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lunedì, aprile 23, 2007

Sulle spalle degli altri

Per quale motivo esiste il divario nord-sud?

A questa domanda si è tentato di dare risposta in vari modi. Le ragioni proposte da storici e falsari vari possono essere catalogate in vario modo. Vi sono quelle storiche che non si capisce bene a cosa si riferiscono, vi sono quelle sociali che praticamente non sono altro che un inno a Lombroso, vi sono quelle geografiche secondo cui la Sicilia, ad esempio, è "marginale" quando si tratta di chiedere soldi per mantenere l'occupazione alla FIAT, ma è centrale quando si costruiscono le raffinerie.

Non riusciamo però a far combaciare tutto questo castello di fandonie con alcuni dati diffusi nelle ultime settimane. Abbiamo già menzionato la 'strana' graduatoria delle dichiarazioni IRPEF, che non mostrano alcuna differenza tra nord e sud, potendo osservare una città come Napoli nelle prima 30 - 35 posizioni, Catania a metà classifica ed addirittura Ravenna tra le ultime e Rimini 100ma!

Dopo è arrivata la graduatoria dell'assenteismo nel pubblico impiego: ci si è divertiti a sparlare di Bolzano, città con il più alto indice di assenteismo, e di Siracusa, città dal più basso indice di assenteismo, ma la realtà fotografata dice ancora una volta che non si è registrata alcuna differenza tra nord e sud.

Adesso si parla del recupero dell'evasione grazie alla graduatoria sulla variazione del gettito fiscale tra il 2005 ed il 2006. Anche in questo caso non si notano differenze apprezzabili tra il nord ed il sud della penisola, tanto che tra le prime 10 posizioni vi sono 6 province settentrionali (Lecco, Trieste, Bergamo, Massa, Pisa, Brescia) e 4 meridionali (Crotone, Messina, Salerno, Palermo).

Le indicazioni fornite da tutti questi dati non sono di poco conto. Se esse venissero affiancate da dati concernenti il PIL (prodotto interno lordo), la qualità della vita e il consumo di beni di lusso sembrerebbero indicare tutto il contrario di quello che è stato propagandato da 150 anni a questa parte. Sembra cioè che sia il nord a vivere sulle spalle del sud e non viceversa. Non potrebbero spiegarsi altrimenti le differenze tra i livelli di vita osservabili e le dichiarazioni dei redditi: al nord nessuno paga le tasse, mentre al sud lo stato rastrella a più non posso.

Una conferma potrebbe provenire dai dati della guardia di finanza: essendo dai dalle dichiarazioni IRPEF ovvio che il grosso dell'evasione si nasconde nella provincia padana, ne consegue che dovremmo avere una maggiore incidenza di irregolarità rilevate nelle regioni settentrionali. Se ciò non avviene personalmente non riesco ad imputarlo che ad un solo fatto: al nord non si fanno i controlli.

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