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venerdì, luglio 17, 2009

Allo scoperto

Pubblichiamo di seguito il recente comunicato dell'ufficio stampa del TAT (Associazione per la Tutela Ambiente e Terriitorio) di Milazzo, facendo attenzione allo strano interesse per certe vicende locali nostre di alcuni parlamentari leghisti che escono ora allo scoperto. A questo proposito tenete ben presente quanto scritto nel precedente post, “Roulette siciliana”, sui giochetti nascosti dietro gli inceneritori del piano dei rifiuti licenziato da Salvatore Cuffaro e su come Tremonti sia a sua volta venuto allo scoperto sulla questione.

NON PAGO CON LA MIA VITA, IL TUO POSTO DI LAVORO!!!
Gran concitar, attorno al caos Edipower, e già immagino cosa accadrà con la Raffineria-  Discutono le dosi da propinarci, le diluizioni etc.

La Edipower tenta di convincere che le emissioni  su cui si impegna  non sono nocive,, ma come possiamo crederci ?

Nessuno si domanda  se le strutture biologiche della Valle del  Mela sono alterate, certamente sui tavoli emergono le problematiche occupazionali, la tutela delle strategie speculative, ma nulla viene detto su come si  intende tutelare la salute e l’ambiente.


Mi sono rimaste impresse le affermazione di un sindacalista il quale affermava  che le avversità poste nei confronti della Centrale Termoelettrica di S. Filippo del Mela erano tutte strumentali, ed io personalmente gli rispondo che non sono disposto a pagare  con la mia salute o con la mia vita il suo posto di lavoro, ma sono disposto a cooperare affinché si creino le condizioni ottimali per un sistema occupazionale più evoluto con una miglior organizzazione economica,  senza che la mera speculazione prevalga su tutto.

I parlamentari Leghisti On. Fava, Torazzi, Reguzzoni, Allasia, Brigandì e Comaroli,  chiedeno al Ministro dello Sviluppo Economico se “..sia a conoscenza dei fatti di cui in premessa e voglia chiarire come verrà soddisfatto, a partire dal 2010, il fabbisogno elettrico siciliano, sempre garantendo il rispetto degli alti livelli di sicurezza nella gestione della rete elettrica siciliana; se non ritengano che la situazione descritta in premessa possa determinare conseguenze negative sul sistema elettrico nazionale ed isolano; se il Ministro dello sviluppo economico voglia fornire indicazioni in merito ad eventuali aumenti dei prezzi dell'energia che potrebbero determinarsi, anche a livello nazionale, a causa della significativa riduzione di potenza installata e di produzione di energia elettrica nella Regione Siciliana.”

L’Interrogazione è priva della preoccupazione Ambientale e del dissesto del territorio, cosa del tutto insolita per politici del livello degli interroganti.

L’unica preoccupazione è la sicurezza della rete siciliana.

A tal punto ci domandiamo, perché si interroga  con specifici e mirati indirizzi? Come mai rappresentanti della Lega Nord, pongono questioni inusuali e comunque incomplete? Non credo sia difficile comprendere gli assetti strategici, si vuol tramutare una palese difficoltà in necessità strategica della gestione energia elettrica Siciliana,  minacciando possibili incrementi dei costi della energia elettrica.

Lo stesso n° 1 della società si è mosso per assicurare tutti sulle buone intenzioni della Edipower, ma noi non ci crediamo, noi pensiamo che questa volta coloro i quali si assumeranno la responsabilità di sottoscrivere l’autorizzazione, anche in forma condizionata, debbono avere nome e cognome, perché li indicheremo come responsabili.
 
Avvisiamo il Comune di San Filippo del Mela, di mantenere alta la difesa degli interessi di tutti i Cittadini, compreso quello della salute e dello sviluppo economico sostenibile, di non lasciarsi lusingare da promesse e inutili compensazioni ambientali, e di proporre un vero riassetto territoriale compreso il risanamento e la riqualificazione strutturale. 

All’insegna del  sospinto materialismo addebitato alla scienza moderna, si vuol consentire ad una tecnologia vetusta di aggredire  senza scrupoli, una realtà storica, ricca di tradizione avvolta da una spirale distruttiva.

Fermiamo questi manager che prima di inquinar l’ambiente inquinano le strutture istituzionali per scopi prettamente utilitaristici e mai umanitari, pretendiamo il rispetto per la nostra salute, per il nostro ambiente, per la nostra cultura.

Pensiamo ad uno sviluppo organico e pianificato, con indirizzi condivisi, ma con impostazione di rigenerare una economia locale del tutto inesistente.

Non sarà certo un caso se in un fazzoletto di terra, lambito dal mare, si localizzano e si sviluppano infrastrutture industriali pesanti ad Alto Rischio con ulteriori emissioni in ambiente, con una Agenzia Regionale per l’Ambiente che di fatto non c’è (è meglio dire così), con l’Assessore Provinciale all’Ambiente, che non sa nemmeno cos’è l’elettromagnetismo di bassa frequenza, e oltretutto si rifugia sempre sull’ARPA pur sapendo che non funziona, gli organi Regionali che oltre a fare conferenze, altro non riescono  fare, allora sembra palese che il territorio risulta completamente vulnerabile dalla speculazione industriale.

A volte ho la sensazione di essere un visionario, perché sembra che sia il solo a vedere quel degrado fisico del territorio, che sia il solo ad andar in crisi respiratoria  quando mi applico nel mio giardino, probabilmente per la tossicità dei depositi atmosferici sul terreno.

La nostra zona sembra un vero teatro di guerra, camini  da tutte le parti, serbatoi, torri di distillazione etc., un innaturale paesaggio che contrasta e deturpa oltremodo la bellezza del golfo di Milazzo,  senza legami vitali, senza un’armonica coerenza quantistica della natura viva, un fallimento della tecno scienza.

Si faccia un vero piano industriale con obiettivi lungimiranti, perché si vuol far credere che la sicurezza della gestione elettrica siciliana dipenda da un ferraccio arcaico ed obsoleto come di fatto è la Centrale di San Filippo del Mela ?

Allora scommettiamo su uno sviluppo tecnologico, la cui scienza comprenda scelte etiche di una società olistica, sobria che sappia regolarsi al minimo dei bisogni e dei consumi, in armonia con la natura.

Il “conto” che la Valle del Mela sta pagando è elevato, crisi ambientale, malattie degenerative, incoerenza economica, depauperamento del patrimonio, danno esistenziale, direi che è giunto il momento di rivendicare il diritto alla vita ed al lavoro.

Milazzo lì, 15 Luglio 2009
                                                  
Il Vice Presidente T.A.T.
Arch. Salvatore Crisafulli

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