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venerdì, novembre 23, 2007

"Voglio conoscere il regista"

Chi di noi guardando i film Mery per Sempre oppure Ragazzi fuori non si è identificato con qualcuno dei protagonisti, malgrado fossero sicuramente dei tipi poco raccomandabili?

In questi giorni è apparsa una notizia in giro secondo cui in Sicilia, dopo aver visto la fiction di Riina, alcuni adolescenti sarebbero rimasti affascinati dalla figura del criminale.

Se la cosa fosse vera (le notizie dei media ufficiali è bene prenderle con le pinze) non si capisce perchè la notizia debba provenire da Corleone e non da Roma.

Vedete, oramai i trucchetti della macchina da presa li conosciamo tutti. Il motivo per cui ho ricordato i due film tratti dai libri di Aurelio Grimaldi non è per paragonare quei giovani sfortunati a Riina, ma per paragonare l'operato delle macchine da presa.

Il regista voleva suscitare empatia nello spettatore nei confronti dei protagonisti per farlo immedesimare in quelle problematiche e per esorcizzare l'emarginazione che essi subivano nelle periferie urbane. Un immedesimarsi anche educativo.

Lo stesso meccanismo per cui un film d'amore provoca emozione, uno di paura apprensione, uno su Hitler ribrezzo. L'emozione è controllata da dietro la macchina da presa.

A questo punto dobbiamo chiederci non se i siciliani in fondo siano mafiosi, ma con quali intenzioni sia stato girato il film. Come mai i ragazzini non provano ribrezzo come quando vedono un film su Hitler, ma ammirazione per il mafioso? E per questo bisogna investigare a Roma, non a Corleone. Ed anche un po' a Palermo per capire come mai si sia ancora una volta permesso a questa gentaglia di venire a girare queste porcherie in Sicilia (porcherie sotto il punto di vista qui discusso, non di quello puramente artistico o tecnico).

Vadano a girarsi una bella fiction su Olindo a Erba invece di rompere le scatole a noi.


Come sempre, diretto da un ottimo regista


xFruits

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Oggi ho visto le due prime puntate del film. Riina è dipinto come un giovane eroe popolare, non istruito ma ribelle, uno da copiare. Corleone è continuamente nominata. Riina è appellato totò anche quando, fuori campo, recita la voce del cancelliere in tribunale o del secondino in carcere (molto stano).
A noi non interessa comunque se il regista meriti o no il premio oscar, a noi interessa che si faccia luce sulla VERA STORIA di Corleone, CAPITALE CIVICA e CIVILE della Sicilia. Corleone del Vespro, Corleone della Bandiera del Vespro, Corleone delle ASSISE del 1304, Corleone delle prime leggi LEGGI COMUNALI, Corleone delle associazioni dei contadini, Corleone delle lotte sindacali.
Questo è il vero motivo per cui tutti i governi invasori hanno demonizzato la città Corleone e perseguitato i suoi cittadini sino a spingerli alla clandestinità, alla fuga e a delinquere per vivere....era l'unica strada a loro permessa.
Corleone capitale di civiltà ridotta a patria del capo dei capi.

Abate Vella ha detto...

Caro Baeli,

lei ha toccato un tasto importante: dando uno sguardo alla storia di Corleone si puó capire come mai questi "corleonesi" sono arrivati tanto in alto. Evidentemente il regime ha avuto bisogno di opprimere parecchio da quelle parti...

Chissá cosa sanno oggi gli abitanti di Corleone della loro gloriosa storia...

Riguardo al premio oscar la penso come lei, a noi non interessa proprio. Con la battuta riguardo alla validità tecnica ed artistica della fiction volevo peró sottolineare come il regista sia stato veramente bravo ad ottenere un certo effetto...;)

Oramai possono ricorrere solo a questi mezzucci perchè da Roma controllano veramente poco qui in Sicilia. Certo questo non significa che ci sia da stare tranquilli: la strada per la libertà è ancora dura (primo tra tutti il pericolo rappresentato dalla riformazione della DC), ma uno spiraglio si sta aprendo.

Anonimo ha detto...

La Sicilia sta emergendo dalla lobotomia italiana. I siciliani non sono stati sostituiti fisicamente , solo a Messina si è verificato questo innesto che da oggi tutti i risultati piu negativi del MODELLO Italia. La nostra storia è ancora attorno a noi basta nominarla , indicarla, raccontarla. Si trova anche a Montagna dei Cavalli, un teatro del VI secolo a.C. "CONFESSATO" dalla soprintendenza solo 3 giorni fa, a dieci anni dalla scoperta.
Forse perchè si trova sopra la casetta di Provenzano ?
Forse perchè si trova vicino al paese dove è stato girato il film premio Oscar Nuovo Cinema Paradiso.
Ma Tornatore vede solo piazze per fare il cinema ? a pochi metri di distanza,verso Prizzi, ci sono anche i teatri di 26 secoli fa.
Ma alla RAI non interessano. A Roma fanno una mostra sul teatro antico ma non citano i teatri VERAMENTE antichi di Morgantina e Siracusa, teatri a tre (3)scalinate rettilinee, (3 lati di un pentagono...), quello di Siracusa i geniali greci lo hanno scavato facendolo diventare ROTONDO.
A Morgantina invece è ancora INTATTO potete andare a vedere.
Possiamo farcela perchè la storia è anche dentro di noi, nella nostra vita di tutti i giorni.

Anonimo ha detto...

tutti i film di mafia sono falsi, fin quando non la smetteranno di far credere che i "capi dei capi" stanno in sicilia. costoro sono solamente la manovalanza dello stato italiano.
altrimenti non si spiegherebbe come gente con la terza elementare riscirebbe ad essere latitante per quarant'anni; se l'italia fosse uno Stato serio, questi individui verrebbero presi dopo 2 ore; ma se l'italia fosse uno Stato serio, sicuramente non esisterebbe

Anonimo ha detto...

Son d'accordo con l'anonimo, tuttavia credo che le operazioni di manovalanza per lo Sato italiano avvegano non all'insaputa di qualche notabile siciliano. I Vicerè fanno pensare a tante cose. E' questo il triangolo infame: futtemu la Sicilia purché io mi faccia i cazzi miei, se occorre, si può anche disporre del controllo del territorio.Quando non occorrono più, i manovali si buttano, se ne fanno bandiere, tanto all'occorrenza se ne ritrovano tanti altri.

Anonimo ha detto...

Per mr questa siction è spazzatura..
ergo
non ne ho visto nemmno un minuto!

Saluti e complimenti...

P.S.
oggi sono stato in Sicilia...
sempre bella la tua terra!

Anonimo ha detto...

volevo scrivere fiction

Anonimo ha detto...

Se mi chiedessero a quale schieramento politico è agganciato il film, risponderei sicuramente che questo è un film di centrodestra.
In effetti la figura di Riina ne è uscita troppo simpatica, ma non solo ai siciliani, ma a tutti i telespettatori d'Italia(che magari hanno pure pensato: se ci fossero uomini così a difenderci dai politici ladroni)

Una volta c'era la mafia palermitana(es.Bontade), completamente al soldo della massoneria toscopadana e lo stato non aveva mai alzato un dito per contrastarla.
Poi quando Riina a seguito della rottura tra corleonesi e palermitani, diventa il capo dei capi, avviene la rottura con i datori di lavoro massoni.
(Riina era un tipo all'antica e rifiutava gli ideali massonici, inconsapevolmente aveva liberato la Sicilia dal cappio massonico)

Questo non significa che Riina fosse un santo, anzi ciò evidenzia la capacità di Dio di trarre il bene dal male.

Oggi per fortuna la massoneria toscopadana non controlla più la Sicilia e la dimostrazione ce l'abbiamo con la velocità con cui vengono costruite le infrastrutture in Sicilia(vedi aeroporto di CT, Comiso, Catania-Siracusa, Messina-Palermo) per adeguarla al nuovo assetto logistico-economico dell'area euro-mediterranea.

saluti

Anonimo ha detto...

Alla scoperta dei prodotti di eccellenza nel Val di Noto
Resoconto di una giornata presso il feudo Bufalefi dei Modica

e poi..

Comitati delle Due Sicilie
Presentazione a Gaeta

continua a leggere...
www.neoborbonicisicilia.it

Anonimo ha detto...

La nuova-ultima Messina-Palermo è una trappola. Se superi i cento km/h rischi di fare un volo sui viadotti. I giunti di ingresso e di uscita hanno una dilatazione eccessiva e c'è anche un gradino. I geniali architetti italiani si sono dimenticati che si arriva a 45 gradi a ferragosto.....le dilatazioni dei ponti a cassaforma sono pericolose. ANDATE PIANO non vi fate distrarre dalle belle gallerie, appena uscite c'è la sorpresa. Questi altri cento anni che si deve vivere meglio essere svegli che trascorrere il tempo a nostra disposizione dormendo, pensate che....noi stiamo percorrendo una strada, arriveremo a destinazione è solo una questione di tempo..possiamo andare più veloci o per strade traverse ....ma ci arriveremo, io ne sono sicuro, ci sono arrivati tutti i Popoli del Pianeta.

rrusariu ha detto...

Gonzalo
(Riina era un tipo all'antica e rifiutava gli ideali massonici, inconsapevolmente aveva liberato la Sicilia dal cappio massonico)

Non penso che rifiutasse sti ideali, prova ne sia che a suo tempo Provenzano fece sciogliere una loggia, semmai c'era simbiosi.

Pio La Torre venne ucciso perchè scoprì l'intrallazzo tra le coop rosse e i comitati d'affari mafiosi.
Puo' darsi che pensano di far vedere che stanno facendo qualcosa ma il loro è solo il tentativo di creare strutture logistiche per favorire gli spostamenti militari.
Vedrai che la Palermo_messina non interessa a nessuno, ma Messina_catania e fino a Siracusa sistemeranno le cose. Il permesso di far volare aerei-radar Usa e postarli a Sigonella serve anche a loro a controllare il territorio. Costruire strutture senza richiedere permessi per il personale usa fa parte di questa strategia di controllo

Abate Vella ha detto...

Potrebbe essere un film di centrodestra, è vero: nel senso che effettivamente (quasi) tutti quelli che ci hanno guadagnato dalla mafia siciliana sono ora schierati con il centrodestra.
Solo che il film potrebbe anche essere di centrosinistra, visto che che da quell'altro lato ci godono tanto a buttare fango sui Siciliani.
La verità è che il film è semplicemente padano e dovrebbe fare riflettere ogni Siciliano sul fatto che non possiamo aspettarci niente di buono ne da destra ne da sinistra.
Ora siamo liberi dalla mafia, ma se i Siciliani non prendono il potere a casa loro la mafia (o meglio l'oppressione armata) potrebbe tornare in qualunque momento.

PS: Questa fiction anticipa il futuro, in cui Riina e compari verranno ricordati come patrioti padani (cosa che in effetti sono) in tutte le piazze del nord.

Anonimo ha detto...

Ciao Rrusariu,
la rottura con la massoneria che inizia con Riina e diventa effettiva con Provenzano è provata dal fatto che i massoni fanno arrestare Provenzano il giorno della loro vittoria alle elezioni.

Per quanto riguarda Pio La Torre io ci vedo qualcosa di più grosso, ovvero lo zampino dell'Unione Sovietica che voleva impedire la costruzione di quella base in Sicilia.
Ed i rapporti passati tra mafia e Stati Uniti sono ben noti a tutti.

saluti
Gonzalo

Abate Vella ha detto...

I rapporti tra Stati Uniti e mafia siciliana sono fandonie.
La mafia gli Stati Uniti al tempo della morte di Pio La Torre se l'erano liquidata da tempo (vedi i film del siciliano Scorsese, in particolare Casino) ed in Italia il loro interlocutore era la DC, non Provenzano.
L'Unione Sovietica molto probabilmente era già d'accordo con gli americani per i missili a Sigonella. Forse Pio La Torre era semplicemente Siciliano e lottava per la Sicilia. Ma ovviamente questo è difficile da accettare per qualcuno. I Siciliani sono solo deficenti senza idee capaci solo di fare quello che gli viene detto da fuori.

Anonimo ha detto...

Ciao Abate, sai benissimo dei rapporti tra mafia ed esercito americano durante la seconda guerra mondiale, che poi erano stati liquidati è un altro discorso, peraltro da dimostrare. Sicuramente non si può parlare di "fandonie" ovvero come se fossero dei fatti mai accaduti.

Ma se Pio la Torre come dici tu lottava per la Sicilia come mai faceva parte del partito comunista padano e non stava per conto suo?

Ci vuole la furbizia, visto che non abbiamo soldi e potere, per ottenere la libertà, non è vero che i siciliani sono deficienti, ma bisogna ammettere che ci sono alcuni siciliani che invece di lavorare insieme per il bene comune della Sicilia si mettono a litigare tra di loro pure per il colore della spilla o su chi è il più puro...

saluti

rrusariu ha detto...

bravo gonzalo

non dimentichiamoci, che gli u.s.a. vìnniru aiutati dai capi mafiosi nella WWII.

E ben sapendo che certa criminalità statunitense è sempre stata usata dalle agenzie locali per certi "lavoretti".

A cosa servono francamente i nuovi aerei radar dislocati a Sigonella?

Non voglio entrare in fantapolitica, ma visto che questo è uno degli ambiti Per La SICILIA, dobbiamo dimenticarci delle spille più o meno dorate, se la triskele gira a sinistra o a destra. I problemi veri sono tanti a cominciare di perdere la propria terra per i debiti contratti dai Siciliani per sopravvivenza a favore dei nuovi equites-romani/trust bancari che sanno benissimo del valore della ns terra in termini di produttività.
Abbiamo tanti lupi che vogliono sbranarci, cerchiamo almeno di stare uniti. Che poi possano essere li miricani o qualcuno altro che possa darci l'Autonomia Integrale lo vedremo dopo. Oggi l'importante è avere un vero fronte autonomista che sappia applicare al 100 per cento lo Statuto, se poi al di là del Faro non vogliono almeno sarà sotto gli occhi di tutti!!!!

Antudo!!!!!!!!

Abate Vella ha detto...

Amici,

non vorrei sembrare ripetitivo, ma guardate che la storia della mafia che avrebbe aiutato gli americani è falsa, e guardando bene la cosa vi rendereste conto che è anche ridicola.

A cosa dovevano servire questi mafiosi? A fare stare buoni i siciliani? Questa è la solita storiella da colonizzatori. I siciliani non avrebbero mai alzato un dito a favore dei fascisti (o meglio, degli italiani...) da cui erano oppressi. La storia della mafia è stata messa in giro dalla destra per spiegare l'accoglienza riservata agli americani (peraltro per niente calorosa come propagandato dagli altri amiconi della dc) ed è stata riciclata dalla sinistra per i propri comodi.
Che poi gli americani misero a capo di alcuni paesini qualcuno poco raccomandabile è un altra cosa, ma guarda caso i falsari che scrivono la nostra storia hanno solo due esempi da darci, cioè Vizzini e Russo. E tutti gli altri paesi della Sicilia?

Siamo alle solite: Garibaldi sarebbe stato aiutato dai mafiosi (che allora non esistevano), poi gli americani, poi Finocchiaro Aprile. I siciliani siamo solo buoni a rigirarci i pollici.

Caro Gonzalo, mi dispiace dire questo, ma qui in Sicilia chi tira in ballo la mafia lo fa sempre per un secondo fine. E tu la stai tirando in ballo un pò troppo. Spero tanto di sbagliarmi.

E sorvolo sul tuo suggerimento di Riina come "accessorio del bene" proprio dalle parti di un post che dice qualcosa di simile per un vero eroe, Falcone.

C'è una bella differenza tra dire "il programma di Lombardo" e "il programma che è stato dato a Lombardo (da Roma, come negli ultimi 150 anni)", la differenza che passa tra l'informazione di regime e quella libera che cercano di fare con pochissimi mezzi i nuovi siciliani.

Sei assolutamente libero di scrivere quello che vuoi su queste pagine, ma l'Abate Vella contunuerà a seguire la linea tracciata senza timori, confrontandosi apertamente con tutti.

Abate Vella ha detto...

Segnalo quest'altro articolo sulla fiction in questione:

http://www.lasicilia.it/articoli.nsf/(ArticoliLaSiciliait)/
2E1CB8A8DD5A0356C12573A20039401F?OpenDocument

La fiction non ha altra funzione che glorificare la mafia e denigrare i siciliani che la combattevano, perchè la fiction è stata fatta dai mafiosi, da quelli cioè che ci guadagnavano dalla mafia, le elite tosco-padane, delle quali Berlusconi fa parte come tutti quelli che stanno riformando la DC e la sinistra svenduta agli interessi dei banchieri europei.

Stanno tentando di sdoganare Riina come fanno con un Olindo qualunque. Ma i Siciliani si stanno ribellando a questo, tutti i Siciliani stanno lottando per la libertà, senza che arrivi qualche quaquaraquà da Roma a dirci cosa dobbiamo fare.
Mastella ha solo ripreso la voce dei Siciliani per fare un pò di campagna elettorale per la DC.

Anonimo ha detto...

Ciao Abate,
secondo me è arrivato il momento di chiedere ai siciliani cosa vogliono davvero.
E soprattutto fare una lista delle cose più importanti da fare.

Io sono sicuro che i siciliani la prima cosa che vogliono è un posto di lavoro per far vivere con dignità la propria famiglia.

Quella che è la forma politica viene moooolto dopo.
Monarchia, repubblica, autonomia, indipendenza, ma chi se ne frega, i siciliani il voto lo daranno comunque a chi da loro un posto di lavoro ed a chi crea posti di lavoro.

Sono convinto che questa è la strada da seguire ed è quella che sto seguendo io, chi sta ancora a rimuginare su mafia, dc, padania è destinato a rimanere sempre indietro.

Io qui parlo di Russia, gasdotti, interporto, nodo logistico ecc.ecc.

Ci sarà un motivo per cui i vari partiti sicilianisti sono sempre allo 0,0001%?

saluti
Gonzalo

Abate Vella ha detto...

I Siciliani sono mille anni che dicono a chiare lettere cosa vogliono.

Comunque a parte i proclami, sicuramente tocchi un tasto importante che potrà essere approfondito meglio.

Però il motivo per cui puntualizzo certe cose non è perchè credo di sapere cosa vuole il Popolo Siciliano. Questo blog non fa politica, anche se ne parla.

Questo blog si occupa di vedere le cose da un determinato punto di vista. Non si preoccupa di vincere, si preoccupa di lanciare dei piccoli segnali, anche parlando di gasdotti, interporto, nodi logistici etc da diversi anni (non di Russia, questo te lo concedo) ma parlando anche delle piccole cose quotidiane, una canzone, una fotografia.

Questo blog guarda molto più avanti del lavoro e del posto che i siciliani (forse) presto troveranno. Questo blog (insieme a tanti altri ed ai partiti cosidetti sicilianisti) cerca di indicare la strada per dopo, per quando i vari Lombardo, Cuffaro e tutta la DC, Claudio Fava e le fiction su Riina, l'Innominato, Geronzi ed il falso Banco di Sicilia e qualcun altro verranno buttati fuori a calci in culo.

Non parlo di cambiare la storia. Solo di scacciare qualche pulce fastidiosa.

Anonimo ha detto...

abate, per mandare a calci nel culo i tizi da te nominati è necessaria una rivoluzione improvvisa, in quanto se gli diamo il tempo di adeguarsi al cambiamento, essi troveranno il modo di rigenerarsi e saremmo sempre punto e da capo

Abate Vella ha detto...

Caro anonimo,

la situazione è molto fluida: le parti in gioco sono molteplici, ed i Siciliani siamo solo una di esse. Al momento forse la più debole.

Forse ci vorrà una rivioluzione improvvisa, forse no. Credo che ora sia difficile da dire.

Secondo me per ora bisogna crescere, magari non ancora politicamente ma culturalmente, facendo cioè opera di diffusione culturale (come questo blog ed altri).

La Sicilia è avviata a ri-diventare centro del Mediterraneo comunque. I Siciliani dobbiamo cercare di non fare il passo più lungo della gamba mantenendo un profilo basso per ora, ma con crudeltà e precisione, azzannando cioè ad ogni minima occasione qualsiasi piccolo punto scoperto.

Ne parlo un po anche nel post pubblicato oggi (il vuoto). A presto e segui sempre questo e gli altri siti contribuendo al discorso!

Anonimo ha detto...

Ciao Abate, se non è la Russia allora secondo te quale sarà il paese candidato ad essere alleato con la Sicilia ed aiutarci ad ottenere la nostra libertà?