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martedì, aprile 07, 2009

Il paramassone

Mentre Bertolaso, si affanna a convincerci che è impossibile prevedere i terremoti (a proposito: non ho sentito nessuno citare il sisma previsto dai cinesi nel 1975 nella regione dello Haicheng previsione che salvò la vita a centinaia di migliaia di persone... stiamo parlando di 35 anni fa!), movimenti tellurici di tipo diverso sembrano essersi propagati molto più in là delle onde abruzzesi.

Il sisma avrebbe costretto il nostro (nostro?) presidente a cancellare un viaggio in Russia, come rilanciato dai titoli di tutti i media nazionali e non, quegli stessi media che contemporaneamente ci avvertono che invece sarebbe in preparazione un viaggio a Washington.

A che gioco sta giocando il pecoraio?

Il feeling tra la paramassonica P2 ed una certa destra americana suggerito dalle attività finanziarie di Sindona, alle soglie del nuovo millennio sembrò essere stato ereditato dal cavaliere, come testimoniato dalla vicinanza al nuovo presidente americano George W. Bush

Il sorgere di Putin in Russia mise però in testa al nostro qualche strana idea, tra le quali quella di rimettere l'Italia dove era stata dalla fine della II guerra mondiale sino al crollo dell'URSS: in equilibrio tra le due superpotenze, così da poter vivere di rendita (e di furto...) spillando da ambedue le parti (vedi il post "Ricordi di un buio passato").

Iniziò allora sui media italiani la manfrina della mediazione tra Putin e Bush, manfrina che durò per tutto il tempo del primo mandato del presidente americano. All'inizio del suo secondo mandato qualcosa cambiò, e Berlusconi virò ad est in modo deciso.

Questa deviazione potrebbe essere stata suggerita dall'evidente fallimento del progetto del “Nuovo Secolo Americano” dei neocon repubblicani, fallimento che fece durare quel “Nuovo Secolo Americano” meno di un decennio.

Il fallimento della “setta” dei Bush avrebbe sicuramente comportato oltre Atlantico il ritorno al potere dei Democratici alleati delle sinistre europee e nemici giurati del signorotto di Arcore.

Il programma di avvicinamento a Mosca, dove si covavano (e si covano) forti interessi mediterranei, filò così liscio per diverso tempo.

Una piccola battuta di arresto perla verità ci fu: dopo la caduta dell'ultimo governo Prodi e le elezioni che portarono nuovamente la regia di comando ad Arcore, un riavvicinamento all'Europa apparve all'orizzonte e per un breve periodo persino la stampa finanziaria europea si sperticò in inaspettate lodi per il nuovo capo del governo Italiano [*].

La mossa si rivelò presto effimera, e le cose proseguirono lungo il corso già preso da qualche anno.

Il punto più alto dei rapporti Berlusconi-Mosca si ebbe in occasione dell'elezione di Obama, quando la famosa freddura sull'abbronzatura del “negretto” venne fuori ed il cui significato abbiamo già spiegato. Essa era in realtà accompagnata da un'altra frase estremamente significativa:

«L'ho detto a Medvedev: è giovane e ha tutte le qualità per andare d'accordo con te»

Anche qui la vecchia pulce dell'accordo tra le due potenze, fissazione mediatica e strategica del nostro, è evidente.

Come era facile prevedere, la nuova amministrazione USA si premurò di snobbare i messaggi di congratulazione italiani, se non altro confermando l'interesse nel riportare sotto la propria ala protettiva Roma e facendo il gioco di Arcore.

Nel frattempo gli attacchi a mezzo stampa erano ripresi, con l'Economist che oramai esplicitamente riferiva del tradimento sul fronte occidentale. E' di un paio di settimane fa il paragone tra Berlusconi e la matrioska russa:

I delegati al congresso inaugurale del Partito delle Libertà (PDL) del 27 marzo, possono comprare un nuovo souvenir: una bambola russa nella forma di Silvio Berlusconi. (“Rendering it unto Caesar”, The Economist 26 marzo 2009)

Anche questi “attacchi” in verità non hanno fatto altro che assecondare il gioco “padano” mentre la crisi economica induceva gli americani ad abbassare le ali sempre di più, sino a portarle alla statura giusta. Ed ecco che al G20 il nord Italia si gioca le sue carte, preparate in casa dalla fondazione del Pdl e dalle bastonate assestate a Raffaele Lombardo, costretto come visto all'umiliante accordo con Storace:

Se n’era stato acquattato, a Londra durante il G20, per ore, facendo finta di niente e poi, profittando di una pausa richiesta dalla consueta foto ufficiale, s’è fiondato in mezzo ai Presidenti degli USA, Obama, e della Russia, Medvedev, facendosi ritrarre con le braccia sulle loro spalle, il sorriso a 360 gradi ed uno sguardo d’intesa, come a dire: questi qui li metto io d’accordo. (“Diavolo d’un uomo. Silvio s’è fatto immortalare fra Obama e Medvedev. Come c’è riuscito?
SiciliaInformazioni.com, 3 aprile 2009)

Per riuscire a mettere d'accordo i due a questo punto ci si deve un attimo dedicare a riequilibrare le distanza, staccandosi un pochino da Mosca e riavvicinandosi a Washington, che indebolita dagli eventi non potrà fare altro che aprire le braccia.

Detto, fatto:

In una breve conferenza stampa al termine del Vertice Ue-Usa, il premier italiano ha riferito che tra Europa e Stati Uniti si e' registrata "una sintonia assoluta su tutti i temi" e non si registra alcun contenzioso: "Non c'e' stato un solo argomento sul quale si sia registrata una distanza". (Ansa, 5 aprile 2009)

Passano meno di 24 ore e, con la complicità dell'evento sismico, il para...culo (scusate, ma qui ci vuole proprio...) ne approfitta per mandare un chiaro segnale a Mosca annullando come detto il suo viaggio.

Sembra che il risultato che voleva sia stato ottenuto. Obama si è affrettato a mandare un particolare messaggio di solidarietà agli italiani, all'inizio della conferenza stampa congiunta con il leader turco e la cosa è stata subito ripresa dai media:

(ANSA) - ANKARA, 6 APR - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha inviato le sue condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto.Obama ha aperto la sua conferenza stampa ad Ankara col presidente turco Abdullah Gul inviando la sua solidarieta' con le vittime del terremoti in Italia. ''Desideriamo porgere le nostre condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto. Ci auguriamo che l'invio dei mezzi di soccorso riesca a minimizzare i danni per le vittime'', ha detto Obama.

Uno dei punti di maggiore contatto tra Arcore e Washington è costituito dall'ingresso della Turchia nella UE.

Meno evidenza è stata data invece al messaggio russo, arrivato poco dopo, malgrado questo offrisse anche aiuti pratici [**]:

Medvedev ha anche dato disposizione al ministero per le Emergenze di tenersi pronto a inviare in Italia alcuni specialisti della Protezione civile di Mosca per collaborare alle operazioni di soccorso alle vittime del sisma.

Un messaggio di cui si sente l'eco in quello inviato da Palermo:

Su disposizione del Dirigente Generale Salvatore Cocina, sono pronti a partire i tecnici della protezione civile regionale per avviare le procedure di rilevamento e censimento dei danni causati dal terremoto che ha colpito L’Aquila e i comuni abruzzesi.

L'obbiettivo del paramassone non è cambiato: è sempre convinto di potersi mettere in mezzo ed ottenere (arriviamo dunque al punto...) la possibilità di gestire come feudo la piattaforma logistica siciliana, procedendo con il trittico terrorista fatto di inceneritori, centrali nucleari e ponte sulle stretto per salvare il posteriore all'economia padana riducendo sud e Sicilia ad un vero e proprio campo di concentramento in stile striscia di Gaza.

Le sue idee sono vecchie di parecchio. Fu questo il modo in cui i padani sconfissero l'indipendentismo siciliano all'indomani della II guerra mondiale: mentre ad un certo punto l'occidente (ed in particolare gli americani) sembravano possibilisti, arrivò Stalin sollecitato dai compagni italiani a bloccare tutto (vedi il post “Un occhio dietro le quinte”).

Il nord riuscì a tenersi l'isola e la mangiatoia senza problemi per altri 50 anni, tramite un accordo che fu suggellato dai fatti di Portella delle Ginestre (vedi il post: "Salvatore Giuliano: di sicuro si sa solo che è morto"). Tutti d'accordo: comunisti, democristiani e fascisti.

Sino al crollo di una delle due parti all'inizio degli anni 90. E fu lì che i guai cominciarono, nel momento in cui Falcone saltava in aria ed i poteri “occidentali” cominciavano a scannarsi per il controllo del Mediterraneo (vedete quanto importante sia il 1992...).

Quello che sembra non aver capito questa scheggia impazzita del sistema massonico occidentale è che quel controllo si voleva ottenere in previsione di qualcosa che ormai è vicino: l'inizio del secolo asiatico, l'arrivo nel Mediterraneo di Cina ed India. Mentre lui continua ad avere una visione da guerra fredda, o al massimo da 1994 come ha detto Bobo Craxi:

«Il Pdl ha i numeri ed il consenso per governare, ma è fermo all'Italia del 1994. Presto o tardi entrerà in crisi e contraddizione.»

E testardo ci continua ad allungare inutilmente questo brodo allucinogeno.

Post correlati:
Un occhio dietro le quinte
E' già caduto
Ci siamo
Pericolo di crollo


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[*] Proprio in quei giorni si registrò una clamorosa caduta del neo-governo Berlusoni su una questione secondaria (protezione della fauna selvatica). I giornali diedero ampio risalto alla scusa fornita per la sua assenza da Santo Versace: “Ero in Russia” (“Le «giustificazioni» dei cento assenti”, Corriere.it 29 maggio 2008)

[**] D'altronde tra le vittime c'è anche una bambina russa, come si sono affrettati a farci sapere i siti dei media nazionali...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi pare che il "comitato" abbia fonti molto speciali, perché la notizia delle liste comuni con la Lega non la si trova da nessuna altra parte, sito dell'MPA compreso. Se fosse vera non sarebbe negativa, solo un po' difficile da spiegare all'elettorato. Chi in Sicilia e al sud votasse Lega-MPA voterebbe certamente per candidati MPA (e sporadicamente per candidati di Destra) e non per la Lega. Ci sarebbe solo da digerire il "simbolo" razzista e antimeridionale, ma il fine giustifica i mezzi, e con questo apparentamento si aggira la legge ammazza MPA voluta da Berlusconi che ne teme la concorrenza al Sud ma soprattutto in Sicilia dove il PDL è in lenta ma costante ritirata. Purtroppo, però, forse la notizia non è fondata.

Abate Vella ha detto...

Anonimo,

sino ad ora i Comitati delle Due Sicilie si sono sempre rivelati estremamente affidabili su questi argomenti. Mi meraviglierei se questa volta fosse il contrario.

In ogni caso, non ho dubbi circa la natizia secondo cui l'attivita' sarebbe ripresa alla sede milanese dell'MPA, il che sarebbe tutto dire.

Anche le dichiarazioni dei leghisti sulla loro essenza fascista ora mi sembrano quadrare. Quando avevo letto la cosa non ci avevo fatto caso. Ma messe in questo contesto quelle dichiarazioni sconclusionate diventano ora chiarissime.

Sapremo presto se la cosa ha un fondamento.

Se l'alleanza si materializza, non credo che l'MPA avrebbe grossi problemi in Sicilia. Fuori dall'isola non saprei.

GIUSTIZIA ha detto...

PRIMA DELLA CENSURA GUARDARE IL VIDEO

Abate Vella ha detto...

Giustizia,

grazie, molto interessante anche il video sul quale era stato postato il commento.

Pensavo di fare un post sulla "previsione" dei terremoti... vedró di citare anche il commento da te segnalato.