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venerdì, ottobre 19, 2007

Ancora sull'Indipendentismo a Messina





La mostra sull'indipendentismo a Messina chiuderà domani (non il 23 come detto nel video). Rinnoviamo l'invito a tutti quanti ne abbiano la possibilità a recarsi nella città dello stretto a visitare l'evento, importantissimo dal punto di vista storico in quanto ha il merito di rompere finalmente una censura pressochè totale sugli eventi trattati.

Riportiamo alcune ulteriori impressioni raccolte durante le numerose visite e gentilmente inviateci da Rino Baeli di www.messinacity.com:

"Oggi alla mostra c'erano due scolaresche, quando nel video sono apparsi i
titoli della strage di Palermo del 19 ottobre 1944 con 81 morti... sotto i
colpi di fucile dell'Esercito Italiano... i ragazzi sono ammutoliti, non
avevano mai sentito una cosa simile....
Giovanni Millimaggi e Finocchiaro Aprile, Antonio Canepa e Francesco
Restuccia, dalle foto appese ai muri ci sorridono, ci sfidano... aspettano
da noi un gesto di vitalità e di coraggio....
Molti visitatori sono ben oltre i 60 anni, cercano nelle foto i volti degli
amici di un tempo.
Un capitano della marina italiana ci dice che era in quella foto sotto i
bombardamenti, poi dopo le bombe scese in mare per cercare sacchi di farina
dentro una nave arenata nel porto....il giorno dopo le sue piccole navi
furono affondate dai bombardieri....

L'Istituto Salvemini di Messina, "Istituto di Alta Cultura" riconosciuto e
finanziato dal Parlamento Siciliano insieme a "Istituto Gramsci di Palermo"
e "Istituto Luigi Sturzo di Caltagirone" sono i tre enti che si occupano di
studi politici con biblioteche annesse e pubblicazione di libri e
realizzazione di mostre ed eventi culturali a carattere storico-politico.

Quello di Messina è di area storica socialista come lo era Salvemini, ancora
oggi il direttore è un professore dell'Università di Messina ex segretario
di sezione del partito socialista cittadino (rimasto illeso dal caso Craxi).

La mostra ha una presentazione spartana, ridotta ai documenti d'epoca, che
sono circa 200, con puntuali didascalie ma prive di ogni riferimento al
contenuto e al collegamento temporale dei fatti generali in cui si evolvono.

I I giornali esposti sono numerosi (spesso fogli unici/manifesto), gli
articoli fotografano i fatti, descrivono gli eventi, riportano parola per
parola gli interventi pubblici dei vari relatori per diffondere al meglio le
idee e le ipotesi di attività più adatte al momento politico in continuo
mutamento.

La difesa di un compagno indipendentista dell'avvocato Giovanni Millimaggi
(comunista indipendentista messinese) nelle aule del Tribunale di Messina
diventa un atto di accusa contro il governo italiano (Bonomi) privo di ogni
diritto di rappresentanza e quindi di potere giudiziario.....
L'accusa era relativa alla diffusione di volantini..... tutti potevano avere
i giornali di partito ma gli indipendentisti erano processati per
distribuzione di volantini ....l'imputato fu assolto.

I comunisti unitaristi denunciano Millimaggi con un telegramma (esposto
nella mostra in fotocopia) inviato al governo italiano di Roma per aver
usato le aule del Tribunale per offendere il governo.....

Larga esposizione di schede elettorali dei comuni del messinese dove si
potevano segnare sino a 20 preferenze in proporzione ai seggi
disponibili.... sino a 12 per 15 seggi, sino a 16 per 20 seggi.....a Messina
città sino a 3 preferenze per 50 seggi, ma si poteva anche votare in
negativo, cancellando il candidato.

Esposti gli elenchi degli iscritti nei vari gruppi e partiti, molti avvocati
nella lista di Messina degli indipendentisti, poi liste di autonomisti
democristiani, indipendentisti monarchici , separatisti giovanili e
unitaristi di ogni partito italiano."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ALLARME ROSSO !!!
ALLARME ROSSO !!!


Da: http://www.civile.it/news/
Autore: Avv. Valentino Spataro,
COME FUNZIONA OGGI
Oggi e' prodotto editoriale quello realizzato da una casa editrice, una impresa cioe' che chiede in Prefettura l'iscrizione nel registro degli editori con una semplice dichiarazione, e con indicazioni idonee nell'attività svolta al momento dell'iscrizione alla Camera di Commercio.
Chi ha un prodotto editoriale puo' registrare al Roc, registro operatori di comunicazione presso l'autorità per le comunicazioni, il proprio sito web.
Chiederlo non e' obbligatorio se non si e' editori. E' invece necessario se si vogliono contributi pubblici.
La nozione di prodotto editoriale e' vincolata al lucro.
L'iscrizione al Roc impegna in una dichiarazione annuale su come e quanto si guadagna e al pagamento di diritti annuali in rapporto agli stessi. L'iscrizione al Roc ha tempi biblici: ci si trova l'anno dopo ad utilizzare un modulo elettronico che chiede il numero di registrazione al roc, senza che voi sappiate ancora qual'e'. E vi resta la raccomandata sperando in bene. (accetto rettifiche, naturalmente).
COME DIVENTERA'
La proposta e' semplice: diventa prodotto editoriale anche "la cosa" fatta senza scopo di lucro. Pensiamo al blog di Grillo: e' tutto gratuito, vende i propri cd, ma il sito e' tutto gratuito, e lui non e' impresa.
Con la nuova dizione il sito, anche gratuito, anche gestito da un privato, diventa prodotto editoriale. Ogni blog personale diventa prodotto editoriale, soggetto alla normativa sulla stampa, con limitazioni in caso di sequestro, ma responsabilità penali aggravate in caso di denuncia penale.
L'attività editoriale diventa tale anche se svolta da non imprenditori. Basta pubblicare su internet.
All'art.7 abbiamo una meravigliosa incapacità di essere imprecisi, consentendo interpretazioni estensive della responsabilità dei singoli, contrariamente a quanto afferma il codice delle comunicazioni per cui solo chi e' autore di uno scritto risponde, non chi lo distribuisce

Anonimo ha detto...

ALLARME ROSSO !!!
ALLARME ROSSO !!!


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Da: http://www.civile.it/news/
Autore: Avv. Valentino Spataro,
Non finiscono mai di provarci, da qualsiasi orientamento politico provengano.
Il web e' libero nel mondo ma in Italia bisogna subordinarlo ad una iscrizione al Roc.
Spieghiamo bene.
Il disegno di legge sull'editoria presentato il 3 agosto 2007 dal Governo, bravi, propone:
Al link indicato il testo normativo proposto.
LE REGOLE PROPOSTE
Capo I Il prodotto e l’attività editoriale
Art. 2 (Definizione del prodotto editoriale)
1. Per prodotto editoriale si intende qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso.
2. Non costituiscono prodotti editoriali quelli destinati alla sola informazione aziendale, sia ad uso interno sia presso il pubblico.
3. La disciplina della presente legge non si applica ai prodotti discografici e audiovisivi.
Art. 5 (Esercizio dell’attività editoriale)
1. Per attività editoriale si intende ogni attività diretta alla realizzazione e distribuzione di prodotti editoriali, nonché alla relativa raccolta pubblicitaria. L’esercizio dell’attività editoriale può essere svolto anche in forma non imprenditoriale per finalità non lucrative
Art. 7 Attività editoriale su internet)
1. L’iscrizione al Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale su internet rileva anche ai fini dell’applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.
2. Per le attività editoriali svolte su internet dai soggetti pubblici si considera responsabile colui che ha il compito di autorizzare la pubblicazione delle informazioni.