Perchè è morto Dalla Chiesa?
"non insista, perchè se c'è un collegamento con la morte di Mattei, sarebbe un omicidio di stato, ed io contro lo stato non ci vado"
Questa sarebbe stata la risposta data dall'allora capitano Carlo Alberto Dalla Chiesa alla vedova del giornalista De Mauro. Queste sono parole pesanti, che sarebbero dovute rimbalzare da un TG all'altro il 14 giugno scorso in un susseguirsi di smentite e conferme. Queste sono parole che hanno bisogno di una spiegazione, sulle quali si potrebbero fare congetture, ipotesi, ricostruire fatti, anche se solo in via ipotetica.
Ed invece niente. I giornalisti nazionali non le hanno quasi notate (vogliono farci credere). Le testate regionali invece le hanno riportate, almeno questo merito possiamo darglielo.
Noi non abbiamo bisogno di aggiungere niente al quadro che si va componendo ai nostri occhi. Alla conferma del fatto che in Calabria a sparare non sembra sia stata la 'ndrangheta ma un avversario politico, alla incredibile facilità con cui il procuratore Grasso assicura alla giustizia persino i responsabili di omicidi di mafia compiuti nei primi anni 90, non aggiungiamo niente se non qualche riflessione elementare:
Ma come? Non c'era l'omertà in Sicilia? Non era impossibile penetrare questo muro? Come mai il toscano Vigna non aveva avuto alcun successo?
La verità, dicevamo, si comporrà ai nostri occhi da sola. La verità su cosa è questa "mafia", su chi la comanda(va), su chi ha ucciso Dalla Chiesa, Falcone e tanti altri verrà a galla. Ed allora la storia saremo noi a scriverla. Da vincitori.
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