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venerdì, settembre 12, 2008

Ore contate per i seggiolini

Tanto per aggiungere qualche altro dettaglio al quadro generale che si è delineato negli ultimi articoli, val la pena di riprendere una nota recentemente pubblicata da Disinformazione.it riguardante alcune modifiche al codice penale in materia dei reati d'opinione effettuate nel 2006 durante il III° governo Berlusconi.

In particolare va rilevata la modifica all'articolo 241, che da così:

- Attentati contro la integrità, l'indipendenza o l'unità dello Stato
Chiunque commette un fatto diretto a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero, ovvero a menomare l'indipendenza dello Stato è punito con l’ergastolo.
Alla stessa pena soggiace chiunque commette un fatto diretto a disciogliere l'unità dello Stato, o a distaccare dalla madre Patria una colonia o un altro territorio soggetto, anche temporaneamente, alla sua sovranità.


Viene modificato in:

Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque compie atti violenti diretti e idonei a sottoporre il territorio dello Stato o una parte di esso alla sovranità di uno Stato straniero, ovvero a menomare l'indipendenza o l'unità dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodici anni. La pena è aggravata se il fatto è commesso con violazione dei doveri inerenti l'esercizio di funzioni pubbliche».

La modifica è sostanziale: sono punibili solo gli atti violenti. In pratica oggi il presidente Berlusconi potrebbe dividere l'Italia in due, venderne un pezzo alla Russia ed uno agli USA e non potrebbe essere processato per questo, poiché è riuscito a farlo senza fare scoppiare la guerra civile, ma solo usando la Lega per aizzare i padani e renderli così cornuti contenti.

Stessa sorte tocca all'articolo 283, che originariamente diceva:

- Attentato contro la costituzione dello Stato
Chiunque commette un fatto diretto a mutare la costituzione dello Stato, o la forma del Governo, con mezzi non consentiti dall'ordinamento costituzionale dello Stato, è punito con la reclusione non inferiore a dodici anni. 

E che ora invece è valido solo in caso di atti violenti:

«Chiunque, con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di Governo, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni».

Il che vuol dire che oggi un partito può tranquillamente dichiararsi indipendentista: fino a quando non commetterà atti violenti, non potrà essere accusato di niente.

Comica poi la modifica dell'articolo 299, secondo cui i colori nazionali possono essere vilipesi senza problemi (basta che non siano su una bandiera), il che ci permette di imbrattare impunemente i seggiolini bianchi, rossi e verdi dello stadio Cibali.

L'articolo 290 sul vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate non prevede più il carcere ma solo delle multe.

Per finire il seguente articolo viene semplicemente abrogato:

Art. 272
- Propaganda ed apologia sovversiva o antinazionale

Chiunque nel territorio dello Stato fa propaganda per la instaurazione violenta della dittatura di una classe sociale sulle altre, o per la soppressione violenta di una classe sociale o, comunque, per il sovvertimento violento degli ordinamenti economici o sociali costituiti nello Stato, ovvero fa propaganda per la distruzione di ogni ordinamento politico e giuridico della società, è punito con la reclusione da uno a cinque anni.
Se la propaganda è fatta per distruggere o deprimere il sentimento nazionale, la pena è della reclusione da sei mesi a due anni (1).


Il discorso è più chiaro ora? Si può fare quello che si vuole, basta non darsele di santa ragione.

Ma ancora non si vuole capire. O si fa finta di non capire. Secondo la nota di Disinformazione.it queste modifiche prefigurerebbero l'instaurazione di uno stato di polizia. Ma come si fa? Questo è tutto il contrario di uno stato di polizia. Questa è la fine dell'Italia unita. Niente, a nord fanno orecchie da mercante. Si ritroveranno con una mano davanti ed una di dietro senza neanche accorgersene.

L'accoppiamento poi con quest'altro resoconto sui fatti di Vicenza per l'allargamento della base americana suggerisce un ulteriore spunto. Come mai Berlusconi mentre irrita gli USA con le sue tendenze filo-russe, poi non transige sull'allargamento della base militare? La nuova cortina di ferro dovrebbe forse tagliare in due la penisola? E sì. Potrebbe essere questo il nuovo ordinamento che sta per essere varato e per il quale ad Arcore si sono modificati i sopracitati articoli. Modifiche ad personam, come sempre.

Non vedo l'ora...

9 commenti:

Anonimo ha detto...

scusa abate, ma quest'articolo non l'ho proprio capito. i contenuti li ho capiti, non ho capito il fatto che sia stato scritto da te.
mi sembra un fatto di civiltà dare la possibilità ad un popolo di volersi staccare da una aggregazione politica con cui non ha avuto nessuna convenienza. è il principio di ogni indipendentista!
se questi articoli fossero stati modificati 70 anni fà, non avrebbero boigottato il MIS, chiudendone le sedi e vietandone la diffusione del suo verbo.
se vogliono dividere l'italia in due, sta a noi fare in modo di farci la divisione che più ci fa comodo, avendo dignità di popolo e non subendo scelte altrui.


l'articolo 35 della Dichiarazione dei diritti dell'uomo, dice:
"Quando il governo viola i diritti del popolo, per il popolo e per ogni parte del popolo l'insurrezione è il più sacro dei diritti ed il più indispensabile dei doveri".

quindi anche se armata, si può ottenere.

ANTUDO

Abate Vella ha detto...

Nebròs,

quello che sto cercando di mostrare, con questo e con i post precedenti è che la divisione dell'Italia è cosa fatta.

L'unica cosa su cui ci può ancora essere qualche incertezza è il come.

La divisione dell'Italia comunque vadano le cose sarà deleteria per il nord, e la Lega lo sa benissimo e rientra in questo gioco.

A me va benissimo, per carità! Chiaramente noi Siciliani dobbiamo fare di tutto per dire la nostra perchè qualche spiraglio c'è.

Il post è anche diretto a chi non è siciliano o meridionale. Al nord brancolano nel buio, anche chi segue l'informazione alternativa non riesce a discostarsi molto dall'ufficialità di una Sicilia mafiosa.

E' un anno che dico che la mafia non c'è più. Capisco i dubbi, ma se anche al nord aprissero gli occhi si potrebbe lavorare veramente insieme. Ma so di abbaiare al vento.

(PS: che la mafia non c'è più non lo dico solo io. Lo afferma per esempio l'economist. E chi controlla l'Economist controllava anche la mafia)

Anonimo ha detto...

"quello che sto cercando di mostrare, con questo e con i post precedenti è che la divisione dell'Italia è cosa fatta"

si, lo avevo capito questo. la cosa che mi ha lasciato perplesso è l'aver dato un'interpretazione soggettiva, che in questo caso è stata negativa, al mutamento di quegli articoli, visto che l'intento era solo quello di mettere in evidenza la divisione in due dell'italia.

questa situazione può essere negativa se noi staremo a guardare; e dando un'occhiata alla situazione politico-partitica in sicilia, mi viene da pensare che siamo proprio nella mer...
sta avvenendo un nuovo 1860 e vale a dire che potenze straniere decidono sulle nostre sorti, tenendo conto esclusivamente dei loro interessi.

se non ci organizziamo, mi sà che stavoltà sarà il colpo di grazia alla nostra dignità.

Abate Vella ha detto...

L'interpretazione è negativa perchè quelle modifiche sono vigliacche. Hanno inaugurato l'ascarismo settentrionale.

Non auguro a nessuno di subire quello che abbiamo subito noi siciliani, neanche ai nostri stessi aguzzini.

Poi, credo che come fai notare tu bisogna avere senso pratico nella vita. E non posso non rilevare, parlando tra noi, come quelle modifiche ci facciano comodo ;)

Tu parli di organizzarci. La mia idea è che la migliore azione è quella culturale. L'azione politica, anche forte, se non ha un seguito culturale dopo poco muore, come sta morendo l'Italia unita non avendo alcuna base culturale. Ma se si forma (o nel caso della Sicilia si torna a formare) l'humus culturale corretto si gettano le basi per la futura libertà. Nella storia le battaglie si vincono e si perdono. Se vinceremo ora, non sarà una vittoria definitiva. E lo stesso se perderemo. Ma se abbiamo coscienza di essere un popolo avremo sempre la forza di risalire la china.

Quindi il lavoro che mi propongo di fare io è al livello culturale. (anche se non rifuggo dall'azione politica...).

Se i Siciliani sono troppo divisi, possiamo portare la cosa a nostro vantaggio e trasformare questa divisione in una forza che viene dal basso, come questo blog e tanti altri simili.

Quello che si deve fare è creare una rete, essere coscienti l'uno dell'altro. Questo porterà visibilità e ci permetterà di mantenere individualità, visto che siamo così attaccati a sta benedetta individualità.

Anonimo ha detto...

azione culturale e politica sono due cose che separatamente sono destinate a morire. l'una è legata all'altra, l'una è figlia dell'altra, l'una è dentro l'altra.
non te la prendere a male, ma non si può fare cultura solo attreverso un blog; bisogna scendere in piazza a parlare, a discutere, far capire che non si è da soli. già anche vedere una bandiera siciliana, riempie di orgoglio e di curiosità, in qunato alcuni manco sanno cos'è.
molte persone, incosciamente indipendentiste in qunato stanche dello stato italiano, mi fanno notare, ed io concordo con loro, che manca una guida, che possa convogliare tutta la loro esasperazione.
queste persone sono pronte ed hanno coscienza di sè, ma non sanno a chi affidarsi.

Abate Vella ha detto...

Chi se la prende a male?

Sono d'accordissimo con te, e ho detto la stessa la cosa in passato.

Il punto è riversare il tutto nella vita reale, per le strade.

Questi siti servono solo di supporto agli addetti ai lavori per scambiarsi informazioni. Al massimo sono una specie di vetrina per dire ci siamo anche noi.

Ma l'azione si fa per le strede, con le rivendicazioni, le commemorazioni, le feste, gli incontri.

Poi tocchi il tasto più scottante: manca il leader vero. Quello che non può essere un Lombardo (anche volendo dargli il beneficio del dubbio) perchè è troppo misurato, troppo politico. Ci vuole... un Sindoni, ecco ci vuole un Sindoni come leader. Ci vogliono azioni come la sua.

Ti ripeto: l'azione politica importante viene dopo. Se formi gli uomini culturalmente, poi li piazzi nei partiti ed è fatta. Come fa la massoneria ;)

I veri Siciliani ci sono, sono piazzati ovunque, ma non sono ancora abbastanza. Altri se ne devono aggiungere. Ed il leader arriverà! (scusa l'atteggiamento un pò messianico...)

Poi se tu hai proposte precise falle pure...

Anonimo ha detto...

"LA RICCHEZZA DELLA SICILIA FINO AL 1860" su

http://www.ducexius.altervista.org




INTERMEZZO...PADANO su

http://www.siciliacavalieri.altervista.org

Anonimo ha detto...

Avevo notato anche io l'articolo di Disinformazione, altro che Stato di polizia :D :D :D

Sta tornando la cortina di ferro e questa volta si disporrà lungo la Linea Gotica.

Cmq non durerà a lungo, sono convinto che alla fine l'influenza russa si estenderà su tutta l'Europa o meglio la Russia entrerà nella UE.

http://www.comitatosiciliano.org/dividi-et-impera.htm

Abate Vella ha detto...

Cari amici del Comitato,

direi di sí: alla fine le cose si stanno mettendo proprio cosí! Dopo le elezioni il Berlusca ha tentato il colpaccio appoggiandosi alla UE, ma la situazione economica e la pressione "orientale" lo hanno portato a piú miti consigli.

Sono sicuro che stia ancora cercando di tramare qualcosa. Vedremo.

Non so se la Russia avrá mai interesse ad eliminare la "linea gotica". Anche se gli USA potrebbero presto uscire di scena non é detto che ci possa essere interesse da parte di qualcun altro a fare il passo piú lungo della gamba. D'altronde una volta messo al sicuro il Mediterraneo l'Europa sarebbe accerchiata e gestibile senza sporcarsi troppo le mani.