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venerdì, febbraio 13, 2009

Chi ha incastrato Vittorio Sgarbi?


Navigando in rete si colgono di tanto in tanto dei rumori di fondo, delle vibrazioni relative ad un qualche avvenimento o ad una qualche figura che hanno lasciato degli interrogativi dovuti a delle circostanze più o meno casuali.

Un nome tra i più “mormorati” nelle ultime settimane è quello di Giuseppe Gatì, agrigentino, morto recentemente in circostanze che molti in rete giudicano poco chiare.

Tra queste righe non ci occuperemo di questo tragico evento (Giuseppe aveva 22 anni), ma dell'iniziativa che poco tempo prima lo portò sulle pagine dei giornali, iniziativa che ci interessa perchè permette di cogliere alcune sottigliezze della situazione politica siciliana.

Rendiamo comunque omaggio a Giuseppe tramite le parole con cui egli stesso si descrive sul suo blog (www.lamiaterraladifendo.it), alla pagina Chi Sono:

Giuseppe Gati’ Savio, nato ad Agrigento il 18 /10/1986, residente a Campobello di Licata (AG) cittadino libero.
Ho voluto specificare il mio “status”, per combattere il servilismo che ogni giorno di più avvolge il nostro Paese.
Ho scelto di rimanere in Sicilia, di non andare via anche se vivere qui è duro, durissimo.
La Sicilia non è bella, è bellissima, ed io voglio lottare per far si che questa vituperata terra possa rinascere.
Cerco di fare cio’, portando dentro di me il ricordo di gente come Falcone, Borsellino, Pio La Torre, Peppino Impastato, Pippo Fava, Beppe Alfano... e  tutti coloro hanno dato la vita per ridare dignita’ alla Sicilia e ai Siciliani.


Giuseppe diventa personaggio pubblico quando lo scorso dicembre nella sua Agrigento irrompe accompagnato da una telecamera per contestare pubblicamente il misteriosamente Sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi. Ecco il video ripreso da quella telecamera:



Una contestazione a mio avviso poco condivisibile nella forma e poco efficace nella sostanza. Dico questo non per schierarmi, ma perché il “danno” che potrebbe subire l'obiettivo preso di mira da Giuseppe a causa di quello che vediamo mi sembra veramente marginale. Contestazioni ben più forti di questa ne abbiamo viste parecchie anche contro personaggi molto più “potenti” di Sgarbi.

Anzi, lo stesso Sgarbi proprio in Sicilia fu qualche anno fa al centro di una querelle molto più seria quando alcuni cittadini di Zafferana Etnea, primo tra tutti il fratello del sindaco Leonardi, minacciarono di fargli fare la fine di Empedocle e di buttarlo nel fiume di lava sottostante. Ed a quanto pare qualcuno tentò anche qualcosa di più della semplice minaccia:

«Mi auguro di vedere la lava che cancelli queste brutture, queste case orribili, realizzate alle pendici del vulcano». Vittorio Sgarbi arriva sull' Etna ed e' subito polemica. Dopo aver spiegato ai giornalisti il perche' della sua visita in Sicilia il polemista del "Costanzo Show" ha rischiato di essere linciato. (“Assalto a Sgarbi, Il Corriere, 14 aprile 1992)

Ma ricapitoliamo brevemente il recente percorso di Sgarbi in Sicilia.

Il simbolico sbarco in Sicilia alla volta di Salemi in chiave unitaria [*], condito da invettive contro il sindaco di Capo d'Orlando (reo di avere danneggiato una targa recante il sacro nome del nizzardo) e da altre battaglie perse di cui questo blog si è occupato (vedi i post In Libia con furore e Gli sceicchi invasi dai topi), è stato recentemente seguito da una piroetta di 180 gradi che lo pone a fianco del Presidente Raffaele Lombardo.

Su una cosa in particolare i due si sono trovati in sintonia: le pale eoliche, esecrate per motivi apparentemente diversi (il critico spara allucinati paragoni: «Le pale eoliche? Hanno sull' ambiente lo stesso effetto violento di un pedofilo su un bambino», il politico le taglia dal piano energetico regionale ) ma che nella sostanza conducono ad un solo obiettivo, l'ex prima donna di Sicilia Totò Cuffaro e l'aspra lotta che vede l'MPA contrapposto al duo PDL/UDC.

Il collegamento politico tra le pale e Totò (per il tramite di Berlusconi) lo avevamo già messo in evidenza (vedi il post Briscola a mazze) grazie ad un agenzia di stampa dello scorso 2 dicembre:

Palermo, 2 dic - E' del gruppo siciliano Moncada Energy di Agrigento il piu' significativo dei quattro progetti italiani oggetto dell'accordo italo-albanese firmato oggi a Tirana alla presenza del Premier italiano Silvio Berlusconi e del Primo ministro albanese Sali Berisha. (...) La costruzione della più grande centrale di energia eolica mai progettata in Europa, per 500 Mw

Ora leggendo il blog di Gatì capita anche di notare che: “Il sindaco di Agrigento Zambuto, il giorno prima presiede e plaude l’inpresa di Moncada, re delle pale eoliche e il giorno dopo sta insieme a Sgarbi il suo nemico giurato numero uno.”

Che errore per una persona attenta come Sgarbi. Ecco cosa capita quando si è troppo pieni di sé, si cade vittima degli adulatori. E Zambuto, mentre si dimostra adirato con Lombardo per la storia del rigassificatore di Porto Empedocle («Quest'amministrazione - conclude Zambuto - intende in tempi brevissimi, chiamare la popolazione agrigentina ad esprimersi, dal momento che la costruzione del rigassificatore incide irreversibilmente sullo sviluppo di questo territorio»), sembra invece recidivo nei confronti del primo cittadino della prima capitale d'Italia che sulla mastodontica opera industriale significativamente non ha niente da ridire (almeno sino ad ora) e lo insignisce della cittadinanza onoraria.

Sgarbi però si è infine rifiutato di andare a ritirare il cadeux del collega:

Per evitare – spiega Sgarbi - di essere l’obiettivo di una insensata polemica dopo ciò che è successo in una precedente visita disturbata per trarne una documentazione audiovisiva pretestuosa, e per evitare che una tale strumentalizzazione si ripeta. Il sindaco di Agrigento Marco Zambuto – racconta Sgarbi - mi comunica che, da informative delle forze dell’ordine ha saputo che, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria, un gruppo di provocatori, sotto il pretesto di una malintesa moralizzazione e della lotta alla mafia, ha preparato una imboscata.

Conoscendo la sua sottile dialettica, rimaniamo con un dubbio: intende forse insinuare che il sindaco sapesse già la prima volta della contestazione preparata (le forze dell'ordine diramerebbero informative in tal senso...) ed avesse voluto incastrarlo per colpire la sua immagine?

Ecco come finì quella passata contestazione sempre secondo quanto riferito dal blog di Giuseppe:

E' importante sapere cosa succede dopo. I miei amici vanno via perchè impauriti, mentre io vengo trattenuto dai vigili. Si avvicina un uomo in borghese, che dice di appartenere alle forze dell’ordine e cerca di perquisirmi perchè vuole la videocamera (che ha portato via la mia amica). Io dico che non puo’ farlo e lui mi minaccia e mi mette le mani addosso. Arriva un altro personaggio, e minaccia di farmela pagare, ma i vigili lotengono lontano. Dopo vengo preso e portato in una sala appartata della biblioteca, dove la polizia prende i miei documenti e il telefonino. Chiedo di vedere un avvocato (ce n’era addirittura uno in sala che voleva difendermi), per conoscere i miei diritti, ma mi rispondono di no. Mi identificano piu volte e mi perquisiscono. Poi mi intimano di chiamare i miei amici, per farsi consegnare la videocamera, ma io mi rifiuto. Arriva di nuovo il presunto appartenente alle forze dell’ordine in borghese e mi dice sottovoce che lui dirà di esser stato aggredito e minacciato da me. Non mi fanno parlare, non mi posso difendere. Dopo oltre un’ora e mezza mi dicono che non ci sono elementi per essere trattenuto ulteriormente, mi fanno fermare il verbale di perquisizione e mi congedano con una frase che non posso dimenticare: “Devi capire che ti sei messo contro Sgarbi, che è stato onorevole e ministro…”.

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[*] Salemi fu la prima capitale d'Italia. Ecco la descrizione del massonico episodio fatta da wikipedia:
Il 14 maggio del 1860 Giuseppe Garibaldi occupava Salemi, accolto con entusiasmo, grazie all’aiuto del barone Sant’Anna, che si era a lui unito con una banda di picciotti assumendo la dittatura in nome di Vittorio Emanuele II Re d’Italia. Nella Piazza Dittatura del comune, una lapide ricorda che in quella data Giuseppe Garibaldi arrivò a Salemi da Marsala dichiarandosi dittatore del Regno delle Due Sicilie “Siciliani! Io vi ho guidato una schiera di prodi accorsi all’eroico grido della Sicilia, resto delle battaglie lombarde. Noi siamo con voi! Non chiediamo altro che la liberazione della nostra terra. Tutti uniti, l’opera sarà facile e breve. All’armi dunque!”. In quell’occasione l’Eroe dei Due Mondi issò, personalmente, sulla cima di una delle tre torri del castello Arabo-Normanno la bandiera tricolore proclamando Salemi la prima capitale d’Italia; titolo che mantenne per un giorno.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Insomma ci hanno rimandato Garibaldi. Ma a proposito di Capo d'Orlando che tu richiami nel tuo post, da quelle parti hanno sempre avuto delle riserve nei confronti del "condottiero". Guarda cosa andava a scovare niente di meno che,Leonardo Sciascia, conoscitore profondissimo delle cose di Sicilia, in quel di Naso, per chi non lo sapesse, nobile e pittoresca cittadina vicinissima a Capo d'Orlando.
http://www.naso-messina.it/sciascia_butt%C3%A0.htm

Anonimo ha detto...

il libro è scaricabile da questo sito
http://www.capodorlandoweb.it/

ovviamente è un libro scritto da un prete fedele ai borboni, quindi và tenuto conto di questo

beh, Naso è un paese importantissimo nella storia siciliana e non solo, in esso nacuero ad esempio Ignazio Pierlongo (Presidente del Tribunale del Real patrimonio) e Giovanni Raffaele (Ministro del primo governo dittatoriale di Garibaldi, poi Deputato, e infine Sindaco di Palermo e senatore del Regno), solo per fare due esempi

Anonimo ha detto...

Ma di questo megaprogetto aereo-navale cinese di cui ha parlato "La Sicilia" di ieri che si pensa?

Anonimo ha detto...

tre notizie che meriterebbero tre editoriali. Le novità incalzano.
1) Mentre l'erario italiano fa la respirazione bocca a bocca a Malpensa, il mercato (perché i cinesi non lo fanno se non ci vedono) punta sull'hub in Sicilia; vicino al Sud-ovest, a Catania, ovviamente, ma un po' internato per garantire (chissà quando) qualche collegamento relativamente veloce con la capitale politica e amministrativa. 1-0

2) L'MPA sfonda nella difficilissima Sardegna, terra di indipendentismi e autonomismi di vecchia data dove poteva sembrare imitazione di importazione sicula. Si passa dallo 0,6 delle politiche (senza concorrenza) al 2,33 delle regionali, circa un quarto dell'8,71 complessivamente andato a liste autonomiste e indipendentiste. Per inciso, la Sicilia se lo sogna un candidato indipendentista con il 2/3 per cento, ma alla fin fine questi sardi parlano parlano ma poi danno a partiti non romani meno del 9 % contro il 22 e passa preso in Sicilia alle ultime regionali. Comunque il progetto del partito del Sud avanza anche nelle regioni difficili e di frontiera (Abruzzo, Sardegna). Chissà cosa succederà alle europee nel profondo sud o in Sicilia. Circolano sondaggi con l'MPA al 26 % in Sicilia con punte del 40 nel catanese. 2-0

3) Sembra che stia per nascere (contro la volontà di Veltroni, Fassino, e falliti vari) il Partito Democratico Siciliano, realmente autonomo da Roma. E' l'unica speranza che hanno di sopravvivere ma può essere anche un'interessante svolta per dare un sostegno vero all'autonomismo isolano. 3-0

Non montiamoci la testa però. Il vento è favorevole ma ci vuole freddezza.

Anonimo ha detto...

eh si, prima il pds (partito democratico siciliano) poi il pds2 (partito democratico del sud) poi il pdn (partito democratico del nord) e già che ci sono anche il pdc (partito democratico del centro)
Mai partito politico fu più inutile e vergognoso del PD. Mai.

Comunque miei cari siciliani, badate bene che gli indizi indicanti un omicidio per Giuseppe sono molteplici.
Prima le versioni contrastanti sulla morte. Ora finalmente sappiamo che è morto nell'ovile di un fornitore del padre e non allo stabile di famiglia. E già questo è tutto dire.
Poi vi consiglio di approfondire la storia del Sindaco...

au revoir

Abate Vella ha detto...

sR,

Si... gli indizi sono molteplici...

Nel post non ho voluto discutere la cosa perché ho la sensazione che la vita "pubblica" di Giuseppe (cioé la contestazione di Sgarbi) non sia tutto.

Ho voluto dare il mio contributo sulla questione inquadrando quell'episodio nella lotta politica (che in realtá é quasi una guerra civile...) siciliana (e che comunque coinvolge tutta l'Italia, come la presenza di Sgarbi testimonia).

Quando si hanno ventanni si ha coraggio da vendere, ma é facile venire (senza volerlo) messi in mezzo ad ingranaggi molto piú forti di noi.

Penso anche che tu abbia ragione quando suggerisci di approfondire la posizione del sindaco. Terró d'occhio la situazione. E penso che il vero nocciolo della questione sia il rigassificatore.

Riguardo all'aeroporto di Centuripe (?)...

A quanto pare ci si é spostati da Catenanuova... E' da 15 anni che si parla di questo fantomatico aeroporto. La veritá é che si dovrebbero solo ingrandire Fontanarossa e Birgi. La presenza della ferrovia e della tengenziale sono scuse: non ci vorrebbe niente ad interrarle.

Anche il fatto che sia piú vicino alla capitale mi sembra una stupidaggine: stiamo parlando di 10 minuti di treno.

Per me il vero motivo per cui non si vuole ingrandire Fontanarossa si chiama Sigonella, per questioni di radar e spazio aereo... Per me, si fa prima a chiudere Sigonella come hanno fatto in Kirgikistan:

http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE51308V20090204

Ultima considerazione: Va bene per i cinesi, al limite, ma non credo sia una cosa tanto furba mettersi in casa il Soros.