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domenica, novembre 18, 2007

L'uomo che sconfisse la storia

Cosa sta succedendo in Italia ed in Sicilia dietro la fittizia facciata dello scontro tra destra e sinistra? In Sicilia potrebbe veramente cambiare qualcosa? Capire casa è successo e cosa sta succedendo è fondamentale per prevedere le mosse dei nostri nemici e cercare di scardinare il perverso sistema oppressivo tosco-padano. Con questo post iniziamo a dare uno sguardo più generale agli eventi degli dell'ultimo ventennio, coscienti che comunque le linee tracciate avranno bisogno di aggiustamenti e correzioni. Quello che si vuole dare è un primo organico tentativo di inquadramento delle lotte di potere che stanno sconquassando la penisola italiana e la stessa struttura di potere siciliana inquadrandole in un contesto internazionale. Partendo da quella che qualcuno credeva di fare passare impunemente come la fine.

Il popolano che 725 anni fa difese la sua compatriota dalle prepotenze dei soldati francesi allo scoccare del vespro, poteva immaginare quali conseguenze avrebbe avuto il suo gesto? Salvatore Giuliano, quando reagì al carabiniere che lo scoprì mentre tentava di contrabbandare un misero sacco di grano, poteva mai essere cosciente di cosa il destino avrebbe tramato su quel fatto di sangue, all'apparenza insignificante per la storia (vedi post su questo blog)? Eppure questi sono due esempi di come ognuno di noi può diventare un fondamentale accessorio della mano implacabile del processo storico (non uso il manzoniano provvidenza per rispetto nei confronti di chi nel “processo” ci perse la vita...). Questi sono due esempi di eroi tragici nel senso “classico” del temine, due eroi tragici che svelano il lato greco dell'animo siciliano, un animo dotato di quel pathos che ci spinge ai tipici slanci istintivi sui quali il destino può poi ricamare facilmente le sue trame.

Al momento della caduta del muro di Berlino la Democrazia Cristiana era saldamente al potere in Italia. Nel dopoguerra era riuscita nella scalata perchè era stata capace di catalizzare le forze che si muovevano dietro la facciata democratica dell'occidente in una convergenza d'interessi favorita dal pericolo dato dal colosso sovietico. E questo aveva permesso a finanzieri e speculatori locali di rimanere saldamene in controllo del sistema-Italia

Stati Uniti, liberal-massoni anglosassoni, massoneria italiana, il Vaticano e persino la stessa Russia sovietica puntellavano questa specie di baraccone chiamato Repubblica Italiana. Una seconda prova per i padani, che già avevano bruciato la prima possibilità offerta loro dall'impero britannico con il passo almeno tre volte più lungo della gamba compiuto da Mussolini. Ed invece di imparare dal primo fallimento, cosa fecero i nuovi leader settentrionali? Ricominciavano subito ad arraffare a più non posso dal meridione e visto che i Siculi avevano provato a ribellarsi questa volta usarono maniere ancora più forti, dando campo libero alla cosiddetta 'mafia' che cominciò a fare il bello ed il cattivo tempo in Sicilia, protetta da una connivenza CERCATA e GESTITA dai politici e dallo stato, e non da essi subita, come si è tentato di far passare.

Ma il 9 novembre del 1989 cade il muro di Berlino. Da quel giorno è uno stillicidio per l'Unione Sovietica, che crolla definitivamente nell'agosto del 1991 a seguito di un fallito colpo di stato da parte dei militari. L'alleanza dietro la famigerata DC (nel frattempo affiancata dai socialisti di Craxi) si rompe non appena la minaccia d'oltrecortina evapora. Alcuni degli attori rimasti pensano a quel punto di avere il mondo in mano e vengono allo scontro immediatamente.

Dietro la cosiddetta “sinistra” italiana, rimasta senza padrone, si assembrava già la finanza anglosassone, decisa a saltare alla gola dell'affaticato regime sempre intento a gozzovigliare nella corruzione e nel nepotismo ed a fare un bello scherzetto agli odiosi cugini americani, a cui cinquant'anni prima aveva dovuto cedere il controllo del Mediterraneo. Controllo del Mediterraneo che ha sempre coinciso con il controllo della Sicilia: controllo economico (ora concesso in usufrutto ai padani) e militare (riservato agli Stati Uniti).

La democrazia cristiana è così isolata ma all'inizio forse non se ne rende conto: i liberal-massoni anglosassoni tradiscono subito, rompono con la massoneria cattolica padana e celebrano in pompa magna il 17 febbraio 1992 l'inizio di tangentopoli. La consorteria toscopadana e romanocentrica è in rotta: a sud nel frattempo si completa l'accerchiamento cercando di colpire Andreotti scoprendo i legami del sistema di potere da lui presieduto con la criminalità organizzata in Sicilia che assicurano a Roma il necessario blocco di voti per tenere il controllo in tutta Italia.

Ma il destino ha in serbo un diversivo. A Palermo si era fatto notare un giudice, Giovanni Falcone. Il Siciliano Falcone si era messo in testa di sconfiggere la mafia, e aveva fatto passi da gigante riuscendo a rompere quel muro di silenzio che tutti si erano trovati di fronte quando interrogavano qualche pesce un po' più grosso finito chissà come nella rete. Subito numerosi ostacoli si frapposero, lucchetti invisibili cominciarono a scattare, dita appiccicose a trattenere. Ma Falcone, animato da una incrollabile fiducia nello stato e nella verità continuava, incapace di capire che era proprio da quello stato che lui credeva di servire che i sabotaggi arrivavano.

La nuova sinistra italiana, che aveva trovato nell'odio verso gli yankee il collante ideale che saldasse il connubio con le massonerie d'oltremanica, vide in Falcone quello che ci voleva per realizzare i suoi piani. Gli fu fatto trovare il pacco dono: un nuovo pentito pronto a cantare a comando, tal Pellegriti (vedi nostro post). Il colpo di grazia. Un colpo di stato elegante e sottile. Pellegriti inguaia Andreotti, gli eroi antimafiosi ed anticorruzione vanno al potere ed i liberali conquistano i mercati finanziari padani e la loro lucrosa appendice mediterranea.

Ma nessuno di quegli ominicchi aveva previsto quanto quel Siciliano fosse deciso a redimere la sua terra combattendo solo con le armi della giustizia e della verità. Quanto fosse deciso a recitare la sua parte fino in fondo, coerente e cocciuto come tutti i suoi conterranei.

Falcone capisce subito che lo stanno usando e svela l'ordito bloccando il colpo di stato, cosa che provoca la reazione furiosa dell'antimafia. Senza l'intervento del giudice non ci saremmo accorti di niente. Nessuno si sarebbe accorto di niente. Saremmo passati da una miseria all'altra, da un regime ad un altro che tutto avrebbe cambiato affinchè tutto potesse rimanere lo stesso.

Il Popolo Siciliano è così entrato in scena prepotentemente. Giovanni Falcone si è fatto trasportare dalla passioni, dalla sua incrollabile fede nella verità e nella giustizia non potendo comportarsi in modo diverso. La sua fine fisica segna l'inizio di una nuova guerra, di un nuovo Vespro che il Popolo Siciliano è ora chiamato a combattere per onorare la memoria del suo eroe. L'anima di Falcone sta chiamando ognuno di noi alle sue responsabilità di Siciliano: l'Ora del Vespro è tornata a scoccare.


xFruits

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Abate, bel post.
Ti ricordi quando qualche settimana fa parlavamo della rottura interna alla mafia che doveva esserci per forza stata in quegli anni?

Probabilmente si tratta della rottura tra i palermitani e i corleonesi.
Totò Riina iniziò una guerra, che vinse, contro le cosche palermitane che erano alle strette dipendenze della massoneria tosco-padana.
Incosapevolmente o forse no(magari hai qualche spunto in proposito) Totò Riina spazzò via la mafia servitrice della massoneria.
I suoi ideali a quanto pare non coincidevano con quelli massonici e questa incompatibilità portò probabilmente alla rottura totale tra mafia e massoneria.

Chi è ha ucciso Giovanni Falcone?

Anonimo ha detto...

FINALMENTE I VERI SICILIANI si sono risvegliati da 147 anni di sonno profondo. Il sangue del Vespro di 750 anni fa`incomincia a scorrere di nuovo. Questa volta gli nemici non sono i francesi angioini e il papa, ma gli italici del nord, i pseudo-italiani che hanno perso le loro radici e lingue storiche, il governo coloniale italiano, i partiti nazionali italiani, l’opinione pubblica italiana col cervello lavato al stile stalinista, i pseudo-siciliani colonizzati, il sistema scolastico conformista perpuatori delle menzogne anti-storiche, la stampa asservita al potere politico italico. Il nostro momento storico per la nostra riscossa come popolo Siciliano e`arrivato il 4 luglio 2007 quando il popolo Siciliano ha finalmente smaschierato l’anti-eroe ed assassino garibaldi al parlamento italiano. Lo stesso giorno dell’anti eroe garibaldi e della revoluzione Americana. Noi faremo come hanno fatto gli Americani di 231 anni fa`, rovesciando il potere coloniale che le teneva schiavi. VIVA La Sicilia Libera, VIVA il popolo Siciliano, VIVA la Nazione Siciliana, VIVA LA LINGUA SICILIANA. Avanti col nuovo Vespro Siciliano

Abate Vella ha detto...

Hai anticipato una parte del prossimo post sull'argomento.
Forse questa è una domanda alla quale non possiamo veramente rispondere. Ritengo personalmente che a premere il pulsante sia stato il morente regime tosco-padano. I liberali (o gli antimafiosi) non avevano veramente motivo: Falcone prima o poi avrebbe finito per capire ed aiutarli anche se indirettamente colpendo la DC.
Riguardo alla spaccatura della mafia, io credo sia meglio definirla una disgregazione. Non vedo Riina e gli altri capaci di capire cosa realmente si muovesse dietro di loro. Se Riina fece qualcosa, non lo fece di sua iniziativa.

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe ristudiarsi tutto ciò che è successo allora alla luce di quello che sappiamo oggi...

Ecco la mia tesi:
Falcone fu ucciso dalla mano massonica tosco-padana per mezzo di ciò che restava della vecchia mafia filo-massonica.
Ma una volta che la mafia scissionista prende il potere in Sicilia, la massoneria scaglia le sue forze contro Riina che infatti viene arrestato, fino all'arresto di Provenzano(che faceva parte dell'entourage di Riina)

Oggi non passa giorno che non viene arrestato qualche boss o qualche mafioso e sembra che tutti oggi hanno preso coraggio contro i mafiosi e gli estortori(certo non c'è più dietro la massoneria governativa tosco-padana...)

Oggi la mafia non è più servitrice della massoneria, quindi non è più servitrice di un paese straniero, dunque non si può parlare più di mafia e soprattutto adesso alla mafia non interessa più spostare risorse economiche al di fuori della Sicilia.

Ma se la massoneria sta ancora insistendo nel far arrestare mafiosi, significa che i massoni stanno ancora tentando di recuperare la Sicilia, cosa che noi dobbiamo assolutamente impedire, perchè se ciò dovesse capitare, ci faranno fare altri 160 anni da schiavi, come peraltro ci hanno fatto capire con i vari tentativi di isolamento della Sicilia.

Altra cosa, è possibile che i massoni stiano smantellando la rete mafiosa perchè essa è anche una specie di rete di intelligence a cui non sfuggono eventuali ingressi strani in Sicilia.
Senza questa rete potrebbero entrare in Sicilia degli agenti(magari di paesi del blocco massonico anglo-americano) atti ad effettuare delle azioni terroristiche per dare poi la colpa alla mafia e dare la scusa al governo per mandare l'esercito in Sicilia e palestinizzarla.

La situazione attuale, aggiunta ai fatti di Sigonella si è fatta molto grave.

E' necessario al più presto che in Italia cada il più presto possibile il governo di sinistra ed entri al suo posto un governo filo-russo.

Abate Vella ha detto...

Gonzalo,

continui a pensare che i siciliani siano solo qui ad aspettare i doni dei settentrionali.

Per fortuna le cose non stanno così: il Popolo Siciliano esiste a sta facendo la sua parte in questa lotta.

Per quanto riguarda il discorso tra destra e sinistra, sembra che tu ti sia fatto riassorbire in piano dalle falsità politiche nazionali. Ma non ti sei accorto che è Berlusconi che non vuole che il governo cada?

Vuoi veramente che i Siciliani votino per i corruttori mafiosi del centrodestra come barriera alle cricche truffaldino-finanziarie del centrosinistra?
Questo modo di pensare ha permesso alla mafia di opprimerci per 150 anni.
Per quel che mi riguarda, anche se la mafia non dovesse esserci più questo non vorrà mai dire che i loro crimini verranno cancellati.
Solo con la verità e la giustizia saremo liberi, come ci ha insegnato Falcone. Non mettendosi d'accordo con dei criminali di quart'ordine.

Anonimo ha detto...

Ciao Abate,
mi riallaccio ad un vecchio post per risponderti, in cui dicevo che la libertà della Sicilia dipende soprattutto da un fattore esterno, da un fattore esterno che abbia interessi(economici o politici) che ci sia una sicilia libera.

Adesso questo fattore esterno esiste ed è ben visibile ed è necessario approfittarne.

Fare i puristi proprio adesso potrebbe costarci caro.

Abate Vella ha detto...

Gonzalo,

io mi riallaccio a questo stesso post per dirti che se Falcone si fosse appeso ad un qualche fattore esterno (a quel tempo giá presente) a quest'ora noi due non eravamo qui a parlarne.

Credo che sia proprio qui la differenza tra noi, e forse anche tra te ed i sicilianisti: questi ultimi credono che il Popolo Siciliano abbia un ruolo da protagonista negli eventi (insieme ad altri sicuramente), tu invece credi che questo sia impossibile se non addirittura controproducente.

Anonimo ha detto...

Ciao Abate,
non capisco la seconda parte del tuo commento.

Io sono qui per cercare sinergie non differenze.

Infatti il vero problema che affligge i movimenti sicilianisti è che si mettono a litigare sulle differenze(anche piccole) invece di sfruttare i punti d'accordo.

Il Popolo Siciliano può diventare protagonista nel momento in cui sfrutta questi famosi fattori esterni, altrimenti si rimarrà sempre allo 0,001%

rrusariu ha detto...

Gonzalo,
saremmo senz'altro di piu' se saremo capaci di non affidare le nostre risorse a tutto ciò che rappresenta Roma(cioè tosco-padani, vaticano, anglo-americani, etc)

Ma dobbiamo ripetere ciò che fece Eufemio?
Addumannari aiutu allo Ziadet-Allah di turno di darci una mano?
Forse Assad-al-Furat fu più lungimirante e ci diede quei 5 secoli di splendore.
L'ottantenne qadi Assad-al-Furat(originario del Chorassan iraniano ma nato sull'Eufrate), morto malato nell'assedio a Sarqusah(Siracusa) seppe unire l'energie del giund persiano, ai berberi nordafricani e agli arabi per "con quistare" la nostra terra da cui invece furono conquistati!!!

La storia insegna, ma dalla penisola non è mai venuto niente di buono!!!!!

Ferdinando di Borbone seppe realizzare buone cose, ma il di più forse lo imparò stando in Sicilia, purtroppo i francesi seppero impiantare nel meridione gli alberi delle mele marce della Libertà, e si trovò alla fine con i quadri superiori dell'esercito e della marina e una parte dei dirigenti corrotta all'arrivo dei criminali al soldo dei bancarottieri Cavour&C.

Dobbiamo dare un sogno alle nostre donne Siciliane, non certo quella della plebea Marianna francese o la testa mozzata della Gorgona Medusa, ma di poter vivere nella propria terra che saprà dare un buon avvenire ai propri figli, e non come adesso crescerli e vederli partire.

L'Ingegnere Volante ha detto...

Caro Abate Vella,

Ho apprezzato molto questa ricostruzione storica. Vorrei solo aggiungere che, a mio modesto parere, ciò che lega la sinistra italiana alla massoneria anglo-americana non è soltanto l'odio antiamericano: in fondo anche gli americani sono massoni (massoni sono tutti i padri della patria statunitense, come i più forti gruppi di potere economico-finanziari americani, famiglia Bush compresa). Io ritengo invece che il legame sia di carattere ideologico: l'ideologia liberale È l'ideologia della massoneria. La sinistra italiana, come tutte le sinistre europee, sono figlie della massoneria in quanto figlie delle dottrine liberali. Ancora oggi, i liberal-socialisti di mezza Europa guardano all'Inghilterra come a un faro di libertà e di progresso. Perfino in Sicilia esistono esponenti del "travagghismo" (la versione siciliana del laburismo?) che rimpiangono i moti del '21 e del '48 come moti di liberazione nazionale, quando è ormai sempre più evidente che quei moti vennero promossi dalla sempre presente Inghilterra (e dalla sua mafiosissima massoneria) per far diventare il Regno di Sicilia l'ennesima colonia di Sua Maestà Britannica e poter quindi controllare - free hands - il Mediterraneo.

Ho anche apprezzato molto il modo in cui hai chiuso questo bell'articolo, con l'evocazione dell'anima di Falcone e il riferimento più che calzante all'ora attuale come Ora del (Nuovo) Vespro.

In relazione ai commenti a questo post, sui sicilianisti sono molto, ma molto, perplesso. Credo che in questo ambiente, di cui anche tu e io facciamo parte, stia prendendo piede la solita malapianta dell'ideologia. Posso sbagliarmi naturalmente. E spero che i fatti mi smentiscano. Per sgomberare subito il terreno da equivoci, io sono per l'indipendenza della Sicilia, senza se e senza ma. E non perché io stesso sia accecato da qualche fumo ideologico, ma solo perché non credo che guadagneremo mai la libertà se non svilupperemo una coscienza di popolo. E mai saremo popolo se non prenderemo coscienza della nostra storia di nazione e di regno indipendente per circa 7 secoli (vorrei solo ricordare che alla vigilia dell'invasione massonica, protestante, liberale, guidata dai Savoia, il Regno che fu di Sicilia era, insieme allo Stato Pontificio, il più antico regno d'Europa: la culla della stessa civiltà europea).

Come dicevo, spero di essere smentito dai fatti, ma riguardo al mondo sicilianista, vedo avanzare un indipendentismo (ancora un -ismo al nostro orizzonte) che affonda le sue radici nei movimenti ideologici che vengono d'oltremanica: liberalismo e laburismo su tutti. Questo strano indipendentismo si muove fondamentalmente nel seno della tradizione marxista (o post-marxista) che vede nella lotta di classe la condizione necessaria per la nascita della coscienza di popolo che alla fine porterà alla libertà e all'indipendenza della Sicilia.

In questo contesto si mescolano un profondo odio anti-clericale, se non addirittura anti-cristiano; una rivendicazione di una presunta superiorità della civiltà islamica nei due secoli e mezzo di dominazione araba (dominazione, appunto); un anacronistico laicismo (figlio delle dottrine liberali) più in linea con il partito laicista-piemontese dei Bocca e degli Scalfari, quindi dei nostri aguzzini, che in linea con le rivendicazioni vere del Popolo Siciliano.

Ripeto: spero che i fatti mi smentiranno, ma al momento questo vedo all'orizzonte. Forse sta a noi - persone di buona volontà - disinnescare quest'ennesima bomba ideologica che ci fa correre - ancora una volta - il rischio di essere "dominio" di ideologie e di potenze straniere.

Penso che con la nostra opera quotidiana possiamo trovare invece gli argomenti per unire, e non per dividere (come le ideologie intendono sempre fare), il Popolo Siciliano.

Per questo apprezzo molto quello che stai facendo con questi ultimi post. Ci stai aiutando tutti a risvegliare l'anima più profonda e antica del Popolo Siciliano. E stai mettendo in evidenza gli elementi più forti del nostro carattere, quelli che ci uniscono tutti e ci fanno essere e sentire Popolo.

Grazie Abate Vella.

Abate Vella ha detto...

Caro Ingegnere Volante, questo post é solo un piccolo squarcio. Continueró a pubblicare interventi su questo tema. permettimi però di aggiungere qualche comemnto a quello che dici.

Riguardo alle tue osservazioni vorrei che si riflettesse su un fatto importante: la massoneria non é liberale per definizione, e non é solo alta finanza, per definizione. La massoneria è più che altro un "grumo" di potere, e come tale si scontra con altri poteri, siano essi il Vaticano, sino essi la Russia, siano essi altri massoni.

Parlare di massoneria anglo-americana non ha molto senso, e presto amplierò questo discorso. Valga per tutti l'esempio della Scozia, paese fortemente massone ma anche fortemente anti-britannico ed anti-inglese.
Ma si consideri anche la presenza in un paese come l'Italia di una forte massoneria di matrice cattolica.

Parli poi della civiltà araba (e sono contento che usi il temine civiltà). I liberali stanno cercando di USARE l'Islam per combattere i cristiani, è vero. Ma questo non deve spingere noi Siciliani (anche chi è fortemente cattolico) a demonizzare i paesi arabi, che potenzialmente sono dei partner importantissimi per la Sicilia. Se hai una identità forte, puoi confrontarti con tutti senza timore ed anche chi è "diverso" avrà rispetto per te. Riguardo agli arabi in Sicilia, è vero la loro avventura è iniziata come una conquista, ma poi fu la Sicilia a conquistare loro, tanto che alla fine i musulmani di Sicilia combetterono contro gli altri arabi e conquistarono l'indipendenza (un po come i Greci con Atene) gettando le fondamenta del Regno di Sicilia.

Anche per quanto riguarda i fatti del '21 e del '48 bisognerebbe fare analisi più approfondite. Speriamo di avere tempo anche per questo in futuro...

L'Ingegnere Volante ha detto...

Caro Abate Vella,

Non sapevo che esistesse una massoneria cattolica. Ho sempre creduto che Chiesa Cattolica e massoneria fossero inconciliabili, come testimoniano atti pubblici e prese di posizione molto forti contro la massoneria da parte di Papi e fedeli nel corso dei secoli.

Quindi ti sarei molto grato se potessi indicarmi qualche fonte storica a riguardo.

Grazie in anticipo e cordiali saluti.

Abate Vella ha detto...

Massoneria e Chiesa Cattolica sono inconciliabili qualdo la prima si affibbia un'aura mistica senza riconoscere il primato del papa, altrimenti sono conciliabilissime: la massoneria anglosassone (la piú potente..)non riconosce il primato del Papa, e quindi é nemica della Chiesa. Il Sacro Ordine dei Cavalieri di Malta lo riconosce ed é accettato (la più alta carica del SOCM è quella di Gran Maestro, tanto per capirci...). Non conosco a fondo l'argomento, ma credo anche i templari fossero una forma di massoneria cattolica poi diventati eretici e per questo perseguitati.
Inoltre all'interno di molte sette vi sono elementi cattolici, senza che questo significhi che la setta abbia qualcosa a che fare con la Chiesa Cattolica.
Quello che voglio evidenziare è che non si può pensare alla massoneria come ad un blocco unico che si "frattura". Allo stesso modo in cui la mafia non è mai stata una multinazionale del crimine con a capo Riina.

L'Ingegnere Volante ha detto...

Caro Abate,

Il Sacro Ordine dei Cavalieri di Malta non credo posso essere considerato una massoneria, visto che non si tratta di un'associazione segreta (carattere essenziale della massoneria) e inoltre il suo obiettivo non è arrivare alla società perfetta sotto l'occhio del Grande Architetto dell'Universo (altro carattere essenziale della massoneria).

Riguardo al fatto che ci siano sedicenti cattolici nelle sette, massoniche o meno, questo è ormai fatto risaputissimo. Com'è risaputo che ci siano cattolici nei partiti di ispirazione marxista e/o post-marxista.

Ma tu parli di "forte massoneria di matrice cattolica". Mi piacerebbe sapere quali elementi hai per potere parlare in questi termini: sono aperto alla comprensione se vorrai citarmi fatti concreti.

Saluti.

Anonimo ha detto...

Ciao Ingegnere Volante uno degli ultimi post che hai scritto (quello delle 10.15 PM) è bellissimo, sei riuscito a vedere lontanissimo.

Anche io penso che Massoneria e Cattolicesimo siano inconciliabili quindi non può esistere una massoneria cattolica.
Quindi chi vi dice che è cattolico(ma è anche massone) mente.

Oggi purtroppo molti si dichiarano cattolici(e magari non vanno mai in chiesa, oppure sono al terzo matrimonio) quindi stanno svalutando questo termine che per me è sacro.

I veri cattolici sono quelli che mettono sempre Dio al centro di tutto e che mettono sempre in secondo piano le ideologie rispetto alla propria Fede.

Oggi vi è talmente tanta confusione nel mondo(soprattutto politico) che non si riesce più a distinguere il bene dal male.

Questo spiega come mai molti giovani di oggi si sono fatti abbindolare dal mito dell'antimafia, credendo di stare dalla parte del bene, e non si sono accorti che invece sono caduti nelle braccia della massoneria.

Chi ha fede in Dio, vedrà il mondo con degli occhi diversi e si accorgerà dell'Inganno.

p.s. L'uomo è da sempre tentato a fare la "lista" dei buoni e dei cattivi, non ci riuscirà mai, solo Dio può farlo.

Abate Vella ha detto...

Caro Ingegnere Volante,
le logge massoniche non sono per niente tutte segrete: molte hanno statuti, siti web, liste di associati etc etc.
ALCUNE potrebbero essere segrete, ed infatti neanche tu potresti darmi fatti concreti riguardo la loro esistenza.
Se vai sul sito del Grande Oriente d'Italia e poi su quello del Sacro Ordine dei Cavalieri di Malta, scoprirai che ambedue si propongono l'elevazione spirituale dei loro membri, ma mentre i Cavalieri si promettono di farlo nell'ambito della sfera religiosa cattolica, il Grande Oriente si pone al di fuori di questa sfera.
nel momento in il SOCM rifutasse il primato del Papa, senza cambiare nient'altro tu la chiameresti una loggia massonica.
Per quanto riguarda la matrice cattolica, mi riferisco ovviamente ad un ambito culturale e non alla benedizione del Papa.
Il mondo fianziario padano è prevalentamente cattolico e io vedo in questo mondo le basi di quella che considero la massoneria di matrice cattolica. E' questa una massoneria strutturata come quella anglosassone? Secondo me si. Di più, è anche segreta. Ma ovviamente non posso dimostrarlo.

Caro Gonzalo, ho l'impressione che tu confonda la definizione più generale di cattolico con quella di santo.

Anonimo ha detto...

No Abate, i santi riescono a fare anche i miracoli ;-)
Tuttavia i cattolici sono tenuti ad ispirarsi alla vita dei santi.

Quello che voglio dire è che troppo spesso gente che si dichiara cattolica solo perche è stata battezzata tale e si dichiara cattolica(magari vantandosene) anche se poi se ne va a rubare.
Ecco per me questa gente non è cattolica.
Dunque se il demonio si definisce cattolico, significa che tutti i cattolici sono dei dannati?

Cattolicesimo e Massoneria sono inconciliabili, come il nero con il bianco, l'acqua con il fuoco.

Per quanto riguarda le logge massoniche, il grande oriente ecc.ecc. altro non sono che le parti terminali della Struttura perchè i veri capi sono insospettabili per la gente comune e soprattutto non ci mettono mai la faccia perchè non sono politici.

Volete sapere chi sono i capi?
George Soros, Rotschild e poi i proprietari di JP MORGAN, Goldman&Sachs ecc.ecc.

Codeste persone inoltre non si incappucciano ne fanno cerimonie, queste cose le lasciano fare agli stupidi tipo grande oriente d'italia...

saluti