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giovedì, marzo 26, 2009

Alta bestialità

Per chi arriva all'aeroporto di Palermo è una sorpresa scoprire che la stazione ferroviaria per il collegamento con il centro città si trova appena fuori dall'area bagagli. Dal terminal arrivi, nel giro di pochi minuti, si è già in viaggio per il centro città.

Fine delle note positive. Perchè le carrozze, le stazioni intermedie ed il tracciato stesso sono in condizioni stomachevoli tra immondizia, erbacce e macchie di sconosciuta origine sulle poltrone. La cosa non ci stupisce, visto che quel tratto di ferrovia è gestito da Trenitalia.

E non ci stupisce neanche leggere che la Fondazione Sabir, condotto uno studio sul collegamento ferroviario Catania-Palermo, abbia concluso che è possibile portare il tempo di percorrenza in 1 ora e 15' contro le attuali cinque ore ("Lanciata la sfida a Trenitalia: Catania-Palermo in 75 minuti", LaSiciliaWeb.it 23-03-09) . Non solo:

"Con 2,5 miliardi e la costruzione di nuove infrastrutture - ha spiegato Carmine Caprì, presidente della fondazione Sabir - potremmo poi passare a 1 ora e un quarto, risparmiando notevolmente sugli oltre 4 miliardi previsti da Rfi".

Cosa ha risposto l'inutile RFI? Ecco:

“Siamo consapevoli di poter ridurre di almeno un'ora i tempi di percorrenza con la razionalizzazione dei servizi e l'eliminazione di qualche fermata - ha detto Matteo Triglia, direttore del settore Investimenti di Rfi - Poi, oltre al raddoppio fino a Castelbuono, abbiamo progettato un nuovo percorso tra Palermo e Catania con la riduzione dei chilometri percorsi. Il costo - ha proseguito - è di 4 miliardi”

Il “Direttore del settore Investimenti di Rfi”, Matteo Triglia crede ancora che i Siciliani siano pronti ad abboccare a tutte le bestialità che dicono a Roma.

La cosa più stuzzicante della vicenda, risiede però nell'interessamento per la cosa del sottosegretario alle infrastrutture ed ai trasporti Reina (MPA) (Il Sottoosegretario Reina: "Una lezione allo Stato", LaSiciliaWeb.it 23-03-09):

Reina ha anche annunciato che da domani Francesco Russo, consigliere d'amministrazione della Sabir, sarà uno dei suoi consulenti. "Vogliamo il Ponte sullo Stretto - ha concluso Reina - per aprire la Sicilia a nuove opportunità e non per chiudere il nostro territorio che deve essere adeguatamente collegato al suo interno e rappresenti davvero il baricentro del Mediterraneo".

Questa scelta può solo suscitare apprezzamento. Siamo infatti sicuri che Francesco Russo (volendo) non impiegherà molto a scovare le magagne nascoste nei progetti delle infrastrutture di servizio al ponte, progetti che vedono pesantemente coinvolta Rfi. Costringendo Reina a bloccare QUEL progetto.

Nel frattempo, per risolvere il problema del collegamento CT-PA, espropriamo tutta le rete ferroviaria siciliana ad Rfi quale parziale risarcimento dei danni provocati all'immagine della Sicilia dalle condizioni della tratta Punta Raisi – Palermo e sistemiamoci tutto da soli.

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Dalla Fondazione Sabir leggi anche "Dorsale ferroviaria in Sicilia contro la stangata petrolifera", La Sicilia del 19 luglio 2008

12 commenti:

Anonimo ha detto...

prima della PA-CT, c'è il completamento del raddoppio della ME-PA.
ma con il catanese lombardo, ne dubito fortemente...

rrusariu ha detto...

Hai ragione Nebros, ma soprattutto dovremmo ripensare il tutto il trasporto siciliano. Confiscare le tratte in disuso o "abbandonate" come Punta Raisi-Palermo.

Ridurre il sistema trasporti su ruota gommata.
In Svizzera con un sistema orografico e montuoso convivono trasporti ferroviari superveloci e locali. E' vero ci vogliono investimenti ma fin quando le "nostre" banche sono in mano a banchieri stranii sarà molto difficile trovare risorse liquide da impegnare nel trasporto.

Un paese è forte quando ha un'infrastruttura ben sviluppata, la Sicilia sarebbe veramente un hub tra il nord e il sud del mondo, se solo avesse al suo interno un sistema che collegasse Trapani-Himera-Porto Empedocle-Gela-aUGUSTA-KATANIA-Messina.

Un sistema integrato di stoccaggio merci e trasporti, con opportunità di lavoro notevole rispetto al ponte.

Ci sono nazioni che sono solo arcipelaghi senza bisogno di ponti!!! A Berlusca gli interessa fare il favore agli amici che così fanno il favore a lui!!!

Anonimo ha detto...

Il ponte, ormai è certo, è tecnicamente tutt'altro che pacifico che si possa fare ed in ogni caso le sue condizioni di percorribilità lo rendono del tutto inaffidabile, per non dire inutilizzabile per tragitti veloci. Insomma sarebbe solo un costosissimo giocattolone da guardare da parte di coloro ai quali piacciono questo tipo di giocattoloni. Il ponte è purtroppo come un tumore grave che pesa su tutta la stategia dei trasporti siciliana, succhiando risorse e lasciando nell'immobilismo ogni progetto. E' una grave questione politica, sia siciliana, sia italiana, in quanto è il segno più vistoso di quanto potente sia il lobbismo occulto in Italia.

Comitato Storico Siciliano ha detto...

Ho trovato il progetto della rete ferroviaria borbonica per la Sicilia (1859) e non c'entra davvero nulla con quella attuale, figlie delle speculazioni piemontesi del'800.

Forse potrebbe aiutare a capire come dovrebbe essere impostata oggi una rete ferroviaria al servizio dei siciliani e non di TreniPadania(ovvero fatta per spedire merci al Sud ed emigranti
al Nord)

Domani la pubblico.

Abate Vella ha detto...

Nebros... ti piace pizzicare eh ;)

Lombardo non é catanese dal punto di vista politico. Ma ha conquistato Catania che é il suo principale bacino di voti, per cui deve accontentare il suo principale blocco.

E' proprio su questo argomento (collegamento con Termini Imerese e Punta Raisi) che vedremo quanto vale Sindoni.

Anonimo ha detto...

oltre alla riscontr strutturale tutto da verificare, oltre alla mostrusità del progetto, allo spreco dello risorse da assegnare impregiro, oltre alla devastazione di scilla e cariddi mandàla della nostra anima. C'è la perdita dell'identità isolana, perchè quel contatto con il continente modifichèrà millenni di interiotà siciliana. L'isola col contatto non mi piace.

Anonimo ha detto...

in che senso pizzicare?
dico semplicemente le cose come stano...
perchè dici che lombardo non è catanese dal punto di vista politico?
leggendo la sua biografia si evince proprio il contrario.
lombardo non deve accontentare il suo bacino di voti; lombardo è il PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA e deve far sviluppare omogeneamente tutta la sicilia.
lombardo vuole annientare definitavamente messina, non a caso ha detto che non le concedeva assessori, ma se ne occupava direttamente lui (mi sono venuti i brividi appena sentii questa affermazione).
non so cosa ti aspetti da sindoni; egli è solo un sindaco di un paese di 12.000 persone, eletto in liste civiche.

Peppinnappa ha detto...

Vedi Nebros,io credo che la questione Messina sia strettamente legata alla questione ponte, perchè se metteranno mano alle opere preliminari del ponte senza completarlo (cosa che ritengo probabile) Messina subirà un irreversibile scempio del suo territorio tanto immane e grave, quanto inutile, se invece il ponte va e funziona (cosa che ritengo pressochè impossibile), Messina resterà completamente baipassata. Ma il problema in realtà non riguarda Lombardo, il quale tiene solo a non inimacarsi la lobby del ponte, ma riguarda proprio i messinesi, perchè uno del "signori" del ponte, se non sbaglio, è proprio messinese. Se la Sicilia, come dicevo prima è prigioniera del ponte, Messina in questa scomoda situazione si trova in prima linea.

nebros ha detto...

il problema di messina è che è una città economicamente morta. non esiste più nulla!
tutte le aziende hanno chiuso; sono stati spostati altrove (vedi catania)molti uffici pubblici...
messina è sempre stata la capitale economica della sicilia, proprio perchè essa ne era la sua porta verso l'esterno; se messina muore, significa che la sicilia farà la sua stessa fine.
è la cartina di tornasole

Abate Vella ha detto...

Nebros,

sul perché Lombardo politicamente non sia catanese, do qualche indicazione nell'ultimo post ("ci siamo").

Sono d'accordo con la sua decisione di occuparsi direttamente di Messina. Semmai ti sarebbero dovuti venire i brividi se avesse delegato qualcuno dell'MPA...

Questo perché anche Lombardo sa quant'é importante Messina.

Ma anche qui il discorso si ripete: come sei ideologicamente contro il cristianesimo, lo sei anche contro Lombardo, qualunque cosa faccia. Se tutti facessero politica con il tuo modo di affrontare le cose saremmo in perenne guerra mondiale.

Mi chiedo se Lombardo si stacca da Berlusconi di cosa di lamenterai allora.

Quando c'era da attaccare Lombardo l'ho fatto senza problemi. Ora le cose stanno cambiando e bisogna prenderne nota.

nebros ha detto...

beh, abate, a me piace la coerenza e l'onesta intellettuale; se lombardo dice di essere autonomista, lo deve essere sempre e non a piacimento o a parole; tra l'altro ritengo di essere uno dei pochi indipendentisti che ritiene lombardo l'uico politico che dispone la sicilia; il problema è che l'MPA non è un partito, ma "un contenitore elettorale con un grande leader", proprio come il PDL.

per quanto riguarda il cristianesimo, non ho nessun fastidio se qualcuno mi dice di seguirne i dettami; mi dà fastidio quando si vuol far diventare il cristianesimo uno stile di vita per l'umanità

Abate Vella ha detto...

Nebros,

questa volta sono completamente d'accordo con te...

Sia su Lombardo, che sull'MPA, che sull'argomento religioso.

Non ho fastidio del fatto che qualcuno voglia fare diventare il cristianesimo uno stile di vita per l'umanità, ma non è questo quello che cerco di veicolare.

Affronto l'argomento per due motivi: perchè il cristianesimo contiene anche un messaggio politico molto forte e secondo me importante per la nostra Terra (capirai che essere d'accordo con certi aspetti politici dell'Islam - ad esempio - non vuol dire diventare musulmani!) e poi perchè quel messaggio politico discende da una visione del mondo in parte condivisa da molte altre religioni e che sta alla base dei fatti storici che stiamo vivendo in quanto è la visione contraria a quella materialistico-pagana (non sto facendo di ogni erba un fascio: anche i culti pagani hanno valori importanti che non sono stati abbandonati dalle religioni monoteiste) che viene mascherata nel capitalismo anglosassone.