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giovedì, gennaio 08, 2009

Il centro del mondo

L'argomento religioso negli ultimi post sembra essere stato portato prepotentemente alla ribalta. Dietro questo “revival” non si cela la voglia di predicare o di convertire. L'obiettivo de Il Consiglio non è cambiato: svelare, togliere il velo che ricopre i fatti che accadono intorno a noi e mostrarli nella loro cruda essenza. O almeno provare a farlo.

L'unico lusso è il punto di osservazione, cioè la Sicilia: nessun mistero su questo.

La religione assume una posizione predominante in funzione del fatto che, volenti o nolenti, le motivazioni di fondo che hanno mosso (e che tuttora muovono) le azioni dell'uomo (che ci piaccia o no) siano quasi esclusivamente religiose. Mistiche, esoteriche se preferiamo.

Questo rende automaticamente la neutralità (anche nel senso di ateismo) una chimera, uno stato del sè inadeguato ed inattuabile. Rende la neutralità sinonimo di ignavia. E non è detto che in questo campo l'ignavia abbia spazio reale, poiché molto probabilmente tutti siamo destinati a prendere una parte, volenti o nolenti.

Ma chi ha il coraggio di guardare sotto il velo potrà schierarsi con consapevolezza, dall'una o dall'altra parte. Altrimenti, qualcuno sceglierà per lui. E forse è proprio questa l'ignavia: quella di lasciare che qualcun altro scelga per noi.

Per vedere all'opera tutto questo oggi faremo un viaggio nel centro del mondo: la Palestina (delusi che non sia la Sicilia?).

Ne abbiamo sentite di tutti i colori: genocidio, terrorismo, guerra, ribellione, razzi, carri armati, cessate il fuoco e nuove offensive. Tutti fanno politica intorno a quella striscia di terra. Perché?

“Fanno politica”. Che è come dire che la verità non è tutta in quelle parole. Come sempre c'è qualcosa un po' più in là. Un “più in là” che è sotto gli occhi di tutti, contenuto nelle Sacre Scritture. E la verità è la stessa per tutti: cristiani, musulmani, ebrei e pagani. Tutti ruotano intorno allo stesso luogo, alle stesse parole.

Gli obiettivi di ciascuno sono scritti e per capire cosa sta realmente succedendo a Gaza basta aprire il libro e leggere.

Partiamo dagli israeliani. Il loro obiettivo finale non è semplicemente la sopravvivenza di Israele. Non è l'espulsione dei palestinesi. Non è neanche il loro annientamento (genocidio). Il loro vero obiettivo è la ricostruzione del tempio si Salomone. Tutto il resto è funzionale a questo. Questo perché le profezie dicono che una volta ricostruito il tempio, il loro messia arriverà ed essi domineranno il mondo.

Tocca ora ai cristiani. Negli Stati Uniti (ma non solo...) essi hanno appoggiato Bush senza tentennamenti. Che a sua volta ha fatto lo stesso con gli israeliani. Nuovamente, la spiegazione è nelle Sacre Scritture: una volta che gli ebrei conquisteranno il mondo, saranno annientati. Seguirà il trionfo di Cristo ed il giudizio universale. C'è un qualcosa di perfido in questa visione: per Cristo non si può fare del male neanche se il nostro scopo è legittimo.

Passiamo ai pagani, alla “Entità”. Il discorso qui è un poco più complesso. Ci dà una traccia uno studioso siciliano, Sigismondo Panvini, che nel suo ultimo libro (“Geometrie del male” [*]) scrive:

“La Bibbia è il codice della massoneria, che deve essere interpretato come un percorso a ritroso dell’intera storia umana, che comincia da Mosè e si conclude con la creazione, preceduta da un tragico diluvio.”

I vertici (l'Entità) che controllano la massoneria sono pagani. Il loro obiettivo è quello di un ritorno al “paradiso terrestre”. E' possibile quindi che stiano cercando di ri-avvolgere gli eventi e, dopo la ri-costruzione del tempio, abbiano intenzione di ri-crocifiggere il Cristo. Dopo Babilonia (vedi guerra in Iraq) ri-porteranno gli ebrei in Egitto (pensiamo a quanto di egiziano ci sia nei riti massonici). Infine, dopo il diluvio (tutte le storie sullo scioglimento dei ghiacci vi dicono niente? Comunque l'arca di noè è già pronta...), ri-condurranno l'umanità nel paradiso terrestre con una nuova creazione (studi sul DNA), allegoria dietro cui si cela la ri-nascita dell'ancestrale religione universale (circoli di pietra e sacrifici umani annessi): quella naturale.

Ed i Palestinesi? Separare il popolo palestinese dagli altri musulmani sarebbe un errore. I musulmani rivestono in questo momento un ruolo cruciale: il loro obiettivo è quello di proteggere la spianata delle moschee a Gerusalemme, il luogo dove il tempio di Salomone una volta sorgeva. E siccome sono in ritirata di fronte all'avanzare dell'impero, all'avanzare di questa “Entità”, hanno lasciato una retroguardia a cercare di ritardare (e possibilmente fermare) questa avanzata.

Ecco cosa ci fanno i Palestinesi a Gaza e nelle altre enclavi, ecco perché non se ne vanno ed anzi gli altri paesi arabi impediscono loro di scappare. Perché quella è la loro funzione: quella di resistere sino all'ultimo uomo. I Palestinesi sono la loro (e pure la nostra, in verità) retroguardia. Ed anche quella degli stessi Ebrei, che oggi l'Entità usa per i suoi fini ma che poi renderà schiavi come tutti.

Quello che gli arabi vogliono è impedire la ricostruzione del tempio. E gli israeliani non hanno nessuna intenzione di compiere un genocidio: i palestinesi devono cacciarli via. Non hanno alternative se vogliono raggiungere il loro scopo.

Da questo è possibile anche comprendere meglio il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, e la sua negazione dell'olocausto. Egli non nega l'olocausto come fatto storico (i campi di concentramento sono esistiti eccome, e di ebrei lì ne sono morti a milioni). Egli lo nega dal punto di vista ideologico. Nega cioè che l'obiettivo finale possa essere mai stato lo sterminio totale degli ebrei (di conseguenza ritenendo errato il termine “olocausto”). Il vero obiettivo era costringerli ad andare via, ad accettare di trasferirsi nella Terra Promessa.

Esattamente quello che Israele tenterebbe di fare oggi.

I Siciliani di qualunque credo, per tentare di sventare questa visione malata delle Scritture come un libro di ricette sulle quali mettere il prezzemolo prima di servire, non devono cedere alla violenza sparando inutili razzi su Israele o bruciandone la bandiera. E non possono voltare le spalle confidando nel “giudizio universale”, ma di fatto lasciando strada libera al male. Devono aiutare i palestinesi a porgere l'altra guancia sostenendo la loro fermezza nel rimanere nella Terra Santa. L'entità ha fretta, ed un ulteriore ritardo, anche minimo, potrebbe essere quello a lei fatale.

Per l'ignavia, dicevamo, non vi è spazio alcuno.

[*] La citazione proviene da un post del blog di Paolo Franceschetti. Non ho ancora letto il libro, spero di colmare presto questa lacuna.



Look at me
Across the border
To Paris boulevard
Je me souviens now
do centro del mundo
that's rising into my mind

Follow me, meravigliosa
no homeland and no disguise
my rendez-vous c'est
au centro del mundo
ni tengo nombre tonight

Am I in no time?
Am I in no space?
Au centro del mundo
centro del mundo

Before I die
quiero salir de esta vida
to be inside
mi casa is called now
el centro del mundo
es mi destino to fly

From a tribe
venue d'etoiles
pour chercher des espoires
my rendez-vous c'est
au centro del mundo
that's rising into my mind

Am I in no time?
Am I in no space?
Au centro del mundo...

13 commenti:

Anonimo ha detto...

peccato che del tanto osannato tempio di salomone non esista nessuna traccia storica ma solo tracce bibliche, così come non esiste nessuna traccia storica delle fantasmagoriche avventure ebree in egitto e relativa cacciata da parte del faraone nè tantomeno dei grandi regni di davide o di salomone stesso. niente di niente, le uniche tracce sono di popoli pastorizi e transumanti. Pecorai, insomma.
Ebrei, eber.....
Gianni

rrusariu ha detto...

Secondo le mie letture, gli "habiru" usciti dall'Egitto probabilmente furono in buona parte seguaci di Akhenaton...

Ma dobbiamo mettere una cosa in chiaro, il regno di Israele era una confederazione di città e villaggi, non confondiamoli con i cantoni svizzeri.
Potevano esserci un cozzu dove c'è un assembramento di cananei, ed un'altro sempre cananeo che si rifaceva ad una alleanza diciamo politica-religiosa.
Alla morte di Salomone, il regno mostrò le sue crepe, la parte dell'odierna Samaria e quei territori verso il Libano e la Siria continuarono la loro alleanza, ed invece Giuda e Beniamino e mi sembra un'altrà tribù posizionata verso il Sinai accettarono la supremazia della tribù di Giuda.
Certamente la monarchia del regno ebbe bisogno di un edificio religioso ben attrezzato ed abbellito onde poter raccogliere le decime dovute. I templi servivano a fornire la liquidità al re ove le tasse fossero scarse dovute alla scarsità delle fonti economiche. Invece ciò che era dovuto al tempio doveva essere corrisposto.
L'unico dubbio che ho sempre avuto, fu con il ritorno di Esdra e la prima ricostruzione del tempio. Tra chi ritornò ci furono alcune famiglie che non si capiva bene a chi appartenessero.
Sappiamo che gli attuali testi biblici furono scritti finalmente in questo periodo, siamo verso il 530 a.C., ma alla tradizione orale dell'esodo si accompagnò l'acculturamento che fecero gli ebrei che dimorarono presso le città mesopotamiche. La possibilità che ebbero accesso alle biblioteche reali degli assiri ed a Babilonia si riflette nel testo della creazione della Genesi come lo conosciamo noi nella bibbia. Pertanto il libro della Genesi riflette la cultura accadica. Non dico che hanno scopiazzato.

Nello stesso periodo in cui i discendenti dei nobili ebrei tornarono dall'esilio, abbiamo la presenza in Sicilia presso Sant'Angelo Muxaro, cittadina sikula tra la fenicia Tiflis (Panormo) e la greca Akragas di una comunità autoctona abbastanza florida.
Ebbene in questa cittadina furono trovate due platere d'oro, di una furono perse le tracce, l'altra è esposta al British Museum.
La dimensione reale è un palmo della mano, ma le incisioni dei tori e della luna riconducono al medio-oriente.
Le nostre città sikule a quel tempo commerciavano con il mondo evoluto dell'Egitto e della Mesopotamia. Ed anche gli influssi religiosi se ne ebbero riflesso nella religiosità locale, come nel caso della Grande Madre, che nel tempo prese il nome di Demetra, Athena, Iside.

Piccola curiosità: sapete cosa vuol dire Iside-Isis-Aset?
L'Assittata!!! Come ben mostra il simbolo sopra la sua testa.
L'altra dea Hathor, che viene raffigurata con il disco solare tra le corna si confà con il fatto che le mucche erano sacre alla Grande Madre.

Certamente questo dimostra che a quel tempo non avevamo bisogno di fare scalo tecnico presso i porcili situati nella vicinanze della foce del Tevere.
Siracusa con la sua flotta fermò la penetrazione degli etruschi nella Campania, la famosa battaglia di Cuma.

Dobbiamo continuare a subire le stronzate dei sussidiari italiani?

Anonimo ha detto...

ripeto anche per rrusarriu:
sono tutte favolette bibliche, non esiste nessuna prova storica nè archeologica del tempio di salomone 1 e del tempio di salomone 2.
Nè tantomeno di nessuna venuta degli ebrei in egitto nè della loro cacciata.
Erano sono delle tribù erranti (eber in aramaico) che venivano scacciate da tutte le altre popolazioni residenti della zona.
Le famose guerre di giuda e di davide erano solo delle scaramucce tra pastori.
Gianni

Abate Vella ha detto...

Non ho approfondito molto il discorso sulla veridicitá storica dei racconti del vecchio testamento, ma quello che sostiene Panvini concorderebbe in parte con quello che dice Gianni: la Bibbia non é un testo storico ma un testo profetico.

Comunque é possibile che vi fossero delle tribú ebree in Egitto o a Babilonia (e che come dice Rrusariu appresero lí di certi miti), ma anche quello che dice Gianni sembra possibile, nel senso che forse non é mai esistito un Mosé.

Riguardo al tempio peró devo dire che almeno il "secondo" é esistito veramente, se tale si considera quello costruito da Erode il grande (vedi recente importantissimo articolo sul national Geographic). Il punto secondo me é questo: é giusto considerare quello tempio di Salomone, o era solamente il tempio di Erode?

Ho raccolto delle informazioni importanti a questo proposito, e visto che coinvolgono ampliamente la Sicilia ne parleró presto sul blog.

Abate Vella ha detto...

Un altra cosa,

i fatti di Palestina ci riguardano da vicino, per questo ne ho parlato sul blog.

In Italia ed in Sicilia si sta svolgendo una parte importante dello scontro tra l'Entitá e l'uomo libero.

rrusariu ha detto...

Caro Gianni,
puo' darsi che tu abbia ragione in toto, potevamo essere dei picurara che con gli armenti dove passavano davano fastidio o meno, etc...
Il dubbio sorge quando i ns. esuli tornano dal cosidetto esilio di Babilonia e metteno per iscritto i loro racconti. Raccogli qui, raccogli là, dove non basta si attinge alla wikipedia accadica, e si costruisce una religione del libro. Il re di Giudia Giosia c'era quasi riuscito salvo che politicamente i suoi successori fecero delle scelte di campo sbagliate. Il profeta Geremia ne fu la controprova. Fu liberato su ordine di Nabuconosor, cmq su richiesta di Babilonia.
Non entro nel merito della veridità o meno.
Sta di fatto che oggi abbiamo una popolazione palestinese che è stata sloggiata dalle sue terre.
Per essere occupate da chi presubilmente le perse nel 70 d.C,,
Ci tocca da vicino questo martirio e non possiamo far finta di niente!!!

Anonimo ha detto...

sono d'accordo rrusariu che non possiamo far finta di niente.
Ed è per questo che ho detto quello che ho detto.
Se non solo il dio degli ebrei non esiste, ma anche la veridicità storica della cosa principale, il tempio di salomone, a cos'altro si potrebbero aggrappare per il martirio odierno? Al fatto di aver avuto dei pascoli in quelle terre 2000 anni fa e che quindi tutto gli spetta di diritto?
Ripeto: non esiste neanche UNA pietra del tempio di salomone, e tutte le storielle che raccontano sono storielle prese a prestito dalle altre popolazioni vissute in quell'area.
E quelle terre non le hanno perse nel 70 dc (se andiamo a ritroso potremmo sempre trovare uno che c'era prima di un altro fino all'età della pietra...e ai dinosauri). Non le hanno mai avute.
Ebrei deriva da "eber" che in aramaico vuol dire errante. Una volta era un dispregiativo usato dai nativi nei contronti di quelle popolazioni che non avevano fissa dimora. Pecorai insomma.
Gianni

Anonimo ha detto...

molte cose presenti nella bibbia, sono sincretismi di culture precedenti, come ad esempio il diluvio universale, è il sincretismo del diluvio di deucalione.
io non farei molto affidamento sulla bibbia, nè come testo storico, nè tanto meno come testo profetico

Abate Vella ha detto...

Nebrós,

sono d'accordo con te sui sincretismi. E comunque (secondo me) le vicende narrate vanno interpretate in modo simbolico.

Attenzione alla Bibbia come testo profetico: sarebbero i massoni a farvi affidamento come testo profetico. Quello che intendo dire nel testo é che invece di aspettare che le loro profezie si realizzino, cercano di realizzarle a forza, spargendo sangue e distruzione.

rrusariu ha detto...

Ben detto Abate,

cercano di realizzarle, per dire che erano un progetto divino, come stanno facendo adesso da qualche altra parte. Ma come disse Gesù fate come dicono loro, ma non fare come loro...

Ciò a per far tirar fuori tutta la falsità che c'è in loro, la menzogna.
I sincretismi son sempre esistiti, perchè i popoli riconoscevano certi valori importanti, e li rappresentavano come doni venuti dal cielo, per dirla all'egiziana, la nostra vita terrena deve essere lo specchio del divino.
Ma qualcuno invece ha pensato di fare il sensale invece... porta i doni all'altare che poi ci penso io a "sacrificarli" ai nostri dei.
Poi le decime, si pensò di accaparrarsele per il mantenimento della famiglia... insomma cominciammo a lavorare per mantenere una casta religiosa.

Le scenografie egiziane in certi ambienti servivano a "mammaluccari" i nuovi adepti, facendogli capire di entrare in gruppo risalente nei tempi antichi, mah... di antico c'era certamente lo sfruttamento!!!

Gli uomini liberi lavorano per le cose universali, cioè verso l'Uno.
E le cose universali son per tutti.
C'è chi potrà goderne di più, chi di meno, ma ciò dipende dalle nostre capacità personale di comprendere... ma sappiamo che la conoscenza è potere per alcuni!!!

Anonimo ha detto...

"Quello che intendo dire nel testo é che invece di aspettare che le loro profezie si realizzino, cercano di realizzarle a forza, spargendo sangue e distruzione."

ah ok; in questo caso potrebbe pure essere

Anonimo ha detto...

Un saluto a l'Abate e a tutti i Siciliani che seguono il blog, vi seguo da tempo con interesse dalla Lucania, terra di briganti.
Vorrei un chiarimento se possibile, sulla frase
"In Italia ed in Sicilia si sta svolgendo una parte importante dello scontro tra l'Entitá e l'uomo libero" connesso alla vacanza di Sgarbi a Salemi,
e all'apertuera del vaso di Pandora
Grazie e ancora un satuto
Brigante

Abate Vella ha detto...

Caro Brigante,

la Sicilia é un'area strategica di fondamentale importanza nello scacchiere geopolitico mondiale, trovandosi al centro del Mediterraneo.

Per motivi economici, politici e militari.

L'occidente (gonernato dall'Entitá tramite le finte democrazie) non puó permettersi di perderla. Dall'altro lato il blocco opposto (il cui rappresentante piú importante é la Russia) sa che deve liberare la Sicilia per assestare un duro colpo all'Entitá.

E' grazie a questi appoggi che Lombardo si puó permettere di fare la voce grossa con Berlusconi.

Per ora le cose stanno andando per i Siciliani abbastanza bene, tanto é vero che anche il Sud Italia ha cominciato ad essere coinvolto (vedi la riunione di Palermo di cui ho spesso parlato). Dall'altra parte non stanno con le mani in mano, e ad un certo punto hanno programmato certe operazioni come la sindacatura di Sgarbi a Salemi, che non credo porterá a molto (anzi, Sgarbi ha capito che era meglio accodarsi).

Il post appena pubblicato mostra come questa situazione si stia evolvendo e come anche la Puglia ne sia coinvolta.

I Briganti stanno per risvegliarsi.