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lunedì, novembre 12, 2007

Questa volta gli avvoltoi siamo noi

Capita ogni tanto nella vita che arrivi il momento di mettere da parte i buoni sentimenti, di comportarsi in modo cinico ed utilitarista. Che dimentichi di ogni carità cristiana sia necessario affondare il colpo sul nemico ferito che invoca pietà. Che anche noi, smessi gli abiti signorili che ci piace sfoggiare nelle grandi occasioni, ci abbassassimo un attimo a fare lo sgambetto al nemico distratto.

Oggi è uno di quei momenti, e visto che in pochi avranno il coraggio qui in Sicilia di smettere quell'ingombrante pastrano signorile, la prima pietra, pur nella consapevolezza di non essere senza peccato, la scaglierà questo blog, come esempio per la prossima occasione che sicuramente si ripresenterà presto.

Dove sono le analisi sociologiche tagliate su misura? Dove sono le condanne all'intera città? Dove sono le strane ed immediate interviste agli Ultrà? Dove sono soprattutto le immagini di tutto quello che è successo mandate a ripetizione su tutti i canali? Insomma, dove sono andati a finire i luridi vigliacchi che il 3 febbraio scorso veleggiavano radiosi sulle spoglie di una città umiliata e massacrata con preordinata precisione?

Ieri mattina in un autogrill in provincia di Arezzo un giovane definito solare da tutti i giornali dell'italietta è morto tragicamente ucciso dal proiettile di un poliziotto che neanche sa come fare il suo mestiere. Ora però, senza alcuna pietà, diciamo qualcosa di più preciso: quello che è morto ieri mattina ad Arezzo sarà anche stato un ragazzo solare, ma forse pure un po' balordo visto che in compagnia di balordi per motivazioni balorde era rimasto coinvolto in una rissa con altrettanti balordi di opposta fazione. Questo lo hanno ammesso i suoi stessi amici. Altri testimoni non vi sono, vista l'omertà che in questi casi solitamente regna sovrana in tutta la Tosco-Padania ed il Lazio.

Un tragico incidente indubbiamente. Ma appare ancora più tragico e surreale che da questo fatto (amplificato incredibilmente dai giornali) debbano poi scaturire le scene da guerra civile somala viste di sfuggita in televisione (stranamente questa volta le telecamere non erano piazzate benissimo come invece qualche mese fa a Catania...) in così tante città del nord e del centro.


Niente a che vedere con il panorama del Massimino


L'Italia è oramai alla bancarotta morale ed economica (nonché storica) totale, ma ancora ci sono maiali razzisti che a Rai1 hanno mandato in onda un servizio con le immagini di Catania invece di quelle che venivano registrate in quelle ore. Ci sono ancora veri e propri delinquenti che si permettono di scrivere falsità come questa sul Corriere della Sera:

“È stata la prima, spettacolare reazione al grande silenzio a cui le curve erano state costrette negli ultimi mesi dall'offensiva dei decreti. Ingabbiati dai tornelli e dai biglietti nominativi, disconosciuti dalla tifoseria ufficiale, ormai censiti dalla polizia a decine e decine di migliaia, gli ultrà hanno tentato ieri di uscire dall'assedio con una mossa così evidente da sembrare disperata.”

Mentre la realtà è che negli ultimi mesi di disordini negli stadi e nelle città se sono avuti a ripetizione, e non solo nel calcio. Mentre la realtà è che centinaia e centinaia di balordi della stessa razza di quelli coinvolti nella rissa nell'autogrill, uomini e donne di ogni età e di ogni ceto sociale, hanno pensato bene di sfogare il vuoto nel quale vivono contro tutto quello che gli passava davanti.

Sarà fermato il campionato? Sarà squalificato il campo dell'Atalanta per una decina di giornate? Sarebbe giusto, ma sappiamo che non lo faranno (anzi, le immagini sono già scomparse dai siti, e si parla di pene “severissime”, tipo vietare la curva di Bergamo: ripeto sono solo dei porci razzisti) e non ce ne potrebbe fregare di meno. Perchè questo è il momento delle decisioni dure. Questo è il momento in cui un governo siciliano veramente autonomo avrebbe impedito a tutte le squadre siciliane di continuare a partecipare ai campionati nazionali (ed avrebbe fatto rispettare la sua decisione con la forza se necessario, tramite la polizia che dovrebbe controllare) nell'attesa di creare un proprio comitato olimpico e di smantellare finalmente quei bunker che sono diventati i nostri stadi restituendoli alla nostra gente ed ai nostri ragazzi.

Mentre ancora qui da noi c'è una famiglia che piange un morto senza che niente si sappia su cosa sia successo quella sera, in cui stranamente si erano raccolti a Catania agitatori provenienti da altre parti d'Italia. Intanto le squadre di Catania e Palermo continueranno e giocare in questa vergogna che è il campionato di serie A italiano infangando la memoria del commissario Raciti e la rispettabilità di tutti i siciliani. E siamo tutti responsabili, dato che buona parte dei soldi che spendiamo per assistere a spettacoli sportivi oggi servono a finanziare questa banda di delinquenti razzisti che abusivamente controlla tutto.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro amici,
purtroppo di bocconi amari e rospi ne abbiamo ingoiati parecchio, ma vedrete che presto avremo le nostre soddisfazioni.

Si sta facendo un vergognoso uso politico delle notizie, la parola d'ordine è resistere e dimostrare la nostra superiorità e la pulizia della nostra coscienza.

Non ci fregheranno e personalmente non infangherò mai tutto il corpo di polizia per lo sbaglio di uno.

Oltre al commento che ho inserito nel penultimo post vorrei qui aggiungere un particolare.

Per la prima volta è stata colpita una squadra del nord ed in particolare l'Inter.
Come ho già detto in altre occasioni questi fatti hanno poco di calcistico e molto di politico.

Se in generale si evince l'inizio della rottura dell'equilibrio di potere del sistema tosco-padano, in particolare si è voluto colpire secondo me, gli interessi economici di Moratti(che voi sapete spaziano nel campo petrolifero) il quale potrebbe aver deciso di cambiare alleanza, passando dall'alleanza massonica a quella di Putin, ma sto aspettando conferme.
Probabilmente bisognerà aspettare ancora qualche giorno.

Abate Vella ha detto...

Napolitano si trovava ad elemosinare gas per l'ENI in Qatar quando la notizia degli scontri ha fatto il giro del mondo.

Il nostro si è sentito in dovere di notare come questo danneggia l'immaggine dell'Italia e di fare un appello al mondo intero affinchè non si pensi male dell'Italia.

Come mai nessun presidente ha fatto la stessa cosa dopo i fatti del 2 febbraio? Dov'era il razzista Napolitano allora?

E poi dove crede di portarselo il gas del Qatar? In Sicilia? Napolitano ti sbagli di grosso.

Gonzalo, perchè dici che l'Inter è stata colpita? Mi sono perso qualche particolare?

Anonimo ha detto...

Mi sa che Napolitano deve farsi prima i rigassificatori in Sicilia prima di andare in QATAR, per me ha fatto un viaggio a vuoto :D

Ciao,
perchè quel tifoso stava andando proprio a vedere la partita dell'Inter e Lazio-Inter è stata la prima partita sospesa.
Ma come ho detto attendo conferme.
Questo è però un fattore marginale, per me il grosso sta nell'attacco alla Polizia di Stato.

saluti
Gonzalo

rrusariu ha detto...

Con tutto il rispetto di coloro che lavorano nelle forza di polizia(ps,carabbuneri,gdf, e altro)
ieri si è visto chi viene mandato allo sbaraglio. Tifosi movimentati via sms, notizie frammentarie e con scarsa cronaca dei fatti veramenti accaduti.
Subito dopo l'ingigantimento del tutto, trasmissioni a go-go a condannare sia i polizziotti sia i tifosi. Ma dei problemi veri nessun interessamento. Qualche mio collega accennava addirittura un tentativo maldestro per far cadere il governo, a pensar male alle volte ci si azzecca!!!

Che Moratti voglia il petrolio russo sta anche bene, ma visto che gli piace perchè non insozza l'aria dei suoi concittadini milanesi interisti, che riapri la defunta raffineria di Rho visto che l'accise viene incassata dai romani. Piuttosto che raffinare il petrolio in Sicilia e sempre com l'accise incassate dai romani.
Almeno ci togliamo l'aria ammorbata.

HO INVITATO I TIFOSI ROSANERO A PRESENTARSI AL DERBY KATANIA-PALERMU CON LE BANDIERE GIALLOROSSE DELLA SICILIA, PER DIMOSTRARE CHE NOI SIAMO CAPACI DI VIVERE UNA GIORNATA DI SPORT TUTTA SICILIANA,CHE NUN CI SCANTAMU DEI DIVIETI ROMANI.

FORZA PALERMU, FORZA KATANIA!!!
VIVA LA SICILIA!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ciao Rrusariu, non vorrei sbagliare ma credo che Moratti non sia presente in Sicilia, ma in Sardegna.

rrusariu ha detto...

Gonzalo
le raffinerie sono ad Augusta, in Sicilia!!!
raffinerie in Sardegna nun ci nn'è!!!
Abbiamo il 70% delle raffinerie in Sicilia, ma l'accise se la pigliano i romani alla faccia dell'articolo 39 del nostro Statuto.
Chiedi quanto pagano la benzina a Napoli e dintorni. Qui in Lombardia si è fortunati perchè c'è ancora la raffineria di Trecate(Novara), che raffina anche per il Canton Ticino. Una volta si faceva il pieno in Svizzera a poco più di 800 lire al litro quando la benzina era di qua del confine a quasi 1400 lire, ma raffinavano lo stesso a Trecate(no).
Mi sembra che sia rimasta nel cremonese la libica Tamoil, anche le altre sono piccole, come l'Italpetroli di Sensi (AS ROMA). MA RIBADISCO CHE ALMENO IL QUASI IL 90% DELLA BENZINA RAFFINATA POTREBBE ARRIVARE DALLA SICILIA!!!
TUTTI STI SOLDI I FRATELLI MORATTI COSA SE NE FANNO? IL CALCIO E' SOLO UN CANALE PER SMALTIRE LEGALMENTE I PETRO-SOLDI, PER QUESTO All'INTER FA COMODO GLI STRANIERI (EHehehe NNI CAPERMU!!!)
E pagare i capitribù interisti ultras. SORDI CI NNI SUNNU SUPERCHIU!!!!
MA L'ARIA SCHIFIATA ARRESTA A-NNUATRI N-ZICILIA!! E' PAGAMU LA BENZINA SUPERCHIU!!!

rrusariu ha detto...

Riprendendo i post di "nun semu cchiu suli"
volevo dire che purtroppo fa comodo strapagare dei soldati, quando non hanno compiti di indagine, che invece la polizia e i carabinieri sono tenuti a svolgere.
Ognuno di noi puo' andare alla stazione dei carabinieri e al commissiarito a denunciare un reato od un crimine. Il soldato strapagato non ha questi problemi di omissioni d'atti d'ufficio.
L'anno scorso dissi in un post che alla fine, per fame, saremmo arruolati a fare i guardiani dei colonizzatori che ci hanno scippato la nostra terra.
Impediamo prima possibile questo scippo. In senso lato converrebbero presto le elezioni, da un'altra parte ci vuole tempo per prepararci!!!
Speriamo che l'onorevole Ass.cutato, scantatu dalle percosse sikulo-pakistane abbia l'onesta di dimettersi, e la smetta di decretare tutte le sue "insicurezze" romane.

Anonimo ha detto...

Visto che è uscito il discorso ne approfitto per linkare un mio vecchio articolo:
http://www.neoborbonicisicilia.it/priolo.htm

Comunque confermo che Moratti non è presente in Sicilia con le sue raffinerie, ma in Sardegna.
http://www.sardinews.it/3_01/11bis.html

saluti

Abate Vella ha detto...

Mettiamo un pò di ordine: al momento l'unica raffineria di proprietà DIRETTA della saras è quella sarda (ma chissà se vi sono partecipazioni altrove...)
La fortuna di Moratti ha comunque origine in Sicilia, dove costruì la prima raffineria che poi vendette alla ESSO. Qualche Moratti si è persino laureato a Catania (non so se l'attuale presidente dell'Inter o un fratello o cugino). Quindi non è sbagliato dire che Moratti ha costruito la sua fortuna sulla pelle dei Siciliani.
Vorrei aggiungere che i Moratti sono imprenditori dei miei stivali, in quando la loro fortuna deriva dal furto della cosa pubblica.
Non c'è nessuna delle loro aziende PRIVATE che non sia fiorita se non tramite il pubblico aiuto.
A Siracusa si costruì il giocattolino con soldi che ufficialmente erano chiamati "investimenti pubblici per lo sviluppo del sud" ma le raffinerie erano privatissime.
Persino ora la sua raffineria sarda ha la sfacciataggine di percepire gli aiuti CIP6, dal punto di vista morale una delle più vergognose truffe della storia italiana.
Senza dominio padano finirrebbero a chiedere l'elemosina insieme agli antimafiosi. In questo senso ci potrebbe essere qualche interesse ad aiutare la nuova DC (vedi con che gentaglia ci dovremmo arricampare).
In Sicilia la parte del leone la fa Garrone con la erg, che poi però non ha avuto pudori a venire ad insultarci l'altra domenica a Catania.
Altro che fico d'India. Questi sono imprenditori del fico secco!

Vorrei anche aggiungere che questi signori potrebbere tranquillamente essere accusati di mafia insieme all'ENI ed alla ESSo, perchè impediscono tramite cartello di importare benzina da fuori dall'Italia. Se la SP provasse a fare una cosa del genere la butterebbero subito fuori dal mercato non vendendogli più benzina.

Se Moratti si mette con i vari Lombardo, Cuffaro, etc etc avremo un motivo in più per combattere questo mostro che sarà la nuova DC.

Anonimo ha detto...

Ottimo articolo, Abate Vella!

Ero sicuro che saresti intervenuto su questo.

Noi conosciamo ormai da molto tempo la perfidia razzista di chi controlla i mezzi di comunicazione "nazionali".

Essa continua imperterrita da centocinquant'anni ad "educare" e indirizzare la mente degli italiani e dei siciliani, traendo da queste vergognose campagne diffamatorie vantaggi a tutti i livelli.

Questa costante storica dimostra solamente il livore razzista e colonialista delle classi e dei poteri forti toscopadani, ma dimostra anche tutto il terrore che hanno dei siciliani, del loro insopprimibile spirito di autodeterminazione e di ciò che
essi sarebbero in grado di fare, una volta liberati dalle loro sporche catene.

Consiglierei gli amici di fare un copia incolla del presente articolo e di riportarlo in tutti i forum siciliani, affinchè chi non sia ancora consapevole di tali schiavistiche discriminazioni se ne renda finalmente conto.

Un caro saluto

Meridio Siculo

Anonimo ha detto...

Ciao io penso che l'impiantare tutta la forza produttiva in termini di raffinazione al Sud, per il nord è stato una pacchia in quanto ha "esternalizzato" i rischi e "massimizzato" i profitti.

Quello che i signori del nord invece non avevano calcolato è che se la Sicilia ed il Sud continentale un giorno sarebbero diventati sovrani, essi avrebbero potuto chiudere in maniera unilaterale i rubinetti della benzina.
E comunque esercitare una forte pressione. Visto che l'economia del nord dipende da Priolo, da Taranto e dalla Sardegna.
Questa strategia è proprio quella che sta attuando Lombardo, non so se vi siete accorti delle crociate contro le raffinerie di Priolo e Gela dell'MPA....

Credo che la nuova situazione che si è venuta a creare potrebbe essere da noi sfruttata.

Probabilmente è per questo che Moratti viene un po strapazzato, non si è ben capito da che parte sta.

saluti

Anonimo ha detto...

Concordo con Gonzalo.

Anzi, in aggiunta devo pensare, che tutte le campagne razziste inscenate contro di noi in quest'ultimo periodo mirino a mascherare e a giustificare quegli interventi dello stato italiano volti al totale isolamento della Sicilia.

In questo quadro, a mio avviso, si inserisce anche l'opposizione al ponte sullo stretto e la più volte ventilata interruzione della Salerno- ReggioCalabria proposta dal ministro Bianchi.

Credo che la Sicilia, per diventare, nel Mediterraneo, un hub con le carte in regola, debba possedere un corridoio autostrtdale e ferroviario ininterroto sino al continente europeo. Non sarebbe pensabile dal punto di vista della convenienza economica la circolazione di merci in maniera poco fluida.

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo sulla subalternità e dipendenza delle sorti siciliane ad una strategia del trasporto, che abbia come suo punto di riferimento essenziale l'imbuto della penisola italiana. La Sicilia è centro del Mediterraneo solo se si fa riferimento alla grande via di comunicazione che è il mare, altrimenti considerando prevalente la via di terra italiana essa continua a restare veramente periferia dell'Italia. D'altra parte, tutti i grandi trasporti da parte dei poli economici emergenti avvengono via mare o per via aerea. E' per questo che deve attrezzarsi la Sicilia con urgenza, la Salerno- Reggio Calabra va superata strategicamente.Quanto al calcio, io non lo seguo e quindi non ne capisco molto, ma a me pare che ci sia poca connessione tra gli assalti alla polizia e le partite in se prese, è come se ci fosse in certi strati della popolazione una sorta di insofferenza nei confronti dello Stato, che coglie a pretesto il tifo calcistico. Lo Stato trova poi comodo questo alibi essendo assai delicato dover prendere pubblicamente atto di un malcontento della popolazione che arriva sino a questo punto. Forse sono solo sciocchezze, scusatemi.

Anonimo ha detto...

Ciao Peppinappa, credo che 160 anni di povertà non ci fanno più rendere conto dell'importanza strategica del Sud e della sua potenzialità economica.

Certo è difficile parlare di queste cose e perfino capirle, ora che la nostra regione ha il più alto numero di disoccupati ed il minor reddito.

Ma dobbiamo aprire la nostra mente più di quanto fanno altri per non farci cogliere impreparati dal futuro.

Ti consiglio di andarti a rileggere un po di storia 800esca(qualcosa puoi trovare nei miei vecchi articoli) in modo che tu possa immedesimarti in quella Sicilia ricca di una volta, ovvero quando dal porto di messina transitavano navi da tutto il mondo, l'agricoltura e l'industria erano molto avanzate e le prime navi a vapore per New York partivano proprio dalla Sicilia!

Queste sono le potenzialità di un Sud libero, ma i primi ad essere convinti e consapevoli di queste potenzialità dobbiamo essere noi, altrimenti faremo il loro gioco.

Hai ragione quando dici che le prossime frontiere saranno il trasporto via mare e via aereo, per il semplice fatto che è stata decretata la fine della Globalizzazione a causa dell'aumento del costo dei trasporti e del petrolio che decreterà la fine del trasporto sia su gomma sia ferroviario a lunga percorrenza.

L'aeroporto di Comiso viene costruito proprio per trasportare i prodotti agricoli via aerea mentre tutto ciò che non è deperibile sarà trasportato via nave dai porti come Gioia Tauro.
Preso sarà il nord la vera "periferia d'Italia" come d'altronde lo era nel'800.

Sto facendo delle ricerche sulle ultime strade nominate da Lombardo che secondo lui dovrebbero essere raddoppiate, non vorrei sbagliare ma credo proprio che passino vicino le zone di produzione di grano, ciò significa che presto la Sicilia tornerà ad esportare grano come nel Regno delle Due Sicilie, via nave.

saluti

Anonimo ha detto...

Caro peppinappa,

non credo che avere a disposizione una via di trasporto diretta ponga la Sicilia in una posizione di periferia.

Proprio perchè la Sicilia è al centro del Mediterraneo è e rimarrà sempre in una posizione strategica.

Ad affidarsi solo al mare, la Sicilia rischia di essere bypassata dalle rotte commerciali che, a motivo delle difficoltà di collegamento fisiche di essa, punteranno con ogni probabilità a prevedere l'utilizzo di mezzi navali sempre più potenti ed economicamente vantaggiosi, in grado di affrontare viaggi molto lunghi.

So anche che esiste un progetto di collegamento sottomarino tra l'Africa e la Sicilia, proprio per avere la possibilità di un corridoio fisico diretto per le merci che vengono dall'Asia.

Credo che a rifiutare questo tipo di infrastrutture si possa fare il gioco proprio di quei poteri che vogliono escluderci dai vantaggi dell'apertura del mercato euroasiatico.

Abate Vella ha detto...

X Peppinnappa:

sicuramente l'insofferenza della popolazione a causa delle condizioni economiche che continuano a deteriorare gioca un peso importante. Ma non si può non notare il linciaggio nei confronti della polizia su tutti i giornali italiani. E' una cosa da tenere sotto controllo.

Riguardo agli altri discorsi:

1)Lombardo: come sapete sono molto critico nei confronti non tanto dell'MPA in se, ma di Lombardo. Finora ha fatto tanto fumo e poco arrosto. Se veramente la pensa come dice su Garibaldi, perchè non cambiare qualche nome di strada o di piazza? Se veramente le vie di cui ha chiesto il raddoppio servono a portare il grano, perchè non dirlo? A me sembra che queste vie coincidano (casualmente!)con i suoi serbatoi di voti. Ma se Lombardo fa sul serio prima o poi lo dovrà dimostrare, e come ho tolto il link al suo movimento posso sempre rimetterlo ;)

2) ponte sullo stretto: su questo c'è molto meno da discutere. il ponte sarebbe economicamente dannoso per la Sicilia e per il Sud Italia. Ho già discusso la cosa approfonditamente su molti post (con fatti concreti!) e non intendo tornarvi. Comunque presto pubblicherò qualcosa relativo all'asse Augusta-Gioia tauro. Ovviamente sono ben felice che la cosa si discuta.

3) Globalizzazione: la globalizzazione è un fatto e non si tornerà indietro. la globalizzazione si basa sul trasporto aereo e via mare, non su quello su gomma e più grandi sono navi ed aerei più la Sicilia diventa centro del mondo, per motivi puramente economici, e non viceversa. Più grossa è la nave (o l'aereo) meno sono porti ed aeroporti che la possono accogliere, più importanti diventano gli hub. I centri di snodo del commercio mondiale nel prossimo futuro saranno tre: Singapore, Dubai, Sicilia (con o senza ponte). Ne parlai sui primi post pubblicati su questo blog, (metà 2006 circa).

rrusariu ha detto...

Nessuno vuole rifiutare qualsiasi progresso ma dobbiamo far smettere che le scelte strategiche li facciamo altri fuori dalla Sicilia.

La politica di questi forestieri sarebbe trattarci come i negri della Nigeria, cioè sfruttando tutte le nostre risorse ma senza lasciare nessun profitto in loco, questo deve finire.
E per farla finita bisogna non dare piu' voto a nessun partito che si affilia con quelli romani.

Gli accordi si fanno a livello di governo, cioè governiamo per risolvere i problemi e non perchè altrove hanno deciso una certa alchimia di potere, cioè spartizione delle presunte prebende economiche che si possono ricavare.

Abate Vella ha detto...

Piccolo inciso:

Ore 18:30
le notizie sui fatti di domenica scorsa sono già scomparse dalla prima pagina del sito della Gazzetta dello Sport.

Scandaloso? bah... non mi interessa. Oramai sono un avvoltoio. Più fatti come questo succedono, più la Sicilia si allontana dal vuoto padano.

rrusariu ha detto...

Certo bisogna dimenticare subito l'errore, non bisogna mai fermare il business pallonaro.

Il 16 dicembre c'è Atalanta-Palermo, dove ci dovrebbe esse una folta rappresentanza dell'emigrazione Siciliana a vedere u Palermu.
Devo pagare 40 euro per vedere la partita dalla tribuna.

Mentre i tifosi rossoneri che hanno partecipato agli scontri con la polizia non contano?
Sono consumers of Berluscon Intrallations Reds&Black, i tifosi del milan/inter non si toccano. A loro niente squalifiche di campo, niente indagini.

La gazzetta dei miracoli sa che domani bisogna alimentare le vendite per la nazionale.
In tutta sincerità spero nel lutto nazionale di sabato sera.
Quando suoneranno le cornamuse scozzesi tra le lacrime degli sconfitti azzurri pretoriani.
Tanto domenica è stato decretato il lutto di comodo!!! Pagano come al solito i quacquaracquà italici!!!

Massimo ha detto...

Attento, Gonzalo, con tutto il rispetto per i fratelli meridionali e per il "neoborbonismo", ti faccio notare che spesso l'Italia dà contentini ai "continentali" per affossare ancor di più la nostra Sicilia. Proprio Gioia Tauro citi: è l'interporto più meridionale "d'Italia". Le merci siciliane, per le politiche commerciali italiane, devono risalire la Calabria per trovare un interporto. Così dobbiamo far passare le importazioni e le esportazioni di una qualche importanza per la strozzatura dello Stretto e le entrate doganali delle importazioni siciliane vanno a Roma perché la Calabria è a statuto ordinario.
Pensiamo prima a noi, che abbiamo una storia millenaria di stato, per il sud, troppo legato all'Italia, poi si vedrà. Non dimenticare che sullo Stretto ai tempi delle "DUE" Sicilie passava persino la dogana e due ore legali diverse.
Un saluto

Abate Vella ha detto...

Massimo,

grazie per il commento: il discorso delle entrate doganali credo sia fondamentale per lo sviluppo della Sicilia e per smettere di chiedere elemosina.

Le Due Sicilie esistevano e prosperavano proprio perchè erano Due...

Anonimo ha detto...

Ciao Massimo, non credo che la logistica siciliana funziona come hai detto tu, infatti non credo proprio che le merci siciliane vadano a Gioia Tauro perchè questo porto attualmente serve per lo smistamento su navi più piccole dei container caricati provenienti dalle grandi portacontainer che non possono essere ospitati nei piccoli porti italiani come Genova,La Spezia, figurati in quelli siciliani.

Dunque le tue paure sono infondate, anzi in questo momento ti posso dire che i "continentali" non se la passano proprio bene.

Purtroppo oggi è impensabile politicamente "pensare prima a noi" Oggi la battaglia politica per la Sicilia si combatte anche nelle altre regioni italiane, proprio come la Sardegna.