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lunedì, febbraio 02, 2009

Agire secondo coscienza

Un affezionato navigante ha mandato alcuni commenti riguardanti le recenti discussioni sulla situazione in Palestina e piú in generale sul confronto tra religioni monoteiste e paganesimo. Con il consenso dell'autore, ho pensato di postare il tutto, anche in considerazione del fatto che molti punti precisano in modo piú rigoroso i pensieri sull'argomento espressi dal blog approfondendoli. Non aggiungo qui alcun ulteriore commento, riservandomi di farlo in basso insieme agli altri lettori.

Abate Vella, volendo dibattere il tema delle tue riflessioni osservo. Dopo il crollo delle ideologie il potere, quello vero, è passato nelle mani della grande finanza internazionale. E’ qui, nel gruppo più ristretto e al vertice, a mio avviso, che va cercata l’entità (non la scrivo con la e maiuscola perché non mi pare il caso). Che attorno a loro girino altre sette, segrete, esoteriche o sedicenti tali lo ritengo ben probabile, ma chi muove le fila è la creme dell’alta finanza mondiale. Che questi signori stiano cercando di darsi un’ideologia è altresì ben probabile. Ad occuparsi di soli soldi in fondo resta meschino, non può costituire ragione di aggregazione tra i popoli ed il sentimento di potere sul mondo che deve aver preso questi individui potrebbe pur avergli dato l’idea di trovare un fondamento sovrannaturale. Qui potrebbe effettivamente entrare in campo il discorso delle religioni e del paganesimo, ma non sotto quello del profilo del sacrificio umano cui tu accenni. In realtà il sacrificio umano è presente non solo nella cultura celtica, o fenicia o azteca, bensì anche in quella greca (basti pensare al sacrificio di Ifigenia), in quella ebraica (Isacco), in quella islamica (il martirio in nome di Allah). Anche il cristianesimo, che non è il solo cattolicesimo, tiene presente la cultura del sacrifico umano, ma la supera, perché questa volta è Dio stesso fattosi uomo a sacrificare se stesso, per un nuovo patto che non richiederà mai più sacrifici umani. Il fascino vero che il paganesimo arcaico potrebbe esercitare sull’entità, sempre a mio avviso, sta nel fatto che costantemente in esso chi detiene il potere diviene egli stesso Dio, o meglio uno tra la cerchia ristretta degli Dei e dunque col conseguente potere di disporre a suo piacimento della vita e della morte dei normali esseri umani. Secondo me, la vera paranoia di questi signori potrebbe stare proprio in questo. Quanto agli israeliani, essi è probabile che ne sappiano qualcosa di più, ma non credo che essi asseconderebbero scientemente un tale piano, credo piuttosto che essi verrebbero cinicamente strumentalizzati dall’entità. Essi sono pure dei monoteisti, fieri avversari di ogni idolo pagano. Il loro conflitto con gli arabi è ancestrale e reciproco e proviene da un punto di fondo che sta comune in tutte e due le religioni. Entrambe sono delle società teocratiche e chiuse, tenute dal postulato secondo il quale solo il credente fa parte della comunità eletta. Il cristianesimo ha in realtà superato questo punto, perché per essere nel giusto, secondo Gesù, che pure destò scandalo per questo, non occorre necessariamente far parte di nessuna comunità, ma basta agire secondo la propria retta coscienza (vedi, per esempio, la parabola del centurione romano). All’entità così tornerebbe comodo, perché farebbe parte del progetto di regredire ad un paganesimo ancestrale, che israeliani e palestinesi si scannino a vicenda e gli israeliani, probabilmente, presi dal loro cieco furore o dalle promesse della loro fede o dai loro timori, negozierebbero (o meglio pagherebbero) anche la benevolenza dell’entità. L’atteggiamento israeliano di oggi costituisce comunque un errore politico enorme, perché nel momento stesso in cui cesserà la protezione, qualunque essa sia, nei loro confronti, si scatenerà contro di loro, da parte degli arabi, una vendetta spietata (e questo sarà il grande errore politico degli arabi). Ma anche questo, in fondo, starebbe bene all’entità, l’importante è che ci si continui a scannare sempre tra chi costituisce un argine al prevalere del paganesimo primitivo. Ma il problema grosso per l’entità, sempre a mio avviso, sarebbe costituito dal cristianesimo. I cristiani non si scannano con nessuno ed abbiamo visto il perché, ma non solo, essi rappresentano rispetto ad ebraismo e islamismo una originalità che contiene un dato del tutto peculiare e che costituisce un pericolo enorme per ogni despota o aspirante tale. In ogni religione Dio è il Signore, nessuna religione esclude dunque che si possano costituire delle gerarchie tra gli uomini. Il cristianesimo tutto (cattolico e no) recita invece “Padre nostro che sei nei cieli…”. Se ogni uomo è figlio di Dio, chi mai potrà osare di pensare di divenire suo padrone? Potrai usarmi violenza, potrai costringermi a qualsiasi cosa, ma giammai potrai essere il mio padrone, il despota della mia coscienza, perché io sono il figlio del Creatore dell’universo. Questa è la ragione, non scordiamolo, per cui i romani, estremamente tolleranti in fatto di religioni, si videro costretti a perseguitare invece i cristiani, che proprio per questo credo di eguaglianza e libertà delle coscienze minava i principi costituzionali del loro Stato. La battaglia contro il cristianesimo, da parte dell’entità, sarebbe più lunga, più subdola e difficile; ma in realtà una battaglia contro il cristianesimo, in ogni caso, è già in atto ed il metodo adoperato pare quello di uniformare, obnubilare, ottundere, anestetizzare, insomma attaccare proprio le coscienze. E’ comunque evidente che qui ci stiamo esercitando nel campo delle mere congetture e delle supposizioni, per cui non potrebbe nemmeno escludersi che ci muoviamo tra pure fantasie. Credo tuttavia che ci sia una certa lobbie, soprattutto nord europea, che tenga in genere a ripudiare i valori della civiltà europea, che provengono dall’esperienza del mediterraneo, in quanto secondo loro si sarebbero con forza sovrapposti a quelli loro originali. Saluti cordiali, Peppinnappa

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5 commenti:

L'Ingegnere Volante ha detto...

Eccellente analisi!

La scristianizzazione del mondo è un fatto: è sotto gli occhi di tutti. Cosa si vuole ottenere con ciò? Esattamente quello che dice Peppinnappa: ritornare indietro, a una condizione umana pre-cristiana in cui nessuno sapeva di essere Figlio di Dio, e quindi meritevole di Amore e rispetto come chiunque altro. Non dimentichiamo che mai nessuno prima di Cristo aveva parlato di uguaglianza e di Amore tra gli uomini in questi termini. Il "salto di qualità" nella dottrina di Cristo, ciò che la differenzia e la pone al di sopra di tutte le altre, sta proprio nella necessità di doverci amare TUTTI in quanto TUTTI figli dello stesso Padre, TUTTI fratelli.

Questo messaggio rivoluzionario - che ha sì 2000 anni - è quel messaggio che ha cambiato il volto del mondo, che lo ha fatto progredire verso mete di sviluppo umano e sociale quali non si erano mai conosciute in tutta la storia.

Vogliamo ricordarne qualcuna?

Tra i primati della civiltà cristiana ci sono: il mutuo soccorso (socialismo ante litteram delle opere pie), gli ospedali (la Chiesa fu la prima istituzione a offrire assistenza a TUTTI i malati, senza distinzione di censo), l'impulso dato alla nascita e sviluppo delle scienze (contrariamente a quanto la propaganda anticristiana voglia far credere) con la nascita di scuole e università.

Insomma, non starò qui a fare apologia di cristianesimo anche perché penso che i fatti parlino più di mille parole. Se nonostante tutto oggigiorno i luoghi del mondo messi meglio da un punto di visto economico e sociale sono quelli dove il cristianesimo è fiorito e ha lasciato un segno profondo un qualche motivo ci sarà pure.

E poi, mi sembrerebbe anche superfluo ricordare che i paesi dalle radici cristiane sono quelli che hanno regalato al mondo tutti i progressi che conosciamo sul piano sociale, economico, sanitario, tecnologico, ecc.

Quali altre culture saprebbero reggere il passo? Che cosa di nuovo potrebbero portarci gli esponenti di culture diverse o addirittura ostili al cristianesimo. Chi lo sa si faccia avanti.

Abate Vella ha detto...

Inserisco qui alcune mie considerazioni su quanto detto nel post.

1)Per quanto riguarda la localizzazione dell'Entitá (per me maiuscolo solo perché ci sono nomi e cognomi, persone in carne ed ossa, non fantomatici spiriti!) sono d'accordo. Ma anche prima del crollo delle ideologie, erano sempre in posizione egemone, ed avevano la capacitá di influenzare quelle ideologie.

2)Anche secondo me gli ebrei/israeliani sono strumentalizzati, da alcuni che loro credono ebrei, ma che in realtá sono pagani (un pó come i cattolici con il Vaticano II)

3) Il punto sulla "propria retta coscienza" mi sembra il piú significativo di tutti: il punto non é seguire questo o quel profeta, questa o quella chiesa, ma seguire quello che la coscienza ci suggerisce, prendendo esempio dall'unico punto veramente fermo di tutto il discorso: Gesú Cristo. E non mi riferisco alla sua natura divina (che viene interpretata diversamente - o negata- dalle diverse religioni o sette), ma al suo esempio di vita umano e terreno, accettato universalmente (vedi anche il post Eresia di Natale).

3) A proposito dell'errore politico degli arabi, piú che un determinato "sará" credo si dovrebbe usare un "potrebbe essere". Siamo noi a dover aiutare gli arabi a non commettere quell'errore. E lo stiamo giá facendo, da un lato Putin che blocca la guerra di Gaza, dall'altro la significativa marcia di Lampedusa con siciliani e nordafricani uniti contro un unico nemico. Non solo: i musulmani possono aiutarci a ritrovare quell'orgoglio identitario che ci é sfuggito da tempo ed a rigettare il materialismo con cui siamo stati corrotti.

rrusariu ha detto...

2)Anche secondo me gli ebrei/israeliani sono strumentalizzati, da alcuni che loro credono ebrei, ma che in realtá sono pagani (un pó come i cattolici con il Vaticano II)

E' quello che penso anch'io, questo tipo di Entità sfrutta le divisioni religiose e soffia sul fuoco, e cercando di privilegiare un attore alla volta.
Gli ebrei hanno perso il significato dell'Alleanza, si sono fatti loro stessi dei sicuri dei propri soldi che possono comprare tutto!!!

Chi si nasconde dietro l'Entità a sua volta è burattino di qualcosa d'altro!!!
Avendo letto di tutto, ma per questo non mi sento superiore a nessuno, cerco di stare nel mezzo, di non avere paura, di essere spettatore ed attore, in fondo recitiamo una parte in questa vita.
Il messaggio di Cristo ci vuole ricordare l'essenza della nostra vita.
Ho letto molto sulla spiritualità egizia, ma spesso alla gente non viene portato a conoscenza che la nostra vita deve rispecchiare quello dei cieli. L'unica energia che muove il tutto è l'Amore incondizionato.
Solo che una parte della gerarchia ci porta ad assecondare solo una parte della religiosità volta solo a creare dipendenza da loro, per dire che sono solo loro i mediatori con il Cielo.

Concordo cmq con quello che ha scritto nel post Peppinnappa... munci la vacca... la vacca celeste che ci nutre, il Nun della volta celeste, l'oceano primordiale...
il sacrificio che facevano i pastori siciliani che dedicavano le viscere degli agnelli alla Gran Madre Celeste.

Il nostro essere Siciliani non è antitetico con nessuno, semmai certe identificazioni postume ci porta al teatrino della divisione dove altri fanno i pupari.

Anonimo ha detto...

Abate Vella, i tuoi spunti sono sempre preziosi. Ho ora la perfetta chiarezza dello scivolamento della nostra società verso il paganesimo, con tutta la sua ritualità fatta di idoli, dietro cui stanno uomini con tanto di nome e cognome, e di sacrifici umani, che, è vero, pur oggi avvengono sotto i nostri occhi, come quando si brucia un uomo, per puro divertimento, come avveniva nei circhi dell’antica Roma. A questo bisogna contrapporre i nostri valori, che sono i valori della civiltà mediterranea, che per chi crede, come me, sono anche valori religiosi, per chi non crede e mi rivolgo a Nebros, sono valori filosofici. Ma che oggi ci sia una contrapposizione in atto sul modo di intendere il mondo e la civiltà è fuori discussione. E’ questo, credo, che voglia dire il Comitato e tu stesso abate Vella allorché parlate di lotta tra il bene e il male. Interessantissimo l’auspicio di un nuovo rapporto tra cristiani, ebrei ed arabi.

Anonimo ha detto...

Una testimonianza piccolina, ma proprio perchè tale mi fa piacere condividerla con voi. Questa mattina ho dovuto parlare per telefono con un siciliano che abita da tempo a Cesena. Dopo aver esaurito il discorso mi ha chiesto della Sicilia e del Presidente Lombardo. Mi ha raccontato infine che quando gli capita di poter tornare in Sicilia lo fa con l'aereo, ma ultimamente era sceso con la macchina e, mi ha detto, quannu visti spuntari a Sicilia ntra Bagnara e Scilla, lei u sapi, mi curreru l'occhi cchi lacrimi, cciù giuru.