Approfondimenti - Il Consiglio News Feed

martedì, ottobre 30, 2007

Il Manifesto 1.0

Questo post (malgrado il pomposo – ed autoironico – titolo) è solo una proposta, una proposta che ha bisogno di correzioni e di aggiornamenti, di suggerimenti e di critiche, mentre chi scrive non vuole in nessun modo intestarsi la nascita di un qualcosa che sta nascendo spontaneamente. In pratica è solo l'inizio di una discussione e di una serie di interventi che spero coinvolgano, non solo su questo ma anche su tanti altri siti, quanti più navigatori possibile. Questo post vuole essere un piccolo tassello verso la coagulazione delle idee sicilianiste moderne in un unico organismo capace di dare una risposta ai siciliani ancora in cerca di libertà. Questo post vuole essere una piccola spinta ai nostri rappresentanti politici sicilianisti a guidarci tutti uniti alla conquista di questa libertà.

Uno dei problemi principali che si pone chi scrive in rete, sia esso un blogger, un partito politico o un'associazione culturale, è quello di capire quanta eco abbiano le parole pubblicate o quanto rilevante sia il sito nel contesto globale nel quale è inserito.

Non saranno le nostre parole degli isolati messaggi in una bottiglia fluttuanti in un oceano virtuale che solo per una improbabile casualità possano raggiungere i loro destinatari? C'è un qualche ordine in quel marasma che è il world wide web?

Fino a pochi anni fa l'enorme massa di informazioni che vagava sui server di tutto il mondo sembrava una montagna oramai impossibile da scalare per chiunque volesse mettere un pò d'ordine. Poi due ragazzotti di Stanford si accorsero che forse un modo per ovviare a questo problema c'era. Il risultato delle loro ricerche fu Google, il motore di ricerca più potente finora realizzato.

Google non tenta di mettere ordine dall'alto, ma lascia che siano gli utenti stessi della rete a mettere ordine ed a decidere quale pagina sia importante e quale no. Page e Brin (i fondatori) sono diventati miliardari sfruttando le idee di Karl Marx!

In pratica ognuno di noi da “importanza” ad una pagina “linkandola” dal proprio sito. L'algoritmo di Google prende in considerazione tutti i link che conducono a quella pagina per assegnargli un valore che poi verrà usato per ordinare i risultati di una ricerca*.

Il valore (o “rank”) di una pagina è quindi una misura della sua popolarità, della sua pertinenza ed infine dell'autorevolezza della stessa. Tutto il web è indicizzato ed ordinato in maniera gerarchica, ma la gerarchia la decidiamo noi con le nostre preferenze. Il web è così diventato uno strumento di democratizzazione, la struttura portante di una società potenzialmente (teniamo in ogni caso sottolineato il potenzialmente...) rivoluzionaria, in quanto le gerarchie sono decise dal basso e non imposte dall'alto o tramandate lungo linee genetiche.

Il rank dei siti (o pagine) che ci interessano può essere visualizzato con un semplice strumento, la Toolbar di Google, scaricabile qui: installatela scegliendo l'opzione con funzionalità avanzate**. Il rank ha un valore da 1 a 10, ed è dato da numeri interi (in realtà nel rank ufficiale vi sono dei valori dopo la virgola, ma l'azienda non rende pubblici questi decimali). Avere un rank superiore allo 0 è già una grossa conquista, specialmente per un blog (Il Consiglio è orgoglioso del suo rank di 1!) e per ottenerlo in genere ci vuole un discreto periodo di rodaggio.

L'evoluzione degli strumenti disponibili per chi pubblica in rete si è accelerata in maniera esponenziale in brevissimo tempo, e se fino a pochi anni or sono internet era un mezzo per esprimere le proprie idee, ora è anche un mezzo per diffonderle. E questa diffusione può essere valutata.

Il moderno sicilianismo è strettamente connesso con tutto questo. La maggior parte delle nuove leve è entrata in contatto con questo mondo tramite la rete. Non avendo spazio sugli altri media, completamente controllati dal regime, i partiti sicilianisti (ed i sicilianisti in genere) hanno cominciato a sperimentare precocemente con questo mezzo. Ed hanno imparato a destreggiarsi al suo interno.

Dall'altro lato però le “nuove leve” stanno contribuendo a modernizzare ed a coagulare l'universo sicilianista (ne è un esempio un post pubblicato recentemente su L'ora del Vespro e relativi commenti) portandolo verso tematiche più moderne ed anche incominciando a fornirgli quella “base”*** che forse è mancata negli ultimi decenni. Lo strumento che più di ogni altro potrebbe dare un accelerata alla formazione di questa base (ed al successivo diffondersi delle idee in questione) è il blog, ed il protagonista di questa azione è il blogger.

Lungi dal voler fornire una qualche aura di santità al blogger, queste parole vogliono invece servire a responsabilizzarlo, di modo che ogni singolo componente del movimento che si sta aggregando intorno a questo “media” si renda conto delle potenzialità dei mezzi di cui si serve.

La rete sta quindi diventando un mezzo di aggregazione, di sviluppo e di diffusione delle idee sicilianiste, una specie di vivaio della rinascita del Popolo Siciliano. E l'obbiettivo di chi opera su questo mezzo deve essere sia quello del confronto con le altre componenti (politiche, istituzionali, culturali) presenti, sia quello della diffusione delle proprie idee (o meglio, delle idee del Popolo Siciliano).

Anzi, passando ad un ambito decisamente “cospirativo”, l'obiettivo primario diventa quello del reclutamento alle idee sicilianiste. Per fare ciò la prima fase dovrebbe essere una fase di espansione e di creazione di una rete di siti (blogs, giornali online, video, podcast) che acquistino visibilità sul web tramite l'inserimento nella pagina principale di una lista di collegamenti. I siti presenti da più tempo ed aventi un rank più alto aiuteranno così quelli più nuovi ad emergere. Non solo: i rischi di “infiltrazioni” diventano ridotti al minimo poiché sarà la collettività stessa a decidere se cancellare un link o no, tramite decisioni individuali e personali che poi sommate tra loro decreteranno la scomparsa dell'intruso.

Proprio per questo motivo è anche importante che ogni sito ed ogni blog mantengano la propria individualità, la propria indipendenza e la propria differenza di vedute sulle problematiche discusse, di modo che il risultato finale sia veramente la somma di tante decisioni individuali.

In pratica l'azione dovrà svolgersi su due livelli: uno specificatamente tecnico, tenendosi aggiornati sulle novità che circolano (nuovi software, nuovi strumenti, nuove tecniche per migliorare la visibilità) condividendo le proprie scoperte con gli altri utenti, ed uno propagandistico, partecipando non solo alle discussioni che si svolgono sugli altri siti del “movimento”, ma anche su tutti gli altri siti dove si pensa che le nostre idee possano avere una buona visibilità. Ed il campo sul quale agire è vastissimo: dai blog dei politici (ad esempio il nuovo sito del Presidente dell'ARS Miccichè) sino a network importanti come YouTube (ogni video offre la possibilità di lasciare dei commenti)****.

Ma come entrare a far parte del “movimento”? Per come esso si sta sviluppando, non vi sono regole (e probabilmente mai ve ne saranno) o singoli individui che possano accettare o rifiutare una adesione. Si fa parte di esso solo perchè singolarmente si è deciso di farne parte. Il movimento ha bisogno di tutti e di tutte le capacità di cui ognuno di noi dispone. Sono così tante le cose che si possono fare, gli argomenti da trattare, gli eventi da coprire che non ci sono limiti a ciò che potrebbe essere utile alla causa: da blog monotematici, a traduzioni di articoli e post altrui in lingue diverse, dalla creazione di materiale video su YouTube o siti similari, alla pubblicazione di podcast o di notiziari riguardanti una comunità di Siciliani in un qualche paesino della Germania o dell'Australia. Gli spazi sono immensi e tutti possono portare il loro piccolo contributo alla futura storia della Sicilia.

Da oggi dobbiamo anche avere una visione, tutti i Siciliani devono una volta per tutte puntare in alto. Credere che sia possibile raggiungere una massa critica di modo che questa piccola base, diventata a poco a poco un'onda, possa tracimare fuori dal web, sulle strade e sulle piazze della Sicilia per quella che sarà la prima rivoluzione della storia iniziata sul web letteralmente senza muoversi dalla propria camera.

Da ultimo c'è da considerare il lato politico dell'azione dei blogger: i partiti che possono raccogliere e far fruttare tutto ciò ci sono, e chi ha la stoffa del leader non tarderà a venir fuori. Non si può pensare al blogger come ad un qualcosa di avulso dal contesto di riferimento reale, come una personalità esclusivamente virtuale. Il blogger fuori dalla rete sarà possibilmente impegnato in politica, senza che questo debba necessariamente influenzare la sua attività di propaganda sicilianista online: è naturale che le organizzazioni politiche di riferimento, che tanto hanno investito sulla rete, possano poi trovare nella rete stessa quel materiale umano di cui la politica Siciliana ha bisogno per assicurare un futuro ai nostri figli.

Al lavoro dunque, la Sicilia ci chiama.


* Quello descritto non è in verità l'unico parametro usato dal motore di ricerca. Ve ne sono altri, non tutti resi pubblici dall'azienda. Una trattazione più completa esula dallo scopo del post. Per chi volesse saperne di più, il sito html.it offre parecchie risorse alla voce ...

**Scegliendo questa opzione, google sarà in grado di monitorare i siti che visitate, anche se in forma anonima. Per questo motivo uso due browser: quello in cui ho installato la toolbar lo consulto solo per monitorare i rank.

***Il termine è stato usato in questo contesto per la prima volta proprio dal blogger de L'Ora del Vespro (L'ingegnere Volante) nei commenti allo stesso post citato.

****Per chi vuole mantenere l'anonimato, vi ricordo che in molti di questi siti lasciare commenti anonimi è praticamente impossibile, in quanto i webmaster controllano e registrano l'indirizzo IP di coloro che postano un commento.

38 commenti:

L'Ingegnere Volante ha detto...

Caro Abate Vella,

Che brivido essere il primo a postare un commento!

Scherzi a parte: hai avuto un'idea bellissima. Io ci credo da sempre e la sottoscrivo... cu sagnu!

Creiamo l'onda che tracimerà nelle piazze. Facciamo questa rivoluzione coinvolgendo quanto più gente possibile. Facciamo conoscere le nostre idee.

Auguri a tutti noi!

-- L'Ingegnere Volante

Anonimo ha detto...

Caro Abate Vella,

plaudo all'iniziativa proposta dal tuo interessantissimo post!

E' sicuramente giunto il tempo di "concentrare" le idee sicilianiste, pellegrine sinora nel web.

Certo, come dici tu, i modi e i mezzi sono diversi ed alcuni di questi si sono già sviluppati spontaneamente nella rete.

A questo proposito vorrei dire che la possibile creazione di una piattaforma comune in cui ci sia la possibilità di linkare i siti sicilianisti e di visualizzarli immediatamente, senza nulla togliere alle prerogative degli stessi, potrebbe servire a creare una "concentrazione" sicilianista con una forza d'urto veramente dirompente.

Una piattaforma del genere potrebbe essere pubblicizzata anche nei grandi forum e questo consentirebbe ad ognuno dei siti aderenti di fruire di quelle visite necessarie ad aumentare il proprio "rank".

E all'interno di essa potrebbero riservarsi degli spazi per dibattiti, bacheche, ecc.

Un saluto
Meridio Siculo

Anonimo ha detto...

Sugli strani incendi di Canneto di Caronia(ME)

...continua a leggere su
www.neoborbonicisicilia.it

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi,
mi sa che Lombardo si vuole candidare a presidente della Regione Siciliana...

rrusariu ha detto...

Gonzalo
non c'è per caso un Siciliano che fa come cognome pure Siciliano da candidare a Presidente della Regione Lombardia?

Almeno possiamo fare split, ovvero due Siciliani in pole position.

A parte gli scherzi, penso che dovremo tramite internet far si che i Siciliani acquisiscano consapevolezza di essere importanti non solo nella nostra isola-madrepatria ma anche coagulare tutti gli abitanti della parte continentale del Regno di Sicilia affinchè comprendano che il Popolo Siciliano lavora per il benessere di tutti.
I Borboni di Spagna vennero in Sicilia chiamati dai Siciliani per scrollarsi gli avidi Savoia (come dice un detto siciliano "pari ca passà casa Savoia", per dire in che condizioni misere lasciarono la Sicilia).
Ma stavolta avremo la consapevolezza che non ci saranno più Re al soldo delle multinazionali a cui consegnare i ns. destini.

Abate Vella ha detto...

Gonzalo,

quello che dici tu riguardo a Lombardo, Berlusconi e Putin sará anche vero, ma anche ammettendo che ció sia positivo per la Sicilia ed il Sud Italia, non pensi che sia arrivato il momento di dire la nostra? Sempre appresso allo straniero dobbiamo stare? Qui certo non si tratta di diventare i padroni del mondo. Si tratta di far sedere il Popolo Siciliano al tavolo delle trattative (o/e gli altri popoli dell'Italia meridionale).

Meridio, il tuo concetto di piattaforma é importante e merita degli approfondimenti. Fammi un attimo riflettere...

Anonimo ha detto...

MISERI SEMPRE QUANTI IN PRO DELLA PATRIA ATTENDONO DA STRANIERA MERCEDE
VIRTU' SALUTE LIBERTA'
(scritta che si trova in piazza duomo a messina, a ricordo della rivolta antispagnola del 1674-1678)

Abate Vella ha detto...

Una frase che dovrebbe essere scolpita su tutti i nostri siti...

Anonimo ha detto...

correggo la frase, per la precisione:
miseri sempre, quanti in pro della Patria, attendono da straniera mercede, floridezza, libertà, salute.”

Anonimo ha detto...

Cari amici,

Ieri ho parlato con gli amici di metasicula e ho chiesto di modificare l'homepage del loro sito in modo da riunire in maniera ordinata e funzionale i link dei siti sicilianisti e "affini".

Hanno lavorato velocemente ed il risultato sembra discreto.

Ecco, quindi, come potrebbe essere una delle "rampe di lancio" per diffondere via internet il "concentrato" del nostro sicilianismo.

Provate a collegarvi e dite le vostre impressioni:

http://www.metasicula.altervista.org

un caro saluto
Meridio S.
(sul mio nik ho linkato il sito in questione)

Anonimo ha detto...

"A questo punto c'è da pensare che Canneto di Caronia è stato una specie di test, ma perchè proprio in Sicilia?
Il motivo potrebbe stare, come già discusso in precendenza, nel tentativo di emancipazione della Sicilia (dai poteri massonici anglo-americani) di Berlusconi (tramite Raffaele Lombardo) per mettersi sotto l'influenza di Putin, suo sostenitore.

L'impiego di tali armi in Sicilia, potrebbe essere un segnale o una punizione in quel senso."


ma finemula và...
le ipotesi di ufo e test militari sono state fatte per distogliere la gente dalla ferrovia, in quanto se ufficialmete venisse fuori che è la ferrovia, Trenitalia dovrebbe sborsare un casino di soldi sia per risarcire i danni, che per trovare una soluzione definitiva al problema.
ripeto questi problemi sono avvenuti pure una decina o più anni fà in una struttura turistica, in una contrada di un paese vicino caronia, ma si volle tenere nascosto per non creare danni all'immagini.
non credo che dieci-quindici anni fà, volevano mandare un segnale agli "indomiti siciliani".
ciò che accomuna gli incendi di caronia, con quelli avvenuti una decina di fà, è la presenza della linea ferroviaria.

Anonimo ha detto...

Ciao Abate, sono d'accordo con quello che dici, il momento di dire la nostra è arrivato.

Il problema è che i movimenti sicilianisti non hanno, da soli, la forza di fare alcunchè.

In tutte le lotte per libertà che ho studiato, il fattore relativo all'appoggio esterno si è rivelato sempre fondamentale.

Ovvero, in genere i popoli oppressi hanno conquistato la libertà perchè ciò coincideva con gli interessi di un altra nazione.

Es.nella guerra di secessione americana i coloni ottennero l'indipendenza grazie all'appoggio fondamentale della Francia in armi e denaro.

Figurati per la Sicilia, talmente strategica che per essere indipendente e libera deve fare in modo che essa stessa sia fonte di equilibrio per le potenze stranierie.

Dobbiamo fare in modo che una sicilia come la vogliamo, a nessuno interessi disfarla, anzi che le potenze straniere abbiano interesse a non disfarla.

Ma per ottenere ciò la Sicilia deve assolutamente diventare l'hub strategico del mediterraneo, utilizzato da tutte le nazioni che ne riceveranno beneficio.

Solo così possiamo sperare che la Sicilia non verrà più toccata.

Rifletteteci, noi da soli siamo troppo deboli, quindi dobbiamo essere astuti.

Siamo in 5 milioni contro miliardi di persone, americani, russi, cinesi, inglesi.

Noi da soli, contro qualche decina di migliaia di bombe atomiche.

E' ora di cominciare a fare i furbi.

Anonimo ha detto...

Alcuni Video della manifestazione:

cercare con le parole VITTIME STRADA oppure CASSANITI,

leggere tutte le note a destra,

comunicare eventuali errori, grazie.

Rino Baeli 333 7477702

http://it.youtube.com/watch?v=1sJMNISsQqg

http://it.youtube.com/watch?v=VNVfhm7-doE

http://it.youtube.com/watch?v=ERyVUMzoJdI

http://it.youtube.com/watch?v=OSghW0OdQDs

http://it.youtube.com/watch?v=tx2EteFxejw

http://it.youtube.com/watch?v=_mPtrbu9jtY

L'Ingegnere Volante ha detto...

Credo che Gonzalo abbia ragione.

Bisogna muoversi anche a livello internazionale. L'Italia non ci lascerà andar via facilmente e forse, proprio fuori dall'Italia possiamo trovare l'appoggio che cerchiamo, combinando la nostra storica vocazione all'indipendenza (verità ufficiale), con ragioni più di carattere strategico e geo-politico (verità meno ufficiale).

Saluti!

L'Ingegnere Volante ha detto...

Vorrei precisare, onde evitare incomprensioni, che io parlo solo di appoggio da parte di potenze straniere. Appoggio che naturalmente vorrà una contropartita. Ma noi - Popolo Siciliano - dobbiamo essere quelli che dettano le regole della trattativa. La terra di Trinakria è NOSTRA. E chi vorrà fare affari con noi sarà il benvenuto, ma alle nostre condizioni. Vero è che siamo piccoli, ma abbiamo potenzialità enormi, non lo dimentichiamo mai. Un favorevole contesto internazionale ci può servire anche come arma di 'ricatto' verso coloro i quali ci vogliono asservire, ma certo non dobbiamo compiere la stupidaggine di metterci nelle mani di nuovi dominatori per fuggire dai vecchi.

rrusariu ha detto...

Lu Ncigneri Vulanti avi raggiuni e puru akkussì Gonzalu, ma putemu aviri ku ci duna appoggio?
A livello internazionale stiamo quasi tornando alla guerra "fredda", il tentativo degli Usa di impedire all'Iran di dotarsi di una centrale nucleare per produrre energia e conseguente paura di Israele di trovarsi un vicino che puo' costruire bombe atomiche, quando nel deserto del Negev israeliano ce se sono stipati circa 500 (mai smentiti!!!) pronti anche a bombardare l'Europa, sta innescando una corsa al riarmo impressionante, sappiamo come sono difficili i giochi in questi frangenti.
Il mio pensiero è arrivare allo stato di fatto come la Catalunya/Euskadi e la Baviera, cioè forti economicamente tali che quando il governo talianu dovrà fare certe scelte dovrà ascoltare le nostre voci.
Sappiamo tutti che chi siede in consiglio dei ministri a sua volta è dipendente da gruppi di multinazionali che a loro volta sono dipendenti da ... (a voi l'immaginazione).
Sciuvigghiamu li Siciliani che la nostra terra è nelle loro mani, Malta è nica ma ha già sviluppato tutti gli strumenti per fare hub, gli manca lo spazio. Facciamo noi l'hub, possiamo usare la base aerea di Sigonella come stazione di air cargo abbinata al porto di Katania-Augusta-Siracusa, possiamo collegare via ferrovia Trapani-Palermu-Termini-Porto Empedocle al grande hub di la chiana ri Katania.
Ma dobbiamo fare anche le nostre banche, ci sono chi da soldi se c'è un progetto valido!!!

Abate Vella ha detto...

X Rino Baeli:

per tornare all'argomento del post, allora lo facciamo questo blog?

Così i video segnalati li guardiamo e li commentiamo dalle pagine del blog invece che da quelle di youtube!

Lascerò i miei eventuali commenti su Youtube.

x gli altri,

quello che dite è vero, e come dice Gonzalo non sarà facile trovare lo spazio. E posizionarsi a livello internazionale è la cosa principale da farsi. Ma questo è diverso da quello che hanno fatto i politici siciliani fino ad ora: mettersi d'accordo con lo straniero per vantaggi personali invece che per i vantaggi del Popolo Siciliano!

I Siciliani non vogliono impedire a nessuno di guadagnare dalla Sicilia, nemmeno ai padani! Ma dobbiamo poter dire la nostra esigendo anche il rispetto della nostra Patria e della nostra cultura!

Senza contare che se la Sicilia riuscirà a fare ciò, aprirà la porta della libertà anche per gli altri popoli del Sud Italia....

PS: a proposito di Malta, hanno le zone franche, e già dal medio oriente stanno arrivando gli investimenti per piazzare insediamenti produttivi sull'isola. Altro che Cina...

Anonimo ha detto...

Son d'accordo con Gonzalo. Non dimentichiamo che la tanta decantata Malta ha per paladino la Gran Bretagna (cumpari ppi cumpari megghiu unu bonu, cchiù minnichi dll'italiani piemuntisi nun ci nnè). Quanto alla strategia individuata dall'abate Vella, non essendo un esperto del web, purtroppo non ne colgo tutti passaggi, ma ritengo comunque importantissima l'opera di coordinamento e di crescita della visibilità che progetta. Complimenti!

Anonimo ha detto...

Ciao Abate, ma tu abiti a Malta oppure nel tuo profilo hai messo Malta perchè è un'isola indipendente?

Sono convinto che la Sicilia batterà senza problemi la concorrenza maltese, anzi non mi impensierisce minimamente perchè tanto per fare l'hub logistico è necessario un entroterra vasto che Malta non ha, mentre la Sicilia ne ha da vendere.

Temo di più la concorrenza agguerrita dei porti nordafricani, ad esempio quello di Tanger, in Marocco (vedi notizia) http://www.demaniore.it/opencms/opencms/demanioRe/homePageSezione/attualita/dal-mondo/home/DM10-1185354719473.html?breadCrumb=dettaglio

Oltretutto ormai sappiamo benissimo che l'hub siciliano fa parte di un asse logistico il cui terminal è Gioia Tauro, dunque è necessario "allargare" la Sicilia fino a tutta la provincia di Reggio C.

I poteri forti massonici sanno che stanno perdendo la Calabria, mentre la ndranghetà si è divisa in due fazioni di cui una ancora appoggia il vecchio sistema di potere massonico(rappresentato dall'attuale centrosinistra)

Ecco perchè le Calabrie sono nel mirino oggi.

Fortunatamente il presidente Loiero si è masso dalla parte giusta ed ha proibito al centrosinistra di far approdare le navi traghetto in partenza da Messina nel megaporto calabrese, dopo che Prodi voleva chiudere la Salerno-Reggio(vedi mio editoriale)

E che dire poi della vergognosa fiction Gente di Mare, ambientata in Calabria e dove guardacaso si parla degli infiltramenti mafiosi negli appalti del Porto di gioia Tauro, ridicoli, a chi la vogliono dare a bere.

I veri mafiosi sono Prodi, Padoa-Schioppa e tutta l'accozzaglia massonica.

saluti

Abate Vella ha detto...

Peppinnappa,

anche chi non é abbastanza addentro alle cose del web può lavorare per la Sua Sicilia lasciando commenti, pertecipando a forum su altri siti non sicilianisti (ad esempio i blog dei politici ascarizzati o le comunità virtuali, o persino i muri dei siti sportivi). E comunque oggi gestire un sito come questo è semplicissimo: sono tutti moduli standard e tutto quello che c'è da fare è scrivere e poi premere il tasto "pubblica".

Se hai bisogno di qualche suggerimento non hai che da chiedere a me o agli altri blogger: tutti saremo felicissimi di aiutarti!

Abate Vella ha detto...

No, non sto a Malta... diciamo che risiedo nel catanese. Anche se giro parecchio al di qua e al di la del faro.

Ho messo Malta nel profilo per "calarmi" ancora di più nel personaggio (un truffatore, forse l'antesignano dei moderni ascari) di cui vorrei con questo blog esorcizzare il ricordo.

I maltesi sono nostri fratelli e non credo ci sia alcuna competizione tra noi e loro. Anzi: sono pronti a lanciarsi ed a investire qui in Sicilia, come l'Air Malta sta già facendo...

Riguardo a Gioia Tauro, penso che se passa QUEL sistema logistico, fortemente riduttivo delle potenzialità della Sicilia e del meridione, vuol dire che i siciliani ed i meridionali non avranno fatto niente.

Presto un post sull'argomento.

Anonimo ha detto...

qui mi pare che qualcuno voglia svendere ulteriormente la propria e soprattutto la nostra libertà alla potenza di turno.
nessun protettorato, a sto punto meglio una confederazioni di Stati italiani indipendenti

Anonimo ha detto...

Sono convinto che una confederazione su modello svizzero sia ciò che ci vuole per sfruttare appieno le nostre potenzialità.

Si potrebbe fare ad esempio una Confederazione delle Due Sicilie.

Gli stati del nord possono aderire se vogliono a questo progetto.

In ogni caso il baricentro economico italiano si sta spostando dall'asse Torino-Milano a quello Palermo-Napoli, proprio come durante il Regno delle Due Sicilie.

Ecco perchè lassù rosicano.

Anonimo ha detto...

"In ogni caso il baricentro economico italiano si sta spostando dall'asse Torino-Milano a quello Palermo-Napoli"

come no...

di sicilia ne esiste solo una

Anonimo ha detto...

Ciao Abate, spero che in un futuro non molto lontano saranno i siciliani ad investire a Malta e non il contrario.

Anche perchè una Malta perennemente sotto influenza inglese non mi piace...

Anonimo ha detto...

Anonimo, capisco che lei per motivi meramente ideologici possa essere disturbato dai miei interventi, ma si ricordi per i prossimi commenti di aggiungere un minimo di motivazione alle sue affermazioni, altrimenti sarò costretto ad ignorarla.

Anonimo ha detto...

veramente io sono disturbato dalle sue affermazioni che non hanno nessun fondamento, come quello degli incendi di caronia o lo spostamento del baricentro economico.
ma da dove nascono queste affermazioni?
glielo dico io, nascono dal suo sfrenato desiderio di creare un anacronostico stato o regno delle due sicilie

Anonimo ha detto...

Secondo me se lei ha qualche problema di tolleranza che le impedisce di confrontarsi serenamente con gli altri.

Anacronistico sarà chi ancora parla di Spagna e di Francia.

Anonimo ha detto...

è inutile che cerca di cambiare le carte in tavola, proprio io non ho nessun problema di tolleranza, ma mi da fastidio, chi per peronare la propria causa s'inventa storie non documentate, facendo anche del terrorismo psicologico.
il fatto che lei che si ritiene un neoborbonico, dica a me che sono anacronistico perchè ho fatto l'esempio della spagna e della francia, che è appunto un'esempio, potremmo cambiare nomi agli stati ma il contenuto del ragionamento è sempre attuale, mi fà capire molte cose...

Anonimo ha detto...

Se a lei da fastidio ciò che scrivo può benissimo non leggere.
Non so che altro consigliarle per i suoi "fastidiosi" problemi.

Anonimo ha detto...

facendo così, lei mi da ragione, in quanto se quello che afferma nei suoi articoli fosse vero, lei portava le prove o almeno provava a dimostrare questi ragionamenti, ma siccome sono tutte cose inventate dalla sua mente per dare giustificazione alle sue idee, non può fare altro che dire di non leggere i suoi articoli.
in questo modo sta screditando tutto il movimento neoborbonico, contento lei...
saluti

rrusariu ha detto...

Spero che anonimo e Gonzalo si chiariscano.
Il mio Gonzalo privilegia certi aspetti della storia siciliana, che lui trova positivi.
Come ho detto in un'altro post, Carlo di Borbone venne perchè chiamato dai Siciliani. Seppoi il Ferdinando IV abbia fatto degli errori (con il senno di poi sottinteso) nei confronti dei Siciliani è un'altro discorso.
Il nostro Stato nacque per la capacità di Rruggeru Sicunnu di mantenere buona parte della struttura burocratica-amministratica dei mussulmani siciliani, e sottomesso i vari nobili normanni-longobardi della penisola con la forza.
Certo con il tempo e i dati di fatto l'economia isolana corresse un po di più della parte peninsulare è certo.
A Ferdinando di Borbone possiamo ascrivere di aver visto giusto nel promuovere una modernizzazione del regno, ciò dette successivamente fastidio agli inglesi che in primis lo appoggiavano, ma dopo si accorsero che il regno aveva troppe capacità e non era malleabile facilmente. Ciò fece girare il loro favore verso il regno sardo a quel tempo succube di un primo ministro intrallazzatore che con la sua banca prestava soldi al regno stesso che a sua volta dovette farsi prestare i soldi dai Rothschild.
Per questo favore ci fu la "prima missione pacifica italiana" all'estero: la guerra di Crimea.
Conclusa con un nulla di fatto a favore della Russia.
A quel punto i Borboni si rivolsero allo Zar, ma era troppo lontano. Per questo gli inglesi fecero una guerra "non dichiarata" appoggiando logisticamente le truppe mercenarie piemontesi.
Lo stesso avvenne nel 1806 quando assaltarono Copenhagen(Danimarca) per rubare le navi danesi.

Anonimo ognuno ha le sue sensibilità, anch'io se c'è qualcosa che mi urta vado ad indagare, poi scopro altro che magari mi porta a ricredere!!!

E' meglio avere anche certi alleati che vedono bene una Sicilia.... migliore, il sud è stato meglio quando c'era la Sicilia che trascinava!!!

Per Malta vedo bene che ci deve essere più interesse Siciliano, cominciamo a comprarci il casinò ... alla faccia di un governo scantatu di un presunto riciclaggio di denaro dei suoi scagnozzi mafiosi-camorristi!!!

L'Ingegnere Volante ha detto...

Caro Gonzalo,

Ti ringrazio per i tuoi interessantissimi spunti di riflessione. Il panorama sicilianista è molto più ricco da quando ci sei tu. Anche se non puoi dimostrare tutto quello che asserisci, i tuoi ragionamenti spesso si rivelano "profetici" (vedi la tua previsione della candidatura di Lombardo alla guida della Regione).

E comunque, il dire (anche qualcosa di non dimostrabile direttamente), quindi proporre in positivo argomenti e spunti di riflessione, è sempre meglio di non proporre niente o peggio denigrare le idee altrui.

Senti, nel vosto sito non è possibile lasciare commenti. Una cosa che trovo un po' limitante, se mi permetti la critica, che vuole essere solo costruttiva.

Non sono uno a cui piace uscire fuori tema rispetto a quello lanciato da un post. E qui tutti quanti stiamo divagando. Pittantu, facciu ammenda e mi scusu cu l'Abati. Ma devo farti una domanda riguardo alle tue teorie sui nuovi assi geo-politici.

Tu dici che l'asse Berlusconi-Putin si contrappone a quello tra centro-sinistra e le Sette Sorelle. Che l'attuale governo italiano sia amico del mondo arabo, su questo non ci piove. Ma tra le sette sorelle ci sono pure gli americani. Tu credi veramente che gli americani stiano col governo di Roma? E che Berlusconi voglia contrapporsi agli USA per mettersi con Putin?

Buona domenica a tutti!

L'Ingegnere Volante ha detto...

Caro Abate,

Hai ragione pure tu. I riasseti strategici tra le superpotenze non fanno ben sperare e la nuova guerra "fredda" è già una realtà.

Quello che vorrei proporre è: stiamo attenti e vigili; non svendiamo a nessuno la nostra piccola Patria; ma rimaniamo anche consapevoli che qualche appoggio internazionale a un certo punto dovremo pure trovarlo.

La storia, infatti, ci insegna che non abbiamo l'indipendenza perché non la volle il Padre dei Popoli (così Pertini definì commosso Giuseppe Stalin quando questi morì). Fu quindi proprio la guerra fredda a bloccare i sogni di indipendenza quando questi erano a portata di mano.

Non sono un fan dell'indipendenza a tutti i costi: ritengo che ci possano essere altre forme, come ad esempio quella federale. Ma di certi avvenimenti storici cruciali ritengo dovremmo fare tesoro.

Cari saluti.

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi, vi ringrazio.
Mi dispiace solo per Anonimo, il quale ha come unico obiettivo la provocazione nei miei confronti.

Probabilmente lui fa parte di quell'integralismo indipendentista, di cui voglio prendere le distanze perchè mi sembra improduttivo ed addirittura dannoso per la Sicilia, sia per motivi ideologici(io pur essendo siciliano ed impegnato per la Sicilia a causa dei miei ideali non vado comunque bene all'Anonimo in questione)sia per motivi economico-strategici, difatti l'indipendentista integralista non vuole fare ne accordi ne alleanze con nessuno, (nemmeno con altri movimenti sicilianisti) fondamentali per ottenere la tanto agognata indipendenza: con la loro politica, la Sicilia rischia di cambiare solo padrone.

Da parte di questo Anonimo non ho visto nessuna proposta, nessuna idea ma solo critiche, dunque sono chiare le sue intenzioni.
Se non cambia registro non gli risponderò più.

Anonimo ha detto...

Ciao Ingnere, ti ringrazio per gli apprezzamenti, purtroppo non sono un mago del web e non ho ancora avuto nemmeno il tempo di inserire la pagina dei link.

C'è però un forum sul mio sito sul quale possono essere lasciati i commenti relativi al "Comitato Neoborbonico della Sicilia" (da oggi in poi farò in modo di creare uno spazio-commenti)

Più o meno l'attuale sistema di alleanze è quello che hai detto tu.
Ci sono sempre le zone grigie e speso capita che qualche giocatore cambi maglia.
Ti basta sapere che lo scontro è Putin Vs. USA-UK , da questo capirai chi sta con uno e chi sta con gli altri.

Lombardo non avrebbe mai potuto fare nulla in Sicilia senza l'appoggio ultimo di Putin.

Ultimamente Pakistan e Libia sono passati dalla parte di Putin

Abate Vella ha detto...

Allora... non ho potuto seguire la discussione nei dettagli, ma vorrei cominciare a fare un piccolo sommario:

1) Anche se apparentemente si é andati fuori tema, credo che il fatto che questa discussione si sia sviluppata su questo post sia significativo.

2) A parte le divergenze di opinione credo che tutti stiano contribuendo positivamente. Vorrei risordare che indipendenstisti o borbonici, c'é una cosa che dovrebbe unirci tutti: abbiamo un nemico comune che si chiama regime italiano (non lo voglio chiamare Italia ne padania, perché non sono i popoli italiani o quelli padani i nostri nemici). Se quello che abbiamo subito in questi 150 anni non é sufficiente a farci unire le forze, non so come potremo mai proporre (noi Popolo Siciliano) un qualcosa di credibile. La politica é anche compromesso, non lo scordiamo.
Su questi blog vogliamo i neoborbonici come gli indipendentisti. E se qualcuno da nord vuole darci il suo parere sará anche il benvenuto. Il confronto puó solo fare crescere tutti noi.

3) Voglio dare il mio contributo alla questione: il meridione d'Italia non é abitato da un unica entitá etnica. In esso convivono diversi popoli. Oggi lo stato centralizzato sviluppato nell'ottocento sta crollando. I siciliani, i calabresi, i napoletani devono realizzarsi prima come popoli. Se non asseriremo con forza la nostra identitá di popolo non andremo da nessuna parte. La forma politica viene dopo di questo. I siciliani (che sempre hanno avuto una identitá piú forte) si stanno risvegliando. Il sud Italia è ancora assopito, quindi è qui che si deve spingere. Da qui poi l'onda si propagherà. (ferme restando le propizie condizioni politiche internazionali...)

4) Meridio, come inizio per la piattaforma va bene. Credo però che si debba arrivare ad un vero e proprio portale. Sto studiando la cosa, appena ho le idee più chiare ti faccio sapere.

Anonimo ha detto...

"Mi dispiace solo per Anonimo, il quale ha come unico obiettivo la provocazione nei miei confronti.

Probabilmente lui fa parte di quell'integralismo indipendentista"


chiedo venia, mi sà che l'ho sopravvalutata.
faccia conto che quello che ho scritto, non è stato mai scritto
bye