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domenica, giugno 22, 2008

Il pecoraio ha versato il latte

Tutti in Italia sanno chi è Mugabe e di quali turpitudini è capace. La più grave delle quali, secondo il sacro verbo democratico-finanziario, è l'inciucio elettorale.

Ma quanti di noi ricordano ancora Pym Fortuyn, il politico olandese contrario alle direttive europee su famiglia ed immigrazione assassinato a pochi giorni dalle elezioni? Quanti ricordano Ylva Anna Maria Lindh, svedese, presidente del consiglio d'Europa, uccisa a coltellate in un negozio di Stoccolma dopo aver criticato la guerra in Iraq? Sin dai tempi dell'Arciduca Ereditario d'Austria l'omicidio politico in Europa è opera di qualche pazzo estremista che agisce da solo in preda alle sue manie. Invece in Russia è stato Putin. In Cina la polizia. In Libano i siriani.

E se in Europa vanno impuniti gli omicidi pre o post-elettorali, figuriamoci i brogli alla Zimbabwe. Con una bella precisazione. In Zimbabwe non sono ancora stati provati questi brogli. In Italia la prova esiste ed è visibile da tutti su YouTube:



Il video si riferisce alle elezioni del 2006 circoscrizione estero Europa. Bruxelles, per essere precisi. Dove sappiamo essere presente sul campo L'Altra Sicilia, l'agguerrita associazione di Francesco Paolo Catania che in quell'occasione alla prima uscita ottenne un eclatante risultato (2.1% al senato e 2% alla camera a livello europeo) dimostrando a tutti (al di là ed al di qua del faro) il potenziale di cui disporrebbe la Sicilia grazie alla sua diaspora.

Passano appena due anni ed il governo cade. Due anni in cui L'Altra Sicilia si è potuta rafforzare in Europa e farsi conoscere meglio in patria.

Francesco Paolo Catania crede di avere un risultato storico a portata di mano. Lascia la guida della sezione siciliana dell'associazione a Palermo all'avvocato Giovanna Livreri, mentre lui si concentra sul suo territorio di caccia preferito, l'Europa (Belgio, Germania, Svizzera).

L'avvocato Livreri è da parecchio tempo nell'orbita sicilianista. Altre volte era stata vicino ad una candidatura ufficiale, sino a quando non venne coinvolta in uno “strano” affare di parcelle estorte, vicenda che riguardava da vicino anche i guai giudiziari di Ciancimino Junior, figlio dell'ex sindaco di Palermo, in quel periodo impegnato in serrate negoziazioni con i russi per l'importazione di gas in Italia.

Momentaneamente risolti i suoi problemi giudiziari grazie anche ad indagini parallele che coinvolgevano pesantemente i suoi avversari, la Livreri torna la carica.

A Palermo in vista delle recenti elezioni regionali incomincia a dialogare con Raffaele Lombardo. Pur non giungendo ad un accordo concreto, tra Francesco Paolo Catania e l'MPA si arriva ad una certa distensione, testimoniata dal generale abbassamento dei toni nelle reciproche “esternazioni”.

E' bene a questo punto inserire questo “ritaglio” nel più generale affresco che si compose nel periodo pre-elettorale. All'interno del centrodestra la candidatura più ovvia è sempre stata quella del leader dell'MPA. Ma il clima nella coalizione non era dei più idilliaci, tanto che ad un certo punto l'investitura se la diede il candidato stesso che dichiarò che comunque fossero andate le cose UDC ed MPA avevano già scelto il loro candidato.

E' proprio all'interno di questa frattura che gli ammiccamenti tra L'Altra Sicilia e l'MPA vanno collocati. Chiusa la frattura, chiusi gli ammiccamenti, come poi descritto anche sul sito dell'organizzazione di Bruxelles.

Almeno ufficialmente. Perchè il sospetto che sotto sotto qualche parolina si stia ancora scambiando c'è: poco prima delle elezioni i giornali diramano la notizia secondo cui L'Altra Sicilia stesse organizzando un convegno per il candidato del centrodestra (siamo al 6 aprile). E la cosa forse a qualcuno a Roma non piace.

A nord delle Alpi intanto Catania non era rimasto con le mani in mano. Instancabile continuava a girare, a distribuire volantini ed a raccogliere firme. Fino a quando all'improvviso al consolato di Bruxelles casualmente incontra una sua vecchia conoscenza, tal Sig. Ferretti, insieme al “futuro senatore” (mai esternazione fu più democratica...) tale Paolo Di Girolamo.

Alle elezioni il Di Girolamo viene eletto come democraticamente previsto, mentre L'Altra Sicilia non ottiene il risultato sperato: i suoi voti sono praticamente gli stessi di due anni prima. Arrivano indicazioni che qualcosa di strano sia accaduto in Svizzera, Germania, Belgio, ma la bomba esplode quando da dentro lo stesso PDL parte una denuncia: l'iscrizione all'AIRE dell'oramai senatore Di Girolamo risale solo al febbraio scorso, successiva quindi allo scioglimento delle camere e non valida ai fini della candidatura. Di più, la residenza pare sia stata richiesta solo a maggio, DOPO le elezioni!

Cosa succede a questo punto lo possiamo leggere anche sui giornali.

E comunque è sempre l'inarrestabile presidente de L'Altra Sicilia che malgrado l'aria pesante che si respira a Bruxelles coraggiosamente dice le cose come stanno in una caustica intervista.

Per Di Girolamo la magistratura nei giorni scorsi ha chiesto l'arresto con l'accusa di truffa (elettorale).

Come mai una tale imperizia da parte del PDL che manda in fretta e furia un candidato illegale a coprire un pericolosa falla del sistema? Per la seconda volta nel giro di due anni vi sono prove concrete di brogli elettorali proprio a Bruxelles, dove i Siciliani stanno combattendo per la loro terra.

Se l'obiettivo era proprio L'Altra Sicilia, nell'attacco difficilmente poteva essere coinvolto l'MPA, malgrado tutta l'acredine passata. Ma che i mandanti siano da cercare nel centrodestra non ci sono dubbi. Il blocco anche per questa volta ha funzionato. Per quanto ancora riusciranno a fermarci?

La storia non finisce qui. L'opera delle manine appiccicose continua. Pochi giorni fa la Livreri è stata rimessa in mezzo (giustamente o no, non spetta a noi giudicare) e la notizia dall'acre sapore del ricatto diffusa capillarmente a consacrarne la natura “politica”:

E' stata rinviata a giudizio l'avvocato di Palermo Giovanna Livreri

Bisognerebbe definire meglio le preoccupazioni del PDL nei confronti di quello che sembrerebbe un insignificante partitino senza speranze di sicilianisti folli e squattrinati.

Alle ultime elezioni amministrative la cosiddetta “sinistra” è scomparsa definitivamente dal panorama politico siciliano. Ed ora? Vogliamo credere che il cosiddetto “centrodestra” da oggi in poi governerà felice con il 100 per cento dei consensi?

La guerra tra MPA e PDL, o meglio tra Lombardo e Berlusconi, il Mugabe di turno, è cominciata poche ore dopo la chiusura delle urne lo scorso aprile. Ma i due sapevano che la loro alleanza era solo momentanea. E si preparavano allo scontro da tempo. Il premio per il vincitore? La Sicilia e la sua posizione strategica nel Mediterraneo.

Il collegamento tra la Sicilia e la sua diaspora è una possibile chiave per la vittoria: i Siciliani in patria non hanno risorse economiche. Ma all'estero è un altra storia, ed agganciare queste risorse (non parliamo solo di denaro) sarebbe una svolta importante. Lo sa Raffaele Lombardo (che anche per avvicinarsi a queste risorse sembrava pronto a lasciare spazio a questi “folli senza speranze”) e lo sa il pecoraio.

Dal quartier generale di Arcore si sono dovuti muovere in fretta perchè il pericolo era serio. E se questa piccola svista avrà delle conseguenze in sede giudiziaria, ora che in parlamento la tregua con la magistratura è finita, qualche lacrima di coccodrillo sul latte versato la vedremo scendere sicuramente.

Possiamo tenere alta la testa che il merito di quel latte versato e delle conseguenti lacrime è tutto del Popolo Siciliano che a mani nude, armato solo di coraggio, si batte contro questa piovra diabolica. Mentre, manco a dirlo, i suoi rappresentati ufficiali continuano a dormire pavidamente.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto ben fatto, abate Vella, credo anch'io che qualche speranza concreta per la Sicilia possa venire solo da una testa che sta fuori della Sicilia, più difficilmente soggetta ai micidiali meccanismi che si muovono in questa terra. Diffido in verità dell'azione della magistratura, perchè se, almeno in una sua parte, fosse politicizzata, resta del tutto oscuro il progetto perseguito e non è affatto detto che esso sia in sintonia con le aspettative siciliane.

rrusariu ha detto...

Assà bbinirica a tutti

leggo sempre con piacere i post dell'Abate e confermo ciò che riguarda Giovanna Livreri.

Non voglio scendere in dettagli anche perchè non essendo in Sicilia, posso solo riferire quello che mi viene detto.

Dalla pianura padana posso solo dire che hanno paura di aggregazioni di Siciliani e altra gente del Regno.
L'amico Gonzalo sarebbe in grado di darcene notizie più precise.

In un comune di questa pianura il vice-sindaco di chiara origine siciliana per rispondere ad alleati politici lumbard con livello culturale da osteria anche se possedessero lauree, riguardo ad una certa storia falsamente raccontata sui libri scolastici, ha chiesto di organizzare una conferenza tramite terze persone al comitato delle Due Sicilie della lombardia.
Quando il ns. amico Gonzalo si è dato da fare per portare persone alla conferenza, la medesima è stata spostata.

Quando si tratta di organizzarci c'è subito chi cerca di far saltar qualsiasi tentativo di confroinformazione.
Posso solo constatare che molti Siciliani e gente del Regno non si accorgono del cappio stretto stando dentro partiti e associazioni italianiste.
Chi comanda in f.i.? Il burattino berlusca (che esegue gli ordini)e i suoi pasdaran lumbard che con le loro scopette minacciano una nuova marcia su roma.

Spero solo che noi emigrati riusciremo a rompere queste catene!!!
Preferisco, come detto da Massimo in un post, emirati siciliani che bene o male distribuiscono beneficio ai propri concittadini che essere amministrato da gente avida che si vende al potente di turno pur di continuare a ingrassarsi.

Viva la Sicilia!!!

Per conoscenza la conferenza organizzata precedentemente è stata spostata a Milano, darò notizie più precise domani.

rrusariu ha detto...

Il mio desiderio sarebbe di contattare le Siciliane della staffetta e chiedere lor se avranno il coraggio di sventolare la bandiera Siciliana sul podio, sarebbe uno smacco grandissimo.
Vedremo una censura di regime che non le faranno vedere mai con le medaglie, e ogni volta mostreranno in tv solo l'alza bandiera.

Ricordiamoci che non siamo sud di nessuno!!!

Il nostro regno c'è lo siamo costruiti da soli grazie alla sagacia del buon Ruggero II nato ed allevato in Sicilia, danese di origine paterna, ma con un cuore siciliano ed aperto ieri più di oggi alla diversità di cultura e religione.
Il grande Regno di Sicilia è nato grazie a lui che ha saputo riunire la grande anima Sicula degli indoeuropei calati lungo la penisola e sbarcati nella nostra isola.
Ho sempre sognato una Comunità di genti delle nostre terre di Sicilia, e non una res pubblica ovvero una cosa pubblica/nostra.
La nostra Grande Madre di protegga dalle intemperie dei nuoi barbari padano-romanici.

Anonimo ha detto...

Caro abate, rispondo qui, tanto il filo conduttore degli ultimi post è unico. Se si guarda all’informazione cartacea e televisiva siciliana, si può notare ampiamente quello che hai illustrato in questi ultimi articoli. Oggi ne ha parlato a fine intervista anche il neo presidente alla provincia Castiglione. Che poi, dico io, ci devono mandare l’esercito per evitare le discariche abusive, perché di fatto in Sicilia si dovrebbe trattare di questo. Visto che da noi i rumeni non rubano i bambini, non spacciano, non violentano chiunque gli capiti a tiro ecc… Io vorrei far notare che per i reati di tipo ambientale esistono vari corpi delle forze dell’ordine, c’è anche la “temutissima” polizia provinciale che si dovrebbe occupare nello specifico proprio di questi reati. Dico queste cose, per altro risapute, perché dovrebbe saltare all’orecchio di chiunque l’inconsistenza di queste motivazioni, ecco perché caro Abate, io personalmente non vedo il popolo siciliano che si batte, il popolo siciliano al momento è bello quieto. Anche se lo stato decidesse di mandare l’esercito in barba allo statuto, non succederebbe proprio nulla, non ci sarebbe nessuna miccia, nessuna goccia che farebbe rabboccare il vaso, almeno per le condizioni attuali e per quello che vedo io ( ben poca cosa ). Abate ho pensato una cosa: se le motivazioni per mandare l’esercito sono diverse , significa che i militari non saranno quei 3000 del pacchetto sicurezza, significa che noi in proporzione potremo avere molti più militari delle altre regioni. Anche perché siamo notoriamente dei barbari che imperversano per ogni dove!
Abate ma sei di ct?
Ciao
Mimmo

Abate Vella ha detto...

Peppinnappa,

anche se la "testa fuori della Sicilia" ha i vantaggi che sappiamo, rimane il fatto che un collagamento con la Sicilia é indispensabile.

Il successo si otterrá con l'unione della diaspora al Popolo rimasto a guardia del faro.

Rrusario,

la Lega ed il Berlusca sono in perfetta simbiosi, ma il manico lo tengono ad Arcore. La Lega dopo il fallimento della EuroCreditNord (vicenda BPI) non aveva piú un soldo. Prima delle televisioni il branco leghista ha avuto la fortuna di trovare un nuovo pecoraio (chi ha detto che la pastorizia a Milano é scomparsa?). Dietro le roboanti dichiarazioni bossiste dovremmo notare che persino La Russa conta infinitamente di piú di Maroni e quando si é trattato dell'esercito si é visto.

Per la bandiera sarebbe bellissimo... ma come fare?

Mimmo,

non sono tanto d'accordo nel dire che il Popolo Siciliano non si batte... Per come la vedo io se a Palermo ha votato solo il 40% alle provinciali, mi sento di dire che il Popolo Siciliano sta combattendo eccome.

Anche la non risposta alle provocazioni dello stato é combattere. Giornali e televisione vomitano insulti su di noi giornalmente. Se risponderemo con la violenza (e' questo che vogliono?) lo stato avrá diritto a schierare l'esercito.

Anche se la gente non si rende conto dei retroscena in fondo esiste un "sentire comune" che é forte.

Forse sono troppo ottimista al riguardo. Ma noi stiamo combattendo o no mentre leggiamo questo o altri blog? A me sembra di si. L'Altra Sicilia, il FNS, il MIS saranno divisi ma comunque combattono. E come spiegato in questo post, si sente che combattono!

Sicuramente bisogna fare di piú.

A parte questo, sí sono di CT. Nei post parlo piú spesso di CT perché la conosco meglio, non tanto per campanilismo. Ci vorrebbe qualche blogger Siciliano che ci parli di Palermo da "dentro".

A Messina é stato aperto un sito che potrebbe diventare un buon punto di riferimento www.voraszancle.org (oltre ai vari siti di Rino baeli).

Se si formasse un gruppo potremmo aggregare i post e creare un vero e proprio sistema di informazione siciliana, tipo ComeDonChisciotte.org o Disinformazione.it

Niente piú innominati...

Anonimo ha detto...

"Il mio desiderio sarebbe di contattare le Siciliane della staffetta e chiedere lor se avranno il coraggio di sventolare la bandiera Siciliana sul podio, sarebbe uno smacco grandissimo"

tipo il corridore nero americano col pugno chiuso; ve l'immaginate un'atleta siciliano che alza le tre dita al cielo...

Anonimo ha detto...

Facciamo attenzione ai blog
http://www.sicily-news.com/news.cfm?id=3023

Anonimo ha detto...

"anche se la "testa fuori della Sicilia" ha i vantaggi che sappiamo.."

quali sarebbero questi vantaggi?

Anonimo ha detto...

Si Abate, credo tu sia ottimisticamente ottimista! :) Permettimi la battuta!
Nella provincia di Palermo ha votato il 19,82% di elettori in meno rispetto alle precedenti elezioni, ma c’è da dire che è un dato isolato, ed è spiegabile col fatto che ci sono stati pochi rinnovi di comuni. Per esempio a Palermo i comuni che rinnovavano il sindaco con più di diecimila votanti erano solo due Capaci e Partinico, a Catania i comuni con più di diecimila votanti erano ben quindici e tutti comuni grossi, più Catania che è provincia. Sai benissimo che quando si vota per il sindaco gli interessi sono maggiori e quindi si va a votare e visto che ti danno la scheda voti pure per la provincia! A conti fatti a Palermo hanno votato 250.000 persone in meno solo a Catania hanno votato 180.000 persone, se aggiungi i quattordici comuni i conti tornano. ( purtroppo aggiungo io ) Comunque concordo con te che c’è un malcontento diffuso, che non si riesce a capire da dove provenga e questo non credo sia positivo. E concordo con te sul fatto che ci sono varie forze che tentano di mantenere la situazione tranquilla, nonostante le varie provocazioni a vari livelli.
Mbare Abate visto che sei di ct se qualcuno si aggrega ci possiamo andare a bere na birra, rigorosamente messina! ( ammesso che la troviamo )
Ciao
Mimmo

Abate Vella ha detto...

Nebros,

mi riferisco quello che diceva Peppinnappa.

Chi vive in Sicilia vive spesso in una situazione di ricatto continuato e non ha le mani libere per muoversi. L'esempio della Livreri e de L'Altra Sicilia in generale é paradigmatico. Per fermarli a Bruxelles si sono dovuti sporcare le mani due volte. Per fermarli a Palermo hanno fatto le cose pulite pulite, e nessuno puó dire niente (ovviamente non siamo in grado di giudicare quanto di vero ci sia nelle accuse alla Livreri, ma dai documenti allegati al post puoi farti una tua idea personale).

Questo non toglie che serva il collegamento con la Sicilia, con chi tasta il polso della situazione locale giornalmente.

Come ho detto spesso la vittoria é nell'unione di tutto il Popolo Siciliano, al di qua ed al di la del faro.

Abate Vella ha detto...

Peppinnappa,

importantissima notizia, metteró il collegamento tra gli approfondimenti. Ovviamente quella é una decisione politica.

Non ti preoccupare per questo blog, ho le mie armi (legali) nella manica.

Mimmo,

mandami una email all'indirizzo postato sul blog in alto a destra.

Abate Vella ha detto...

Persino l'innominato si é divuto arrendere all'evidenza:

L’identità regionale è forte: il 54% si sente più siciliano che italiano (25%) o europeo (8%). Il 77% si dichiara orgoglioso di essere nato nell’Isola; quasi i due terzi degli intervistati non rinuncerebbero a vivere nell’Isola per il clima, le bellezze naturali, il patrimonio storico, il calore, il cibo, la simpatia e l’ospitalità della gente, pur effettuando una profonda autocritica su alcune componenti dell’identità siciliana: limitato rispetto delle regole, scarso senso civico, pigrizia e diffidenza.

Tratto da: http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=6799

Anonimo ha detto...

Abate Vella, ho subito utilizzato il collegamento da te suggerito e sono felice che i siciliani, nonostante tutto, siano orgogliosi di essere tali, ma ho visionato anche il video che riguarda gli interporti ed ho avuto come l'impressione che Lombardo tenga presente quel problema della necessità di maggior interconessione tra Sicilia orientale e Sicilia occidentale, cui tu accennavi qualche post addietro. A questo proposito vorrei evidenziare come sia una grave menomazione che non solo i gruppi sicilianisti non riescono a trovare nemmeno un minimo di coordinamento tra di loro, ma altresì che c'è, allo stato, una grave carenza di comunicazione tra Catania e Palermo, cosa questa assai deleteria per la causa siciliana, perchè la Sicilia ha saputo farsi sentire solo allorchè l'asse PA - CT (solo per indicare est/ovest, senza voler sminuire nessun'altra delle città siciliane)ha funzionato in sintonia. Il divide et impera giova solo ai nemici della Sicilia, bisogna trovare tutti i mezzi per superare questo limite.

Paolo Franceschetti ha detto...

Tutti sanno chi è Mugabe????
Ma come tutti? Io non l'avevo mai sentito. Sarò mica l'unico?

Abate Vella ha detto...

Paolo!

Il tuo primo commento, se non ricordo male!

Ma come, mi cerchi il pelo nell'uovo? Cercavo di dare l'effetto giusto al post... Scherzo!!!!

Non so... a me sembra che in tutte le pagine estere dei giornali italiani sto Mugabe ed il suo importantissimo Zimbabwe siano un pó troppo messi in evidenza... solo per questo mi sa che é meglio che rimanga al potere lui (tanto l'opposizione si comporterebbe allo stesso modo a parti invertite).

Comunque, forse avrei dovuto usare il "moltissimi italiani" invece del "tutti"...

In ogni caso grazie per l'intervento!!!

Abate Vella ha detto...

Peppinnappa,

effettivamente ho percepito lo stesso riguardo alla storia degli interporti. E poi mi sa che la cosa del ponte a poco a poco si sgonfierá.

Guarda che Lombardo e l'MPA tengono d'occhio tutti i siti ed i blog cosiddetti Sicilianisti per prendere spunti... speriamo mettano qualcosa a frutto...

Certo, non ci puó essere Sicilia libera se non ci sará unione tra Catania e Palermo. Non vedi come sono gli stessi media ufficiali a soffiare sul campanilismo ogni derby di calcio? Nelle trasmissioni locali fanno di tutto per aizzare.
Non so se ti capita di vedere la trasmissione di Teghini che organizza tutti quei battibecchi tra Caserta e Lo Monaco... ti assicuro che non lo fa solo per cercare audience....

Unknown ha detto...

Da Messina pieno sostegno abate,noi siamo in contatto con Baeli,Nebros e stiamo cercando di diffondere il Sicilianismo, facendo informazione.

Per la birra....ormai la birra siciliana, fatta a Messina si chiama birra del Sole o Patruni e sutta....ciao a tutti e W la sicilia LIbera

Voràs Zancle