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domenica, aprile 26, 2009

L'obelisco del mondo (seconda parte)

Leggi la prima parte

Premessa: Secondo il Libro dei Re (7:21) il Tiro Chiram “21Eresse le colonne nel vestibolo del tempio. Eresse la colonna di destra, che chiamò Iachin ed eresse la colonna di sinistra, che chiamò Boaz. 22Così fu terminato il lavoro delle colonne.”. Poche parole che però sono abbastanza per permettere ad un esperto archeologo, quale il Prof. Negri, di asserire che “Il portale monumentale [del tempio addossato al Kothon di Mozia fu] realizzato dagli architetti tirii anche nel Tempio di Salomone a Gerusalemme”. Questo per mettere nella giusta prospettiva le “labili” tracce seguite in questi due post. Abbiamo chiuso la prima parte parlando del primo Tempio di Salomone. Apriamo la seconda saltando all'era del secondo Tempio. I fili sono tanti e complicati. Ma alla fine della storia alcuni di essi si ricollegano. Labili tracce che necessitano di parecchi approfondimenti.

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Lo scorso dicembre il National Geographic (versione inglese) andò tempestivamente in edicola con il mirino puntato sulla Palestina: appena in tempo per richiamare l'attenzione su un determinato periodo storico prima che l'esercito israeliano lanciasse la sua feroce offensiva su Gaza.

La copertina recitava: “Il vero re Erode [il grande, ndr] – Architetto della Terra Santa” mostrando i resti dell'imponente palazzo da lui costruito a Masada, ad oriente della Striscia di Gaza sulle sponde del Mar Morto. Ma tra le pagine patinate della rivista era qualcos'altro a farla da padrone: il Secondo Tempio di Salomone, costruito dal re giudeo nel 10 a.c.

Basta leggere tra le prime righe dell'articolo ("King Herod Revealed - The Holy Land's visionary builder") per rendersi conto sotto quale nuova luce si vuole ritrarre Erode il grande:

“Un leader astuto e generoso, un brillante generale, ed uno dei più immaginari ed energetici costruttori del mondo antico, Erode guidò il suo regno a nuove prosperità e potere. Malgrado ciò, oggi egli è meglio conosciuto come il viscido e omicida monarca del Vangelo di Matteo, che fece massacrare ogni bambino maschio in Betlemme in un tentativo senza successo di uccidere il neonato Gesù, il profetizzato Re dei Giudei. (...) Erode è quasi certamente innocente di questo crimine, del quale non vi è alcuna notizia se non nel racconto di Matteo.”

Si è più volte accennato al Vangelo di Matteo: è l'unico di tutti i Vangeli a riportare un episodio che però è diventato uno dei più famosi di tutta la vita di Cristo, la “Strage degli Innocenti”. L'unicità del racconto è sospetta da un punto di vista storico. Ma considerarlo una mera invenzione è allo stesso tempo ingenuo. Di tanto in tanto qualche commentatore parla di un modo per nascondere dietro dei simboli i sacrifici di infanti perpetrati da Erode.

Erode non era un ebreo “purosangue”: di madre araba, era figlio di un consigliere di stirpe Edomita del re dei Giudei. Gli edomiti erano i discendenti di Esau, fratello maggiore di Giacobbe, figlio di Isacco e nipote di Abramo. Il “meticcio” ascese al trono grazie al servilismo dimostrato verso i romani, nei fatti costringendo Israele al giogo romano sopprimendo gli aneliti di libertà dei suoi conterranei.

Ed è proprio questo lato “servile” del re giudeo che al National Geographic sembrano apprezzare maggiormente:

“L'accordo di Erode con i Romani, a lungo considerato un tradimento, ora comincia ad essere visto più come capacità politica”

Il parallelo tracciato da queste parole è sin troppo evidente per non saltare subito all'occhio. Si intravede, dietro queste due righe di esaltazione del ruolo “ascarico” di Erode, un nuovo regno di Israele sottomesso tramite il suo re ad un impero esterno in qualche modo simile a quello romano di 2000 anni fa.

Essendo questo il National Geographic si è subito portati a pensare all'impero “americano”. Ma su queste pagine abbiamo già spiegato come l'attuale impero americano non sia altro che una momentanea emanazione dell'impero neo-pagano dell'Entità, la piovra finanziaria apolide che controlla l'occidente.

Ma non fu propriamente Erode a consegnare gli Ebrei nelle mani di Roma. Egli si limitò a continuare la politica iniziata dal suo predecessore. I romani si inserirono nella lotta tra due fratelli per il trono di Giudea (Aristobulo ed Hycarnus) appoggiando quello che poi vinse (Hycarnus).

Quello che sembra differenziare Erode da Hycarnus è la sua opera architettonica, come richiamato dalla copertina. E la sua opera principale fu la ricostruzione del tempio di Salomone a Gerusalemme, di cui oggi rimane il famoso muro del pianto e sulle cui fondamenta si trova oggi la spianata delle moschee.

Ritornando alla figura di Erode, la sua riabilitazione ha provocato nei lettori cristiani del National qualche malumore, come testimoniato dalla lettere di protesta pubblicate nell'edizione americana di questo mese (aprile 2008). Ecco come risponde la redazione, focalizzando proprio l'episodio della strage:

Abbiamo ricevuto un gran numero di lettere di protesta per aver detto che Erode è quasi sicuramente innocente dell'infanticidio descritto nel Vangelo di Matteo (...). Confermiamo quanto detto. (...) Detto questo (...) l'uccisione di giovani ragazzi a Betlemme – o di chiunque altro che potesse rappresentare una minaccia per lui – sarebbe stata sicuramente consistente con la sua personalità.

L'aggiunta “chiunque altro che potesse rappresentare una minaccia per lui” non ci convince tanto. Che Erode fosse dedito a strani sacrifici lo conferma altrove lo stesso articolo:

Durante la sua ultima malattia egli progettò un piano per precipitare l'intero regno nel lutto dopo la sua morte, ordinando al suo esercito di imprigionare un gruppo di cittadini dell'elite giudea nell'ippodromo e di massacrarli quando la sua morte fosse stata annunciata.

Malgrado le ricercate parole, la verità è sin troppo ovvia: Erode aveva programmato un immenso sacrificio umano collettivo di ebrei. Come fare a non pensare che si dedicasse a certe attività anche da vivo?

Insomma, la domanda dobbiamo porcela: il tempio di Erode era veramente il tempio di una religione monoteista? Che riti si praticavano all'interno di quel tempio il cui ingresso ricordava (come per il suo predecessore) quello dei luoghi di culto dedicati a Baal e ad Astarte, culti che a Mozia abbiamo visto collegati al Tofet degli infanti sacrificati? Erano quelli veramente dei riti ebrei?

I collegamenti descritti sino ad ora potrebbero sembrare alquanto labili. Stiamo supponendo in pratica che questa Entità, più o meno coincidente con l'elite finanziaria globale, sia composta non da ebrei, come spesso sostenuto, ma da seguaci del culto di Baal. Sarebbero dunque loro a volere la ricostruzione del tempio.

Stiamo anche suggerendo che neanche i vertici del moderno stato israeliano siano realmente ebrei. Ma come Erode 2000 anni fa, seguaci di quei culti di origine fenicia. Gli ebrei sarebbero solo “ostaggi”.

Esistono degli indizi in questo senso. Ed i più lampanti sono tutti contenuti in un'altra opera architettonica: la sede della Corte Suprema israeliana, inaugurata nel 1992.

Per capire a cosa mi riferisco, basta andare su Google Immagini e digitare “corte suprema Israele”, o meglio ancora, in inglese “Israel supreme court”. Appariranno obelischi, piramidi e laghi sacri: sono tutti simboli inseriti nell'esoterica costruzione.

Nella foto a lato, sul tetto della struttura vediamo evidenziata la piramide con l'occhio, mentre in quella più in basso, tratta dal sito dell'ambasciata israeliana in Italia, si vede il lago sacro con il canale proveniente dall'interno di una costruzione. Altri descrivono nel giardino annesso un “obelisco egizio occulto”, dato dallo stesso canale visto in prospettiva.

All'interno della struttura è impossibile rintracciare i finanziatori del prodigio architettonico: una lettera in cui Dorothy Rothschild esprime l'intenzione di donare qualcosa per la sua costruzione fa bella mostra di sé.

Furono lei e suo marito Jones a fondare la Yad Hanadiv, una associazione dedicata al supporto di Israele che poi finanziò proprio la corte suprema.

Jones era figlio di Edmund de Rothschild, uno dei padri fondatori di Israele. In memoria del quale fu emesso anche un francobollo.

Rimane da stabilire se i personaggi nominati (da Erode il grande a Dorothy de Rothschild) siano ebrei o no. Se siano ad esempio seguaci del culto di Baal.

Abbiamo detto che Erode era un edomita. Riprendo da wikipedia le poche righe di descrizione del tipo di religione seguito dagli antenati del “grande” re:

La natura della religione edomita resta ampiamente ignota. Come parte della cultura cananea, si ipotizza adorassero divinità quali El, Baal e Asherah. Gli Edomiti potrebbero aver avuto come loro dio nazionale Kaus o Qos. [*]

Lo scrittore palermitano Salvatore Requirez nel suo splendido libro “Il Leone di Palermo” (Flaccovio Editore) ripercorre le vicende che caratterizzarono la parte discendente della parabola della famiglia Florio.

In uno dei capitoli si descrive un incontro a Palermo tra Ignazio Florio ed il barone Edmund de Rothschild, al tempo già impegnato nella causa sionista.

L'imprenditore palermitano chiedeva appoggio per le sue imprese, appoggio che il finanziere negò. Forse i Florio non si erano ancora accorti dei “nuovi dei che avanzavano”.

Il colloquio, nella finzione del romanzo, fu interrotto dall'arrivo di un amico comune: Giuseppe (Joseph) Isaac Spatafora Whitaker.

Post correlato:
Il centro del mondo

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[*] Da segnalare un altro importante particolare che si riallaccia al parallelo tra l'impero romano e quello dell'Entità: secondo la tradizione ebraica sarebbero stati proprio gli Edomiti a fondare Roma.

16 commenti:

zetan ha detto...

Quando ti chiesi se conoscevi gli sponsor di Lombardo la tua fu una risposta chiara ed esaustiva, ed ho percepito anche travagliata e per questo che l’ho apprezzata. Il mio sguardo, già allora, era però prevalentemente rivolto alle entità, a cui anche tu fai esplicito riferimento; poiché non credo che costoro possano essere semplici e/o disinteressati spettatori, in un operazione come quella che ci coinvolge e rischia di trasformare seriamente la Sicilia. Mi chiedo dunque: come costoro avallano, o eventualmente si contrappongono, un progetto del genere, oltre al consueto controllo monetario al quale siamo sottoposti. Mi appare inverosimile solo che non interagiscano in un processo di questa natura, visto che diviene sempre più minacciosamente concreto a velocità sostenuta, persino sospetta, che coinvolge e inquieta allo stesso tempo.

Abate Vella ha detto...

Zetan,

neanche io li credo semplici spettatori, ed é per questo che parlo di queste cose.

L'interesse per la situazione siciliana (ed italiana in generale) é vivissimo perché questo é un punto di cerniera tra oriente ed occidente, uno dei fronti sul quale si giocano tutte le guerre tra i poteri che mirano alla conquista del mondo... o meglio: dell'anima dell'uomo (l'altro é la Palestina...)

Il 1992 é stato la rieplosione di questi conflitti, che erano stati messi a tacere con la strage di portella.

Ora, per come la vedo io, l'unitá italiana per l'Entitá é stata anche come una prova della scomparsa delle nazioni. Una specie di esperimento prima di provare l'unione europea e poi l'unione mondiale.

In Italia una cosa non é riuscita: l'assimilazione dei Siciliani, che ora stanno facendo da grimaldello per il ritorno dei poteri orientali in Italia.

Il progetto occidentale era quello di uno scioglimento dell'Italia nella EU ma senza alcun rimasuglio identitario (scioglimento da attuare tramite la Lega). Tutto questo sembra essere saltato.

A questo punto, la cosa da fare per evitare guai peggiori é quella di esasperare il processo incrementando la conflittualitá nord-sud per scongiurare il pericolo di un'Italia unita spostata ad oriente.

Lombardo non ha alcuna intenzione di separare la Sicilia dall'Italia o il sud dal nord. Lui vuole rifondare un Italia su base realmente federale. Questo va contro gli interessi occidentali in generale e quelli eruopei in particolare, che non vogliono una vera Italia unita sovrana che diventerebbe una forza di notevole importanza.

Quindi loro appoggiano tutti e due i lati (nord e sud) fino a portarli allo scontro di modo da rendere impossibile il mantenimento dell'unitá. Berlusconi é caduto completamente nel piano e sta praticamente collaborando alla sua attuazione.

Dall'altra parte ad esempio abbiamo visto Sky (del "liberale" Murdoch) interessarsi all'autonomia siciliana con vari programmi.

Ovviamente Lobardo non potrá continuare ad evitare la conflittualitá a lungo, altrimenti viene riassorbito. Ed ora finalmente sembra reagire (vedi diatriba con Bondi).

Secondo me inoltre alla Russia di tutto questo non frega niente: per loro l'importante é il controllo delle vie del gas in Puglia e Sicilia.

Invece il Vaticano potrebbe in questa fase spingere nella stessa direzione dell'Entitá, visto che come risultato della riuscita dell'operazione si ritroverebbe con i suoi vecchi territori di nuovo in mano.

Questo per ora il quadro che mi sono fatto.

Peppinnappa ha detto...

Insomma,abate, seguendo il filo logico dei tuoi post, un'Italia che torni a fare da ponte con l'oriente arabo e cristiano ortodosso, ove l'entità non ha potuto allungare i suoi tentacoli, come al tempo in cui, per tracciare un filo ideale tra nord e sud, le navi veneziane scorrevano in amicizia l'impero bizantino, come testimonia la cattedrale di S. Marco e le corti siciliane non avevano eguali in Europa per il loro splendore fatto di sintesi tra culture occidentale ed orientale; insomma l'Italia dallo spirito universale di cui parlava Dostojevski, che ritrova la sua identità nel riconoscere il valore di tutte le sue esperienze, senza migliori o peggiori, senza colonizzati o colonizzatori. Il sogno è bello, tuttavia credo che esso non possa mai riguardare tutta l'Italia intera, oggi com'è. Vi sono parti d'Italia che ho sempre visto e continuo a vedere come propaggini, province, di Francia e Germania, preda ormai di quelli che tu chiami "riti pagani" dell'entità.

Abate Vella ha detto...

Peppinnappa,

non posso che condividere quello che hai detto.

La vera Italia avrebbe dovuto essere la federazione di quegli spiriti e di quelle esperienze. Ma sino ad ora questo non si e' verificato.

E sono d'accordo con te quando dici che neanche oggi si potra' realizzare (ne per l'Italia ne per l'Europa). Anche perche' le forze che lottano per questo sono troppo deboli nei confronti di stati come Francia e Germania, ad esempio.

Ed anche perche' ci sono politici in preda ad un delirio senile incapaci di guardare oltre il proprio naso.

zetan ha detto...

Il Vaticano tramite l’Opus Dei e Unicredit, come sostenevi tu in precedenza, certo, anche se mi sfugge ancora cosa possa essere più vantaggioso per loro tra le varie possibili alternative. Ritengo comunque verosimile che siano alla frutta anche loro, per una serie di ragioni anche abbastanza evidenti, e dunque cercano scenari per tentare di ristabilire una nuova egemonia che tuttavia ritengo difficile che riusciranno a restaurare.
La Russia ho la sensazione che, oltre alla gestione e controllo del mercato del gas, possa essere interessata nel coinvolgere, qualora ci riescano, nel progetto monetario, che ripetutamente hanno e stanno tentando di realizzare, anche l’area del mediterraneo. Presumo che le entità non favoriscano questo progetto, almeno in considerazione del fatto che non avvantaggia la imminente creazione della moneta unica mondiale, vedi crisi del dollaro, fine ultimo del progetto per il controllo spirituale delle persone. Per quanto attiene Berlusconi, righe sprecate, non l’ho mai ritenuto in grado di particolari capacità verso la progettualità politico strategiche, oltre l’interesse singolo e dunque la cura del proprio, così che, a mio avviso, si espone alla facile gestione di quanti avrebbe in mano le sorti di tale progetto. I quali lo sfrutta indebolendo l’Italia e consentendo quella che è la contrapposizione sud nord come tu dici e che condivido. Lombardo credo che abbia piena cognizione del grosso mutamento in atto, che lui non immaginava così rapido e catartico, quando ha avviato il progetto politico che lo vede protagonista. Credo stia aspettando di comprendere dove alla fine si formerà il “malloppo” per orientare le sue scelte; lo ritengo capace di una visone strategico politica lucida e consapevole.
Le entità utilizzano molto i simboli e con parsimonia per comunicare, ne possiamo scorgere però solamente una parte, dall’utilizzo che ne fanno i vassalli di turno. Questa è la parte più complessa, per me, specie in uno scenario talmente composito e volutamente indefinibile, tanto da non consentire persino ai vassalli più bravi di scorgerne il fine.
Ho anche un’altra percezione però, questa coinvolge e mette in gioco anche le entità, poiché loro non possono non conoscere quale sia “l’energia” che governa questo cambiamento universale, energia che non da garanzia circa gli automatismi che hanno consentito il loro perpetuarsi, poiché la coscienza collettiva si muove continuamente verso direzioni opposte rispetto al mantenimento della loro condizione, difatti la loro fatica diviene sempre più manifesta e non sempre colgono il massimo risultato. Influenzare le coscienze, per mantenere la massa critica mondiale, e garantirsi il permanere della loro egemonia spirituale sulle anime, è diventato estremamente dispendioso e dall’esito incerto persino per loro. Chissà che questa metamorfosi non possa fornire un esito persino più ampio di quello che oggi stiamo provando ad immaginare.

Anonimo ha detto...

chi ha voluto l'unità d'italia... non occorre ripeteresi!
torniamo sempre al solito problema!
:D

ah, questo eterno ritorno!

rrusariu ha detto...

sR
l'unità d'italia è stata voluta per far fuori il Regno delle Due Sicilie che avrebbe controllato facilmente l'accesso a suez.
Subito dopo l'annichilimento del Regno, si cominciò l'occupazione della Palestina...
I crociati non hanno mai avuto vita facile in Terrasanta perchè il Regno di Sicilia non li ha mai supportati a seguito del ripudio da parte del re di Gerusalemme nei confronti della madre di Ruggero II.
Fin quando il Regno è stato governato dai Re che facevano l'interesse del Regno e non dei papi di turno le crociate son sempre fallite.
Una prova che l'Entità non vede di buon occhio la Sicilia sta nel fatto che i francesi da più di 700 anni c'è l'hanno con i Siciliani a seguito dei fatti del 1282.
A quei tempi Carlo d'Angiò aveva raggruppato una esercito di 200000 armati per "assaltare" un regno cristiano, i rimasugli dell'impero bizantino, dovette in fretta e furia stornare l'impresa e "dislocare" il tutto di fronte a Messina, che resistette eroicamente per piu' di un mese fino all'arrivo di Pietro d'Aragona.
L'incredibile sconfitta e la precedente sconfitta del fratello Luigi IX re di Francia a Tunisi, spensero il sogno di un grande impero con egemonia francese.
Oggi i gruppi di potere, discendenti in qualche modo da quelle nobiltà, non avendo in un certo qual modo truppe da schierare, ma semmai fortune finanziarie e accordi economici tendono ad una guerra sotterranea volta comunque a perseguire sempre il dominio sui popoli.
Ricapitolando, secondo la mia visione, oggi è piu' che mai visibile lo scontro tra una visione della vita umana legata ad una visione trascedentale, e pertanto religiosa, in contrapposizione ad una visione in cui gli esseri umani vengono "schiavizzati" o resi essi stessi "pecus" in nome di una entità dovre il supremo dio pecunario dovebbre gestire la nostra vita, l'entità "Mercato", "u merku", il marchio di satana, $ , il serpente tentatore.

L'Enki sumerico, il Ptah-Osiride egiziano, non hanno creato l'essere l'umano come un robot biologico da un'usare a proprio beneficio. Ma hanno voluto instillare una scintilla divina che ci fa comprendere l'universalità della natura umana e non animalesca.
L'essenza cristica sta nel resuscitare nella nostra vita l'Amore Divino, l'essere connessi con la divinità. Il non essere schiavi, ma di essere co-creatori in questo Sogno d'Amore che è la nostra vita.

nebros ha detto...

ma la chiesa non utilizza una entità suprema sconosciuta, per giustificare le sue tesi dogmatiche?
e la religione cristiana, nata da quella giudaica, non fu il mezzo politico per liberare gli ebrei?
se è così, cosa c'è di diverso con la massoneria e questa ipotetica entità?

zetan ha detto...

ostoro utilizzano conoscenze che si tramandano da generazioni, e sono conoscenze che consentono di affermare un potere che si alimenta dalla ignoranza mistica, dei vari territori. In passato ogni popolazione attingeva dalle profonde conoscenze misteriche che si tramandavano tra generazioni, questa era la potenza un di popolo era forza. Oggi anche le conoscenze mistico religiose sono state globalizzate annientando le coscenze, da ciò attingono la forza per mantenere costante la loro condizione di dominio. Non c'è niente di diverso con la massoneria deviata, di cui si conosce poco tuttavia, riconoscerai. E queste entità sono al vertice della piramide mentre noi siamo alla base. Attingere le conoscenze misteriche dei propri territori ribalta la piramide e questo non ci è consentito. Difatti tutti dobbiamo essere cattolici buddisti musulmani ecc., ma in Sicilia c'erano delle conoscenze che gli antichi condividevano e scambiavano con gli altri popoli del mediterraneo e non solo, il simbolo della trinacria ad esempio, che io considero un mandala, è talmente potente che permane nonstante tutto per secoli senza che ne comprendiamo le profonde ragioni e significato, lo troviamo troviamo anche in altri territori quale l'isola di Man nel mare d'irlanda. Guarda caso anch'essa un Isola che scambiava CONOSCENZA con la nostra.

zetan ha detto...

Costoro utilizzano conoscenze che si tramandano da generazioni, e sono conoscenze che consentono di affermare un potere che si alimenta dalla ignoranza mistica, dei vari territori. In passato ogni popolazione attingeva dalle profonde conoscenze misteriche che si tramandavano tra generazioni, questa era la potenza un di popolo era forza. Oggi anche le conoscenze mistico religiose sono state globalizzate annientando le coscenze, da ciò attingono la forza per mantenere costante la loro condizione di dominio. Non c'è niente di diverso con la massoneria deviata, di cui si conosce poco tuttavia, riconoscerai. E queste entità sono al vertice della piramide mentre noi siamo alla base. Attingere le conoscenze misteriche dei propri territori ribalta la piramide e questo non ci è consentito. Difatti tutti dobbiamo essere cattolici buddisti musulmani ecc., ma in Sicilia c'erano delle conoscenze che gli antichi condividevano e scambiavano con gli altri popoli del mediterraneo e non solo, il simbolo della trinacria ad esempio, che io considero un mandala, è talmente potente che permane nonstante tutto per secoli senza che ne comprendiamo le profonde ragioni e significato, lo troviamo troviamo anche in altri territori quale l'isola di Man nel mare d'irlanda. Guarda caso anch'essa un Isola che scambiava CONOSCENZA con la nostra.

rrusariu ha detto...

Nebròs
il dio Ammon, o meglio "ITEN" lo sconosciuto secondo la trascizione dal geroglifico, è sempre stato usato dalla classe sacerdotale come un mezzo di controllo delle masse.
Idem la classe sacerdotale ebrea, prova ne è prima e durante l'occupazione romana il Sommo Sacerdote ne fosse anche il primo referente politico...
La chiesa cattolica, a seguito dell'appoggio dato all'imperatore Costantino ha saputo sfruttare il favore imperiale per modellare la religione cristiana a proprio favore, a partire dai vangeli canonici...
U Kuntu di Vicenzu Kalkara (Memorial of Vincent Calcara for foregneir) dimostra chiaramente che all'interno di istituzioni che a prima vista dovrebbero predicare ben altro, ci sono gruppi che tendono alla preservazioni di certi interessi...
Qualunque cosa che all'apparenza tende a liberare le persone umane dalle schiavitu' presenti verrà sempre perseguita.

rrusariu ha detto...

Zetan
la Trinacria dell'isola di Man viene usata perchè l'isola venne occupata dall'armata scozzese del re scozzese Alessandro, cognato del re d'Inghilterra, che issò la bandiera con la trinacria perchè si apprestava a divenire re di Sicilia secondo gli accordi intercorsi tra il re normanno e il papa per la successione alla corona siciliana.
Così si approfittò dell'occasione per mostrare l'intenzione di predisporre una forza da inviare nella nostra isola.
Ma dopo il papa cambiò idea ed offerse la corona a Carlo d'Angiò ed all'isola di Man continuò a sventolare una trinacria senza la testa della medusa.
La testa della medusa fu inserita nella triskele dai siracusani, avendo la dea Athena come divinità suprema ed era rappresentata sul cuore della dea.

Abate Vella ha detto...

Nebros,

quello contro cui combattiamo noi (o quello che hanno combattuto i Siciliani come popolo negli ultimi 2 o 3 millenni) in ultima analisi é l'appiattimento. La scomparsa dell'identitá (che racchiude anche le altre cose discusse nei commenti)

Quindi il nostro principale nemico oggi é l'Entitá.

Dall'altra parte tu citi il Vaticano. Ed in base a questa "unitá di misura" hai ragione: la chiesa cristiana occidentale punta ad un appiattimento.

Ed infatti abbiamo in passato combattuto contro questo appiattimento grazie all'arma della Legatio.

Il cristianesimo dei Siciliani per me é quello originario, legato alle radici ellenistiche della nostra storia (e volendo alle VERE radici giudee dello stesso, nel senso di ribellione all'impero romano). Un cristianesimo che oggi troviamo (forse) nelle comunitá di rito orientale di Piana degli Albanesi, che hanno la loro "legatio".

La guerra del Vespro fu una guerra contro l'appiattimento Papale ed anche la scomunica e l'appellativo di Anticristo rifilato a Federico II (che facendosi incoronare direttamente da Dio scavalcava l'appiattimento Papale) secondo me potrebbero entrare in questo quadro.

In queste lotte puó peró accadere di trovarsi alleati con il papato.

Qui sorge un altro problema: se immaginiamo un Siciliano pagano, dove dovrebbe schierarsi? Dovrebbe anche lui assumere un atteggiamento politico "cristiano" in questa guerra? Direi che non potrebbe fare altrimenti, o la sua identitá scomparirebbe.

Come vedi parlo di atteggiamento "politico" e non di conversione religiosa.

Abate Vella ha detto...

Aggiungo, come esempio di vicinanza al papato, di trovarmi pienamente d'accordo con la linea del Vaticano su Israele, volta non al muro contro muro (che é la cosa voluta dall'Entitá) ma al contenimento, cioé in pratica al ritardare la costruzione del tempio, nell'attesa che l'Entitá (in crisi) crolli da sola.

Oggi non credo che il Vaticano abbia la forza di fare piú di questo.

zetan ha detto...

rrusariu quando i simboli sono imposti durano il tempo della dominazionazione. Io non prendo la storia solo per come viene raccontata, ho un approccio personale, questo mi espone a rischi a volte ma, ti garantisco che consense anche una percezione degli avvenimenti più profonda. La percezione della storia, dai manufatti o dai loro simboli mi consente associazioni logico deduttive delle vicende a volte in controtendenza, e dunque maggiormente esposte a critiche oppure alla disapprovazione a volte saccente dello studioso tipico, non mi riferisco a te chiaramente. Questo tuttavia è il mio stile. Ritornando all'isola di Man che custodirebbe un simbolo imposto fino ai giorni nostri pertanto lo ritengo alcuanto debole e poco credibile, anche perchè è gente fiera. Comunque quello che mi interessa sottolineare, ripeto, che quel simbolo è un mandala ed infatti e come sempre in questi casi si perpetua nel tempo senza sforzo, perchè è potente.

nebros ha detto...

abate, il bipolarismo è un altra forma di appiattimento...