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martedì, giugno 10, 2008

Accattonaggio sotto il vulcano

Qual'è stata la Catania migliore? Quella tutta schiamazzi notturni e pub abusivi (un'orgia elegantemente definita “caffè concerto”) di Bianco, o quella brasil-partenopea del lungomare lasciato a metà di Scapagnini? Fa pena vedere i catanesi accapigliarsi su questi argomenti. E fa pena pensare come circa 200.000 persone non si siano accorte che per ben 4 mandati abbiano avuto lo stesso sindaco, anche se all'anagrafe con nomi diversi.

Per una quindicina d'anni abbiamo dovuto mantenere a Palazzo degli Elefanti due imbroglioni che sostenevano di rappresentare la città ed i cittadini, e che invece erano al servizio di altri poteri con la testa ben lontana da Catania e dalla Sicilia.

Due lestofanti che per lasciare campo libero ai loro mandanti esterni hanno regalato la città quotidiana a quei quattro affaristi di mezza tacca permettendogli di arraffare tutto quello che c'era da arraffare. Senza contare della malafede di chi oggi ancora sostiene che questa città allo sbando sia in mano alla mafia, quando invece sa benissimo che è in mano alle solite quattro famiglie. Ed ogni catanese sa a quali famiglie mi riferisco. Ma non si può dire. Parlano ancora di mafia, i pavidi.

Che poi i due abbiano concluso la loro carriera alle falde dell'Etna allo stesso modo, abbandonando la città all'improvviso non appena i loro padroni per ringraziarli dei servigi resi se li sono richiamati a Roma, non fa accendere nessuna lampadina. Un epilogo che sarebbe stato impensabile se il loro potere fosse derivato da forze locali, in quanto avrebbero sicuramente curato la successione alla guida della città per non perdere la base all'improvviso.

Ed ora? Chi ci toccherà sopportare ora?

Di discutere nuovamente di candidati, (questo va bene, questo meno bene) mi è passata la voglia, non perchè sia inutile, ma perchè non c'è molto di nuovo da dire rispetto ad un mese fa. Che dovremmo dire di Burtone? Non conta niente da nessuna parte ed i suoi mandanti sono completamente in rotta in Sicilia. La sua candidatura serve solo ad evitare che nel vuoto possa entrare in scena qualche sgradita sorpresa (sgradita per Roma). Che dovremmo dire di Stancanelli? Il centrodestra non si scontra con un avversario. Si sta solo azzuffando con se stesso. L'unica cosa positiva di questa candidatura è che NON votandolo i catanesi potrebbero lanciare un messaggio molto forte a Lombardo.

Lombardo, che vorrebbe sollevare il caso istituzionale per i fondi dell'ICI. Per le elemosina. Ancora, dopo tutti questi bei discorsi sulla Sicilia e sullo Statuto autonomista sta a pensare all'elemosina. Con chi lo dovrebbe sollevare questo caso istituzionale, senza la garanzia dell'Alta Corte? Oramai si prende in giro da solo.

Certo abbiamo anche la possibilità di votare Musumeci, nella cui lista è confluito il Partito del Sud con Erasmo Vecchio. E votiamolo pure. Magari riusciamo a mandare al consiglio comunale qualche Siciliano vero. Ma almeno vediamo di inquadrarlo un pò questo Musumeci, oltre le solite storielle folkloristiche locali.

In Italia tra i partiti collusi con il regime ve ne sono almeno tre “siciliani”. Uno è l'MPA. Gli altri due sono l'UDC, che in pratica vuol dire esclusivamente Cuffaro (anche se bilanciato dall'oriundo siciliano Caltagirone) e La Destra, nel quale Musumeci è l'unico rappresentante che abbia un qualche seguito popolare che non sia legato esclusivamente alle stupidaggini del ventennio (ma poi, anche la moglie di Storace è siciliana) o al culo della Santanchè. Inoltre Musumeci ha anche una piccola base clientelare tutta sua faticosamente racimolata durante il mandato alla provincia. Che non guasta.

Come già spiegato a suo tempo, La Destra non è per niente un movimento di rinascita della destra italiana. La Destra è la solita truffa del belpaese, studiata a tavolino da Berlusconi la scorsa estate per ricattare Fini. Ricattato Fini e costrettolo alla resa, prima politica (AN nel PDL) e poi personale (dimissioni e “reggenza” del partito affidata a La Russa, il pupo del Ligresti), Storace è stato poi scaricato. O no?

Il signor Musumeci ha voglia anche lui di dipingersi come “Siciliano”, che lo abbiamo visto tutti che ad ogni fischio di pecoraio corre subito all'ovile. Specialmente quando l'ovile è convenientemente posizionato ad Arcore. Quindi che messa canterà questa brava pecorella una volta eletta lo sappiamo già.

La vera incognita è quella già delineata sopra: riuscito il ricatto a Fini, Storace è stato scaricato oppure no? Perchè se Storace non è stato scaricato, ma solo richiamato in panchina, allora dietro la candidatura di Musumeci potrebbe esserci già ora il pecoraio di Arcore che tenta di scavare un po' di vuoto intorno a Lombardo.

Ed io, pecoraio o non pecoraio, un po' di vuoto attorno a Lombardo lo scaverei lo stesso. Senza esagerare. Tanto per lanciargli un avvertimento. Chissà che non la smetta di chiedere l'elemosina.

Nota 11 giugno: Scusate, nello scrivere il post ho dimenticato di citare la fonte del mio pensiero 'maligno' circa l'aiuto sotterraneo di Berlusconi a Musumeci, e cioè il sondaggio (poco attendibile come tutti i sondaggi, e quindi dal sapore propagandistico) riportato da tutti i media che dava il rappresentante de La Destra al 37,1%. La società che ha effettuato il sondaggio appartiene proprio al pecoraio.

8 commenti:

x_alfo_x ha detto...

Blondet è un razzista di merda

Anonimo ha detto...

Sono un "terrone", ma di cose siciliane conosco ben poco. L'unica cosa che posso affermare senza paura di essere smentito, è che i meccanismi che hanno intriso la nostra società meridionale, permeandola di luoghi comuni che hanno portato, nei secoli, ad una ben precisa distinzione tra due italie, sono meccanismi duri a morire. L'elemosina...
Ho idea che togliere dalla testa di chiunque (autonomista o non autonomista) l'idea di un fiume di fondi (europei, ministeriali e quant'altro) sia abbastanza difficile. Eppure è la continua elemosina (per la gente comune, per i "clientes"... per i pezzi grossi si tratta di affari notevoli e di vitale importanza) che non consente a questa parte dello stivale di liberarsi dalle catene cui è stata condannata fin dall'Unità.

La mia opinione su Blondet, poi, è diversa. Non è un razzista, solo che confonde potere forte (massonico) con una delle sue svariate componenti (quella ebraica). Ma bisogna capire che la sua è la scuola fondamentalista cattolica... ma gran parte delle cose che scrive e dice non sono, poi, così permeate di razzismo. Di fatti concreti, sicuramente sì.

Abate Vella ha detto...

Nathan 2000,

l'elemosina é il miglior mezzo per creare dipendenza. Di questo sistema é vittima l'Italia intera da nord a sud perché questo é il meccanismo che tiene nord e sud separati (pur nella loro maldestra "unificazione").

Non direi "secoli". Il meridione d'Italia sino all'unificazione non conosceva elemosine.

Il razzismo rientra in questo quadro, in quando instillando odio verso l'altro (da sud verso nord e da nord verso sud) si crea la barriera che non ti permette di vedere quei meccanismi.

Il discorso su Blondet non é semplice. Come ho spesso detto, di tanto in tanto segnalo certe sue esternazioni per mettere in guardia. Blondet secondo me capisce questi meccanismi, ma ha la sua agenda segreta e crede che sia meglio che il meccanismo continui per il bene della sua malintesa Italia.

Certo il suo giornale é da seguire perché rivela cose interessanti (malgrado il suo estremismo). Ma é da tenere alla giusta distanza.

Insomma, direi che Blondet é si razzista (come dice x_alfo_x) ma lo é per convenienza politica, non per convinzione reale. E forse é peggio, perché vuol dire che non sei vittima (in fondo anche chi prova odio razzista é vittima) ma carnefice.

Anonimo ha detto...

Carissimo Abate, forse ho impropriamente utilizzato il termine "secoli". In effetti sono solo 140 anni che esiste l'Unità politica della Penisola Italica. Mi sono lasciato ingannare dal fatto che il tutto avviene a cavallo di 3 secoli (1871, tutto il 900 e 8 anni del nuovo secolo-millennio). Per il resto siamo d'accordo: le elemosine sono il collante di questa unione politica.

Su Blondet il mio discorso era più lontano dal problema italiano. E la sua formazione cattolica (molto estremista) fa sì che la sua attenzione si soffermi sull'aspetto soltanto "ebraico" della massoneria mondiale. Che, poi, certe sue affermazioni sul meridione siano uno stare al gioco di cui si va parlando, beh... in effetti non ci avevo fatto caso, ma probabilmente è così.
Per concludere: sul mantenere le distanze, direi, concordo: sono un sostenitore del fatto che ognuno di noi ha in dotazione un cervello da utilizzare per elaborare dati... non per abbracciare in maniera cieca le varie teorie che si vanno diffondendo nel mondo.

Anonimo ha detto...

Probabilmente deve esserci stato un qui pro quo: il mio Blondet (nel senso del Blondet a cui mi riferisco io) è quello vero, originale dal sito effedieffe. Se x_alfo_x si riferisce al falso blondet, allora aggiungo: non è razzista, ma solo in preda a deliri farneticanti. Napolitano ha ben altre cose che non vanno... tipo essere stato uno dei pochi "comunisti" ad essere ben accetto dall'estabilishment americano.

Abate Vella ha detto...

Nathan 2000,

stavo giusto guardando questo "falso" Blondet...

Penso che x_alfo_x si riferisse a quallo vero... che secondo me fa del razzismo per interesse.

Sul lato dell'ebraismo ho notato questa sua fissazione. Certo i suoi articoli sull'argomento sono una vera miniera.

Sul fatto del meridione, uno che parla di massoneria come lui, non puó non sapere del fatto che i rifiuti sono in Campania grazie ai legami tra camorra e massoneria. Sa benissimo da dove vengono quei rifiuti. Sa che a Milano la situazione della sanitá é vergognosa. Peggio di Vibo. Qualche anno fa scoppió uno scandalo immenso, non so se ti ricordi di Strevi (o poggi-strevi o qualcosa del genere...). Il direttore della ASL che scoprí l'immensa truffa era siciliano (lo hanno intervistato a report) ed il suo braccio destro napoletano. Per ringraziarli li silurarono ambedue e nessuno disse niente. Vuoi che Blondet non lo sappia? No, lui prende ad esempio di siculo Ligresti (al cui piatto comunque ha mangiato tutta Milano). Blondet sa tutto, sa proprio tutto...

x_alfo_x ha detto...

Forse sono stato troppo forte con quella espressione colorita e me ne scuso, ma Blondet quando tocca l'argomento Sud, anche in poche righe, lo fa sempre in modo superficiale, distaccato, sprezzante, con la tendenza a generalizzare con turpiloqui, ben sapendo di trattare un tema articolato e più delle volte astruso. Lo leggo ugualmente perchè molti dei suoi articoli sono illuminanti, è molto preparato su alcune tematiche.

Anonimo ha detto...

Tranquillo x_alfo_x... nessuna esagerazione. Si tratta soltanto di non soffermarsi alla superficie, ma provare a leggere tra le righe. Ha ragione l'abate: è una miniera di informazioni, ma talvolta (e va bene, abbastanza spesso) cerca di incanalarle, deviarle verso altre direzioni.