Approfondimenti - Il Consiglio News Feed

domenica, gennaio 25, 2009

Repubblica Etnea

Il mare colore del vino. Una delle più poetiche e struggenti immagini mai usate per descrivere la Sicilia. Ripresa nel novecento da Sciascia, questa frase antica di millenni racchiude ora la nostra storia legandola indissolubilmente a quelle di tutte le altre civiltà mediterranee.

Furono i greci, in tempi arcaici, a sentire per primi l'incanto di quella scia misteriosa che il sole seminava al tramonto sulle onde guidandoli verso i fertili campi della Sicilia e dell'Italia meridionale. La più antica testimonianza della pittorica visione ci è stata lasciata dal poeta Ermippo di Smirne, ma è facile vedere come essa fosse già in uso in tempi omerici, nascosta nel nome che alle nostre terre venne dato: Enotria, la terra del vino, quando di vino se ne produceva ben poco in queste contrade occidentali.

Ma quella scia non era esclusivamente il sole a lasciarla nelle ore del tramonto. Ad occidente vi era anche qualcos'altro, qualcosa di terribile e maestoso, faro di tutti i popoli antichi, divinità degli inferi posta al centro delle rotte di ogni civiltà. Ad occidente vi erano i vulcani, e quella scia colore del vino era anche il riflesso sulle limpide acque joniche delle fontane di lava del più imponente di essi, l'Etna.

Quando i greci sentirono quel richiamo che li spinse a seguire il voluttuoso colore, il nostro Mungibeddu (dall'arabo “ghebel”, montagna) si chiamava già in quel modo. Si è sempre chiamato così, sin da quando la civiltà come noi la intendiamo mosse i suoi primi timidi passi sulle sponde dell'oriente mediterraneo. Aitna (con “Ai” diventato in latino “Ae” e poi semplicemente “E”) è la nostra stessa ancestralità, la memoria della nostra alba, l'inizio del nostro genotipo.

Il suo nome è la radice indoeuropea rappresentante il fuoco: “idh” o “aidh”, ardere. Un nome che non è mutato ma che continua a bruciare perenne da quell'alba mediterranea.

Da quella radice, usata per la fornace di quel gigantesco Dio degli inferi, anche le piccole fornaci grazie alle quali l'uomo poteva forgiare armi sempre più temibili presero il nome. Ed ancora una volta il significato di quella scia venne traslato ad indicare l'aura proveniente dall'interno di quei piccoli inferni in cui tanti mortali Plutone lavoravano incessantemente con l'incudine ed il martello davanti al forno rovente.

I Greci infatti si dirigevano ad occidente anche perchè lì si trovavano le miniere ed accanto ad esse le fornaci che producevano le loro preziose leghe. Fu così che presto quella zona della odierna Calabria , tramutando come per l'Aitna il “dh” in “t”, prese in nome di Italia.

Fine della nostalgica storia. Che fantasia, diranno forse i saputelli cattedratici nostrani.

Nel XVI secolo Carlo V, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Sicilia e di Napoli, fece emettere una moneta con impressa la trinacria circondata dal motto “ex visceribus meis” (in Italiano “dalle mie viscere”) poiché l'argento con cui fu coniata era stato cavato in Sicilia, nelle vicinanze di un piccolo paesino del Valdemone: Itala.

E' un po' come il discorso che fanno sempre i Siciliani, anche se nessuno li vuole ascoltare: la regione non è Sicilia, ma Siciliana. Alla stessa maniera in cui, come dimostrato sopra, la Repubblica non è Italia, bensì Etnea.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Abate Vella, la e.mail te l'ho mandata atraverso il link "EMAIL THE AUTHOR" sotto il post "il centro del mondo". Mia figlia mi assicura che nella finestra è apparso il messagio che la e.mail era stata regolarmente inviata. Non saprei a questo punto dov'è andata a finire e questo non mi piace. L'argomento riguardava le tue riflessioni sulle religioni. Per eventualmente rimandarla spiegami come dovrei fare, ovvero, se lo ritieni opportuno, a questo punto potrei anche postarla. Fammi sapere.

Anonimo ha detto...

mozione del parlamento siciliano del 18 set 2008, N° 41

"Iniziative tendenti a sviluppare nelle scuole della Regione siciliana lo studio della storia ed al fine di inserire nella toponomastica della città di
Palermo una piazza che ricordi l'eccidio del 1866 denominato 'Rivolta del sette e mezzo'."

Abate Vella ha detto...

Peppinnappa,

rimanda il messaggio ad abatevella@hotmail.it ;)

Nebros,

se non sbaglio l'FNS aveva a suo tempo accennato a quella mozione... sarebbe interessante sapere che fine abbia fatto!

Anonimo ha detto...

Kista è la kasa ri Ggesù, ku trasi un-nesci kkiù

Oggi il Corriere della sera ha dato notizia dell'incontro tenuto a Milano dal Presidente Raffaele Lombardo per la presentazione dell'Mpa in Lombardia.

La notizia è messa in occhiello in alto subito sotto dove è indicata la pagina 13....

Dal sito di Paolo Fran....

- 13 (che simboleggia la morte e la trasformazione). Il 13 ricorre in particolare, oltre che nei delitti della Rosa Rossa, anche nei delitti di gruppi satanici organizzati. Nei delitti satanici talvolta ricorre anche il 18, perché 18 non è altro che 6 per tre, cioè 666.

Non ricordo che ieri sera sono stati dati fiori al Presidente, ma oggi cercavo la notizia nella pagine di cronaca politica è l'ho trovata sul Corriere...

Certo a nessuno piace che dalla Sicilia vengono a raccogliere i voti a Milano e dintorni

Anonimo ha detto...

e basta con ste storie, basate sul nulla...il 13,il 666, la piramide, 18, ecc.
si sta cadendo nel ridicolo, e non firmandoti te ne sarai accorto pure tu!

Anonimo ha detto...

Caro Nebros
non ci vuole molto a capire ku sugnu.

per trovare una notizia devo sfogliarmi metà giornale, e vedere scritto giusto 4 righe ad un'evento dove c'erano più di mille persone, non sono coincidenze. Sono cose volute.
D'altronde quando un giornale viene pubblicato a spese nostre, perchè vive coi contributi pubblici, hanno tutto il tempo per impaginare bene.

Cmq lasciamo stare, ho solo voluto ribadire che Lombardo, a cui ho stretto la mano, con tutti i limiti e il background da cui proviene, sapeva bene che venendo a Milano avrebbe creato aspettative. Non è il solito onorevole che viene a visitare un gruppo selezionato di emigrati...

Almeno stavolta ci sarà modo di scassare qualche pagghiaru longobardu... cominciamo comunque

Assà bbinirika!!!

Anonimo ha detto...

Sono anonimo anch'io ma provo a indovinare: sei il mitico Rrusariu.
MAh, che dire...un po' mi lascia perplesso questa apertura tanto a nord, ma se è una raccolta di voti siciliani, se è la possibilità data ai siciliani della diaspora in Italia(e ad altri meridionali) di avere un loro riferimento, stiamo a vedere..

rrusariu ha detto...

Stavota um-m'ammucciu.

Io penso che questa volta l'apertura di una sede Mpa nelle terre della diaspora sarà un'elemento diciamo un po' calamitante, e senz'altro un buon risultato spingerà chi nel Regno al di quà e al di là del Faro a ritrovarsi finalmente una persona, che purtroppo con i numeri che ha al nostro Parlamento, sta tentando in qualche modo una via diversa.
Considero cmq che l'esperienza dell'Altra Sicilia si ancora valida soprattutto per gli emigrati all'estero, penso che un'abbinamento alle elezioni sia possibile, visto che lo chiede la legge elettorale.

In questo momento è importante cominciare a coordinarsi per gli appuntamenti di giugno.

Anonimo ha detto...

abate, ho letto ora e ti rimanderò le mie riflessioni sul tuo spunto sulle religioni all'indirizzo e.mail da te indicato. Mi permetti nel contempo di chiederti cosa ne pensi dell'affare Genchi?

Anonimo ha detto...

Agli amici sicilianisti e all'Abate Vella segnalo che da domani è in libreria il mio commento dello Statuto speciale della Regione Siciliana:
"Lo Statuto Speciale della Regione Siciliana: un'Autonomia tradita?" per i tipi della Herbita. Lo si può ordinare, se non c'è già, in qualunque libreria dell'isola e l'editore lo vende direttamente ai non residenti nell'isola che ne fanno richiesta (l'e-mail è: mail@herbitaeditrice.it). Scusate per la pubblicità ma è importante da conoscere e fare conoscere per il bene della nostra causa; non ho interessi personali al successo di questa uscita editoriale. E' adottabile anche nelle scuole come testo complementare di educazione civica. Oltre ad emendare e a raccogliere le varie "uscite" su L'Isola, il testo ha il "combinato disposto" con la Costituzione dopo la riforma del Titolo V (inesistente in qualunque altro testo). Vi prego perciò di tenerlo nella massima considerazione(costa 16 euro, tutto sommato un investimento sostenibile) e di girare ad altri potenziali interessati i riferimenti.
Vi ringrazio.
W la Trinacria! W il Vespro! W la Sicilia!
Massimo Costa

Abate Vella ha detto...

Peppinnappa,

Genchi e' un fesso e si é tradito come un principiante con la frase finale della sua intervista:

In questo tengo a ribadire che a Catanzaro ci sono tantissimi magistrati per bene, che lavorano in condizioni disumane, in una realtà criminale che è in assoluto la più difficile e complessa di tutta Italia.

Palermo, in confronto, sembra la Svizzera. E consideri con attenzione il paragone che ho fatto
.

Questo paragone e' una grossa bestialitá. I soldi delle attivitá criminali non si sono mai riciclati né a Palermo né a Reggio Calabria. Sono sempre passati da Londra per poi depositarsi in Svizzera. Ed anche ora, per quei pochi che ancora vengono raccolti in Calabria, é cosí.

Lui infatti si riferisce ad un altra cosa: si riferisce al connubio Unicredit-Lombardo, che sicuramente si puó configirare come finanziamento illecito ma che non puoi equiparare ad un finanziamento mafioso (semmai sarebbe l'esatto contrario, perché nel caso della mafia sarebbero le attivitá illecite a finanziare il capitale, e non viceversa!!!).

Genchi é manovrato da poteri "massonici".

PS: ti faccio presente che non intendo dire che le accuse di De MAgistris o di Genchi stesso siano infondate: sono verissime, ma sono di matrice politica. D'altronde anche le accuse contro De Magistris cono vere. E sono anch'esse di matrice politica.

Abate Vella ha detto...

Massimo grazie per averci dato la notizia!!!

Non appena mi procuro una copia pubblicheró un commento.

Se nel frattempo da qualche parte su internet esiste una recensione (controlleró il sito della casa editrice) fammi sapere che lo collego in alto.

Antudo!

Abate Vella ha detto...

Nebros,

so che sembrano follie, ma le storie dei numeri sono reali. Sono semplicemente dei codici che si usano per mandare i messaggi in modo inintellegibile agli altri, visto che oggi qualunque linea telefonica é sotto controllo.

Poi se mi chiedi di interpretarli, devo dirti che non ho idea... ma quando ne vedi tanti di quei numeri messi in modo strano...

Dall'altro lato hai ragione nel senso che bisogna stare attenti a non cadere nella paranoia.

Ma ti assicuro che se anche tu ti metti a "guardare" noterai come quei numeri si ripetano in modo troppo ossessivo e prevalentemente nelle agenzie di stampa per essere tutto frutto del caso.

Sono stato titubante per parecchio tempo riguardo al dire certe cose sul blog, perché molti mi avrebbero preso per pazzo. Ma poi mi sono reso conto che senza fare almeno un accenno, molte delle mie analisi sarebbero rimaste incomprensibili.

Vedrai che a poco a poco porteró altri elementi, tanto che alla fine sará la casualitá a sembrare impossibile.

Almeno aspetta ancora un pó prima di decidere che io sia completamente folle.

La storia dell'obelisco di S. Agata ti sembra solo follia oppure coincidenze? Se hai delle critiche precise falle, perché tutti possiamo sbagliare e forse mi puoi fare notare contraddizioni a cui non avevo fatto caso... il blog serve anche a questo!

Anonimo ha detto...

rusariu, mi dispiace che eri tu, ma capirai che te la sei pure un pò cercata.
la massoneria, molti dicono che esiste, ma nessuno l'ha mai scovata, perlomano non la massoneria che intendete voi, e cioè un paio di persone che vogliono comandere l'intera umanità.
ma poi, come può essere mai che sono "tutti" massoni e che si mandano messaggi tra di loro in ogni modo? che senso avrebbe a sto punto mandarsi messaggi in codice?

poi, devo essere sincero, non mi piace nemmeno il discorso che la salvezza contro questa "massoneria universale" debba essere la chiesa e la religione cattolica, che a mio avviso è il più grande progetto mai messo in atto da qualcuno per dominare e annullare l'uomo.

quello della presenza della massoneria è un male che i cattolici si portano dietro da secoli e forse la chiesa la usa come spauracchio per giustificare la propria esistenza, come lo stato italiano con la mafia

rrusariu ha detto...

Nebròs
non ti preoccupare nun sugnu siddhiatu, avevo fretta ed ho lasciato firmare come anonimo.

In quanto alla seconda parte, le società segrete son sempre esistite, il problema dipende cosa si vuol difendere con la segretezza.

Purtroppo al giorno d'oggi alla condivisione di certe conoscenze e di non portarle a disporre per tutti, è subentrato il difendere gli interessi di gruppo specialmente per motivi affaristici.
Ciò ha portato a sfruttare tutte le ragnatele e le pressioni per raggiungere i propri scopi.
Della massoneria speculativa si è perso in pratica la ricerca della conoscenza e del progresso. Molti entrano pensando di trovarsi in un ambiente dove poter coltivare il proprio sapere arricchendolo con la conoscenza dei propri pari. Ma spesso si è risolta l'adesione con un mero interesse perchè ti protegge e ti fa fare carriera.
La Chiesa, come in tutte le religioni che hanno un clero, facilmente si presta anche a ciò, solo che è una macchina ben collaudata e sa sempre come proteggersi e mantenersi.
The Vincent Kalkara Memorial spiega bene le connivenze.
Io da buon cristiano guardo prima all'essere umano, dopo data le persistenza della persona davanti a me che si identifica con qualcosa, allora anch'io mi identifico, ma questo non limita la mia disponibilità all'ascolto e se la cosa è reciproca, al confronto e alla condivisione.
Pensare che la Chiesa con la sua struttura pensi a difenderci è sbagliato. Siamo noi che viviamo il Vangelo che ci difendiamo.
Come ho scritto in un'altro post, Fortunato Pasqualino rammentava che la Sicilia era già cristiana prima di Cristo, per dire che noi Siciliani avevamo elaborato una cultura religiosa superiore a quelle che si affacciavano sulle sponde del Grande Mare Bianco come veniva detto dagli Arabi.

Prova nei sia, che dei popoli menzionati alla fine del 2 secolo dopo Cristo da Apuleio ne sono rimasti solo un paio, i Siciliani e gli ebrei.
Ci sarà un motivo? Di certo non abbiamo elaborato nessuna Kabbalah, nessun testo sacro come il talmud, nessuna bibbia segreta.
Invece abbiamo vissuto la ns. vita e siamo ancora qui dopo 8 mila anni.

Cmq ho apprezzato molto i tuoi approfondimenti su Dionisio.
Dovrebbe essere la nostra materia di epica da studiare nelle nostre scuole!!!

Comitato Storico Siciliano ha detto...

X Nebros, se è vero che non bisogna dare alla massoneria più importanza di quanta non ne abbia è anche vero che non esiste una terza via al male ed al bene.
E necessario scegliere e schierarsi, chi rimane neutrale o chi prende una posizione al di fuori degli schieramenti, alla fine verrà sempre arruolato, anche inconsapevolmente, dalle forze del male.

Senza parlare di Chiesa e Vaticano, nella Genesi, gli Angeli che rimasero neutrali nella lotta tra Dio e Lucifero, furono scaraventati all'inferno insieme al maligno.

Ciò indica chiaramente che nella lotta tra il bene ed il male, l'unica via è schierarsi apertamente con il bene, e ciò significa anche esprimere la propria fedeltà alla Chiesa(in quanto Corpo di Cristo)anche se alcune posizioni del Vaticano oggi sembrano poco condivisibili.

Anonimo ha detto...

comitato, scusa ma questo è puro fanatismo cattolico, da cui io prendo totalmente le distanze e anzi farò tutto il possibile affinchè non prenda il sopravvento nella società.

abate spero che anche tu, da persona equilibrata quale ritengo tu sia, non ti farai avvinghiare in queste tesi dogmatiche che all'umanità hanno solo fatto male.

W LA LIBERTA'!

Anonimo ha detto...

Nebros, ma tu picchì t'ncazzi d'accussì.

Anonimo ha detto...

ch'amu a fari l'applausu pi chiddu chi dissi?

Anonimo ha detto...

è morto giuseppe gatì

Abate Vella ha detto...

Scusate se per qualche giorno non ho partecipato alla discussione, ma ero in viaggio e non ho avuto possibilitá di connettermi.

Nebros,

come la penso l'ho giá detto nei post.

Sullo schierarsi, come ho giá scritto, la penso allo stesso modo del Comitato. La lotta é cosí dura che non potremo rimanere neutrali, ed il perno intorno al quale ruota questa guerra é Gesú Cristo.

Per dire questo non c'e' bisogno di partire da posizioni cattoliche. La guerra non la stiamo facendo noi personalmente. La guerra c'é comunque, che ci piaccia o no. E non vi sono terze vie.

Seguendo le fila dietro ogni evento che accade in questo mondo interconnesso si arriva sempre a questo scontro. Il che significa che ogni volta che prendiamo una parte, dobbiamo farlo tenendo presente questo fatto.

2000 anni fa si é svolta una guerra simile, ed i Siciliani si sono schierati ed hanno partecipato della vittoria. Che ci piaccia o no, grazie alla strategia rivelata da Cristo, abbiamo sconfitto l'impero romano (ne riparleremo nei prossimi giorni).

Ripeto che non sto facendo proselitismo. Non sto dicendo (tanto per fare un esempio) che i musulmani devono convertirsi al cristianesimo. Ma intanto sicuramente musulmani e cristiani in questa lotta potrebbero trovarsi dallo stesso lato. Nessuno ha voluto notare quanto simbolica sia stata a questo proposito la marcia di Lampedusa, nella quale si sono uniti i Siciliani (cristiani) ai nordafricani (musulmani).

Poi qui si parla anche si chiesa autocefala, ed anche su questo mi sembra di essermi espresso di tanto in tanto.

Per il resto non ci vedo nulla di male se qualcun'altro (che comunque alla fine é dalla nostra parte, anzi é uno di noi!) esprime le sue idee con forza.

Mi sembra che si stia lottanto anche per questo, affinché i Siciliani possano esprimersi liberamente. Cattolici, musulmani ed infine anche pagani.

Quindi se la pensi in modo diverso fai benissimo a dire la tua. Prego peró tutti di stare calmi, perché in quello che si dice non c'e' niente di personale, e litigare tra di noi puó solo indebolirci.

Abate Vella ha detto...

Riguardo la morte di Gatí:

é importante rilevare che quello che aveva meno interesse a questa morte é Sgarbi, che dal giovane burattino era stato di recente attaccato (spero che qualcuno non voglia dirmi che era una iniziativa personale del Gatí...).

Anonimo ha detto...

posso avere rispetto per l'opinione altrui fin quando questa non prevalica la libertà di coscienza degli altri, e siccome la tesi di comitato tende ad omologare il pensiero dell'essere umano, proprio come ha tentato di farlo la chiesa, è mio dovere mettere in campo tutte le mie forze affinchè questo non succeda.
poi se si vuole affrontare le avversità del presente e quelle future, basandosi su un manifesto politico (bibbia), scritto più di 2000 anni fà, e che motiva la sua esistenza, basandosi su degli ordini dati da una "entità" superiore e divina, beh se nel 2009, ancora c'è gente che pensa questo, perdonatemi se sembrerò antipatico o offensivo, ma siamo proprio alla frutta

Anonimo ha detto...

Caro Nebros, a prescindere dalle opinioni sulle religioni rivelate e sulla loro funzione nel corso della storia dell'umanità, cosa ti fa escludere così categoricamente l'esistenza di Dio, se, per esempio, ci credevano Galileo Galilei, Newton, Einstein,Max Planck (ossia il papà della fisica dei quanti); non si tratta certo di superstiziosi semplicioni. Non ti pare che così facendo contrapponi al dogmatismo che imputi agli altri un altro tuo controdogmatismo più oscurantista? Il vero laico, infatti, è chi sa di non sapere ed è dunque disposto a scoprire sempre, ad ascoltare tutto e tutti senza scalmanarsi. Ti ricordo la bella immagine dantesca di Ulisse davanti alle Colonne d'Ercole, che rappresentavano allora il limite dell'ignoto. Solo chi immagina che oltre l'ignoto possa esserci qualche altra cosa si inoltra e cammina per cercarla, come fece Ulisse, chi da per scontato che non c'è nulla non si muove, perchè tanto sa già che troverà il nulla. Discutiamole le opinioni del Comitato, che io stesso peraltro condivido solo in parte (per quel che c'entra in questa sede), ma non assumere per principio posizioni negativiste di vivace contrapposizione, io credo che il viaggio di Ulisse valga la pena di farlo, non do per scontato nulla, ne tanto meno il nulla.

Anonimo ha detto...

non hai capito, io non escludo nè confermo l'esistenza di niente; quello che condanno è proprio la presunzione di esistenza da parte dei religiosi, basata sul nulla, e che vorrebbero imporre questa loro tesi a tutti.
o sei con loro o sei contro di loro e se sei contro di loro, allora sei il male.
questo è il messaggio che lancia chiunque "crede" in qualcosa che non può motivare, proprio perchè non ha le basi per poterlo fare.