Tutte le scarpe del presidente
Quei cattivoni fanatici degli ayatollah iraniani pensavano di fregare l'occidente. Credevano di potersi permettere di costruire reattori nucleari segreti. In un mondo in cui persino gli aghi persi in un pagliaio sono sotto controllo, loro si costruivano il reattore nucleare di nascosto.
La clamorosa Scoperta da parte dell'intelligence [sic!] americana, malgrado come sempre l'Iran si dica pronto a “fissare ispezioni con AIEA”, ha scatenato un'ondata di psico-indignazione sui giornali telecomandati e tra la popolazione lobotomizzata. Essa (la Scoperta) avviene come al solito in un momento sin troppo appropriato dal punto di vista propagandistico. Un momento in cui l'occidente più fanatico, anche grazie alla “glasnost” di Obama, ha preso in rapida successione due scarpate in testa più umilianti e precise di quella che l'anno passato mancò di un soffio George W. Bush.
Il primo tacco da cosacco in faccia arriva a proposito di un altro sito nucleare iraniano, quello ben conosciuto di Bushehr, per il quale l'agenzia per il nucleare civile russa (Atomenergoprom) sta per completare i lavori. Il combustibile nucleare è stato consegnato a Teheran già a gennaio e, secondo l'agenzia di stampa moscovita Rianovosti, “di norma, il combustibile nucleare viene consegnato ad un impianto nucleare sei mesi prima di entrare in funzione” (“Russia completes automated control system for Bushehr NPP”, 23 settembre 2009). Vale a dire, la centrale sta per entrare in funzione ed il cappio economico stretto al collo della nazione mediorientale sta per allargarsi.
La seconda pesantissima scarpa (anzi, scarpone) a colpire nel segno riguarda l'applicazione dell'accordo tra il Cremlino e Washington (vedi il post “Due stratagemmi”) a seguito del quale la settimana passata l'amministrazione USA ha cancellato il programma GBI (Ground Based Interceptor), ovverosia il piano dell'era Bush per uno scudo spaziale piazzato in Europa orientale come difesa (dice l'ufficialità) da un possibile attacco missilistico iraniano all'Europa ed agli Stati Uniti.
La psico-cacarella globale è stata organizzata per bene ed è in fondo anche tenero osservare il dispiegarsi di questi attenti preparativi attraverso le pentole senza coperchio esposte da quella strana ed improvvisa visita di cortesia fatta da Bill Clinton (marito di Hillary, il vero nemico di Obama) al carissimo amico nordcoreano Kim Jong II.
Il 25 maggio scorso il mondo era stato scosso dalla notizia della registrazione di un terremoto di magnitudo 4.5 in Corea. Senza pensarci due volte, le agenzia globali hanno parlato di test nucleari (Corea del Nord, nuovo test nucleare. Obama: «Minaccia per la pace», Corriere.it)
Il 4 luglio poi, senza farsi tanti problemi e malgrado le proteste cinesi, partono una serie di missili balistici con una gittata da 500 km che lambiscono il Giappone.
Risultato? La già ricordata visita festosa di cortesia con scambio di ostaggi del 4 agosto scorso (“In Nord Corea «graziate» le due giornaliste Usa”, IlSole24ore.com), esattamente un mese dopo la performance missilistica. Niente stracciamento di vesti per le strade di New York, niente articoloni sui maggiori quotidiani in questo caso. Anzi, secondo la stampa anglosassone l'unico motivo di preoccupazione risiede nel fatto qualcuno potrebbe copiare i coreani (“Will Russia and China pitch in?”, The Economist 10 settembre 2009):
“La dichiarazione del dittatore nordcoreano di stare ora sperimentando una seconda via alla bomba basata sull'urianio potrebbe meritare appena una scrollata di spalle [cioè, nessun pericolo in questo caso: come sono state scelte con cura le parole, ndr]. Eppure essa contiene un messaggio urgente per il mondo” poiché l'azione di Kim Jong II “sta incoraggiando altri che hanno ambizioni nucleari a pensare che anche loro potrebbero passarla liscia” [un “anche” che sta a significare che proprio la Nord Corea la passerà liscia, visto che il permesso lo ha ricevuto da qualcuno a Washington, ndr].
E chi mai potrebbe essere incoraggiato? “In questo momento ciò significa l'Iran”: e ti pareva.
Con tutti i suddetti preparativi alle spalle, il tempismo della notizia della centrale segreta iraniana diventa ancora più sospetto. I “falchi” con questa manovra stanno smontando di fronte all'opinione pubblica americana la politica estera di Obama che sembra lasciare campo libero al millantato attacco intercontinentale iraniano oggi contro Israele, domani contro l'Europa e dopodomani addirittura contro gli USA.
La realtà dei fatti è però lontana da questi scenari, tant'è che sino ad oggi la tecnologia militare persiana potrebbe forse permettere di colpire Israele (e ripeto forse), mentre obiettivi più lontani sono pure e semplici congetture basate non si sa su cosa.
E questo non lo dicono i siti cospirazionisti o anti-americani, ma lo stesso Congresso statunitense. Da un recente rapporto del CBO (Congressional Budget Office) sulle opzioni per la difesa missilistica europea (“Options for Deploying Missile Defenses in Europe”, febbraio 2009) è possibile apprendere che il missile a più lunga gittata disponibile con certezza in Iran è lo Shahab-3, con una raggio d'azione di 1300 km: appena appena capace di toccare Israele [*].
Per quanto riguarda gittate più lunghe, vi sono in circolazione solo rapporti poco precisi e nessuna conferma di eventuali test coronati di successo. Anzi, tutti i test di cui si ha notizia sarebbero falliti miseramente.
La “minaccia” iraniana è quindi quasi interamente fumo.
La verità sull'arrosto dello scudo spaziale europeo (GBI) è un altra, ed in fondo la sappiamo bene: esso sarebbe servito per neutralizzare gli armamenti missilistici russi e per dare agli USA una supremazia totale sullo scacchiere internazionale (supremazia comunque legata ad un successo in Afghanistan, oramai fuori dalla portata del Pentagono).
La figura qui sopra indica in blu lo spazio che sarebbe stato “protetto” dallo scudo spaziale contro attacchi missilistici iraniani (in rosso quello non “protetto”). Come è facile vedere, la copertura comprende anche l'intera Russia occidentale sino a Mosca. Più che una protezione sarebbe più giusto definirlo un “controllo”, infatti è lo stesso Economist ad ammettere che “la perdita del radr ceco riduce l'abilità dell'America di spiare in profondità all'interno della Russia” (“Shooting down a plan”, The Economist 24 settembre 2009).
Esaminando la figura si nota anche come il Mediterraneo orientale non sia coperto dal sistema. Questo si può comprendere facilmente: appena ad est della Sicilia comincia il regno di Israele e di quello che ai tempi del primo mandato di Bush era un fedele alleato: la Turchia.
Nel nuovo sistema pensato dall'amministrazione dell'era Obama, ci si è “accorti” che forse la minaccia iraniana non è poi così vicina, e per il momento si può fare a meno dei radar terrestri nell'Europa orientale. Il nuovo sistema si baserebbe su degli “intercettatori” mobili localizzati su di un tipo di navi chiamato “Aegis” (circostanza questa confermata dal citato articolo dell'Economist che utilizza lo stesso rapporto del CBO come base).
Il rapporto del CBO indica quale dovrebbe essere la localizzazione delle navi (quadratini rossi nella figura a lato). Questa localizzazione è particolarmente interessante. L'area protetta dalle navi è rappresentata da un ventaglio che si apre in direzione opposta a quella di provenienza dei missili. Ebbene, non vi sono navi piazzate nel Mediterraneo meridionale.
Per capire cosa questo significhi osserviamo la figura seguente che rappresenta la copertura (area blu) data dalle navi indicate prima:
La Sicilia e buona parte del sud Italia non saranno coperti (o meglio “controllati”) dalle difese antimissilistiche americane piazzate ufficialmente contro un poco realistico attacco iraniano, ma chiaramente proiettate contro il braccio militare di Mosca.
Il rapporto verso la fine si arrende e confessa questa proiezione quando verifica la possibilità di neutralizzare attacchi russi (vedi pagine 46-47), ma evita di mostrare la reale copertura nel Mediterraneo con l'utilizzo del sistema di navi Aegis ora previsto. E' facile però capire come la mancanza di una nave posizionata nel basso adriatico o nello Ionio significhi la mancata “copertura” di Sicilia e Sud Italia.
Passando alla nostra situazione locale, bisogna ora analizzare i cambiamenti che questo accordo tra Mosca e Washington porta alla Sicilia.
Gli americani stanno di fatto rinunciando a proteggere Sigonella, mentre prevedono di rimanere presenti nel nord Italia (una delle navi dovrebbe essere posizionata nel Nord Adriatico) [**].
A Sigonella (per la precisione a Niscemi) i piani di Bush prevedevano (e prevedono) il piazzamento del MUOS, o Mobile User Objective System, un “sistema di comunicazione satellitare ad altissima frequenza (UHF) delle forze armate USA che integrerà comandi, centri d'intelligence, radar, cacciabombardieri, missili da crociera, velivoli senza pilota, ecc., con l'obiettivo di perpetuare la superiorità offensiva degli Stati Uniti d'America” (“Sorgerà a Niscemi la stazione terrestre USA del piano di riarmo spaziale MUOS”, Megachip.info, 11 settembre 2008). In pratica il futuro delle comunicazioni militari americane.
Il sistema globale prevede la presenza di un totale di quattro basi. Oltre a quella siciliana, una è stata piazzata alle Hawaii, una in Virginia (USA) ed una in Australia.
Anche ipotizzando la presenza di altri sistemi balistici di difesa nell'isola a noi sconosciuti, non sembra credibile che il Pentagono possa accettare di lasciare un centro operativo di tale importanza strategica sotto la minaccia di un attacco missilistico russo.
Le conseguenze del nuovo accordo firmato da Obama e Medvedev non tarderanno a farsi sentire anche da noi, in quanto il progetto del MUOS di Niscemi potrebbe a questo punto essere cancellato e l'auspicato ritiro americano dalla Sicilia diventare realtà.
Che possiamo farci. Vorrà dire che, privi della amorevole protezione della Nato, nelle calde notti estive staremo trepidanti a scrutare il cielo in attesa di vederci piovere addosso i missili intercontinentali armati di testata nucleare degli ayatollah iraniani.
Allah uh Akbar.
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[*] Oggi il sito del Corriere della Sera ha pubblicato un falso clamoroso affermando che “sono stati lanciati prima missili Shahab 1 e 2 con una gittata compresa tra i 300 e i 700 km e successivamente gli Shahab 3 che, con una portata di 2 mila km, sono in grado di raggiungere Israele e le basi Usa nel Golfo.” (“Iran: lanciati razzi a lungo e a medio raggio alle esercitazioni militari”, 28 settembre 2009)
Vediamo invece cosa dice il rapporto del Congresso americano:
“Lo Shahab-3 è un missile a stadio singolo ed a carburante liquido con una gittata massima stimata in 1300 km.” (...) “Quella variante, designata come Shahab-3A, si crede abbia una gittata massima stimata in circa 1700 km. Un rapporto di intelligence del 2006 concludeva che lo Shahab-3A era ancora in fase di sviluppo e non ancora testato in quel momento.”
L'articolo del Corriere tenta di fare confusione tra lo Shahab-3 ed il 3A, un missile di cui non si hanno notizie precise circa il sua effettiva funzionalità, e senza dimenticare che comunque anche in questo caso la portata massima sarebbe di 1700 km e non di 2000 km. La gettata di 2000 km dovrebbe essere raggiunta dai missili Ashura, per i quali “alcune agenzie di stampa indicano che un test privo di successo è stato effettuato nel novembre 2007”. Insomma, ci piacerebbe sapere che fonti usa il Corriere e come mai sente il bisogno di creare tanta confusione.
[**] Previsione tutta da verificare, dato che presto francesi e tedeschi tenteranno con tutti i mezzi di dare il ben servito agli americani anche dal nord Italia, malgrado i giochetti di Berlusconi che tenta invece di tenerseli stretti in Padania per rimanere in equilibrio sull'isolotto di Arcore accerchiato da pescecani affamatissimi.
29 commenti:
In questo caso dovremmo chiederci come difenderemo le nostre coste:
come al tempo di "Mamma li turchi?"
Il ns. Presidente pro-tempore avrà le postazioni radar e missili a media gittata nel caso fossero in arrivo superando la linea cirenaica-creta testate provenienti da qualche base sotto il deserto?
Oppure lasceranno sbarcare il nuovo Assad-al-Furat sulle nostre coste onde successivamente procedere ad un'aprite il fuoco sull'isola?
A Salon-de-Provence venne scritto che Muahmmar avrebbe tradito l'amicizia con il pecorario, il quale pensa di proteggere gli stazzi della neonata repubblica sociale lombardo-veneta sotto l'ombrello della nuova capitale Aviano-Aquileia.
Fottendosene del duo-siciliano schifani-alfano, e pensando di gestire con i bastoni allungati la marionetta Miccichè!
Gli americani temono il nuovo armageddon per la mancanza di buyer/sottoscrittori del proprio debito! I governi europeri fanno emissioni di debito in dollari nella speranza di cambiare i soldi incassati in euro per poi avere dei debiti in dollari che non valgono niente. Ovvera meritano delle scarpate sulle teste di Washington.
Tra poco entriamo nella settimana clou della battaglia di Lepanto, il pecorario avrà abbastanza garzoni che provvederanno a fornire pecus-pecunia ai giudici della corte costituzionale?
I giornalisti delle testate editoriali sovvenzionati a piè lista dalle risorse pubbliche, scenderanno in piazza sabato?
Altri stanno giocando a Risiko, a roma quello dell'oca giuliva....
e Palermu affunna.
Rrusariu,
quello che leggo dai siti "sicilianisti" e quello che dici mi lascia dubbioso: ma come torniamo indietro a ripetere la solita solfa, quello marionetta, quell'altro pure...
Micciché non é la marionetta di Berlusconi, e lo ha dimostrato ampiamente, ma siccome il suo obiettivo é comunque quello di scalzare Lombardo per mettersi al suo posto, si appoggia ancora a Berlusconi.
Tra Lombardo e Micciché c'é una lotta di potere, nella quale cerca sempre di inserirsi Cuffaro, per gestire la nuova entitá politica, cioé la Sicilia.
Berlusconi nello scegliere tra i due chiaramente sceglie Micciche', ma non scordiamoci che é stato proprio quest'ultimo a salvare Lombardo alle europee, ed ora vuole il suo posto. Era tutto previsto, e se vai a vedere quello che ho scritto allora vedrai che tutto si sta svolgendo in quel modo.
Il vero contendere é per il potere nel Sud Italia, e qui per avere aiuto in Sicilia Micciché dovrá concedere qualcosa a Tremonti.
INoltre é giá stato deciso che il governo cadrá ed é per questo che sono cominciati i movimenti, ed anche Lombardo stará al gioco.
Dall'altro lato né Berlusconi né Micciché possono scerzarci tanto con Lombardo: possono erodere il suo potere ma non possono lasciarlo cadere nel vuoto. Insomma la situazione é molto fluida, ma burattini non lo sono né Micciché ne Lombardo. Fanno i loro interessi politici.
Condivido la tua analisi, anche perchè la situazione essendo fluida rischia di scivolare verso una deriva da ultima spiaggia.
Nel senso che, putacaso, il pecorario gli tocchi il confino e di contorno il divieto di soggiorno nella Brianza e dintorni, cerchi adesso un "buen retiro", onde poter trasferire eventuali sacchi di ceci con i ns. muli di razza "ascara", pensando di trasportare oro, verso la ns. isola. Diciamo che sia fantascienza.
Spero di confrontarmi a breve. Dato che da gennaio a fine luglio ho visto svilupparsi una previsione centrata in pieno, spero di riferire le mie intuizioni.
Non lo so, ma certi aspetti di politica internazionale potranno interessare la nostra isola. Poi dipenderà chi saprà di più ai nostri due attuali contendenti più in auge nella nostra terra...
Assà bbinirika!
Sono convinto anch’io che sia Lombardo che Miccichè hanno un margine di manovra a favore di Lombardo per potere decisionale. Sono d’accordo che la lotta riguarda la conquista del sud Italia,
anche se i contorni della conquista, in riferimento alle attese di autonomia, mi sono oscure.
Tuttavia torniamo al post, le modificate relazioni tra Russia e Obama mi erano apparse chiare già dall’assenza dei rappresentanti russi dalle celebrazioni del 40° anniversario della rivoluzione del Muammar Gheddafi in Libia. L’assenza della Russia, ha prefigurato un accordo forte tra Russia e Stati Uniti.
Su cosa mi chiedevo e mo lo chiedo ancora.
Quindi per semplicità come la vedo:
1) l’accordo tra russi e americani c’è;
2) su cosa oltre all’interesse russo verso il mediterraneo è da verificare;
3) l’assenza della copertura nel mediterraneo lascia libero il Muammar;
4) per tale scelta potrebbero garantire gli stessi russi;
5) probabilmente avranno trovato un accordo per il medio oriente;
6) certamente l’avranno trovato per l’Afganistan così come per l’Iran;
7) potrebbe esserci un aiuto russo proprio in quell’area dietro lauto compenso in termini donazione di territorio afgano, qualora si arrivasse al controllo tanto sperato;
8) russi e americani tentano di spartirsi le energie mondiali in maniera egemonica.
Ma lo scudo spaziale in questi termini a danno dei russi, come emerge dalle rappresentazioni cartografiche, rimane di complessa interpretazione, quantomeno io non ci riesco a definire i termini di un accordo capestro a danno dei russi, i quali non mi appaio in condizione di sudditanza, come semmai lo potrebbero essere gli americani. Ritenere che il loro accordo preveda l’accettazione del controllo del territorio russo ( vedi scudo ) solo in cambio di un disinteresse dell’area del mediterraneo mi pare debole e difficilmente accettabile chiunque figurarsi dai russi di oggi. Anche se riconosco che in questo periodo tutto è possibile ma, agli americani riconosci tale forza al punto di estorcere un simile vincolo ai concorrenti?
Da quello che dici Zetan, sembrerebbe che si avveri la profezia trascritta su un libro presso la biblioteca famosa di Salon-en-Provence.
In pratica il pecoraio è spacciato.
L'abbandono del sud ed in primis della Sicilia, vorrebbe significare il vassallaggio del nord nei confronti del nuovo sacro romano impero germanico. La Francia cmq tiene l'Algeria, gli amichetti di Cartagine dove andranno?
A meno che una "massa umana" si sta muovendo dal sud dell'emisfero e sfuocerà nel mediterraneo.
Oppure la Muntagna Bbeddha sprigionerà la sua forza, provocando il cataclisma del 8000 a.C. che provocò l'innalzamento del Mediterraneo e il collegamento marittimo con l'oceano.
Circa 3 anni il 10 luglio, mi è stato raccontato che alcuni geologi francesi avvevano ravvisato che la crosta nord-orientale della Muntagna Bbedda aveva una faglia che scorreva fino alla costa!
Non lo so, in attesa dell'esito della Battaglia di Lepanto, m'assettu ntunnu a lu braceri e cirkari ri vidiri megghìu.
Demagistris cala la maschera e si schiera a favore del trattato di Lisbona
http://sitoaurora.splinder.com/post/21394270/Che+dio+ci+salvi+da+De+Magistr
Saluti
Brigante
Rrusariu penso paradossalmente che un accordo di ferro Russia America garantirebbe un po di respiro all'agonizzante pecoraio.
Difatti è lui che ne rivendica il risultato di un tale accordo e Putin avrebbe un vantaggio nel mantenerlo in carica.
Tieni conto che gli altri,, tutti gli altri sono assolutamente sbilanciati verso Obama, Fini e Casini compresi.
Perdonate la domanda da neofita, ma, secondo voi,di questi eventi quale potrebbe esserne l'evoluzione migliore per la Sicilia?
Un'altra cosa: come interpretate l'affondo della CEI sulla questione meridionale, in concomitanza con il summit pro-meridione(?) organizzato a Napoli? Grazie. Luca
Zetan,
riguardo allo scudo spaziale, fose non mi sono saputo spiegare benissimo nel post: era il progetto dell'era Bush che con i radar nell'Europa dell'est si proponeva di spiare in Russia.
Obama ha cancellato tutto, cioè niente più controllo del territorio russo, addirittura ritiro dal Mediterraneo meridionale. Si tratta di una vera e propria resa.
La Russia, che tutti danno in crisi irreversibile, ha vinto (almeno apparentemente) su tutti i fronti. L'accordo risiede in quello che succederà in altre aree. Per esempio Iran, dove i russi si impegnano a tenere a freno gli ayatollah contro Israele (non vi sono dubbi che potendo... eh eh... non sono certo degli agnellini i persiani ;).
Forse anche mettendo un limite alle mire di Gheddafi, aiutando in Afghanistan, e così via come dici tu.
Ma gli usa non saranno capaci neanche di attestarsi su queste posizioni, perchè anche gli europei presto gli salteranno al collo. Si parla tanto del referendum iralndese... ma anche se vincesse il sì? L'Europa è già finita... si o no cambierà poco. Tedeschi e francesi, massonici o no, non cederanno mai il controllo ad una superbanca, al massimo cercano di strumentalizzare la UE per ottenere controllo sugli stati più piccoli.
Man mano che si va avanti su questa strada, la possibilità di un ritorno indietro e di una vittoria dell'Entità si fanno sempre più lontane. Per vincere l'Entità deve riuscire a scatenare una guerra atomica contro l'Iran... a me sembra che invece questa minaccia sia sempre più lontana, malgrado il massimo impegno profuso dai Clinton.
Obama (e chi gli sta dietro) sa tutto questo e cerca di salvare il salvabile. Gli riuscirà o finirà come Gorbaciov?
Luca,
faccio un ragionamento sulla falsa linea dei post che ho pubblicato in precedenza sull'argomento Boffo.
Se la cei si lamenta del governo, evidentemente si lamenta di quello che ha in mente Berlsuconi, che ricordiamo ha strafinanziato un film in lingua siciliana.
Berlusconi sta divaricando la Sicilia dal Sud Italia perchè la Sicilia oramai è persa, mentre il Sud Italia ancora no, e può ancora sperare di tenerselo per se.
I Siciliani (parlo si di Lombardo e Miccichè, ma forse anche dei siciliani in generale) accettano di buon grado l'aiuto di Berlusconi in questo senso (ed il più contento mi sembra Miccichè) ma sanno che non possono pensare di abbandonare il sud a se stesso (vedi incontro D'Alema-Lombardo).
Sono manovre molto delicate, anche a causa della chiesa (o meglio della CEI) che vuole un sud unito subito sotto il suo vessillo.
Per me il gioco va inquadrato in questo contesto.
Al mio paese in Sicilia il parroco è un africano, da circa 4-5 anni.
Se la CEI continua a voler mettere le sue pedine, ma li deve anche importare, finirà come il gioco del calcio professionista. Cioè per far andare avanti il circo e continuare a mangiare si ricorre a tutti gli stratagemmi per mantenere il controllo.
La Cei cosa dà alla Chiesa Siciliana, alla Chiesa dell'Apostolica Legazia? Preti importati!
Le nuove generazioni crescono senza una presenza veramente cristiana. La Chiesa Cattolica Romana se vuole rimettere piede in Sicilia deve lasciare il passo ad una Chiesa veramente Siciliana.
La navi siciliane finalmente potranno inalberare il proprio vessillo per la battaglia di Lepanto?
In effetti mi era sfuggito che ti riferivi all'era Bush, adesso comprendo il senso del post e lo condivido.
Non sono certo che il pecoraio sia del tutto spacciato, come lo danno in tanti.
L'accordo USA Russia per me gli da un po di ossigeno, che ci potrebbe tornare utile, come lo vedi al trenasettenne in questa prospettiva.
Oggi su RAI tre, parlando di Tremonti, riportano sue dichiarazioni verso la creazione della banca del sud.
Sono riusciti a lavare la testa ad un po' irlandesi per far ratificare l'Intrallazzo di Lisbona.
Sugnu siddiatu!
Abate che cosa pensi di questa nuovo sito "sicilianista", segalato da SiciliaInformazioni?
http://www.siciliafederale.it/sito/
Peppinnappa, io penso che sia solo fumo negli occhi. Con la scusa di rivendicare certe posizioni sicilianiste vorrebbero usare la sicilia federale per mantenere il loro modus operandi di ascari.
Adesso avremo la categoria di ascari federalisti!
Per due anni si sono addormentati.
Si vede che nel 2007 ci fu un sussulto, si spinneru tutti i sordi!
E poi si nni ieru a kurkari arrè?
Oggi c'è il risveglio in questo autunno freddo e piovoso.
http://www.siciliafederale.it/sito/index.php?option=com_content&task=view&id=16&Itemid=21
Questa è la lista della massaia.
Massimo,
sto vedendo che molti Siciliani stanno prendendo coscienza. Napolitano l'unica separatismo che teme è quello siciliano. Lui è sempre a libro paga, perciò vuole rimanere in carica fino alla scadenza.
Penso che se qualcuno penserà di cominciare gli sbancamenti dovrà preoccuparsi.
La vicenda Castello, dopo quella del sequestro del gruppo dei fratelli Bucalo, sta facendo venire fuori la consapevolezza di essere "abbandonati".
Come una zattera alla deriva, sta stavolta metteremo fuori la nostra bandiera, checchè ne dico un certo napolitano.
U napolitano, come i suoi concittadini non si smentiscono mai. Pur di tenere la baracca in piedi, diventano unitaristi!
Cmq ci saranno sempre le minacce velate o meno. Ma cmq bisogna cominciare a liberare dagli ascari le ns. piccole comunità.
Una battaglia come a Lepanto ci aspetta!
Massimo,
ho parlato delle dichiarazioni di Napolitano nel post sulla Prestigiacomo, e le ho interpretate come te. Personalmente non ci ho ravvisato minacce vere e proprie, ma piuttosto un avvertimento per il nord del paese.
Per quanto riguarda il tuo commento, non è editabile. Può solo essere cancellato. Di solito gli autori dei commenti possono anche cancellarli, ma visto che tu hai firmato come anonimo, non credo che ti sarà possibile. Possiamo fare così: riposta il tutto corretto (potresti anche usare pseudo-tali) e poi cancello io gli altri due commenti...
"Com'è che nasco cittadino italiano (ahimè, vorrei essere solo siciliano) e divento europeo senza nemmeno essere consultato?"
è la stessa cosa che hanno dovuto subire i siciliani con il plebiscito fasullo (proprio come questi referendum) swi savoia
Fatto! Non si sa mai:
Rrusariu non essere siddiatu per l'Irlanda.
Era un copione già scritto.
Un principio generale del diritto dice "ne bis in idem" cioè non si può tornare due volte sullo stesso atto giuridico se nel frattempo nessuna condizione è cambiata.
Gli irlandesi si sono espressi e hanno detto no. Il secondo referendum, pompato ad arte, inondato di miliardi massoni, praticamente comprato con un bombardamento massiccio dell'opinione pubblica irlandese è semplicemente nullo.
E nullo è il Trattato di Lisbona, giacché identico a quello "costituzionale" bocciato dai referendum olandese e francese, e quindi bocciato irreversibilmente.
Ma è nullo anche perché è il punto di non ritorno delle sovranità degli stati. Dall'1 gennaio l'Italia sovrana non esisterà più: sarà uno stato federato dell'Europa bancocratica, l'unico vero stato sovrano.
E un cambiamento di tal fatta avrebbe bisogno di un referendum in tutta Europa, per il rispetto del principio universale dell'autodeterminazione dei popoli.
Com'è che nasco cittadino italiano (ahimè, vorrei essere solo siciliano) e divento europeo senza nemmeno essere consultato? Sol perché il nostro Parlamento (i cui rappresentanti non ho neanche contribuito a scegliere) si è arrogato questo diritto? E' nullo anche da noi, è nullo in tutto.
MA SI E' FATTO.
Sei seccato per questo? Si è fatto perché SI DOVEVA FARE. Insomma, oggi la Massoneria finanziaria che controlla mezzo mondo (il gruppo Bilderberg, azionista di maggioranza della UE), ha vinto un'importante battaglia. Questo è vero. Ma va capito se questa vittoria è un atto di estrema forza, o di estrema debolezza. Secondo me di estrema fragilità, che è la forza precaria, la durezza che facilmente può spezzarsi.
Comunque, va accettata.
Non fosse altro che per il fatto che oggi l'unità d'Italia ha ancor meno senso di prima: se qualche vantaggio c'era di stare nell'Occidente, mal che vada ci possiamo stare benissimo come stato autonomo, o no?
E Napolitano infatti gongola.
Ma manda avvertimenti contro le "bestemmie separatiste". Con chi ce l'ha? La Lega non professa oggi alcun separatismo.
Ho avuto la sensazione che ce l'avesse proprio con noi.
Hanno paura dunque?
E noi che dobbiamo fare se dal dialogo si passa alla demonizzazione delle nostre idee? Prudenza, dissimulazione autonomista, ovvero coraggio a viso aperto?
Aspettiamoci il linciaggio da parte di chi non ha più argomenti se non la forza bruta.
Io sto per uscire su "Osservatorio Sicilia" del centro di ricerche universitario Curella apertamente provocando sull'indipendenza. E il Prof. Busetta dovrebbe essere sulla stessa lunghezza d'onda.
Non l'avevo mai fatto, nemmeno ai tempi della militanza ne L'Altra Sicilia, quando ci limitavamo all'opzione confederale.
Spero bene che non trovino il modo di stroncarmi la carriera o di licenziarmi o di pregiudicare l'incolumità mia e dei miei familiari.
Dopo le parole di Napolitano c'è da aspettarsi di tutto.
Ma proprio credo che non si possa tacere. Forse questo è proprio il momento del coraggio.
Poi ci libereremo pure di questa traballante Europa...
Massimo Costa
massimo quelli che dici cozza però con quello che sostene l'abate, e cioè che l'italia orami, ritendoci perduta, punti sul meridione.
se fosse così allora non dovresti temere nulla, ma è veramente così?
Nebros,
questo non significa che da noi molti non covino propositi di vendetta: la fine dell'Italia unita causerà sconvolgimenti politici in Sicilia epocali, come succede ogni volta che cambia un regime.
Anche se molti saranno veloci a riallinearsi, tanti sono troppo compromessi e sanno che non hanno speranze. I pericoli ci sono, ed ora che molti non hanno più nulla da perdere potrebbero essere maggiori.
Però come dice Massimo, bisogna lanciarsi perchè c'è bisogno di sviluppare un forza capace di reggere l'urto coagulando quanto più possibile in una certa direzione.
Gli insulti della FIGC o le parole di Bortolaso (vedi link da SiciliaToday) ci spingono fuori perchè l'unica speranza per l'elite che tiene il potere al nord Italia di salvarsi è quella di trattenere il Sud Italia. Se lo perdono (cosa che succederà comunque se non nel breve, nel medio termine), anche al nord vi sarà un cambio di regime ed il signor Bertolaso nella migliore delle ipotesi finirà senza lavoro, nella peggiore finirà alla Craxi (per uno capace di rendersi utile per ogni stagione come lui, la seconda mi pare poco probabile...).
Caduti questi sporchi signori, il nord si riallineerà con l'Europa Centrale, come è sempre stato ed anche se la sua economia non potrà raggiungere le vette a cui si erano abituati (ma chi in Europa potrà farlo?) la nuova situazione creerà stabilità ed una nuova prosperità relativa.
e noi, che siamo allo sbando e senza una classe dirigente capace di fare gli interessa dael popolo, ma solo quella della proprio tasca, che fine faremo?
che indipendenza potrà mai venire fuori? solo un'indipendenza (sempre se verrà) di facciata o gestita da pescecani.
quindi in queste condizioni, qualsiasi siano gli stravolgimenti, non crediate che la sicilia ne avrà un beneficio.
fin quando non saremo gli autori del nostro destino, saremo sempre in balìa del potente di turno.
necessita un partito siciliano serio e forte; qui si parla si parla, ma si conclude poco.
In effetti sarebbe bene che il processo di emancipazione della Sicilia avvenisse con una certa gradualità, proprio per avere il tempo di costruire una classe dirigente consapevole.
Dieci anni fa non saremmo stati neanche in grado di gestire l'autonomia. Già oggi va molto, molto meglio. Ma non va bene.
L'assessore Strano, che in fondo ha dimostrato di essere uno di quelli che al momento del dunque sta dalla parte giusta, ieri sera in televisione si è sperticato in affermazioni sulla (inesistente) solidarietà degli "altri italiani", e simili baggianate patriottarde, con in più una difesa d'ufficio di Berlusconi. E questi sarebbero quelli autonomisti...
Insomma i tempi non sono maturi.
Però i tempi non li decidiamo noi. La situazione da un anno all'altro potrebbe precipitare.
In quanto al partito siciliano ci vorrebbe, certo che ci vorrebbe, ma ci vuole un leader e un po' di soldi e meno settarismo nei confronti dell'MPA che, come partito autonomista, sta facendo molto. Il di più non lo possiamo pretendere dall'MPA; il di più ce lo dobbiamo mettere noi.
Almeno secondo me.
Massimo Costa
allora aderiamo in massa all' mpa e cambiamolo dall interno ;)
Anonimo,
lo stiamo già facendo, ma fino a quando?
Ci fanno creare a noi le strutture i circoli e quant'altro?
non ci vuole tanto , poi avranno paura dei tanti circoli "spontanei"
allora è meglio una lista nostra che appoggi alle elezioni, mentre la lista è nostra!
nn lo saspevo che già lo stavate facendo la mia era solo una battuta:) qualche circolo da consigliarmi a ct?
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