Lega pagana
Dove ricordate di avere visto questo simbolo? Certo, la Lega Nord.
Quando recentemente ci siamo occupati del partito irredentista padano abbiamo senza tanti giri di parole delineato la presenza costante di un burattinaio che etero-dirige la struttura politica celodurista sin dalle origini al fine di favorire (tra l'altro) lo scioglimento dello stato italiano nel progetto europeo.
Berlusconi sembrerebbe essere riuscito (con i suoi metodi da pastore che ben conosciamo) ad assoggettare politicamente il progetto “lega”, ma questo non ha affatto bloccato il carroccio dal continuare con altri capitoli della propria agendina “grigia”.
Avevamo evitato di approfondire sul contenuto di questi altri capitoli poiché ci mancavano determinati riferimenti. Ora che almeno una parte di essi sono stati acquisiti (vedi i post sui Celti e sui sacrifici umani), possiamo cominciare a sfogliare quelle paginette dal colore ambiguo.
Partiamo innanzitutto dal repertorio “folkloristico”.
Il revival celtico in Europa ha infatti visto in Bossi e nei suoi “cattolicissimi” soci il cavallo di troia per la sua introduzione a sud delle Alpi, tramite anche quelle che sembrano giornate campali da tagliaboschi, i cosiddetti “giochi celtici”:
I campioni saranno premiati domani sera da Mario Borghezio, "ministro degli Interni" dei Celti padani. "Dopo tutto siamo europei e nordici. E dunque i giochi celtici fanno per noi perche' mica si fanno nella Magna Grecia.
La scusa sarebbe quella della ricostituzione di una identità che si opponga a quella romana, identificata come rappresentativa dello stato italiano.
Certo, pare che i leghisti non siano il massimo della cultura e potrebbero avere frainteso il messaggio di questo particolarissimo revival, messaggio di cui Il Consiglio si è occupato di recente. D'altronde i neoceltici della bassa padana non si dedicano certo al sacrificio umano dei “diversamente abili” durante codesti giochi.
Passiamo alla pretesa “intransigenza” cristiana della truppa di Pontida.
Anche qui certe recenti affermazioni che non dovrebbero trovare spazio tra le labbra di un tradizionalista cattolico non suonano rassicuranti. Eppur ci sono. Prendiamo ad esempio l'uscita di Bossi sull'eutanasia:
“ho detto a mia moglie che se mi fossi trovato nella condizione di non poter più decidere di me stesso, lei non avrebbe dovuto permettere accanimenti. Non avrebbe dovuto lasciarmi ai medici”
Cioè, sua moglie avrebbe dovuto “staccare la spina”. L'accettazione dell'eutanasia presuppone la natura divina dell'uomo, la presenza in ognuno di noi di luce (lucifero). Solo essendo noi stessi degli dei potremmo decidere della vita e della morte di un altro uomo. Questo è precisamente uno dei capisaldi delle religioni pagane o naturali
Ma si sa, Bossi è malato e forse sdragiona. Chissà cosa voleva dire veramente.
Passiamo ora alla Martini, sottosegretario leghista:
“un giorno apparirà evidente che non solo uomini e donne, ma anche i nostri amici animali hanno un'anima”
Forse le conseguenze di questa affermazione non sono del tutto chiare. Assegnare un anima agli animali è un'altra delle caratteristiche della religione naturale, che considera la stessa terra la “dea madre”. Ogni essere ed ogni cosa reale è di conseguenza partecipe di questa “luce”. Il punto di arrivo di ciò, non è l'elevazione degli animali al livello umano, bensì l'abbassamento dell'uomo al rango di bestia da una ristretta cerchia di “illuminati” (“luciferi”). La Martini con quel “un giorno apparirà evidente” non fa altro che preconizzare un prossimo ritorno al paganesimo.
Ma no... la Martini è solo trepidante per il suo cagnolino... niente di questo nelle sue dichiarazioni.
Ma ancora più interessante appare un altro fattaccio stranamente passato quasi inosservato da noi: il voto a favore del Trattato di Lisbona. Esso viene messo in evidenza per bene però in Francia. Le Monde ne parla a proposito del successo ottenuto dal cattolicissimo Borghezio durante un raduno dei principali “partiti populisti e xenofobi” [sic!] Europei, notando però che “L'accoglienza è stata molto più riservata quando il deputato ha spiegato che il suo partito ha dovuto votare a favore del Trattato di Lisbona, per, in cambio, ottenere le sue riforme per una più dura politica di immigrazione in Italia”.
Quindi la Lega ha votato per i massoni (e per la reintroduzione della pena di morte...), in cambio di cosa? Di poter avallare l'immigrazione illegale (di fatto la Lega non fa niente contro di essa, vedi nostro post...) rendendo impossibile quella legale. Una immigrazione pianificata da decenni, innescata dalle politiche di controllo delle nascite in Europa e che è funzionale all'azzeramento culturale ed alla successiva schiavizzazione dell'uomo.
Ma sicuramente uno come Borghezio non si rende conto di cosa comporti il voto a favore del Trattato di Lisbona per i cattolici. A guardarlo bene non sembra tipo da poter cogliere certe sottigliezze legali.
Certo anche l'atteggiamento tenuto nei confronti dei musulmani non ci sembra tanto cattolico. Soprattutto da parte di chi non spende una parola contro la corruzione morale (tutt'altro che cattolica...) che si propaga tra i giovani padani. Senza contare quella maglietta indossata da Calderoli che più che difendere la tradizione cattolica del bel paese, anche grazie al sapiente ingigantimento mediatico ha condannato a morte chissà quanti cristiani in giro per il mondo sobillando rabbia nei destinatari dell'insulto.
Ma anche qui, si sa, Calderoli è spesso avventato... non ci avrà pensato su due volte. Un gesto irruento ed istintivo.
E torniamo al simbolo che avete visto all'inizio. La “stella alpina”. Che tanto alpina poi non è. Eccola qui riprodotta nuovamente. Questa volta a corredo di una stele funeraria. Questa però non viene assolutamente dalla Padania o dal Nord Europa. E' invece possibile che provenga dalla Sicilia, essendo questa una stele funeraria fenicia che avevate già visto a corredo di un post in cui si parlava dei sacrifici di infanti perpetrati dal popolo semitico. Ed è proprio la stele di un tophet, il cimitero degli infanti sacrificati.
Questo perchè la “stella alpina” (o stella a 6 punte, o rosa celtica) altro non è che un simbolo solare pagano il cui uso più antico conosciuto è quello fenicio. Ed il culto del sole sta particolarmente a cuore a svariate “fratellanze”. Ed ai pagani.
Ma anche questa, come tutto ciò che riguarda la Lega, sarà certamente una semplice coincidenza.
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