nello stesso inciucio sembra essere coinvolta la Borsellino, coinvolgimento confermato dalla risposta della stessa: “La verità è che io sono e continuerò a restare libera.” Come no.

Ma mentre della Borsellino conosciamo bene l'insipienza politica, non potremo mai credere che il Crocetta non abbia notato il riposizionamento in area MPA di quello che dalle sue parti (politiche) è spesso indicato come “il pregiudicato Dell'Utri” (“Regione in crisi e scontro elettorale frantumano il centrodestra”, SiciliaInformazioni.com 20 maggio 2009):

“I miei amici dei “circoli del buongoverno” in Lombardia non voteranno Pdl, a seguito di un dissidio insanabile sulle candidature alle elezioni provinciali di Milano”

Non potendo che concordare con Catania riguardo a certe dichiarazioni passate, a questo punto le cose sono due: o Crocetta ha ceduto alle recenti “pressioni” mafiose (una costante di ogni elezione), oppure si è deliberatamente alleato con essa [*] .

Insomma, a sinistra vedono la fine di Berlusconi e non vogliono lasciarsi sfuggire l'occasione. Per questo sono pronti a buttarsi contro il bersaglio carichi di esplosivo pur sapendo che ciò potrebbe significare il loro suicidio politico. D'altronde, che figura ci farebbero se dopo quasi vent'anni di guaiti alla luna ora un odiato democristiano riuscisse nell'impresa senza di loro!

Qualche anima pia contraria all'eutanasia però vorrebbe impedire questo atto suicida, e così a Gela oltre all'imperizia dell'antennista, si devono sorbire quella dei rapinatori con la fiamma ossidrica:

I malviventi (...) Armati di fiamma ossidrica, hanno tagliato la spessa lamiera (...) Ma scintille e calore hanno appiccato un incendio.

Crocetta ne approfitta per dire la sua, insieme ai rappresentanti dell'antiracket (Intimidazione, in fiamme un magazzino, Crocetta: “Continueremo a lottare”, LiveSicilia.it 28 maggio 2009):

Nessuno si illuda, a Gela e in Sicilia è iniziata una rivolta che non può essere fermata

Crollano i piloni della Caltanissetta-Gela e poi l'asfalto (vedi sopra...), quasi quasi scoppia un quartiere, ed ecco che per una tentata rapina si scomodano rivoluzioni, racket, estorsioni. Non è una presa di posizione un po' esagerata per una rapina fallita? Le “violenze e le sopraffazioni” di cui parla Crocetta sono altre.

E lo stesso pensiero devono avere avuto alla redazione di una testata siciliana, dove hanno corredato l'articolo con la foto che vedete sotto.

Una crocetta in fiamme


Nota finale: Caronia, Riesi ed ora Gela. Sto forse cercando di dire che si tratta solo di minacce politiche? No. Non posso saperlo. Anche se qualche collegamento deve esserci. Quello che voglio mettere in evidenza, qui come in altre occasioni (vedi il post “Danni collaterali”), è il modo in cui le notizie vengono riportate dai mezzi d'informazione. Tramite eventi apparentemente slegati come gli UFO, le fughe di gas, o un rapinatore maldestro, politici, imprenditori, massoni, uomini di chiesa si scambiano messaggi, avvertimenti, minacce. I mass-media non fanno altro che recapitarli al destinatario.

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[*] La terza ipotesi, cioè che non vi sia più alcuna mafia – e che quindi non vi sia stata alcuna minaccia mafiosa rivolta al Sindaco di Gela – ma che siano tutte buffonate elettorali per oggi la inseriamo solo come nota.

10 commenti:

nebros ha detto...

di gente come crocetta la sicilia ne farebbe veramente a meno

zetan ha detto...

Per quanto attiene Riesi se trattasi di croop circles aurentici è facile da comprendere, basta effettuare una analisi attenta sui luoghi di apparizione. Tuttavia una relazione sugli eventi concordo che debba esserci, anche se non necessariamente tipo logico aristotelico.

Abate Vella ha detto...

Per alcuni di essi in realtà si sa benissimo la causa.

Nel post non mi sono dilungato, ma leggiamo attentamente l'agenzia riguardante il caso dell'antennista:

Chiarito a Gela il mistero dei telecomandi impazziti. A causare, da due mesi il bloccaggio delle portiere delle auto, l'apertura e chiusura spontanea delle saracinesche di garage e negozi era il campo elettromagnetico emesso su una frequenza particolare da uno scanner. I tecnici dell'Arpa Sicilia hanno localizzato la fonte di emissione e individuato il responsabile, attraverso l'uso di un analizzatore di spettro. Si tratterebbe di un tecnico-antennista che probabilmente non si era reso conto dei disagi causati a tanti cittadini. I cittadini danneggiati potrebbero chiedere il risarcimento, tramite querela di parte.Si vede che il testo è piuttosto strano e sembra proprio un messaggio inviato a qualcuno. Che senso ha scrivere la frase finale?

Non ci scordiamo che nel Nisseno vi è un altro paese salito agli altari della cronaca nazionale per svariati motivi: Niscemi.

Se a Niscemi qualcuno dice "antennista", si capirebbe subito a chi ci si riferirebbe, agli USA che stanno costruendo enormi antenne. Ed il pericolo è appunto l'inquinamento elettromagnetico.

Il messaggio potrebbe dunque essere letto così: a Palermo (i tecnici dell'ARPA) sappiamo che siete stati voi (militari USA), smettetela o rendiamo la cosa pubblica, con tutte le conseguenze legali del caso.

Ricordo che l'anno scorso il Comitato delle Due Sicilie aveva sostenuto che la causa degli strani fenomeni di Caronia era una apparecchiatura militare USA. Direi che questo messaggio va in quella direzione.

zetan ha detto...

I circles tuttavia fanno storia a se, personalmente mi sono appassionato a tali fenomeni ed ho una mia idea di massima. Escludo tuttavia delle relazioni con radar o onde elettromagnetiche di tipo militare. Difatti sarei molto curioso di fare un salto a Riesi per valutare di persona detti croop.

Abate Vella ha detto...

Riguardo ai cerchi non so proprio cosa dire...

rrusariu ha detto...

Sulla natura dei cerchi ho personale testimonianza di quello che successe due anni orsono vicino dove abito io in provincia di Milano.

Un testimone dal muro di cinta della sua casa vide il formarsi del disegno, c'era come una pallina di luce che andava in giro per il campo di grano, ha formato un disegno che mi è stato descritto, come se ci fosse un pianeta che andava fuori dall'orbita, ho ancora in mente ciò.
E' facile capire la provenienza, basta osservare le spighe. Ci deve ad un certo punto dello stelo una specie di scoppia, come dire che l'acqua della pianta viene fatta vaporizzare e si crea una bolla che scoppia e fa piegare lo stelo.
Diciamo che puo' essere un puntamento laser, ma a che prò?
La presenza di e.t.? Puo' darsi, ma tutti sappiamo che non ci viene detta tutta la verità sulle esplorazioni spaziali, ci sono molte foto pubblicate, basta cercare.
In quanto a Niscemi, spero che il coraggio e l'ostinazione della gente del luogo possa far desistere per l'installazione dell'impianto.

Assà bbinirika a tutti!!!

zetan ha detto...

Molti fissano la propria attenzione sulle origini di tali fenomeni, giustificata dalla chiara singolarità di tali avvenimenti. Quello che sfugge però, alla parte analitica della nostra mente, che i simboli rappresentati comunicano all'inconscio, sono simboli, in molti casi, delle tradizioni misteriche che si intrecciano con algoritmi matematici perfetti. Questi simboli, maggiormente conosciuti come mandala, sono dei catalizzatori emozionali. Provate a gurdarli non riuscirete a togliere gli occhi dalle figure. Particolare non secondario, sono molto temuti dalle forze armate. Ma la cosa più interessante, per me ovviamente, è che questi simboli sono contrapposti a quelli utilizzati dalla "entità" per condizionare i sentimenti delle persone. Sulle loro origini necessita un approccio che tiene conto delle regole olografiche del nostro sistema di regole universali.

zetan ha detto...

Non sarei sorpreso se in talune fosse rappresentato il simbolo della nostra Trinacria.

Poi, come dice Rrusariu, la loro formazione è collegata a sfere luminose che in breve attaversando le spighe generano queste figure meravigliose.

rrusariu ha detto...

Zetan,
nun ti skantari, pp'akkamarora stannu liggennu puru iddhi u Kunsigghiu.

Poi spunta l'anthakarana, che sarebbe la trinacria in sancrito, un po' stilizzata certo, senza la testa della medusa, ma la simbologia è la medesima.

Peccato che non esista una foto aerea del crop di Riesi, sarebbe interessante sapere cosa rappresenta.

zetan ha detto...

E difatti volevo andare per fare una verifica ma, il momento non è propizio. Concordo sulla valenza sacra del nostro simbolo, concordo con il collegagento sanscrito, come ho sostenuto anche in altri confronti la trinacria è un mandala. Gli eventi odierni a mio avviso sono collegati anche a questi fenumeni, la nostra liberazione dagli invasori è collegata alle dinamiche emozionali che il periodo particolare ci consente di desiderare e dunque realizzare. La massa critica Tradotta in calcoli matematici osclilla, in base alla intensità ed alla profondità del sentimento, tra 1% e la radice quadrata dell'1% della popolazione interessata dall'evento. Mi rallegra condividere anche questi aspetti che non ritengo per nulla secondari. Buona canpagna a tutti.