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venerdì, maggio 23, 2008

E' già caduto

Sono già ricordi felici questi. Quando tutti e tre, Bossi, Lombardo e Berlusconi (Fini neanche lo prendiamo in considerazione) sedevano uniti dopo i risultati delle elezioni. Ricordi felici e lontani.

Perchè dopo qualche ora di senile euforia il cavaliere si è fatto i conti per bene ed il suo sorriso è crollato di colpo.

Aveva già dovuto promettere a destra ed a sinistra: agli americani (Frattini), agli israeliani (la Nirenstein), ai massoni inglesi (Letta e gli accordi con Veltroni), ai russi (i rigassificatori, la Prestigiacomo sotto dettatura ha già autorizzato quello di Priolo), ai tedeschi ed all'impregilo (il ponte). Ma pensava di essere vicino alla realizzazione del suo sogno (o incubo, sono punti di vista...) piduista grazie alle manovre degli ultimi mesi ed ai generosi finanziamenti con cui credeva di avere oramai in pugno la Lega e l'MPA.

Il sogno dell'Italia divisa in tre, con al sud una macroregione fantoccio (con la Sicilia, ma senza autonomia...) dove una nuova classe di ascari telecomandati avrebbe permesso alla padania di avere il suo “giardino” privato mediterraneo.

Ed invece non solo la Lega ha preso tanti voti da poter nuovamente rialzare la testa, ma anche i Siciliani gli hanno tirato un brutto scherzo: un fallimento dell'MPA nel sud Italia ed un particolarissimo successo in Sicilia, dove l'MPA ha superato il 20% alle regionali, ma si è inspiegabilmente fermato al 8% alle nazionali: un risultato che non solo contribuisce ad incrementare la divaricazione tra la Sicilia ed il resto d'Italia, ma che invece di diluire la forza di Lombardo in tutto il sud, la concentra dove il cavaliere non vorrebbe.

Ma il fallimento oltre faro, è stato veramente un fallimento? O piuttosto si è trattato di un calcolo politico di Lombardo? Non è facile rispondere. La concomitanza delle elezioni regionali e nazionali poneva il problema di quale campagna elettorale fare. Per Palermo o per Roma, come chiedevano ad Arcore? Tutto sembrava andare per il verso giusto (quello nordico...) ma ad una settimana dal voto il leader autonomista ha cambiato completamente le carte in tavola, battendo a tutto spiano il tamburo dello Statuto.

E' stata questa una decisione presa in conseguenza dei sondaggi sfavorevoli, o è stata la debacle duosiciliana una conseguenza del suo “cambiamento d'umore”? Forse un po' tutte e due le cose. Certo è che grazie a questi risultati il coltello ora presenta il manico rivolto a sud. La puzza di tradimento rimane.

A Berlusconi non rimane che correre ai ripari. L'Autonomia Siciliana per lui (sì, anche per lui...) è una jattura. La Sicilia è la sua carta più pregiata nel risiko geopolitico internazionale. Se si applicasse lo Statuto mi sa che in Sardegna a trovarlo non ci andrà più nessuno.

Vediamo che strategia sta applicando per ricacciare Lombardo dove lo aveva preso.

Prima mossa: del ministro promesso all'MPA non se ne fa più niente. Mossa stupida: il Presidente della Regione Siciliana è già un ministro. Non solo: questa imprudenza è costata a Forza Italia il comune di Catania, il punto focale dello sviluppo del Mediterraneo nei prossimi decenni.

Seconda mossa: posizionamento di un ministro dichiaratamente anti-siciliano agli affari regionali, il pugliese Fitto. Mossa inoffensiva, visto lo spessore politico del neoministro e la pochezza dei poteri che gli competeranno.

Terza mossa: la terza mossa la svela Capodicase, il quale crede di essere all'opposizione. I fondi destinati alle metropolitane cittadine siciliane sono stati stornati verso nord. In vista delle prossime amministrative in Sicilia, questo sembra un ulteriore regalo a Lombardo.

La cosa più bella dedurre tutto questo dalle parole dello stesso Lombardo in un articolo apparso sul Corriere lo scorso 20 maggio. Parla di colonnelli. Ma se Forza Italia è un esercito, alloro avrà anche un generale del quale questi eseguono gli ordini. Cioè i dissapori non sono con i vari La Russa, Firrarello, Alfano. No no. Il rapporto che si sta incrinando è quello tra i due condottieri:

«ho trovato disponibilità in Berlusconi, fino alle elezioni. All'indomani invece è subentrato un cambiamento di clima che non mi piace»

E poi l'avvertimento per il mancato ministero:

«Non ci resto male se si rispetterà l'articolo 21 dello Statuto speciale, terzo comma: "Il presidente della Regione partecipa al Consiglio dei ministri con voto deliberativo per le questioni che riguardano la Sicilia"»

Ed ecco cosa vuole fare Berlusconi:

«Qualcuno vorrebbe mettere l' Mpa sotto controllo. Per vincolare e commissariare la stessa idea autonomista. Ma non accadrà. Non sono tipo da cascarci»

Il motivo lo abbiamo già detto. La distruzione dell'Autonomia Siciliana è il primo dei piani di Berlusconi, che con il trucchetto del nuovo stato fantoccio duosiciliano vorrebbe con un gioco di prestigio eliminarla. Una volta “liberi” non ne avremo più bisogno. Dall'altro lato chi ha il proprio potere radicato in Sicilia non si può permettere una tale mossa, un vero suicidio politico in questo momento.

Tornando a Capodicase poi, dicevamo che “crede di essere all'opposizione”. Capodicase non lo ha capito che a Roma Veltroni e Berllusconi sono alleati, mentre a Palermo i PD non sono nè al governo né all'opposizione. Semplicemente non ci sono più. Al governo c'è il duo MPA-UDC. Ed all'opposizione? Ovvio: il PDL. Lo dimostrano anche le difficoltà avutesi a Palazzo Reale per l'elezione di Cascio.

Ed è la prima volta dal 1946 che in Sicilia abbiamo una maggioranza ed un'opposizione.

Speriamo che i rapporti tra Lombado e Berlusconi peggiorino. La Sicilia ha solo da guadagnarci dai contrasti con Roma. E poi a Roma... il governo è già caduto. Grazie al voto dei Siciliani.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con te, abate Vella, quando dici che Roma (Arcore) ha disperato bisogno di poter trattare ancora lei, direttamente, in nome e per conto della Sicilia, con la Germania e con la Russia, ma consentirai che Lombardo ce la sta mettendo tutta per farsi fregare. Dopo il ponte, già ha dato la disponibilità della Sicilia per il nucleare, senza che nemmeno nessuno glielo avesse ancora chiesto e poi, nel momento stesso in cui avrebbe bisogno di tutta la Sicilia, con un provincialismo settario, da tifo da stadio, come sin'ora non era mai successo per un Presidente della Sicilia, si è giocato il consenso di tutta la Sicilia occidentale (bada che scrivo da Catania).

Anonimo ha detto...

L'attacco brutale dei nordisti contro il Sud e la Sicilia è semplicemente evidente. Lombardo non è gradito in questa maggioranza, e nemmeno lo Statuto di Autonomia. Se si applicasse la parte finanziaria non so a quante migliaia di miliardi di gettito, oggi prodotte in Sicilia ma accertate e incassate in Italia, solo solo per i prodotti energetici, il buon Tremonti dovrebbe rinunciare.
Il rischio però è che il tatticismo di Lombardo lo facciano sembrare ai Siciliani come un "compromesso" con questo regime di saccheggio, ed in effetti con la vicenda del ponte lo è a tutti gli effetti. Tu dici che l'attacco del PDL porterà acqua al mulino dell'MPA, rendendolo più autonomo in Sicilia (magari sempre con la palla al piede dei suoi stessi notabili o dei "manciatari" dell'UDC). Mah! Forse non sarebbe male...ma non ne sono così sicuro. Il regime sta preparando, anche mediaticamente, un "fallimento" a tavolino dell'esperienza autonomistica e i siciliani non sono sufficientemente informati per capire realmente cosa sta succedendo. Alcuni si butteranno di nuovo a sinistra, come se...fosse qualcosa che ha ancora da dire alcunché ai Siciliani, come se .... fosse vera opposizione. Alcuni si butteranno nell'antisistema grillino che non porterà a nulla per la Sicilia (pur portando avanti battaglie per lo più giuste). Altri faranno i sicilianisti puri (e li capisco, viene il voltastomaco a pensare di allearsi con il PDL) ma non avranno la forza di esprimere un soggetto politico unitario. Tutto ciò neutralizzerà l'autonomismo anti-PDL ma leale alla maggioranza. Solo impuntandosi, a costo di far cadere il governo regionale, Lombardo potrebbe farcela. Ma lo farà? sempre democristiano è... E se dovesse crollare l'MPA (invero oggi molto solido, più del PDL in frantumi in Sicilia), chi difenderà nelle istituzioni lo Statuto? Per molti anni nessuno, anche questo dobbiamo ammetterlo.
A proposito, a Catania abbiamo un candidato (di bandiera per carità) indipendentista. Che fa il FNS? Appoggia Musumeci, naturalmente, come a Palermo appoggiava Orlando. Se questo è il Sicilianismo oggi, forse, turandosi il naso, Lombardo è l'unico argine da prendere in considerazione (il ponte tanto non si farà mai, credetemi...).

Anonimo ha detto...

si, benissimo, lombardo và contro roma, ma per quale motivo lo fà? per gli interessi della sicilia? o per quelli personali e degli amici? e una volta che il conflitto rientra, che succede?

Abate Vella ha detto...

Peppinnappa, (ma anche gli altri)

qualunque cosa faccia Lombardo, qualunque cosa dica, è sempre a seguito di un preciso calcolo politico. Non c'è in lui nessuna convinzione ideologica. Il suo obbiettivo è il potere. Stop.

Quindi ogni cosa che scrivo va sempre messa in questa prospettiva.

Si è sbilanciato su Catania perchè Catania (come ho scritto in diversi post) è il centro focale di tutta la vicenda Siciliana per i motivi che ho già espresso.

Quindi Lombardo non può perdere il potere a Catania.

Perchè abbia detto le altre cose non lo so. Lo scopriremo. Comunque avrà fatto i suoi calcoli.

Massimo,

i tuoi regionamenti sono corretti secondo me. Certo siamo in guerra. Lombardo può tornare utile alla Sicilia, ma manca un vero elemento puramente Siciliano che possa tenerlo sotto pressione. Non possiamo fare altro che continuare a lottare. Ricordiamoci sempre che la situazione al tempo dei Vespri era molto più disperata di questa.

Nebros,

Lombardo lo fa solo per se stesso, come ho detto sopra. Ma se fallirà come presidente sarà finito lo stesso perchè la sua base di potere è tutta Siciliana (e non è tutta clientelare). Per questo motivo lo scontro non rientrerà mai, visto che l'obbiettivo del PDL è quello di eliminare ogni forma di potere radicata in Sicilia di qualunque tipo (la mafia o gli altri politici siciliani hanno sempre comandato grazie all'assenso venuto da fuori).

Non sono un lombardiano, ma bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare. Ripeto: il motivo per cui lo scontro può tornarci utile è perchè il potere di Lombardo è radicato in Sicilia.

Rendiamoci conto di una cosa: il potere del Presidente della Sicilia con lo statuto interamente applicato in campo internazionale è paragonabile a quello del presidente del consiglio italiano.

Questo lo sanno tutti i politici siciliani, italiani ed anche stranieri. Quindi non ha senso pensare che Lombardo sia contro lo statuto quando sa che potrebbe portargli un potere immenso. Il problema è se ha la forza (ed il coraggio) di attuarlo.

Anonimo ha detto...

se lombardo si vuole distaccare da roma e consolidare il potere personale in sicilia, allora che motivo avrebbe di puntare ancora sul ponte sullo stretto?
anzi doverebbe esserne nettamente contrario, visto che lo scopo sarebbe collegare via terra il porto di augusta con quello di gioia tauro, ma dovrebbe, invece, puntare sulla portualità siciliana, no?

Abate Vella ha detto...

Intanto non è detto che Lombardo si voglia staccare da Roma.

Lo farà solo un attimo prima di morire.

Poi, ripeto Lombardo punta al potere. E se essere a favore del ponte gli porta vantaggi politici, lo sarà.

Nel momento in cui non sarà conveniente fare il ponte (in termini di potere politico) a lui non ne importerà più niente.

Il motivo per cui Lombardo potrebbe essere costretto a fare qualcosa per la Sicilia è quel voto "disgiunto" ottenuto alle elezioni. I Siciliani lo hanno votato solo per la regione. Alle nazionali è stato bocciato. Il che significa: ti votiamo solo se fai le cose per bene a Palermo.

Ma questo vuol dire anche potere sul territorio. Vuol dire più tu lotti per la regione e più ti votiamo. I problemi che sono sorti ora servono a fare crollare il supporto popolare per l'MPA.

Se supererà questo difficile momento, la Sicilia potrebbe trarne qualche vantaggio.

Potrebbe. Vedremo.

Anonimo ha detto...

Quello che vuole fare Lombardo è poco chiaro, per quanto mi riguarda potrebbe il suo progetto essere anche funzionale al tentativo di rompere l'unità politica della Sicilia, cui molti tendono, come primo passo per abolirne l'autonomia. La polemica innescata con l'opinione palermitana in ordine alle sue dichiarazioni di voler privilegiare Catania, perchè lì vivono sua moglie e i suoi figli è veramente di bassa lega, una provocazione vera e propria. Così ragionando, se il prossimo Presidente avrà famiglia a Barrafranca, per ipotesi, il nuovo centro della Sicilia sarà Barrafranca. Voglio dire non è quello un argomento da Presidente dei siciliani, per cui o il Lombardo è uno sprovveduto, cosa a cui non credo, ovvero una simile castroneria l'ha detta apposta. D'altra parte, in ordine alla lungimiranza di un suo personale progetto ho tutti i miei dubbi. Lombardo è un uomo di potere, bravo a raccogliere voti, quello che gli mancano sicuramente sono gli ideali, per cui se qualcuno gli garantisce potere, in cambio del suo aiuto per la realizzazioe di un suo progetto, che fotta anche la Sicilia, non credo che Lombardo ci penserebbe più di tanto (vedi ponte). Credo che le difficoltà che sta avendo a Palermo non sono tutte di provenienza romana, ma sono anche legate al suo personale percorso, che evidentemente non piace a tutti. Ovviamente potrei sbagliarmi, anzi mi auguro vivamente di sbagliarmi, staremo a vedere.

Anonimo ha detto...

Concordo sul fatto che, senza una pressione autenticamente sicilianista Lombardo, uomo di potere, si affloscia e si torna alle..solite cose. Ma come fare? Ripeto: con tutti i suoi limiti ed estremismi a Catania c'è un candidato indipendentista. Che facciamo? Bisogna accontentarsi dei piccoli risultati. Se, dopo lo 0,3 % dell'anno scorso de L'Altra Sicilia a Palermo, si riuscisse a fare altrettanto, o addirittura arrivare allo 0,5, sarebbe un successo. Nessuno ne parlerebbe, si parlerebbe dell'ennesimo flop, ma i politici che contano capirebbe che sta fermentando qualcosa di nuovo in Sicilia (e Lombardo diventerebbe più autonomista). Ovviamente però fra di noi ci facciamo subito agenti di dispersione dello sparuto militante voto sicilianista. Perché? per invidia, punto. invidia del nulla, ovviamente. Lo stesso MIS l'anno scorso, da alcuni suoi media, intentò un'assurda polemica contro il candidato de L'Altra Sicilia, a sua volta per meschina invidia e gelosia. Ma noi elettori dovremmo fregarcene. Dovremmo dimenticarci queste ripicche stupide e dare il segnale che chi ha il coraggio di presentarsi per alzare una bandiera, chiunque sia con una Trinacria, va premiato. Ovviamente con un piccolo voto d'opinione che non cambia le cose. Ma se lo fa Forza Nuova perché non farlo noi? Poi, se ne vogliamo parlare, il neo-MIS di oggi ha i suoi problemi: settario, troppo dichiaratamente indipendentista per conquistare consensi a breve nella società civile, incapace di aggregare o coalizzare, pretestuoso nel considerarsi lo stesso degli anni '40,... Ma non importa. Si sta presentando. Gli altri stanno mettendo candidati, quando lo fanno, in partiti italiani a che scopo?

Abate Vella ha detto...

Peppinnappa,

cerchiamo di mettere almeno due punti fermi:

il primo è che c'è in corso uno scontro tra UDC-MPA (potere radicato in Sicilia) e PDL (potere radicato... ad Arcore). Questo mi sembra innegabile.

Il secondo è che qualunque siano i progetti, le cose quasi mai vanno secondo i piani. Gli imprevisti ci sono sempre, anche in considerazione dell'enorme numero di variabili in gioco.

Detto questo, sono d'accordo con te sul fatto che potrebbe lasciare il paravento autonomista non appena si presenti l'occasione, ma solo se questo significherà maggiore potere. Gli scontri con Berlusconi mi suggeriscono che questo non avverrà.

Piuttosto rileggendo i commenti ed il post mi viene un dubbio: siamo sicuri che dietro a Lombardo non ci sia anche qualun altro? (oltre ai voti siciliani ed agli aiuti ricevuti da Berlusconi, intendo).

Siamo sicuri che qualcuno non stia puntando ANCHE su questa pedina, per sicurezza? Questo potrebbe spiegare quella che sembra improvvisa paura da parte del cavaliere nei confronti dell'MPA.

(non mi riferisco alla mafia, che secondo me non c'è più e che comunque appoggerebbe Arcore, non certo l'MPA).

Abate Vella ha detto...

Massimo,

l'attacco che in questi giorni stanno facendo alla Sicilia è qualcosa di incredibile.

Hanno chiuso la discarica di Bellolampo per innescare una crisi rifiuti sul modello napoletano anche da noi (chiusure che è stata dichiarata illegale ma che sembra per ora permanga).

All'improvviso decine di notizie di violenze sui minori, bullismo ed altre amenità hanno riempito giornali e siti internet.

Guarda quest'altro articolo:

http://palermo.repubblica.it/dettaglio/
Mafiosi-e-maschi-padroni-i-siciliani-visti-
da-Telecinco/1461156

Nel frattempo stanno impedendo la formazione del governo con malumori inventati (pdl ed an).

La situazione è molto tesa: abbiamo praticamente tutto l'occidente contro.

Mi chiedo cosa stia succedendo dietro le quinte.

Anonimo ha detto...

Ciao Abate, ho visto la mail solo adesso, questo è quello che penso io:

Il progetto politico MPA ha origine nello stesso periodo in cui è stato deciso che il sistema energetico europeo doveva passare dal petrolio al metano(che durerà quache anno in più)

Putin ne ha approfittato e leggendo la cartina geografico ha capito che un buon hub energetico poteva essere il Sud.

Siccome Ucraina e Polonia non sono affidabili perchè filo-USA e vi sono troppi stati cuscinetto da quelle parti, attraversati dai gasdotti, Putin ha deciso di fare il southstream che con due salti arriva al Sud Italia.Ma pure controllando il gas che va verso i gasdotti siculo-africani.

Putin dunque sta scommettendo tutto sul Sud, su questa operazione si basa la vita stessa della Russia.

Putin non si può permettere dunque che i cittadini del Sud si lamentino troppo o inneschino ribaltoni politici, quindi è stato deciso che il Sud dovrà avere uno sviluppo economico affinchè i cittadini non si abbiano più a lamentare.Putin vuole la tranquillità politica e sociale nelle Due Sicilie.

Putin glielo ha detto chiaramente a Berlusconi, per questo il re di arcore ha lanciato l' MPA.

Certo a Berlusconi non è che piace tanto, ma sa benissimo che se non lanciava l'MPA la sinistra sarebbe tornata in Sicilia e lui perdendo il controllo della zona più strategica d'Italia sarebbe stato completamente sconfitto, insomma tutta l'Italia sarebbe caduta nuovamente in mano alla massoneria anglo-americana.

Cosa succederà in futuro?Berlusconi cederà un pezzo di potere alla volta al Sud, non può fare altrimenti.Ma non ci aspettiamo che ciò accada velocamente perchè ogni cosa ha bisogno dei suoi tempi e gli equilibri non devono essere troppo scossi.

Ad ogni modo per come stanno andando le cose per me va bene, anche nel sud continentale l'mpa si sta espandendo a macchia d'olio, credo che alle prossime elezioni ci sarà un boom.

E magarì si tenterà il colpaccio anche al nord..........

Abate Vella ha detto...

Caro Comitato,

ora sicuramente direi che le nostre posizioni sono piú vicine.

Nel quadro pre-elettorale la cosa che non digerivo da Gonzalo era la posizione di Berlusconi, che é sempre stato e continua ad essere un massone. P2 certo, ma sempre massoneria.

Ora i fatti dimostrano chiaramente che Berlusconi é nostro nemico. Lo si vede anche da quello che succede in Campania (vedi il mio post seguente)

Credo che le nostre posizioni si avvicineranno sempre di piú, soprattutto quando risulterá chiaro che il nucleo di partenza per la libertá oltre che dei Siciliani, anche dei "napoletani" sará lo Statuto Siciliano. Che é giá riconoscimento di nazione sul piano internazionale. E che Berlusconi tenterá con tutti i mezzi di cancellare.

Gli abitanti del regno di Sicilia al di lá del faro voteranno in massa per Lombardo solo DOPO che questi applicherá in pieno lo Statuto in Sicilia. Se non riuscirá ad applicarlo Lombardo scomparirá.

Anonimo ha detto...

Lombardo ieri ha commentato (e quindi confermato) che è un'inezia se tagliano i fondi per le infrastrutture in Sicilia, se ci fanno il ponte. Che progetto c'è per la Sicilia e per tutto il Sud direi, a che gioco sta giocando Lombardo? Bossi e quelli della lega fanno in maniera abbastanza leggibile la loro parte (compreso quando fanno pagare l'I.C.I. dei loro concittadini con i soldi che erano dei siciliani e dei calabresi). Qui, invece, non c'è nulla di chiaro, ma da ciò che appare si sta ponendo concretamente un'ipoteca pesantissima per il futuro e di fatto, col consenso del Presidente della Regione siciliana e lider dell'M.P.A., si è cinicamente accantonato il problema delle infrastrutture siciliane, ma anche calabresi, perpetrando lucidamente a tavolino l'ulteriore degrado del Mezzogiorno. Su quali basi, chiedo, si può riporre una speranza in Lombardo? I giochi di palazzzo, visti da fuori, sembrano sempre tutti uguali, ma le opzioni politiche si vedono e finora non mi pare che ci sia da stare allegri.

Abate Vella ha detto...

Qui non si vuole (e non si deve!!!) riporre alcuna speranza in Lombardo.

La cosa da mettere in evidenza é che stanno accadendo delle cose che prima non accadevano. Il mondo sta cambiando.

Ogni parola detta da Lombardo contiene dei messaggi. Non so oggi cosa vogliano dire le sue parole. Sul ponte secondo me dietro la storia del ponte c'é uno dei suoi sostenitori. Quindi deve sempre rassicurarlo.

Noi dobbiamo continuare a fare la nostra parte. Su questo blog cerco di monitorare la situazione. Non dire evviva Lombardo o abbasso Lombardo.

Per il resto ne so quanto te. Sto cercando di capire quello che sta succedendo.

Anonimo ha detto...

Ciao Abate, sarebbe necessario smentire l'appartenenza di Berlusconi alla massoneria, come fa credere certa informazione di sinistra.La P2 non c'entra nulla con la massoneria.Tant'è che il gran maestro del GOI arrivò a ripudiarla dicendo di non avere nulla a che fare, altri parlavano di "massoneria deviata"
Ma esiste una "massoneria deviata"?
Ti rimando al libro "i fratelli" di alfredo venturi.

I veri massoni sono ben altri ed in genere sono dalla parte di quelli che criticano berlusconi.

Oggi molti si stanno rivelando contrari al Ponte(ultima Mercegaglia di confindustria) questo perchè hanno scoperto del progetto dell'asse augusta-gioia t.
E non perchè si siano improvvisamente scoperti meridionalisti.
Il Sud con l'hub logistico metterà definitivamente in secondo piano il nord decadente e credo che lassù si stiano cominciando a preoccupare.

p.s. Berlusconi non è un nemico è un imprenditore.

Abate Vella ha detto...

Comitato,

hai ragione su questo punto: la P2 non è massoneria. Usare questo termine per la P2 è fuorviante e dovrei stare più attento ad usare le parole giuste.

Comunque sto già preparando un post per puntualizzare la differenza tra P2 e massoneria e perchè si combattono.

Anche io ho spesso detto che non esiste massoneria daviata e neanche servizi segreti deviati (anche se ci sono massoni - e sono la maggior parte - che non si rendono conto di cosa facciano quelli che stanno più in alto)

In realtà le nostre posizioni sono vicinissime e spero che questo venga capito da tuttie e due le parti. Le differenze sul ponte e su certi passaggi storici che riguardano i Borbone non devono minimamente toccare la realtà di un obbiettivo che è sostanzialmente coincidente.

E comunque è necessario e naturale che delle differenze ci siano, in quanto accrescono la possibiltà di reagire nel modo corretto agli stimoli esterni.

Lasciami dire che però considerare Berlusconi solo come imprenditore è una semplificazione troppo spinta (come dire massoneria della P2) ed anche in questo caso il discorso andrebbe articolato meglio.

Ne riparlerò presto in un post specifico dove poi potremo confrontarci nuovamente.

Ne approfitto per aggiungere un altra riflessione che si ricollega ad alcuni commenti precedenti.

Riguardo ai Borbone, nessuno in Sicilia nemmeno tra di noi rinnega il proprio passato. Pur nelle differenze di vedute. Quello che fate voi sulle vostre pagine, cioè di riportare a galla le memorie di quel periodo tramite i personaggi, le opere, gli scempi anche perpetrati contro la nostra memoria storica è un lavoro importantissimo che tutti apprezziamo.

Fine della sviolinata... ;)