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martedì, febbraio 10, 2009

La sindrome di Lampedusa

Vi immaginate se in un campo di concentramento tedesco all'improvviso un gruppo di prigionieri ebrei avessero deciso di raccogliere le firme e presentare una petizione alle guardie in modo da poter diventare essi stessi nazisti.

E dopo essere diventati nazisti, cosa avrebbero fatto? Beh... da nazisti avrebbero dovuto fare ai loro ex compagni di prigionia quello che facevano tutti i nazisti. Mi sembra ovvio.

Possiamo anche immagine che qualcuno fece proprio questo. Li potremmo chiamare delatori, se volete. Altri userebbero termini più spregevoli. Lo facevano per alleviare almeno un pochino le loro sofferenze. Chissenefrega se poi quella piccola delazione sarebbe costata la vita ai propri compagni?

Oggi invece, in tempi di psicosi da aviaria, negli isolotti intorno alla Sicilia si sta diffondendo una strana epidemia. Certi ominicchi (e donnicciuole) da due lire dopo la frequentazione di una qualche meretrice (o meretricio) incontrati in una loro gita al nord ne vengono infettati irreparabilmente.

La cosa non sarebbe in sé gravissima. Il problema è che l'infezione sembra parecchio contagiosa e nei ristretti ambienti isolani la diffusione velocissima.

Il primo focolaio di tale male lo abbiamo affrontato a Lampedusa grazie ad una donzella locale che in colore verde-lippo ha tentato con tutti i mezzi di votare al tradimento i suoi concittadini.

Quel focolaio è stato finalmente affrontato in modo deciso ed ora la situazione sembra essere tornata sotto controllo. Anche se l'allarme non può ancora dirsi rientrato.

Ma non passa neanche il tempo che un altro morto vivente residente a Lipari, tal Adolfo Sabatini, consigliere comunale, subisce il contagio e si ammala di questa “sindrome di Lampedusa”, pare esultando in tribuna al goal con il quale la Juventus ha regolato il Catania domenica scorsa.

Il nostro, forse considerando troppo “meridionale” Bergamo, ha scelto come patria putativa Bolzano. Ed incredibilmente ha già trovato ben 1000 Giuda ai quali distribuire i suoi sacchetti coloniali da 30 denari l'uno arrivati freschi freschi da Roma.

Ma attenzione: “ovviamente quella lanciata dal consigliere eoliano è solo una provocazione, che non è giunta ancora sul tavolo del presidente della regione autonoma del Trentino-Alto Adige.”

Certo... anche quella dei delatori ebrei era solo una provocazione, e per protestare contro le sofferenze patite dalle vittime si riproponevano di unirsi ai carnefici. Bella provocazione.

Dall'altra parte la risposta non giunge inattesa:

“Alcuni siti internet del sudtirol, però, hanno accolto bene la proposta: «Finalmente - pubblicano  on line - potremo aggiungere il mare alla bellezza delle nostre montagne».”

Lassù a parole sono sempre pronti a denigrare. Denigrano e denigrano. Ma sempre con gli artigli nel sacco.

Che Lipari sia stata spesso presa a calci da Palermo lo sappiamo tutti. Ma certi limiti non andrebbero mai oltrepassati. Se il problema é Palermo andate lì a sbattere i pugni. Evitate di coprirvi di fango in questo modo, prima chiedendo l'elemosina a Roma e poi prostituendovi alle guardie del campo di concentramento.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

il tuo blog sarebbe da leggere dall'inizio alla fine...
peccato che mi sono perso un bel pò di tempo!

tenterò di rimediare.
nel frattempo di aggiungo ai miei siti preferiti.
un saluto

Anonimo ha detto...

Abate Vella, si sta tentando di ricucire, a Roma, ad ogni costo, lo strappo tra MPA e PDL e passa all'ARS la riforma sanitaria del PDL, ma con l'assenza dei deputati dell'MPA;ossia siamo amici, ma certe leggi votatevele da soli. Cosa sta succedendo?

Abate Vella ha detto...

sR,

ho dato un'occhiata al tuo blog ed ho trovato il link al sito di Giuseppe. Da lí ho preso qualche informazione per un post...

Peppinnappa, sta succedendo che finalmente si scoprono gli altarini e possiamo capire qual'é il vero nocciolo della questione, le elezioni piú che la sanitá.

Sto anche io osservando al cosa attentamente.