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sabato, gennaio 05, 2008

2008: la svolta è a portata di mano


Siamo arrivati alla fine dell'anno. E tanto per essere originali anche su queste pagine si giocherà a tirare le somme dell'anno trascorso, ed a tracciare un percorso per quello che verrà. Cercando di essere originali almeno nell'analisi. Perchè il 2007 è stato un anno importante, forse decisivo per l'assetto del Mediterraneo e della Sicilia in particolare. Probabilmente l'anno più importante sin da quel 1992 che segnò il crollo della struttura di potere che aveva retto le sorti della penisola italiana e della Sicilia per quasi 50 anni. Dal 1992 tutto è rimasto congelato. O quasi. Per lo meno niente si è mosso oltre lo stretto. Ma nella nostra Terra qualcosa deve essersi impercettibilmente assestato. Altrimenti non avremmo potuto assistere ai fatti che abbiamo visto succedersi con ritmo serrato in questo 2007.

2 febbraio – Stadio Massimino (Catania): La prima metà dell'anno è stata senza dubbio marcata dai drammatici eventi del derby Catania – Palermo. Gli scontri che causarono la morte dell'ispettore Raciti sembrarono scaraventare l'intera Sicilia (e non solo Catania...) nel baratro. Lo abbiamo detto sin dai giorni seguenti gli scontri: troppi segnali premonitori, troppo ben piazzati erano quei riflettori, troppe testimonianze parlano di cancelli lasciati aperti allo stadio affinchè più persone possibile entrassero, di quell'assalto eseguito solo da minorenni, del lancio di gas lacrimogeno sugli spalti, e poi l'arresto di agitatori di professione e la strana vicenda di Speziale. Ma la Sicilia ha saputo reagire e quell'attacco si è dimostrato inefficace. Dobbiamo ancora riassumere i fatti per mostrare cosa accadde (verosimilmente) quel giorno. Vedrò di farlo presto.

5 maggio - Apertura nuova aerostazione di Catania: Non si capisce bene quale sarà il nome del nuovo aeroporto, ma questa è una inaugurazione dal forte valore simbolico per tutta la Sicilia. Il primo piccolo nucleo di quello che sarà l'hub logistico Sicilia e che comincerà a prendere forma nei prossimi anni. Oggi la Sicilia è collegata con tutta l'Europa (Russia inclusa) con voli diretti da Catania, Palermo e Trapani. Presto lo sarà anche con il Nordafrica. Nel giro di qualche anno potremmo avere collegamenti diretti con gli Stati Uniti e con il Medio Oriente: i Siciliani avranno ripreso in mano le vie di comunicazione da e per l'isola.

Agosto – Lombardo e Musumeci pongono termine all'avventura sicilianista e tornano nei ranghi, richiamati dai rispettivi padroni romani. La fine di un'illusione per molti. Per altri un atto dovuto che prima o poi sarebbe stato espletato. Un fatto di rilievo questo anche per tutto il panorama politico nazionale, come si vedrà pochi mesi più avanti.

5 novembre - Arresto dei Lo Piccolo: se la mafia non è un fenomeno sociale e culturale (e noi ne siamo convinti) allora non è altro che una struttura di potere, asservita ad altri poteri ancora più forti. E se la mafia viene smantellata, come è accaduto negli ultimi due mesi, vuol dire che una struttura di potere è stata smantellata e soppiantata da qualcos'altro. Cosa ha permesso questo cambiamento? Cosa sta nascendo al suo posto? E' ancora presto per poterlo capire, ma per una volta ci sentiamo di essere ottimisti. Nel frattempo è curioso rilevare il tempismo di quegli arresti, al culmine della campagna dello stato italiano per l'invio dell'esercito nell'isola. Si voleva impedire lo smantellamento della struttura di potere della mafia, o ci si è decisi fare pulizia proprio per scongiurare il pericolo dell'invio dell'esercito?

11 Novembre – Disordini degli ultras nel nord Italia: follia collettiva o strumentalizzazione preordinata? Non ci vuole molto a capire che questi scontri nascondono e tentano di vendicarsi di certi spostamenti di potere in Italia e soprattutto in Sicilia. Un attacco deliberato contro le forze di polizia, forse per la loro azione contro la mafia in Sicilia. I disordini del 17 novembre chiudono il cerchio che si era aperto il 2 febbraio al Massimino. Il 2 dicembre in occasione del nuovo derby e prima del suo svolgimento, i vertici del Catania Calcio annunciano spavaldamente che non ci sarebbe stato alcun disordine allo stadio. Questore e prefetto confermano e dichiarano che Catania è ora una delle città più sicure d'Italia. La Sicilia si sta allontanando sempre più dal continente.

22 dicembre – Articolo sul Times di Londra. Questa divaricazione tra la Sicilia ed il resto d'Italia viene subito notata all'estero, ed è il giornale londinese che per primo la mette in risalto in un articolo ampiamente discusso sulla stampa italiana, eccetto che per la sua parte più importante, stranamente taciuta da tutti i media nazionali, inclusi quelli siciliani!!!!

Cosa accadrà nel 2008? Quali saranno gli eventi da tenere sott'occhio? Intanto osserviamo come andranno a finire le due saghe natalizie, quella di Alitalia e quella di Contrada. Per l'Alitalia come andrà a finire lo sappiamo già. Solo gli italioti stanno ancora a leggere i giornali. Ed Il Consiglio vi dimostrerà che era già tutto predisposto da tempo. Ma perchè la vicenda è importante per la Sicilia? La fine di Alitalia segna la fine della libertà per l'Italia del nord. Come fino a ieri lo stato italiano controllava tutti gli accessi alla Sicilia (almeno sino a quando la compagnia di Pulvirenti non riuscì a rompere questo blocco dopo che ci aveva provato invano la Air Sicilia di Crispino) da oggi la Francia farà lo stesso con il settentrione d'Italia. Scomparsa Alitalia dal panorama politico nazionale, difficilmente qualcuno riuscirà più a bloccare i Siciliani. Ma ne parleremo in dettaglio nel corso dell'anno.

Per quanto riguarda Contrada, invece la sua liberazione rappresenta un pericolo per la lotta alla mafia. Parliamoci chiaro, è improbabile che anche se si liberasse Riina la mafia riuscirebbe a risalire la cresta. Comunque meglio non rischiare.

Un altra importantissima opera infrastrutturale potrebbe sbloccarsi nel 2008: il porto di Augusta. L'opera strategica più importante dell'intero Mediterraneo. Questa sarà la prova del nove. Se si darà l'avvio alle opere di bonifica sui fondali potrebbe essere il punto di non ritorno. La Sicilia si appresta veramente a diventare l'hub logistico del Mediterraneo. Il blocco di queste opere fino ad ora indica che le forze che lottano per il possesso dell'isola sono ancora in equilibrio. Ma la nuova struttura di potere che si sta formando e che sta avendo la forza di estirpare la gramigna della malavita potrebbe averla vinta.

E veniamo e noi, Popolo Siciliano. Sicuramente stiamo partecipando facendo la nostra parte. Denunciando senza timore e mantenendoci calmi pur nel crescente disastro economico in cui ci dibattiamo. Ma non potremo mai dire la nostra senza una rappresentanza politica. Anche minima per cominciare. Potrebbe essere questo un anno di svolta? Se si procederà con l'estirpazione della gramigna di cui parlavamo sopra potrebbe esserlo. La mafia e la malavita sono infatti l'humus preferito del clientelismo politico in Sicilia. Senza quest'humus difficilmente il sistema politico attuale potrà resistere a lungo. Ci vogliono però i leader ed una struttura fatta prevalentemente da giovani, in contraltare alla politica nazionale, fatta dai dinosauri. Le basi sociali ci sono, le idee anche, gli “embrioni” politici (leggi partiti “sicilianisti”) stanno maturando. Se si lavorerà alacremente, i risultati arriveranno.

Una cosa vorrei raccomandare ai vertici di questi “embrioni” politici: pur nelle vostre differenze, tenete aperto un canale di comunicazione tra tutti voi, esattamente come fanno i nostri nemici, tutti quei partiti nazionali che alla fine erano concordi quando si trattò di assolvere Andreotti: il loro canale di comunicazione serve a delinquere, il nostro servirà a smascherare quell'atto delinquenziale.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai messo il dito sulla piaga: la mancanza di una forza che coaguli il Rinascimento della Sicilia. Che il 2008 ce la mandi buona.
Il troppo esclusivismo serve solo a minoranze elitarie e perfezioniste che fanno testimonianza e null'altro. Il troppo "inclusivismo" include chi sicilianista non è se non di nome o per qualche interesse.
E poi ci vuole il leader. E poi una classe di nuovi politici, giovani, diffusi su tutta l'isola e fuori. E poi una rete di simpatizzanti disposti a uscire 100 euro l'anno per la causa (senza pìcciuli 'u parrinu nun canta la missa).
In effetti per la Sicilia è un momento irripetibile; l'Italia è in crisi e non può darci nulla se non catene e sfruttamento. La Sicilia ha, nonostante tutto, potenzialità e risorse.
Vorrei anche commentare il blog sul Commissario dello Stato.
La mancanza dell'Alta Corte costringe il Parlamento a promulgare solo le parti non impugnate.
Il vulnus è triplice:
-mancanza del trasferimento di tutti i poteri , secondo me anche quelli militari, dello stato alla regione ex art. 20;
-mutilazione dei compiti dell'Alto Commissario sul sindacato della legislazione nazionale e sulle altre giurisdizioni dell'Alta Corte;
- soppressione dell'Alta Corte.
Il vizio originario sta invece nella nomina governativa. Si potrebbe, con legge ordinaria, richiedere che il governo nomini almeno un magistrato costituzionale a tale delicato compito e non uno "sceriffo" degli Interni che diventa il governatore ombra.
Il disegno dello Statuto non era male. Un Commissario-ambasciatore che vigila affinché la Sicilia non si prenda le ultime libertà che la separano dall'indipendenza.
Le cose sono andate in un altro modo.
Anche perché -a Statuto realizzato- il Commissario o se ne sarebbe stato buonino intervenendo solo in casi estremi o, con il suo rigorismo, avrebbe costituito il pretesto per abolire gli ultimi legami con il paese colonizzatore.
Chi ha boicottato lo Statuto sa bene che la sua radicale applicazione non è che un mandato che prepara in 20 anni l'indipendenza vera e propria o una blanda confederazione tra stati di egual dignità.

marshall ha detto...

Anche questo è un articolo che induce alla meditazione: contiene parecchi passaggi "forti", come quello delle "mani sull'Isola", da parte di quelle forze "occulte", per stare al tuo scritto, che ne vogliono prendere possesso "a tutti i costi". A qual fine, a qual pro, mi domando? Forse per sottomettere la popolazione e schiavizzarla? Oppure perchè la si crede straricca di materie prime, minerali, petrolio ecc. ? Credo abbia ben poco di tutto questo; o almeno, non l'ha nella misura in cui si stima. Che io sappia, le uniche vere, grandi ed incalcolabili ricchezze sono il patrimonio artistico, monumentale, paesaggistico, culturale ecc., del quale ho una discreta conoscenza; e pur essendo un "pulentun" lo conosco a menadito, e lo apprezzo moltissimo. In ogni caso, sono circondato da siciliani "perfino in casa"; e conosco quindi il vostro carattere orgoglioso, tipico "dell'essere siciliani"; la vostra caparbietà e la vostra tempra di "gente tenace" (ne so qualcosa, sob.).
Vorrei commentare altri punti che "mi hanno colpito" (come al solito) ma s'è fatto veramente tardi.
Saluti.

Anonimo ha detto...

Ciao Marshall, ciò che fa ambita la Sicilia è la posizione strategica nel Mediterraneo tale che chi controlla la Sicilia controlla il Mediterraneo.
Ma non solo, controlla anche l'Italia.

Anonimo ha detto...

Il 2008 sara` l’anno Siciliano!!!!!!
FINALMENTE I VERI SICILIANI si sono risvegliati da 147 anni di sonno profondo. Il sangue del Vespro di 750 anni fa`incomincia a scorrere di nuovo. Questa volta gli nemici non sono i francesi angioini e il papa, ma gli italici del nord, i pseudo-italiani che hanno perso le loro radici e lingue storiche, il governo coloniale italiano, i partiti nazionali italiani, l’opinione pubblica italiana col cervello lavato al stile stalinista, i pseudo-siciliani colonizzati, il sistema scolastico conformista perpuatori delle menzogne anti-storiche, la stampa asservita al potere politico italico. Il nostro momento storico per la nostra riscossa come popolo Siciliano e`arrivato il 4 luglio 2007 quando il popolo Siciliano ha finalmente smaschierato l’anti-eroe ed assassino garibaldi al parlamento italiano. Lo stesso giorno dell’anti eroe garibaldi e della revoluzione Americana. Noi faremo come hanno fatto gli Americani di 231 anni fa`, rovesciando il potere coloniale che le teneva schiavi. VIVA La Sicilia Libera, VIVA il popolo Siciliano, VIVA la Nazione Siciliana, VIVA LA LINGUA SICILIANA. Avanti col nuovo Vespro Siciliano!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

marshall, dico solo questo l'80 % dell'energia italiana è rubata alla sicilia;il 40% del patrimonio artistico italiano è siciliano; con le nostre tasse si pagano le loro infrastrutture.
inoltre bisogna considerare che per ora siammo oppressi e non ci stiamo esprimendo al massimo delle nostre potenzialità, anzi siamo al minimo.
la sicilia governata a dovere conquistebbe il mediterraneo (com'era in passato)

Abate Vella ha detto...

Caro Marshall,

grazie per la pazienza che hai nel leggere questo blog dove attacchiamo sì i politici siciliani, ma spesso non le mandiamo a dire neanche a quelli del "nord".

Come ha già detto Gonzalo, il nostro "oro" è la posizione al centro del Mediterraneo. Da qui passano degli importantissimi metanodotti, lungo le coste siciliane di dispiega una delle più importanti rotte commerciali del mondo (dal canale di Suez a Gibilterra), qui siede uno dei nodi militari strategici più importanti del mondo (la base di Sigonella), qui sarà piazzato un nodo di smistamento aereo fondamentale per gli scambi dell'area mediterranea.

La prima cosa che viene da chiedersi è come mai se è veramente così questo nodo strategico non si è sviluppato fino ad ora. Ed i media ed i politici italiani diranno in coro: "la mafia". Falso.
Tanto è vero che la mafia è stata quasi azzerata nel giro di due mesi. E non quando l'Italia unita era al massimo della sua forza (anni 80), ma proprio nel suo momento di massima debolezza.
La Sicilia non si è sviluppata a causa di interessi trasversali che non seguivano il benessere del popolo italiano, ma altre inconfessabili mete. Esterne agli interessi di un Italia unita.

Gli emissari di questi interessi (Prodi, Padoa-Schioppa, Draghi, ma anche larghe fette del centro-destra, Berlusconi incluso) stanno ora provvedendo a smantellare non lo stato sociale, ma lo stato "romano-padano".

Non riusciranno a tenere la Sicilia tutta per loro perchè nel mondo vi sono altre potenze e siccome controllare la Sicilia significa controllare non tanto l'Italia ma il Mediterraneo dal punto di vista strategico queste non permetteranno che l'Europa dei banchieri si impossessi di tutto.

Certo, se i Siciliani non acquisteranno rappresentatività politica sempre schiavi resteranno, magari in condizioni economiche migliori di prima, ma senza libertà.

Nei prossimi mesi questi temi verranno discussi più in profondità, specialmente cercheremo di individuare queste "forze" strategiche e capire quali sono i loro obbiettivi.

Continua a seguirci!

Anonimo ha detto...

La situazione attuale:

- F.N.S.: un partito "travagghista" (per loro liberazione nazionale e lotta di classe si confondono l'una nell'altra)
- M.I.S.: un partito virtuale.
- L'Altra Sicilia: idem.
- Terra e Liberazione: idem.

Lasciamo stare tutti gli altri che sono solo propagini italiane in Sicilia.

Il troppo inclusivismo? No, per carità. Si rischia di imbarcare dei reazionari magari legati a Napoli.

Il troppo esclusivismo? Sì, è proprio questo l'attuale problema. C'è una sorta di nocciolo duro che si è auto-intestata la patente di sicilianista. Le loro argomentazioni sembrano ferme all'ottocento. Del resto essendo di cultura modernista, non possono che trovare nell'ottocento la propria linfa ideologica.

Per come la vedo io, il termine stesso "sicilianista" è stato inventato ad arte per inglobare sia gli indipendentisti sia gli autonomisti. Queste due anime non saranno mai conciliabili. Per gli uni è infatti chiaro che l'autonomia non ci libererà, mentre per gli altri non è ancora abbastanza chiaro che solo l'indipendenza ci libererà.

Ognuno in fondo guarda al proprio orticello e ai propri interessi particolari. Del resto, siamo o non siamo un popolo di individualisti?

Noi la dottrina liberale dell'ognuno per se l'abbiamo talmente fatta nostra che il concetto di indipendenza lo sappiamo applicare non bene, ma benissimo, essendo ciascuno assolutamente indipendente dall'altro. Noi non abbiamo bisogno di partiti. Ognuno è partito di se stesso.

Ma di quale Nazione andate cianciando se non siamo neanche in grado di rispettare il codice della strada, se con il nostro libero arbitrio abbiamo distrutto la civiltà, il paesaggio, il patrimonio che i nostri avi ci hanno consegnato?

Ditemi, qual'è quella nazione al mondo che prova vergogna per la propria lingua, che vede nei centri storici un problema anziché una risorsa per lo sviluppo, che cementifica le coste, che deturpa il paesaggio, che costruisce obbrobbri invece di case?

Chi l'ha distrutta la Sicilia? Chi vi ha riversato il cemento nelle coste? Chi ha costruito abusivamente? Gli Italiani o i Siciliani?

Anonimo ha detto...

"- M.I.S.: un partito virtuale.
- L'Altra Sicilia: idem"

perchè dici che L'Altra Sicilia è virtuale?
io non ne faccio parte, ma mi sembrano gli unici concreti e con le carte in regola per rappresentare la sicilia.
hanno solo due difetti:
1)poco conosciuta e quindi pochi elettori, anche se con molte sedi sparse per il mondo. devono farsi conoscere alla massa;
2)la loro politica non mi è chiara, nel senso che non si capisce se sono autonomisti, o il loro autonomismo è solo la prima tappa per l'indipendentismo. secondo me hanno paura di dire subito che sono indipendenti, non vorrebbero passare per fanatici agli occhi dei siciliani che ancora sono colonizzati ed indottrinati culturalmente; e forse non sbagliano.

Abate Vella ha detto...

Caro anonimo,

ma allora sei uno dei nostri!

Tutti i partiti "sicilianisti" che hai nominato non cercano scuse di qua e di la.

Lo sanno benissimo che i primi colpevoli sono i siciliani che hanno tradito. Senza di loro col cavolo che avrebbero potuto ridurci in questo stato. Ed anche questo blog lo ha detto spesso.

Seguici con maggiore assiduità e te ne renderai conto anche tu.

Anzi sono sicuro che comincerai a lottare con noi!

Anonimo ha detto...

@Anonimo
Di quali molte sedi internazionali parli? Io non ne conosco. L'Altra Sicilia si è pure presentata alle elezioni di Palermo. Ma quel Costa non se lo filava nessuno. Mi pare che abbiano preso uno 0,0000qualocsa!

Si vuole o non si vuole capire che la gente oggi giorno è libera e vota come gli pare? Siete o non siete per la democrazia? Se lo siete, allora siate coerenti fino in fondo. Il risultato delle urne è quello che conta. I sicilianisti non convincono.

Voi vi riempite la bocca di Popolo Siciliano, sempre rigorosamente scritto con le maiuscole, senza che neanche lo conosciate davvero questo popolo. Parlate in nome del popolo come facevano i giacobini, ma il popolo, oggi come allora, non vi fila!

Gli intellettuali da salotto non ne faranno strada!

Hai perfino detto che quelli dell'Altra Sicilia "non vorrebbero passare per fanatici agli occhi dei siciliani che ancora sono colonizzati ed indottrinati culturalmente"... ma chi ti credi di essere? Un illuminato che ha avuto rivelata la verità mentre gli altri siciliani sono tutti stupidi perché non capiscono di essere indottrinati?

Ma quanta superbia! Quanta presuzione!

@Abate Vella
No, non sono uno dei vostri e me ne guardo bene. La Sicilia per me è tutta: è il diavolo e l'acqua santa insieme. Io non faccio distinzioni tra buoni e cattivi come si fa qui. Le voci maggioritarie in questo forum vanno nella direzione di "esclusività" indicata da Massimo, ovvero qui si sta riproponendo la trita e ritrita lavagna dei buoni e cattivi di sessantottina memoria.

D'altro canto certi commenti davvero maleducati e irriguardosi (e anche vigliacchi) nei confronti delle voci fuori dal coro proverranno da ragazzini i cui genitori sono cresciuti a pane e '68.

Anonimo ha detto...

Senti anonimo,qua noi sappiamo ciò che diciamo.
I Siciliani sono indottrinati sin dalle elementari,leggendo libri nei quali non vi è scritto altro che menzogne storiche.
Anche io lo ero,fin quando non ho aperto gli occhi.

Del resto,se tu ritieni di conoscere meglio di noi il popolo siciliano,tanti auguri.
Se questo blog non ti garba puoi sempre andartene.

Anonimo ha detto...

Ho rilevato alcuni commenti al sito www.gianfrancomicciche.net che riportavano a questo sito. Tali commento erano postati da un nick falso con una e-mail falsa. Se si ripete l'evenienza sarò costretto a segnalare come spam l'IP di provenienza ed ha cancellare i commenti che si rifanno al presente sito anche se il tenutario risulta estraneo a tale azione.
Il Web Master delle Libertà.

Anonimo ha detto...

"Di quali molte sedi internazionali parli? Io non ne conosco. L'Altra Sicilia si è pure presentata alle elezioni di Palermo. Ma quel Costa non se lo filava nessuno. Mi pare che abbiano preso uno 0,0000qualocsa!"

non debbo essere io a difenderli, ma hanno sedi in america, in belgio, a dubai, in olanda, ecc. hanno qualche sede pure a nord italia ed in sicilia.
alle comunali a palermo hanno preso mi pare 1000 voti, ma si sono candidati con persone provienti dall'estero; immagino capirai da solo che è stato un gran risultato.

rrusariu ha detto...

Certi anonimi lasciano perplessi,
meno male che l'ultimo ha saputo puntualizzare alcuni fatti.

Scrivo anch'io sul sito di micciche' ma uso lo stesso nickname, e non mi piace nascondermi, in fondo ci confrontiamo seduti su una scrivania da casa nostra, su idee e pensieri che altrove difficilmente avrebbero lo spazio per essere veicolati.
Senno' ama a-stari a passiari nta strata ccu stu friddu.


s

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo,

L’Altra Sicilia si è presentata alle ultime elezioni politiche nella circoscrizione estero riportando il 2,1% alla camera ed il 2% al senato.

Nelle elezioni Comites (comitato degli italiani all’estero)del 2004 nella circoscrizione consolare di Bruxelles-Brabante Fiandre la lista siciliana “L’ALTRA SICILIA”, pur costretta a misurarsi con organizzazioni di partito da anni in attività all’estero, ha registrato un ottimo risultato riportando due eletti(Francesco Paolo Catania e Valeria Giunta) e raccogliendo il 13,99% dei voti.

A Palermo L'Altra Sicilia ha avuto il coraggio di presentarsi issando la sua propria bandiera, quella siciliana, contrariamente a tante altre formazioni che hanno preferito l'anonimato, come te in questo blog, nei partiti tradizionali.

Poi se il candidato sindaco non è stato quel candidato di rottura che la gente si aspettava...ai posteri l'ardua sentenza.

Abate Vella ha detto...

Caro Web Master delle Libertà,

ti ringrazio per la segnalazione.

Se qualcuno non rispetta le regole del blog che gestisci (www.gianfrancomicciche.it se qualcuno non lo avesse capito...) fai benissimo a prendere provvedimenti.

Permettimi però un appunto: tutti i nick sono "falsi". Qui deduco che sia veramente tu a scrivere solo perchè hai postato un commento simile sul tuo stesso blog. Due messaggi dallo stesso IP con nick diversi potrebbero essere stati postati effettivamente da persone diverse sullo stesso computer, mentre nick uguali con IP diversi potrebbero essere postati dalla stessa persona su computer diversi, anche a breve distanza di tempo.

Per il resto, io stesso esorto chi linka questo blog sul sito del Presidente Miccichè ad usare un indirizzo email esistente (certo qualcuno avrà usato quello dell'Abate Vella: in caso di problemi l'IP testimonierà l'effettiva provenienza del messaggio).

Anonimo ha detto...

@l'altra sicilia
Io sono anonimo tanto quanto te. Scusami, se avete issato la bandiera nella CAPITALE e neanche vi hanno considerato di striscio significa che alla gente proprio non andate giù.

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordarti che la lista de L'Altra Sicilia era costituita da Siciliani della diaspora che non hanno potuto dare quel contributo che avrebbero potuto dare dei Siciliani di Palermo se avessero accettato di candidarsi nella nostra lista.

Disgraziatamente non abbiamo trovato nessuno disposto ad esporsi perché avevano già promesso, venduto, affittato, etc. il loro voto per i soliti partiti italiani.

Vorrei ricordarti una massima di Goethe: «Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo».

(Fine discussione)

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Questo è un attentato alla libertà di espressione bello e buono. Il messaggio non conteneva né ingiurie né intendeva intasare. Era una risposta molto lucida al signor catania.

Ma evidentemente qui tutti possono permettersi di aizzare tranne chi la pensa diversamente da voi.

Complimenti! Bella dimostrazione di liberalità e di democraticità.

E voi saresti i nuovi liberatori della Sicilia?