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lunedì, gennaio 18, 2010

Fratelli d'Egitto

Uno dei più gustosi strascichi dovuti ai fatti di Rosarno (si veda il post “Forza lavoro”) è stato il feroce attacco sferrato dall'Egitto nei confronti dell'Italia e degli italiani, un attacco che è sembrato viaggiare in parallelo a quello lanciato dall'Osservatore Romano il quale, invece di circoscrivere il problema in quel di Calabria, ha dato del razzista a tutti peritandosi anche di specificare in modo netto il riferimento al “Nord”:

Oltre che disgustosi, gli episodi di razzismo che rimbalzano dalla cronaca ci riportano all'odio muto e selvaggio verso un altro colore di pelle che credevamo di aver superato. (...) Non abbiamo mai brillato per apertura, noi italiani dal Nord in giù. ” (“Tammurriata nera”, 11-12 gennaio 2010)

La denuncia egiziana diramata dal ministro degli esteri del paese nordafricano punta anch'essa l'indice all'Italia tutta, o peggio ancora allo stesso stato:

In una nota il Cairo denuncia la "campagna di aggressione e le violenze subite dagli immigrati e le minoranze arabe e musulmane in Italia, chiedendo al governo italiano di prendere le misure necessarie per la protezione degli stranieri". "Facciamo appello alla comunità internazionale perché non si ripeta più" (“Rosarno, Egitto accusa l'Italia”, Tgcom.it 12 gennaio 2010)

A Rosarno la baraonda è scoppiata sulla base del colore della pelle. Ma arabi e musulmani in generale non hanno un colore della pelle tanto diverso dal nostro. Anzi, pare che a Rosarno di arabi non ve ne fossero poi tanti: l'Egitto, al contrario degli italiani e di alcuni settori cattolici dalla coda caprina, sta puntando dritto a Roma. Come mai tanto astio?

Le esagerate celebrazioni dopo la vittoria contro gli azzurri durante la Confederation Cup dello scorso giugno in Sudafrica grazie all'imperioso stacco di testa di Homos, forse non erano solo i postumi di una leale sfida sportiva. In ambito sportivo recentemente vi sono stati degli sviluppi singolari nel basso Meditarraneo.

Lo scorso 14 novembre a Kartoum, in Sudan, si è giocata la sfida finale per le qualificazioni mondiali del gruppo che includeva la squadra egiziana, partita che ha visto i “nostri” estromessi dalla competizione sudafricana a vantaggio degli odiati cugini algerini, che quell'incontro hanno vinto per 1-0.

Qualche tifoso algerino ha notato durante l'incontro un certo astio nei confronti dei sudditi di Cleopatra da parte dell'arbitro che sembrava utilizzare i cartellini in modo per lo meno fazioso [*], ma indubbiamente il motivo per cui le volpi del deserto hanno mostrato una tale imbattibile carica durante l'incontro risiede nella speciale preparazione impiegata in vista dell'incontro:

FIRENZE, 2 novembre 2009 – Da venerdì 6 a mercoledì 11 novembre la nazionale di calcio dell’Algeria sarà in raduno al Centro tecnico di Coverciano per preparare la sfida del 14 con l’Egitto che varrà la qualificazione per i Mondiali in Sudafrica 2010. (FIGC.it, 2 novembre 2010)

I siti italiani si sono premurati di spacciare la strana ospitalità come il risultato di pressioni algerine che hanno trovato sbocco a causa della dipendenza del Belpaese dalle importazioni di gas fornito da Algeri:

Una cortesia che ha anche motivazioni economiche, visto che non sarebbe stato strategicamente corretto mancare di rispetto ad un paese che contribuisce in maniera importante al riscaldamento delle nostre case. ("Italia-Algeria, intrigo politico-sportivo.", Goal.com 21 ottobre 2009)

Motivazione non del tutto esplicativa, altrimenti a Coverciano non ci si allenerebbero più gli “azzurri” ma a turno algerini, nigeriani, libici, russi. Chiaramente tra Algeria ed Italia c'è un qualcosa di più. E quel qualcosa di più si chiama in codice GALSI: Gassodotto ALgeria Sardegna Italia, una “joint venture” tra ENEL, Edison e Sonatrach (la compagnia di stato algerina) per costruire una tubatura che colleghi il nord Italia direttamente alla sorgente attraverso la Sardegna (adesso viene il bello) bypassando la Sicilia.

Se realizzata, questa sarebbe l'unica via di importazione di gas italiano che non dipenderebbe dalla Russia o dal Regno di Sicilia sensu latu (inclusa la Puglia, dunque).

Se realizzata, questa via alternativa farebbe perdere un bel po' di potere “contrattuale” al suddetto Regno di Sicilia, dove tra l'altro ENEL a quanto pare avrebbe ottenuto (il condizionale è ancora d'obbligo...) il via libera alla realizzazione di un rigassificatore a Porto Empedocle destinato al gas nigeriano (si veda il post "Turista per caso"), una autorizzazione rilasciata forse con troppa facilità dal Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo.

E dopo aver dedicato piazze e parchi ai siciliani ed alla terra che ha dato i natali al fondatore de Il Cairo [**], dopo aver persino stabilito collegamenti aerei diretti con Catania, anche in base alla comune amicizia con Mosca, Hosni (Mubarak) non poteva certo esimersi dal darci una mano a liberare la Calabria dall'ingombrante abbraccio “azzurro”.

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[*] Comunicazione personale degli algerini in questione

[**] Strane traduzioni: per qualche misterioso motivo nella wikipedia italiana Jawhar al-Siqilli è indicato come un "generale arabo, di origine siciliana" senza spiegare che al-Siqilli vuol dire "Il siciliano" (anzi, mettendolo addirittura in dubbio, leggere per credere l'irraggiungibile malafede). Invece in quella in lingua inglese egli è descritto come "a Sicilian Mamluk" (un Mamelucco siciliano). La solita storia ammucciata...

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Abate, l'Algeria produce anche arance.

Spesso lo stato italiano ha scambaito i prodotti agricoli dei paesi arabi (a scapito di quelli del sud-italia) con i manufatti dell'industra padana.

Ultimamaente a "Striscia la Notizia" hanno trasmesso un servizio "antitarocco" dove si sosteneva che le arance siciliane d.o.c. erano solo quelle col bollino IGP, cioè il 5% della produzione totale di arance siciliane, facendo intendere che tutto il resto era di provenienza dubbia. La notizia è stata poi rettificata dalla stessa trasmissione a causa dell'intervento di un responsabile commerciale catanese.

Ultimamente a Rosarno le arance cadono a terra a marcire.

rrusariu ha detto...

Tra poco faranno importare le arance dalla libia, dalla tunisia etc...

Ma a loro non gliene fregherà un bel niente della frutta che rimane a marcire...

Abate, in questo momento è importante come ha detto Massimo Costa, per prepararci ad una spaccatura dell'Italia

Negli states, l'Illinois è fallito, l'Italia di cosa nostra è sulla medesima strada, la faranno uscire dall'euro, allora le camicie verdi per vedersi ridotti i loro danèe a coriandoli cercheranno di buttare tutto quello che sta giù al rubicone...
pur di rimanere dentro l'euro forte...
ma se non riusciranno succederà che faranno un corso forzoso che sarà pagato dalla ns. economia...

I barbari se ne stiano a pascolari i loro maiali medionalanuti...

Anonimo ha detto...

http://lnx.cataniapolitica.it/wordpress/2010/01/21/mpa-espulsi/
abate secondo lei come si può leggere qst notizia?

Anonimo ha detto...

Faccio copia e incolla da commento su analoga notizia di S.I.:

Chi non è mai stato autonomista e viene qui a commentare, posta slogan e se ne va. E' un suo diritto, per carità, ma il contributo alla discussione è nullo. E' come se chiedessimo a un fascista quale dei tronconi del partito comunista è quello giusto. Hanno il dente avvelenato contro Lombardo per vari motivi, "rosicano", come si dice a Roma, e straparlano. Punto.

Invece guardiamo a questa cosa dall'interno dell'area (non dico del movimento perché personalmente non ne faccio parte). Io la vedo positiva.

I parlamentari oggi non sono eletti, sono "nominati" (su questo Grillo ha ragione). Per cui i "voltagabbana" sono quelli che cambiano casacca, non i leader che - a torto o a ragione - li hanno messo lì. E' un loro diritto cambiare casacca. OK. Ma cosa cambia tra l'avere 4 o 8 deputati? Nulla. Il sistema autoritario di rappresentanza parlamentare che c'è oggi in Italia, con sbarramenti, obblighi di apparentamenti, nomine dall'alto, svuota ogni cosa. Quello che conta è se hai un diritto di tribuna e d'interdizione. Il secondo l'MPA non ce l'aveva prima e non ce l'ha ora (ma molti deputati PDL sono vicini al PDL Sicilia, questo non dimentichiamolo, e infatti talvolta il governo è andato giù su questioni che riguardano il Sud). Il diritto di tribuna ce l'aveva prima e ce l'ha ora. Non cambia nulla sotto questo aspetto.

Il fatto politicamente importante è che si azzera la rappresentanza dell'Italia meridionale e resta solo quella Siciliana. Avete capito cari autonomisti nostrani? Perdete tempo e risorse a tentare di salvare il Sud. Il Sud non esiste. E vi perderà. Esiste solo la Sicilia, con la sua autonomia e la propria questione nazionale. Concentratevi su quella e riuscirete a condizionare a nostro favore la politica italiana. La Sicilia si è svegliata e non può aspettare secoli che succeda lo stesso al SUD (a parte Nicola Zitara, che stimo, ma chi c'è?).

Quando il Sud si accorgerà della strada fatta dalla Sicilia si sveglierà e ci rincorrerà. Nel frattempo preferiscono prendere ancora pesci in faccia da Bossi e continuare a chiedere l'elemosina. Vergogna! Protestano per quei pochi provvedimenti talmente antimeridionali che l'MPA non ha potuto votare neanche turandosi il naso: per quelli c'è sempre uno Scotti o uno Schifani pronto a vendere la propria terra in cambio di una sicura carriera politica. Vedete se al Nord c'è un cane che ragiona in termini così meschini.

Per fortuna in Sicilia questa fase si sta chiudendo. Per fortuna. Tranne i Vandeani che rimpiangono Totò Vasa Vasa ma che sono destinati a perdere perché il loro momento storico è finito ed è iniziato quello della liberazione della Sicilia.

Purtroppo Lombardo si avvia a fare le cose giuste non per una visione strategica ed ideale ben compiuta, ma per tentativi ed errori pragmatici, che lo stanno spingendo senza che lui se ne accorga ad essere il leader di una nazione semi-indipendente. E' il vento della storia. Se cadrà lui sarà così con chi verrà dopo. Il tempo della Sicilia italiana è ormai contato.

C'è voluta una batosta al Nord per fargli capire che non doveva fare un partito italiano. Spero ne prenda ora un'altra al Sud perché capisca che c'è bisogno soltanto di un partito siciliano e non di un fantomatico ed inesistente "Sud" (sud di che? dell'Italia, e siamo sempre là).

Anonimo ha detto...

esaustivo ah ma quindi nn siciliani i deputati espulsi?

rrusariu ha detto...

esatto manco un sicilianu.

Conoscendo l'onorevole Iannaccone, presumo che loro si siano trovati tra due fuochi, seguire la scelta siciliana di allearsi a sx e con Miccichè e di conseguenza rinnegare parecchia loro militanza di ex-aennini, o di andare nel mare "magnum" del pdl.

Diciamo che stavolta hanno scelto si seguire il divide et impera... penso che possa essere un momemto di riflessione... d'altronde se non gestisci poteri locali ti è difficile creare in qualche modo una certa "clientela"...
Ricordiamoci che loro vedere siciliani che li comandano da fastidio, hanno nel subconscio le spedizioni effettuati dai ns. re sikuli-normanni (ormai quasi tutti nati nella ns. isola)

Comunque noi andiamo avanti, chi resta dietro è perduto...

Comitato Siciliano ha detto...

Ciao Rusariu, conoscendo un pò la situazione di la, ti dico che la tua analisi non è proprio corretta.

Il problema è stato che Lombardo per convincere il PD ad appoggiarlo ha ordinato ai deputati di MPA delle altre regioni di accordarsi con la sinistra(Loiero e Bassolino)
il che politicamente non è un buon affare, inoltre l'mpa è nato come centrodestra e Lombardo ha dato questa forma al partito.
Non c'entra nulla che questi deputati non vogliono essere comandati da siciliani, ogni regione ha la propria peculiarità politica e l'autonomia consiste in alleanze trasversali.
Dopo la notizia della cacciata dei deputati sono dispiaciuto, Lombardo si è tirato la zappa sui piedi e Miccichè gli sta con il fiato sul collo....

rrusariu ha detto...

Caro Comitato sappiamo com'è lu skifiu talianu, perciò non sappiamo se è meglio la munnizza di oggi che lo sterco di domani.
Domani vedremo se l'uomo dei cannoli dovrà ancora ricorrere alla suprema corte...
Io penso che con le indagini di oggi si sta scoperchiando un mondo dove tutti ammucciavano a più non posso, salvo accorgersi chi più o meno si era sporcato le mani di marmellata... Arner Chocolatier, un'ottima pasticceria dove portare ognuno farina del suo sacco per guarnire pasticcini per raffinati palati del mondo finanziario...

Strano che poi tutti siano candidati nelle liste pro-cam-marata nel mondo dipinto di blu...
Penso caro amico, che Raffaele abbiamo percepito che il fetore sia diventato insopportabile, e vedere persone che hanno il bel coraggio di lavarsi le mani e poi non togliersi il lezzo che gli aleggia intorno, lo abbia insospettito un po'... se poi questi uomini di destra sanno praticare tiri mancini ad ogni occasione capisci... la scelta! Allora è meglio cominciare il distacco...
Vediamo se i cannoli adessso ci guastano lu stomachu a chi fino a due anni fa rappresentava quel mondo... che progettavano un business di munnizza in quei assolati deserti della penisola arabica...
Bisogna sapersi scansare, il berlusca sa che è meglio scegliersi un buen retiro nel mediterraneo che in qualche dacia dispersa della steppa russo-siberiana, lo zar sa sempre trovare le dovute sistemazioni...

x_alfo_x ha detto...

Caro Abate, ti segnalo l'appello disperato di un siciliano :D

http://probirgi.blogspot.com/2010/01/marsalaignorata-per-le-manifestazioni.html

Anonimo ha detto...

Silenzio stampa ieri sera di Rai 1 sulle partite vinte dalle squadre del Sud.
Che vergogna!

Abate Vella ha detto...

Perdonatemi per l'assenza...

in merito al discorso sugli espulsi dell'MPA, a mio modo di vedere la cosa era preparata da tempo ed è stata messa in atto dai ribelli in modo preciso in ambito pre-elettorale.

La dicotomia destra-sinistra per me non c'entra niente. Erano anni che Scotti e compagni sapevano che si sarebbe arrivati a questo punto. Conta la separazione nord-sud. Direi che questo sia un disperato tentativo del nord di tenersi stretto il sud dopo aver perso la Sicilia.

Non so quanto la "gelosia" regionale possa avere peso. Che ci sia qualche "screzio" tra Napoli e Palermo potrebbe essere fisiologico. Vedremo nel seguito.

Riguardo al fiato di Miccichè sul collo di Lombardo, credo anzi che questo sia diminuito parecchio dalle scorse europee. In Sicilia il potere di Lombardo continua a crescere.

Anonimo ha detto...

Ciao Abate,
posso confermarti quanto ho scritto.
La frattura è recente, d'altronde l'MPA è un partito di pochi anni.
Poi, non sono stati i deputati delle altre regioni ad andarsede dal MPA, ma è stato l'MPA ad espellerli.
Io onestamente spero che Lombardo porti a termine presto le riforme in Sicilia, PD o PDL poco importa.
So anche che Lombardo non ha voti sufficienti per essere rieletto alla prossima legislatura, quindi bisogna fare in fretta e seminare bene.
Chi si rafforzerà da questa situazione sarà Miccichè, che secondo me approfitterà di questo zappone sui piedi che si è buttato l'MPA.

A presto
CS

nebros ha detto...

"In Sicilia il potere di Lombardo continua a crescere."

il problema è proprio questo, cresce il potere della persona e non dell'idea, coè dell'autonomia, quindi siamo sempre punto e da capo