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lunedì, dicembre 03, 2007

Dis-informazione

Ogni tanto mi torna l'idea di presentare un post settimanale o bisettimanale, una specie di rubrica, in cui recensisco alcuni tra gli articoli apparsi sui siti di informazione ufficiale scegliendoli tra quelli che più hanno manipolato la realtà secondo i canoni tipici del nostro bello e libero paese (Certo per alcuni più libero che per altri). L'obiettivo sarebbe quello di mostrare a chi legge in che modo la censura ed il controllo agiscono anche sulle notizie più banali ed innocue e come, distorcendo i fatti poco alla volta, è possibile nascondere a milioni di persone verità palesi ed ovvie. Se a poco a poco tutti imparassero a “leggere” i giornali tra le righe il sistema dis-informativo padano salterebbe ed il controllo sul meridione con esso. Perchè nella moderna civiltà mediatica è così che si manteneva il potere, con il controllo dei flussi informativi, e non più con la spada. Nella società post-moderna che si sta formando invece i flussi da informativi si stanno trasmutando in informatici: una sola lettera di differenza, che però permette alla corrente di scorrere in due direzioni, dai media ufficiali alla popolazione e viceversa, anche per mezzo di una moltitudine di passaggi intermedi (siti, blogs, forum, semplici commenti) che smontano continuamente il flusso riaggregandone le componenti in forme nuove e diverse e lo ritrasmettono ad altri produttori-utenti.

Non so se riuscirò a mantenere una certa regolarità in questi post, ma intanto oggi voglio provare a dare un esempio di quello che intendo dire. Cominciando da quello che in Sicilia è stato l'evento principale della settimana: il derby di calcio Catania – Palermo.

Prendiamo ad esempio il servizio trasmesso la sera da Italia 1. Secondo il giornalista il derby “è stato rovinato dai soliti imbecilli” rei di aver commesso il gravissimo crimine di lanciare uova e arance contro il pullman della squadra ospite. Il coro è unanime ed anche la Gazzetta della Sport da quasi più risalto a questo che alla gara. Eppure se non ricordiamo male ci sembra che 15 giorni fa sia successo il finimondo da qualche altra parte, quindi l'attenzione semmai doveva essere puntata su quello. E la giornata difatti è stata rovinata. Ma non dalle uova dei siciliani, bensì dalle spranghe e dalle mazze dei padani, con feriti anche gravi. Ma questa è una notizia di secondo piano sui nostri media. Un problema serio di cui nessuno parla.



La voce narrante riesce addirittura a farci entrare la mafia ed il mondo intero (“La Sicilia di gioca la faccia di fronte al mondo” oppure “la Sicilia ha gli occhi del mondo puntati addosso, e non per una fiction di mafia”). Evidentemente il poveretto non sa che le sue parole saranno ascoltate con interesse solo dai soliti quattro padani e che la faccia di fronte la mondo, dopo gli eventi che tutti sappiamo, se la giocava l'Italia. E solo la censura ha impedito che l'Italia la perdesse, quella faccia.

Visto che ci hanno fatto entrare la mafia, passiamo ora all'edizione palermitana di Repubblica, che titola “Il capo dei capi, una fiction che fa paura”. Secondo l'articolo farebbe paura perchè dice la verità. Ma a chi avrebbe fatto paura? E che verità direbbe? Ecco la verità(?) che direbbe, urlata da Schirò nell'ultima puntata andata in onda, che non ci sarebbe speranza per la Sicilia. Storia vecchia. E poi in basso una strana domanda: “La Fiction giova o nuoce all'antimafia?” Nella quale l'antimafia (dato che non si riferisce specificatamente alla procura) è implicitamente indicata come una specie di partito politico, cosa che effettivamente è. Un lapsus “freudiano” del giornalista?

E torniamo a Berlusconi, che con il suo giornale filo-leghista si pone quale difensore e paladino del “vivere padano”. Il titolo è memorabile: “Ed ora chiedete scusa ad Erba” (!!??!). Con questo alto pezzo di giornalismo ci si propone di ripulire l'immagine della cittadina che sarebbe stata macchiata da accuse di razzismo per aver dubitato dell'Azouz, losco nordafricano dedito (a quanto pare) a sordide compravendite.

C'è da chiedersi invece come mai questi paladini della Padania spostino ad arte l'attenzione verso stupidaggini quali le accuse di supposto razzismo e non affrontino la realtà, lo sfascio sociale in cui hanno contribuito a lasciare i loro conterranei. Contagiando persino chi viene da fuori. Se l'Azouz si fosse comportato così al suo paesello, state certi che a questi eccessi non ci sarebbe arrivato, ed il motivo non è la brutale legge islamica tanto esecrata dai Calderoli di turno, ma il semplice fatto che al suo paesello c'è ancora un sistema sociale, per quanto diverso dal nostro.

Ma ogni tanto qualcuno riesce a scrivere qualcosa di decente, sfuggendo al piattume controllato genereale, come per l'articolo di Ilvo Diamanti su Repubblica.it. Eppure le problematiche toccate dall'articolo dovrebbero interessare di più proprio gli estremisti padani di centrodestra, e non i liberali filo-europeisti. Ma per il potere si passa su qualunque cadavere, a destra come a sinistra.

xFruits

6 commenti:

Anonimo ha detto...

L'onorabilità di Francesco II di Borbone:

http://bp2.blogger.com/_4nHTizLa6kc/R1UlSLTn2fI/AAAAAAAAAZA/AJlv8cXrwxk/s1600-h/granzotto20071203.JPG

Anonimo ha detto...

http://www.ilportaledelsud.org/rivoluzione_3.htm

Anonimo ha detto...

Uno sguardo all'estero

continua a leggere su:
www.neoborbonicisicilia.it

Abate Vella ha detto...

Anonimo,

grazie per la segnalazione!

Il sito contiene innumerevoli articoli di notevole importanza storica.

Vedró di segnalarlo tra i link.

Gonzalo, non riesco a collegarmi al sito da te suggerito. Sei sicuro che l'indirizzo sia giusto?

L'Ingegnere Volante ha detto...

Caro Abate,

Te lo rimando io il link di Gonzalo. Puoi cliccare qui. Ma il contenuto in questione è reperibile anche su Blog alla deriva.

Riguardo a Brigantino - Il Portale del Sud, lasciami vantare di averlo tra i miei link già da un pezzo ;-)

Salutamu.

Rustego ha detto...

Se potrò essere utile, caro Abate, ti segnalerò altre disinformazioni mediatiche.

Tocchi un tasto dolente - tralascio i continui "riferimenti" ai "padani" in quanto mi hai già risposto a riguardo nel commento intorno a Malpensa - quando parli "del" problema della informazione.

La "creazione", direi anzi "generazione" della informazione è infatti la caratteristica del XX e XXI secolo - e non parlo certo di un dilettante come Goebbels. Il servizio "contro" la Sicilia sicuramente avrà ferito te e milioni di altre persone, su questo non si discute. Sottolinea ancora questi episodi ed invita i riottosi bergamaschi ed i leghisti comaschi o veneti a parlarne: vedrai che, alla fin fine, vi trovereste d'accordo su molti punti.

Già: perché il problema non è il nord o il sud. Il problema è: chi ci guadagna? Antica domanda per risolvere intricate questioni, ancora valida. Non certo i "padani" - spesso ormai con parentele meridionali e siciliane - intesi come popolazione, che anzi, in base al tuo limpido post, sono anche loro vittime della disinformazione.

Perché è vero che moltissimi "padani" sono ignoranti di cose siciliane - ma è anche vero l'opposto.

Comunque bisognerebbe essere assolutamente più che critici nei confronti delle informazioni, che non sono altro che finzioni elevate ad arte. Qualsiasi produzione cinematografica ormai nasconde, neppure troppo velatamente, evidenti messaggi di propaganda, ed anche il giornale "rosa" che tu citi è noto anche a Milano per essere ormai un giornale da quattro soldi anche a livello di critica sportiva - almeno da parte di chi, come me, non la acquista...