Italia.it, il nuovo fallimentare portale turistico italiano da 45 milioni
Internet fa paura. E più di tutti fa paura a chi ha vissuto in prestito il tempo che gli era stato concesso. Quello che ha appunto fatto l' "Italia", basando tutto sull'apartheid politico e culturale di circa metà della sua popolazione. Isolandola dal mondo e ottenendo dai propri padroni mano libera nel genocidio culturale che ha scientificamente attuato negli ultimi 146 anni.
Ma il mondo continua a girare, la storia non finisce e le frontiere continuano ad aprirsi e poi a richiudersi in forme sempre nuove. Ed ecco che arriva la rete: accessibile, istantanea, rivoluzionaria. Scavalca ogni muro e propaganda un nuovo ordine mondiale che molti ancora guardano con sospetto.
Nessuno è ancora capace di dire con sicurezza cosa sarà questo nuovo ordine mondiale, quali le opportunità e quali le minacce (sempre a seconda dei punti di vista), ma è già interessante come coloro che hanno di più da perdere da un qualche cambiamento cerchino puerilmente di trasportare i loro miserabili trucchi sul nuovo media ottenendo risultati da circo delle atrocità.
E' questo il caso del nuovo portale turistico ufficiale italiano, http://www.italia.it/ , maldestro ed arrogante (oltre che ignorante) tentativo di intercettare il flusso di turisti che invece di farsi propinare il solito televisore pieno di mattoni, questa volta nella forma di un volo Alitalia diretto verso la malsana aria meneghina, decidono di saltare su un volo low cost ed arrivare direttamente sulle spiagge siciliane.
Vediamo dunque di iniziare questo tour virtuale d'Italia attraverso le pagine del portale.
Collegandosi alla pagina principale veniamo accolti da una serie di immagini volte a fotografare i mille volti della nostra amata patria: scatti da tutta la penisola, isole comprese, senza didascalia nel caso in cui qualcuno volesse capire da dove viene il suggestivo mulino a vento messo lì a competere con quelli olandesi.
Ora immaginiamo di non essere mai stati in Italia e di non saperne poi tanto. Cerchiamo di capire cosa c'è da vedere attraverso le informazioni del sito. Sulla prima pagina (28/02/2007) notiamo articoli sulla neve (nord Italia), sulla moda (Milano), sulle ville della provincia di Vicenza (?), su un teatro di Perugia (centro Italia), e sul Barocco. Ecco: qui si va a sud. Si, ma dopo aver messo sugli scudi la capitale. Passiamo ad altro.
In alto, alla voce "Visita l'Italia" solo qualche numero riguardo le regioni, poi si passa alla storia d'Italia, e le chicche sono imperdibili. Alle voci "Italia preistorica" e "popoli italici" ci è dato il privilegio di avere notizie sulla Valcamonica, sui Villanoviani, sugli Etruschi. Per il resto non si sa cosa sia la civiltà di Castelluccio, cosa siano i Siculi o i Sicani o addirittura cosa sia la Magna Grecia, tranne una generica allusione parlando degli Etruschi. Quindi si passa direttamente a Roma. Siracusa, Crotone o Taranto non sono esistite.
Saltiamo qualche secolo, ed arriviamo al medioevo: secondo le baggianate del portale delle fandonie "gli Arabi si stabilirono in Sicilia, divenuta base per le incursioni nel Mediterraneo dei pirati saraceni, per secoli autentico flagello delle popolazioni rivierasche che ne venivano colpite": poteva essere altrimenti? Lo splendore della Sicilia araba, da cui nacque la letteratura siciliana e poi quella italiana, centro del sapere di allora, trasformato in disgrazia per tutta l'umanità.
Ma veniamo all'anno mille: qui si dovrà pur parlare dell'impero normanno... No: non sono riuscito a trovare menzionato Federico II, ma in compenso ci sono tutti i comuni del nord Italia, motivo di una arretratezza culturale che è arrivata sino ai nostri giorni. Basta, non me la sento di arrivare sino al risorgimento.
Passiamo a "Cosa fare" dal menù in alto: possiamo scegliere tra Arte e Cultura (unica citazione per il sud Castel del Monte a Bari) Enogastronomia (di nuovo la Puglia con le orecchiette) salute e Benessere (Isola d'Ischia), Religione e Spiritualità (nessuna citazione), Sport e Tempo Libero, dove la Sicilia viene menzionata praticamente solo per un giretto in Mountain Bike sull'Etna.
Alla voce "Itinerari" finalmente una inconfondibile immagine della Sicilia: una fila di vecchietti con la coppola. Ma chissà cosa vorrà mai suggerire questa bella immagine... lasciamo perdere. E va bene qualche itinerario c'è, forse siamo stati precipitosi. Ma andando agli eventi torniamo a sprofondare: a parte Eurochocolate di Modica non c'è niente. Santa Rosalia e Sant'Agata non sono neanche citate.
Forse perché le città di Catania e Palermo sono amministrate dalla destra? E sì perché facendo un rapido calcolo sembra che date, luoghi, eventi siano selezionati anche in base al colore politico. Incredibile: abbiamo anche il portale turistico politicizzato.
Ma ecco che arriviamo al gran finale: cliccate pure su "Organizza il tuo viaggio", ed ecco che la farsa si rivela ai nostri occhi in tutta la sua indecenza. Una freccetta cerca di suggerire al futuro turista l'aeroporto di Malpensa, ultimo disperato tentativo di salvare capra e cavoli (Alitalia + Hub) con possibile alternativa su Roma. Questi, secondo il portale di tutti noi italiani, sarebbero gli unici modi per arrivare in Italia per via aerea.
Non c'è che dire, sono alla frutta. Sarà anche per questo che sui giornali nazionali sono spuntati dei suggestivi articoli nei quali sembra si accusi la Regione Siciliana di sabotaggio perché sta per varare un suo portale turistico ulteriormente potenziato. Non dovrebbero forse i siciliani accontentarsi "di alcune pagine informative" su italia.it ed abbandonare il loro sito da 25 milioni di contatti al mese per il bene della nazione?
E già. Il crocevia della civiltà, la culla dei popoli, il 60% dei beni culturali italiani dovrebbe accontentarsi di essere definita "base per le incursioni nel Mediterraneo dei pirati saraceni". E che diamine.
4 commenti:
Concordo con te cone le critiche ma lascia perdere la politica.
Il Portale l'ha voluto stanca do yuo know?
Per quanto riguarda i contenuti, alle regioni sono andati più della metù dei famosi 45 M€, si vede che la sicilia non li ha spesi o non sa come farlo, se non sbaglio il governatore è cuffaro conosci anche lui?
Caro Abate, mi sono incuriosito sulla questione che hai posto, il tuo discorso è bello, lodevole ma un pò avventato e frettoloso.
Si d'accordo, si saranno mangiati un bel pò di soldi, il sito italia.it non servirà a nulla e non sarà certo di aiuto ai turisti che sono molto più preparati degli italiani sull'Italia perchè navigano tanto e comprano i viaggi su internet già da molto tempo.
Ma il discorso politico e di diseguaglianza di trattamento fra le regioni non li credo fondati.
Poco fondato anche il discorso su Alitalia. Cliccando su "viaggiare in italia" si vedono tutti gli aeroporti e cliccando sul pallino di qualsiasi aeroporto si vede l'elenco di tutte le compagnie aeree, anche quelle low cost.
Per concludere nella home page del sito, prima di entrare, si può appoggiare il mouse sul pallino verde che lampeggia in Sicilia, compare una nota storica sul "grande scrittore e drammaturgo" Luigi Pirandello..
Sei un pò troppo suscettibile ma visto che lo sei per la Sicilia te lo perdono. ;)
Caro Alex,
grazie per il commento.
Come vedi i miei post cercano di "provocare" o meglio di suscitare pensiero: se tu dopo aver letto sei andato a controllare, il mio post ha avuto successo.
Per quanto riguarda gli appunti che mi fai, è ovvio che molte delle cose che dico sono frutto di un'opinione che può essere giusta o sbagliata. Però noto che non hai niente da dire sulla storia: forse non sei siciliano e quindi non conosci bene la storia della Sicilia...
Per quanto riguarda gli aeroporti ti confermo quello che ho scritto: il sito indica due aeroporti internazionali. L'aeroporto di Catania però è internazionale ed è collegato stabilmente con Madrid, Barcellona, Praga, Parigi, Londra etc etc, quindi la cartina è falsa (o almeno errata).
Ti faccio anche notare che gli errosi sono molti di più di quelli che ho elencato e guarda caso tutti in un senso. Tanto per fare un (ulteriore) esempio, in Italia non esiste alcuna Regione Sicilia, come si evince dalle varie mappe e schede. Esiste invece una Regione Siciliana, e la differenza è sostanziale: significa che la Sicilia esiste come entità indipendentemente dallo Stato Italiano (e non Italia) ed essa è abitata dal Popolo Siciliano.
Comunque continua a seguirmi... ed a "pensare" che è la cosa più importante.
Caro Abate ritorno qui per segnalare un articolo molto interessante sull'argomento italia.it
http://www.downloadblog.it/post/3519/italiait
Questo portale di problemi ne ha tanti ... oltre quelli qui segnalati.
saluti
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