Giuseppe Tornatore: Un Sogno Fatto in Sicilia
Un documento d'eccezione su un Siciliano d'eccezione: da Nuovo Cinema Paradiso, alla tragedia dell'emigrazione verso il nord svelata intimamente da Stanno Tutti Bene. Dal pianista che mai scenderà dalla sua nave-isola, alla "matria" che prostituisce se stessa all'imbroglione romano credendo di poter così salvare i suoi figli de L'Uomo delle Stelle
Personaggi leggendari appaiono in queste immagini: da Guttuso a Buttitta. Mettete l'immagine a tutto schermo e assaporate la Sicilia nascosta nelle parole di Tornatore.
E per chi ha viaggiato, ascoltate la sua esperienza di Siciliano a Roma nel mondo del cinema.
Parte 1
Parte 2
Parte 3
Parte 4
Parte 5
Parte 6
14 commenti:
Ggnazzio Buttitta "Uno dei migliori poeti dialettali del mondo" palora di Peppuccio Tornatore, premio nobel per la medicina amara ma buona pe' tutto.
Quando uno è professionista dell'anti-camera del lavoro, della lagrima-sconsolata, della mosica strappa-core allora la sicilia è propio propio uno scogghio di naufratati.
Beh, sì...
certe dichiarazioni di Tornatore lasciano un pò l'amaro in bocca più delle sue stesse medicine amare.
Certo, qualche rimasuglio della retorica della (finta) sinsitra italiana gli è rimasto dentro.
Ma Peppuccio conosce la verità. Per lavorare è costretto a mordere il freno.
E' suo uno dei film più sicilianisti ed anti-italiani mai girati: L'uomo delle stelle.
Sotto la solita storiella strappa lacrime si cela una feroce allegoria del dominio romano. Così sottile da passare indisturbata dalla censura (che non poteva certo mettere all'indice un film di un premio oscar!). Se questo film fosse stato girato in Iran tutti avrebbero plaudito al coraggio del regista che lotta contro il regime.
Da noi l'ufficilaità lo ha recensito come una scialba denuncia contro le bugie della celluloide.
Comunque, accettiamo Peppuccio per quello che è e cerchiamo di cogliere in lui gli aspetti positivi. D'altronde il documento solo per averci fatto vedere il grande Buttitta penso meritasse.
Caro Abate Vella,
ho voluto intervenire sul blog di Rosalio e al terzo importante post il "democratico" Rosalio ha censurato.
Ho chiesto spiegazioni ed il censuratore Rosalio ha sostenuto che i post troppo lunghi venivano tagliati; poi, cambiando versione, ha detto che ad essere tagliati erano i post con un probabile indirizzo email fittizio.
Ho salvato le pagine censurate.
E' bene che si sappia che il sig. Rosalio è un censuratore dei sicilianisti.
Un saluto
Meridio Siculo
Ciao Meridio Siculo,
mi sono sventurato solo una volta a scrivere sul blog, non lo farò mai più.
E pieno di ragazzini che hanno abbracciato l'idea sinistroide dell'antimafia come se fosse una bandana di Che Guevara, ormai è una moda imperante...
Caro Gonzalo, il colmo è che questa gente si definisce democratica e progressista...
Sono pochi i siti dove non si censura... persino i siti calcistici censurano se non si scrivono invettive contro l'avversario ma si fanno discorsi piú seri.
Credo peró che bisogna partecipare lo stesso, magari abbassando i toni e facendo una propaganda piú strisciante, nascosta direi.
Utilizziamo le loro stesse armi!
Ciao ragazzi, so che c'entra poco con l'argomento, ma avete mai sentito parlare dei misteriosi incendi di Canneto di Caronia(ME)e riuscite a confermare la notizia che degli europarlamentari di MPA hanno chiesto lo spostamento del Corriodio 1 da Berlino-Catania-Palermo a Berlino-Catania-Ragusa?
Gonzalo,
mi hai beccato in pieno!
Dopo aver letto il vostro interessantissimo post sulle infrastrutture, ho fatto un po di ricerche ed ho trovato qualcosa di interessante...
Dammi un paio di giorni e risponderó alla tua domanda! Lombardo é un gran furbone ma a me non la fa!
E'incredibile quanto si puó andare in profonditá confrontandosi! Ogni post che leggo scatena nuove ricerche, che poi generano approfondimenti. A loro volta i miei post vengono letti da altri ed il processo si ripete...
Ormai la Sicilia di Lombardo e Berlusconi va dritta sotto l'area di influenza russa.
Sto preparando un articolo che parla degli incendi di Caronia, del gasdotto della Grecia e di Putin, voi direte cosa c'entra?un po di pazienza e lo vedrete ;-)
gli incidenti di canneto dipendono dalla ferrovia, ma non lo vogliono ammettere, sono così ridicoli che hannno tirato fuori gli alieni e i test di qualche nazione.
è un'offesa alla nostra inteligenza
Posso dire la mia, avendo letto di tutto su Canneto di Caronio, e ci ho pure dormito nelle immediate vicinanze.
Come attestava Gugghiermu Marconi (proprio lui) la sua nave Elettra navigando presso la costa di Caronia aveva subito delle interferenze, siamo negli anni 1920-1930, probabilmente ci saranno fenomeni legati al magnetismo terrestre, ed è probabile che la zona abbiamo grosse quantità di rocce ferrose nei fondali e sotto la località.
Lo sapete chi era Caronia, nome molto famoso nelle mitologie celtiche?
A parte la tradizione siceliota che fosse stata fondata da Ducezio dopo la sconfitta con le colonie greche. Nella mitologia irlandese era figlia o nipote di un eroe, Thuata-Te-Dannan, che a suo tempo partorì una figlia chiamata Scotia. Gli Scoti sono tribù irlandesi che invasero la parte della Britannia a cui dettero il nome, dopo il ritiro delle legioni romane.
Cmq Tornatore si sarà senz'altro un po' censurato, ma almeno qualcosa dice.
Al mio amico Gonzalo, dico cmq di continuarci a ragguagliarci sulle avventure di Don Raffaele/Mpa e del suo mentore Silvio. Magari facessero tutti i corridoi, ma secondo me la volontà italica è farci fuori come gli indios dell'Amazzonia. Non ci riuscirono le legioni romane e non ci riusciranno i ripetitori...
"Come attestava Gugghiermu Marconi (proprio lui) la sua nave Elettra navigando presso la costa di Caronia aveva subito delle interferenze, siamo negli anni 1920-1930"
è sempre la ferrovia; questi fenomeni sono avvenuti pure in centri vicini caronia, in alcuni insediamenti turistici che alle spalle hanno la ferrovia
Ciao Rrusario, sto aspettando di deliziarmi con il tuo articolo su Ficuzza, quando ci darai la possibilità di leggerlo?
;-)
Cari amici,
sul mio sito troverete LA SICILIA AI SICILIANI (manifesto del 1920) di Lucio Tasca e il giudizio antisiciliano del Consiglio di Stato dell'epoca, sullo Statuto Speciale di Autonomia.
Un saluto
Meridio S.
Posta un commento