Approfondimenti - Il Consiglio News Feed

mercoledì, aprile 02, 2008

Magie elettorali

A pochi giorni dal voto è arrivato il momento di parlare dei candidati e dei partiti che ci troveremo davanti sulla scheda elettorale. Cominciamo dalle elezioni per il Presidente della Regione Siciliana. Come vedrete questa analisi non parla di mafia, brogli, compravendita di voti. Accenna appena al clientelismo. Non ne parla perchè non serve parlarne, nel senso che oggi questi sono mali comuni a tutta l'Italia. Chi “casualmente” a ridosso del voto grida al lupo per i brogli alle elezioni comunali a Palermo dovrebbe almeno avere la decenza di ricordare che brogli peggiori ci furono alle politiche nazionali nelle circoscrizioni estere, brogli provati da innumerevoli testimonianze ed immagini. E che colpirono proprio la Sicilia ed i suoi rappresentanti.

Tre è il numero perfetto. Tre è il numero della Sicilia. La distanza tra la Sicilia e la perfezione, intesa come benessere dei suoi abitanti, è però una distanza politica immensa. Solo con la magia si potrebbe richiudere questo “gap”. E manco a dirlo, il tre è anche un numero magico. Un numero molto più potente della somma delle singole unità. Un numero che potrebbe sprigionare e fare apparire energie nascoste difficilissime da ricacciare indietro.

E così che le prossime elezioni per la presidenza della nostra regione si stanno trasformando in una tenzone esoterica, con i TRE candidati (mi riferisco a quelli "papabili") che presi dalla lotta si sono posti ai vertici di un triangolo magico e da lì stanno richiamando in vita forze che non sanno se potranno poi governare.

Anna Finocchiaro, Raffaele Lombardo e Sonia Alfano: ecco i tre stregoni, gli Hobbit siciliani che stanno aprendo il vaso di pandora della nostra identità, forse ignari di ciò che vi troveranno realmente dentro.

E se sulle proposte di Anna Finocchiaro non abbiamo molto da dire, anche perchè il candidato del cosiddetto centro-sinistra, malgrado le sue notevoli doti politiche, non ci propone un bel niente, sulla sua funzione da catalizzatore invece non possiamo sorvolare. Perchè stranamente più il candidato parafulmine Finocchiaro ammutolisce, più si trincera dietro l'insulso qualunquismo del vago Veltroni, più con questa sua inadeguatezza scatena una tempesta nell'animo del secondo dei nostri candidati (Raffaele. Ordine alfabetico, per carità!), oramai rapito nell'estasi di quella Sicilia Nazione che, inconfessione massima, anche gli ascari più navigati hanno sempre sognato segretamente.

E Lombardo (che anche se in ritardo ha avuto la decenza di presentare un programma per la Sicilia) ha parlato. E straparlato. Ad esempio si è lasciato scappare il nocciolo dell'accordo con Cuffaro: “Sento che si oppone ai termovalizzatori (riferito alla Finocchiaro, ndr), le discariche non si possono usare; vorrei capire cosa dovremmo fare dei nostri rifiuti”.

Ha abbracciato in pieno la fallimentare e dannosa idea di una Banca del Sud propalata dal genio incompreso dell'economia mondiale Giulio Tremonti. Una banca chiaramente asservita ai poteri lombardi. Altrimenti Tremonti non l'avrebbe proposta. Per non parlare poi del ponte sullo stretto, altro salvagente da lanciare a qualche morente impresa romanocentrica.

In pratica Lombardo verrà eletto grazie all'appoggio di importanti gruppi di potere politico (clientelare) ed economico. E dopo le elezioni si vedrà presentare il conto con gli interessi. Certo, dobbiamo segnalare anche dei punti a suo favore: il presidente in pectore ha a chiare lettere promesso l'applicazione integrale dello statuto, la decentralizzazione verso gli enti locali (evitando sapientemente di dire cosa farà delle province...) ed il rilancio della piccola impresa. Ha poi per la prima volta dichiarato inequivocabilmente la fine dell'esperienza democristiana, cosa che secondo me è la novità più grossa di tutta la sua campagna elettorale.

Stare a discutere sulla sincerità o meno delle dichiarazioni facendo il processo alle intenzioni mi sembra improduttivo. Il punto è che l'MPA non sarà libero di gestire a suo piacimento il potere acquisito e non perchè debba rendere conto al popolo che lo avrà eletto, ma perchè dovrà restituire il favore ai vari Cuffaro, Berlusconi, Impregilo etc. etc.

Lombardo ha una sola carta per realizzare le cose che dice: quella della svolta autoritaria. Un Putin siciliano, tanto per capirci. Anche lui appoggiato dal suo Yeltsin-Cuffaro e salito al potere in una Russia disastrata quanto e più della nostra Sicilia. Una svolta che non dovrebbe scandalizzarci più di tanto e che non sovvertirebbe alcuna democrazia, visto che in Sicilia di democrazia non ne abbiamo mai avuta.

Che il Lombardo possa avere in mente qualcosa del genere lo suggeriscono le sue dichiarazioni riguardo la Sicilia Nazione. Forte del suo piedistallo clientelare, il nostro non avrebbe motivo di inseguire con sempre maggiore determinazione il sacro graal del “sicilianismo”. La caccia affannosa al voto d'opinione potrebbe indicare un tentativo di annacquamento del voto clientelare, un colpo che gli renderebbe più libere le mani. Poi, se questa maggiore libertà di mani verrà usata in favore del Popolo Siciliano è cosa tutta da scoprire.

Insomma, la soluzione Lombardo la poniamo più in alto della inconsistente (per scelta della stessa Anna) soluzione Finocchiaro, anche se non si può sciogliere nessuna delle riserve da tempo espresse: fino a quando l'MPA continuerà a dover rendere conto a forze esterne all'isola (o alla sua diaspora) per raggiungere il potere non potrà essere considerato un partito Siciliano.

Ma la fuga “sicilianista” di Lombardo potrebbe essere dovuta anche al timore di una emorragia di voti in direzione del terzo candidato, Sonia Alfano.

Sonia si presenta con un programma apprezzabile e con molta buona volontà. E con le spalle coperte da Beppe Grillo, personaggio che a sua volta ha le spalle ben coperte da qualcun altro che non vediamo ancora in chiaro. Questo ci dispiace perchè non sappiamo chi muove le fila realmente lì sopra e chi stia cercando di mettere le zampacce qui sotto. La sua lista probabilmente assorbirà consensi da destra e da sinistra, ma non dovrebbe spostare di molto i rapporti di forza tra Lombardo e la Finocchiaro (a meno di eclatanti colpi di scena). Più che altro potrebbe inserire un cuneo interessante nel parlamento siciliano, se come dicono i sondaggi riuscirà a superare lo sbarramento.

Quello che farà la Alfano una volta atterrata all'ARS è difficile da prevedere. Si farà strumentalizzare dai burattinai che muovono la marionetta Grillo o vedremo un vero leader?

La presenza della Alfano a Palazzo dei Normanni fungerà da collante per i litigiosi partiti siciliani o ci darà un seconda delusione dopo l'indecoroso spettacolo offerto dalla Borsellino?

Queste elezioni rappresentano un momento di svolta importante, ma la scelta del candidato da votare non è delle più eccitanti. E le responsabilità di questa situazione cadono su tutti noi, sui partiti siciliani e sui loro sostenitori. E' inutile nascondersi dietro un dito. Dobbiamo però essere coscienti di un fatto importante anche se non ancora decisivo: per la prima volta le istanze Siciliane sono apparse sul piatto in modo chiaro ed indistinto. Vedremo se LORO avranno la forza di farle poi sparire magicamente oppure se NOI sapremo approfittarne.

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Aggiungo a un mio precedente commento, perché in tema con questo post, che l'Unione Siciliana, affiliata a L'Altra Sicilia, sostiene apertamente Sonia Alfano e così pure alcuni militanti e simpatizzanti de L'Altra Sicilia di Palermo. Così il quadro della dispersione delle forze sicilianiste in queste elezioni è totale.
Cosa farà la Alfano "se" supererà il 5 % ed approderà all'ars? Secondo me è un grande equivoco, l'ennesimo per taluni siciliani un po' ingenui, che si accecano nella questione "morale", come se questa fosse la causa e non l'effetto del degrado dell'isola. La vera causa è la colonizzazione dell'isola. Bisogna resistere alle sirene delle scorciatoie grilline. Le "liste civiche Grillo" sono equivoche. Non sono liste civiche; sono un nuovo partito, con molti apprezzabili temi, ma un nuovo partito e un nuovo leader. E la Sicilia non ha bisogno dell'ennesimo partito italiano e dell'ennesimo liberatore "esterno". Il fatto che cavalchi i temi dell'antipolitica giustifica le sopradette simpatie sicilianiste, ma non del tutto. Non basta essere anti-politici; bisogna essere dalla parte dei siciliani.
Lombardo è ostaggio delle clientele, di Bossi e di Berlusconi. Ma ha fatto promesse che mai nessun Presidente aveva fatto. Perché non pungerlo, dopo le elezioni, a mantenerle? Se svolta verso il Sicilianismo, noi che facciamo? Lo combattiamo perché "era" democristiano, "era" delfino di Mannino, etc..?
Peraltro il Grillismo presenta uno spiegamento di risorse ambiguo e sospetto. Le sue idee sono realmente pericolose per la democrazia, proprio perché si dice democratico e perché seguito in modo fanatico e religioso. Un totalitarismo giustizialista forse farebbe bene all'Italia ma darebbe solo una bella mano di vernice alle nostre catene. Almeno queste "salme" (come le chiama lui) sono deboli e delegittimate; e nella debolezza possono finalmente concedere qualcosa al Popolo Siciliano. Un regime autoritario e messianico non ci concederà neanche le briciole.
Forse, in coscienza di siciliani, dovremmo dare una mano a Lombardo in queste elezioni.

Anonimo ha detto...

Massimo... ma che stai dicendo? Regime autoritario? Tutto sto popò sulla Sicilianità e poi che mi piazzi alla fine? Lombardo!!!! ahahhaa ma va va. Tagliate con i partiti di Roma!!!

Anonimo ha detto...

massimo, lombardo non è un sicilianista, mettilo bene in mente.
qualunque cose darà l'impressione che lo sia, sarà solo fumo negli occhi, solo briciole per noi.
ancora una volta alle elezioni non c'è un partito serio che difende gli interessi della sicilia.
e c'amu a ffari... aspittamu a prossima turnata elettorali.
a mari semu...

rrusariu ha detto...

Spero solo che la Beddha Matri c'allumina la menti, e na vota tantu, a lu sikulu-pakistanu rinnegato Malamatu nun ci pottiru nesciri li senzi e a-rrimannà l'elezioni e s'hanna a rifari li carti ppi tutti.
Accussì putemu aviri la grazia ri prisintari nautra lista Siciliana!!!!!

Ora pro nobis!!!
Santa Maria di l'Itria, liberatici!!!

Anonimo ha detto...

@ tutti,
quando ci sarà il VERO partito sicilianista, diremo tutti PRESENTE e butteremo a mare l'MPA.
Per ora - prendiamone atto - il Sicilianismo non ha avuto la forza di esprimere nulla se non alla Circoscrizione Europa all'Estero. E' un fatto. Altro fatto: oggi l'MPA (assolutamente compromesso, etc. siamo d'accordo) dice tre cose "nostre": applicazione dello Statuto, Lingua Siciliana nelle scuole, attribuzione alla Sicilia dei proventi e dei tributi delle nostre risorse energetiche. Tra l'altro la prima si può fare solo con il ripristino dell'Alta Corte e l'MPA dice pure questo. Non sono cose da poco. Sono cambiali. Lo so "dice" non significa "fa". Ma chi le dice non è un movimento dello 0, % ma quello che andrà a governare certamente. E per me, se queste cose fossero fatte anche solo al 25 %, sarebbe una svolta epocale per la Sicilia. Se viene Belzebù e mi dà queste cose io forse lo voto; se nasce un partito "Garibaldi" (il peggior nome possibile) e s'intesta questo programma sono tentato di votarlo. Quanto alla c... del ponte secondo me quello non si potrà mai fare.
Quale alternativa in Sicilia? Votare al senato il "partito del sud"? Nessuna speranza di superare la soglia della dispersione e, per di più, neanche si distingue in positivo da Lombardo per valorizzare almeno la Questione Siciliana distinta da quella meridionale..Almeno quello ci diventa Presidente della Regione e il "meridionalismo" in parte è perdonabile...ma chi vuole fare testimonianza deve essere "puro" se vuole il voto (l'Arch. Vecchio secondo me si illude di farcela, poveretto...).
Che alternative restano? Due: votare un partito italiano al 100% (per dirla con Berlusconi e considerando l'MPA italiano al 50 %) o non votare. Perché Sonia Alfano rappresenta nient'altro che un nuovo partito italiano. La prima scelta è impraticabile, la seconda, onestamente, lo è. Ma dubito che serva realmente a qualcosa. Purtroppo finché c'è un meno peggio bisogna sostenerlo.
A meno che non si stia preparando davvero qualcosa di nuovo per le prossime elezioni. Ma non ne ho sentore. Allora avrebbe senso dire "va bene, per questa volta stiamo a casa ché la prossima si fa la rivoluzione". Ma stare tutta la vita a casa aspettando la rivoluzione, no! Il PD è nemico giurato della nostra autonomia,anche di quella poca che c'è. Per quanto mi riguarda vorrei che questa posizione fosse punita quanto più sonoramente possibile.
I "grillini" non sono nemici dell'autonomia, per lo meno in via ufficiale, ma sono insensibili. Vorrei che anche questo fosse punito (ma non lo sarà, avranno il loro successo relativo visto lo schifo che c'è in giro). Non vorrei che dicessero "non abbiamo parlato di autonomia e non se n'è accorto nessuno, quindi non ce n'è bisogno". Dobbiamo costringere tutti i partiti quanto meno a "regionalizzarsi", come avvenuto in Catalogna, in Scozia, etc.
Ma questo avverrà solo se gli autonomisti (di nome, di fatto sono solo clientelisti lo so) prenderanno voti alti.
Datemi un'alternativa concreta e vi seguo.

Anonimo ha detto...

Ottima l'analisi dell'abate Vella. Mi convingo sempre più che sia Lombardo, sia la Finocchiaro sono entrambi deleteri per la Sicilia. Quanto al primo, noi non abbiamo bisogno di patacche del tipo dell'ampolla con l'acqua del Po di Bossi, ma di cose concrete ed immediate. La politica del ponte sullo stretto di Lombardo è emblematica di tante cose: significa rendere il sistema dei trasporti siciliano ostaggio di interessi che stanno fuori della Sicilia, significa dare l'alibi immediato alle ferrovie di ridimensionare, se non addirittura dismettere i servizi di attraversamento dello Stretto. Voglio dire che i veri beneficiari del progetto politico di Lombardo non stanno in Sicilia: a noi siciliani Lombardo lascia solo l'orgoglioso sventolio delle bandiere, il cocreto sta altrove. Quanto alla Finocchiaro la sua idea della Sicilia è quella de "L'aria del continente" di Nino Martoglio, giustamente osserva l'abate, è quella del P.D.. Noi siciliani siamo dei reietti che dobbiamo cambiare, per essere presentabili e lei, la sig.ra Finoccharo, rappresenta lo strumento di questa redenzione attraverso il P.D., che come si sa è fatto tutto di santi, per definizione. Sonia Alfano è un mistero, così com'è un mistero Beppe Grillo, che non può tuttavia liquidarsi, almeno a mio avviso, con un sufficiente rimando a temi di antipolitica, perchè, se non altro, se di antipolitica deve parlarsi, dever farsi con riferimento ad una politica, che invece non c'è. Quello che è certo è che il Presidente della Sicilia sarà Lombardo, peraltro secondo le previsioni di uno scenario nazionale ben composto ed equlibrato nel progetto berluscoveltroniano. Ma a questo punto, vistu ca cchiù scuru di menzannotti non po fari, in mezzo a tanta calma stagnante l'unica cosa che resta è l'azione di disturbo e chissà se questa non possa emergere dal mondo oscuro di Sonia Alfano, che potrebbe pure essere influenzata da un significativo, quanto politicamente motivato e definito, consenso popolare.

Anonimo ha detto...

I grillini portano avanti orgogliasemente lo scettro dell'antipolitica; tra di loro vi sono anche ferventi abolizionisti dello Statuto Speciale (!!!); non hanno un programma ben definito, cavalcano solo il malcontento, direzionandolo verso...il nulla.
Da non sottovalutare che furono i primi a girarsi dall'altro lato,a fare finta di nulla,quando Beppe Grillo affermò "L'Italia non esiste".
Sono italianisti.

Credo che, a queste elezioni, ci possa benissimo stare l'astensione. Magari sperando che il progetto del Ponte tramonti anche dopo la vittoria di Lombardo;e che lui metta in atto almeno una delle cose promesse (leggi Statuto Speciale).

rrusariu ha detto...

Assà bbinirica a tutti
Visto che oggi il governicchio di Leanza ha decretato le nuove amministrative in Sicilia, perchè non provare a presentare nostre liste in tutte le amministrazioni provinciali, cioè cerchiamo di essere concreti!!!!!
Almeno dove possiamo arrivare a portare un po' di cambiamento non dobbiamo mancare!!!
Vale quel che vale il 13-14 aprile, vediamo a livello locale.
Avevo dato la disponibilità a suo tempo per le provinciali a Palermu, ma la mia idea è creare un coordinamento!!!

Ci semu?

Anonimo ha detto...

Pare che le ferrovie ci stiano già pensando a sbaraccare subito il trasporto sullo Stretto di Messina. D'altra parte come predica Lombardo, parte del costo del ponte devono accollarselo proprio loro e dunque sarà assai facile dire ora che essi stanno facendo grandi investimenti per il nuovo e che pertanto non possono più mantenere contemporaneamente il vecchio. Che dice Lombardo sul punto? http://www.comitatosiciliano.org/ (solo per la notizia, perchè per il resto diciunu minchiati). Per esempio, la nave più bassa di 2 metri del ponte, in condizioni di mare agitato e di beccheggo, nemmeno tanto forte, sotto il ponte non ci passa, almeno in sicurezza. Quanto ai grillini, personalmente li aborrisco, ma sta da vedere se possano essere utilizzati da grimaldello per scardinare questo blocco che ci soffoca. Il giustizialismo è chiaramente uno strumento, che a me per la verità non piace, ma dove vogliono arrivare questo è tutt'altro che chiaro. Bisognerebbe stimolarli e sotto questo punto di vista impegnare Sonia Alfano potrebbe essere un mezzo. Preciso che non sono certo di nulla di quello che dico e che il mio intendimento è quello di confrontarmi con voi al fine di pervenire alla migliore delle proposte, ferma sempre restando, ovviamente, la libertà di ciascuno.

Anonimo ha detto...

lombardo, con il suo falso sicilianismo farà più male di qualsiasi altro partito colonizzatore italiano, in quanto con le sue briciole illuderà la gente che qualcosa stia cambiando, facendo allentare la tensione, ma in realtà saremo comunque colonizzati.
daltronde a lombardo l'ha piazzato berlusconi, quindi non c'è proprio nulla da sperare in lui.

Anonimo ha detto...

Per il Signor Peppinappa,
a parte la sua ingenua maleducazione, perchè un sito o è affidabile oppure non lo è, dovrebbe imparare a leggere bene gli articoli prima di sputare sul lavoro altrui, perchè ciò che lei chiama "minchiate" probabilmente si tratta delle difficoltà di comprensione di cui soffre.

E' chiaramente spiegato che si tratta della nave-portacontainer più grande del mondo e che l'altezza di 63 metri si riferisce alla nave completamente scarica, mentre quando è carica si abbassa di oltre 20 metri.

Abate Vella ha detto...

Non mi sono potuto connettere per un paio di giorni, e vedo che la discussione si é fatta interessante.

1) Sonia Alfano: cosí com'é la sua candidatura dice poco alla Sicilia. Ma anche qui la responsabilitá ricade sui partiti siciliani. Si sarebbe dovuto andare incontro a Sonia portando le nostre istanze e se c'era un terreno comune appoggiarla tutti. Questo la poteva togliere dalle grinfie di Grillo dopo le elezioni. Bene ha fatto l'FNS ha preparare un documento in questo senso. Ma mi sembra un poco tardi. Si é persa una occasione importante perché la Alfano potrebbe avere la stoffa di leader e ce la stiamo perdendo.

2) MPA: il discorso su cosa sia realmente Lombardo conta poco in questo momento. Su questo do ragione a Massimo. Sono d'accordo con Massimo anche sul fatto che un voto bisogna darlo. E soprattutto bisogna votare contro la Finocchiaro. Non per il candidato in sé, ma perché se il centrosinistra vince a Palermo, certamente vincerá anche le politiche nazionali. Ed addio nuovo vespro.

Ed allora Sonia o Raffaele? Sinceramente a livello personale non ho ancora deciso. Ma non so se riveleró la mia decisione. Dovrebbe essere responsabilitá dell'Altra Sicilia, dell'FNS del MIS e di Erasmo Vecchio dare delle indicazioni. Se loro non credono sia il caso dare indicazioni, voteremo in coscienza (ed anche in questo caso dovrebbero dirlo esplicitamente che lasciano liberi i loro elettori di votare secondo coscienza - speriamo che lo facciano).

Un ultima considerazione. Poniamo caso che l'MPA vinca. E che rispetti quel 25% delle sue promesse come dice Massino o anche piú del 25%. C'é da essere felici? Secondo me si. Ma questo non significa che si debba stare con le mani in mano. In democrazia vi é anche l'opposizione. Ed ancora nessuno ha fatto caso a questo. Credo che anche l'opposizione debba essere fatta da partiti siciliani. I partiti che non lottano per gli interessi dei siciliani devono scomparire dal nostro parlamento. E se Lombardo vince con il 60% e l'MPA si dimostra un partito Siciliano, vuol dire che ancora i partiti Siciliani dovranno conquistare un altro 40%, prima di poter cominciare a parlare di un vero Nuovo Vespro.

Anonimo ha detto...

Ritengo doverosa una replica al Comitato siciliano.Un sito internet può riportare delle notizie ed al tempo stesso può esprimere delle tesi. Si tratta di due concetti assai chiaramente ben distinti. Le notizie, specie se circostanziate, si possono registrare, le tesi si possono sempre discutere, condividere o meno; è così in ogni dibattito aperto e libero anche in regime monarchico, di tipo costituzionale ovviamente. D’altra parte, utilizzare lo strumento di internet significa giocoforza accettare di sottoporsi alle regole della dialettica e dunque anche alle critiche, senza infiammarsi come zolfanelli. La Emma Maersk, che a quest’ora è solo tra le più grandi portacontainer del mondo, misura dalla chiglia al pennone più alto circa 80 metri, con un pescaggio massimo di 16 metri. Si arriva così, dal pelo dell’acqua, pressappoco alle misure da voi riportate. Di ulteriori sprofondamenti di oltre 20 metri per carico non s’è ancora mai sentito parlare. Tecnicamente oltre il pescaggio massimo non si va, perché si tratta altresì del limite di sicurezza del pieno carico ed inoltre, se fosse come voi dite, ci vorrebbero rade con non meno di 40/ 50 metri di fondale e non so quante ce ne siano al mondo. Comunque, con riguardo allo stretto di Messina il discorso sembra poi veramente fuor di luogo in ogni caso perché quelle navi, almeno per il momento non lo passeranno mai, perché le loro rotte attraversano il Mediterraneo provenendo da Suez e da Gibilterra, saltando la Sicilia e l’Italia intera, perché la Sicilia , l’Italia non ha un progetto, non ha strutture adeguate per questo nuovo modello di trasporto ormai in pieno corso: avrebbe potuto averle, potrebbe averle, ma sinora l’Italia ha progettato di realizzare l’aereoporto di Malpensa ed ora il ponte sullo stretto. Non sbarrare lo stretto alla grande navigazione, significa soprattutto, in questo momento, non precludere il transito alla navigazione da diporto, alle nuove grandi navi da crociera in particolare, ben più alte peraltro delle portacontainer (enormi chiatte, a parità di stazza non certo tra le più alte fra le navi) e dunque non restare a priori tagliati fuori da nuovi percorsi, da nuove ipotesi di ricettività turistica, cui la Sicilia deve sempre restare vocata e comunque non può rinunciare.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
rrusariu ha detto...

Volevo solo segnalare questo intervento di Maurizio Blondet.
D'accordo sul primo 60% per il resto si sa che per lui non esistevamo!!!

http://www.effedieffe.com/content/view/2753/179/

Abate Vella ha detto...

Caro Rrusariu,

per Blondet esistiamo eccome. Il suo livore anti-siciliano trasuda in ogni articolo, basta leggere anche l'articolo sul Canada ed Israele dove fa paragoni insulsi.

Non per niente viene sempre portato sugli altari dagli amici dei "comitati" che credono di farci fessi con i loro calcoli taroccati.

Hai capito? Ligresti, essendo siciliano, é mafioso. Berlusconi magari é un poco di buono, ma mafioso no. Fa peggio di Ligresti ma é milanese.

Ringrazino il cielo che almeno questo che loro chiamano mafioso gli abbia fatto vincere l'EXPO. Se avessero ascoltato i Siciliani, non avrebbero fatto questa figura da due lire con Malpensa. Lo avevamo detto noi. Non lo fate quell'aeroporto che non serve a niente.

E poi, non sa il guitto che la piú importante azienda italiana per la produzione di pale eoliche ha sede nell'agrigentino...

rrusariu ha detto...

Caro Abate
volevo solo rimarcare che le Mauritien portava in auge quanto di "buono"(?!?!?) fecero sotto l'imperatrice Maria Teresa per migliorare il loro territorio, ma sotto gli austro-ungarici. Quando arrivarono gli altri compatrioti italiani del regno sabaudo parteciparono alla rapina.
I Borboni, nel bene o nel male avevano i mezzi propri per investire, soprattutto grazie al surplus commerciale siciliano.
Purtroppo kuannu arrivà casa savoia, arrivà puru la miseria!!!
Vivo in Lombardia, ho molto rispetto per la gente di qui, ed onestamente vedo anche la loro fatica che hanno fatto, purtroppo la gente normale non ha cognizione di come si sono svolte le cose, alla fine pensano pure solo a sopravvivere. Ma delle ruberie di lor signor non è stato detto niente a loro, dei soldi presi dalle nostre banche per finanziarie le industrie padane questo non lo sanno e c'è chi preme per non farglielo sapere.
Sono stufo di vedere campagne con frasi da osteria, vedi leganord.
NON SONO CAPACI DI FARE UN DISCORSO SERIO, SOLO STEREOTIPI!!!

DOBBIAMO RIPRENDERCI LA NOSTRA STORIA, L'ITALIA SI TENGA LA SUA STORIA DI MARCIUME!!!!

Anonimo ha detto...

X Peppinappa, lei confonde gli insulti con la dialettica, impari prima cosa è la critica altrimenti cambi lettura e soprattutto si informi meglio sulle caratteristiche della nave in oggetto prima di eprimersi, non esistono navi portacontainer così alte (83 metri nemmeno le navi da crociera) la EMMA MAERSK è alta 63 metri (207 feet) che diventano 45 a pieno carico.
Nessun problema dunque per l'attraversamento dello Stretto.

Abate Vella ha detto...

X Peppinnappa,

Le navi piú grosse non andranno mai a Gioia perché non possono passare dallo stretto indipendentemente dal ponte.

Queste navi hanno bisogno di Augusta. Poi i loro container andranno a Gioia sul ponte (SE il ponte si fará).

Il "comitato" per i suoi imperscrutabili fini politici non ha la decenza di dire le cose come stanno su niente che riguardi sto benedetto ponte ed il porto tedesco di Gioia Tauro.

Non ha neanche la decenza di spiegare ai calabresi che li stanno fregando e che tutti i guadagni del porto finiscono allo straniero. Addirittura siamo al paradosso che ha piú ritorni da quel porto la cittá di Brema che il paese di Gioia.

Ma questo al comitato non interessa. A loro interessa elemosinare qualche briciola qua e la.

Coprono di insulti i siciliani nel loro forum e con le loro truffe storiche e poi vengono ad insegnarci la critica qui.

Anonimo ha detto...

Abate Vella, io lasciai questo forum per la tua indecenza nei miei confronti, ma vedo che continui con i tuoi insulti quindi starò qui molto poco, giusto per rispondere e difendere il nostro sito dal fango e dalle menzogne che tu ed i "depositari" della sicilianità, quotidianamente espurgano.

Cercami dove io ho insultato altri siciliani nel mio forum...secondo te io da siciliano sarei così cretino da insultare altri siciliani?Senti chi parla poi che tra movimenti separatisti vi scannate dalla mattina alla sera.

Giammai oserei insegnare al Gran Maestro l'Abate Vella, il Mistero della Critica, non ne sarei all'altezza, ecco perchè umilmente non partecipo, da indegno che sono, al vostro illuminante dialogo.

Chiudo questa parentesi e ritorno ai dettagli tecnici della discussione che sono quelli più importanti.

Secondo l'Abate Vella, chi oggi ha investito su Gioia(le grandi società marittime internazionali) dovrebbero smantellare tutto(per accontentare il desiderio dell'Abate) per trasferirsi appena 80 km più a Sud??!!

Chiedo poi all'Abate Vella, dove pensa di mettere i milioni di container ad Augusta se tutta la marina è completamente intasata da km e km di tubi, raffinerie, depositi carburanti, decine e decine di navi petroliere ecc.ecc.

Non ci entra più nemmeno un cartone.

Ma siccome per l'Abate Vella, il sicilianismo è diventato come una fede religiosa, durante le sue estasi sicilianiste spara un sacco di castonerie.

Noi siciliani siamo fortunati ad essere la regione del Sud più vicina a Gioia e ce ne avvantaggeremo tantissimo.

Ammesso e non concesso che l'hub sarà Augusta li si che gli operai avranno gli stipendi d'oro e le società marittime di trasporto intercontinentali saranno tutte siciliane, ci compreremo persino la MAERSK e la CONTSHIP, sognare non costa nulla, ma l'Abate invece di esultare perchè l'hub non l'hanno fatto in Algeria si lascia andare con una becera e provincialistica critica ai calabresi...

Abate Vella ha detto...

"Gran Maestro l'Abate Vella"

A vero... dimenticavo: chi non la pensa come voi sulla sacra icona del ponte é al soldo della "massoneria internazionale".

Anonimo ha detto...

ma c'è attinenza tra gonzalo e comitatosiciliano?

Anonimo ha detto...

e la città di Gela? penso che dal punto di vista logistico sia messa meglio di Augusta. é proprio su una linea retta che dal canale di suez va in direzione dello stretto di Gibilterra.

Abate Vella ha detto...

Anonimo 1,

Gonzalo fa parte del Comitato. Lo ha sempre detto anche lui.

Anonimo 2,

Sicuramente Gela é in un'ottima posizione.

Credo che la scelta cada su Augusta per la relativa vicinanza alla piana di Catania ed all'asse ferroviario ME-CT-PA (ed al miraggio del ponte).

Dal punto di vista dello sviluppo complessivo peró non credo che Gela si troverá isolata, visti i lavori che si dovrebbero fare per il completamento della rete autostradale.

Certo, un collegamento ferroviario decente dovrebbe essere obbiettivo fondamentale per tutta l'area.

Importante é poi considerare che anche se ad Augusta si fará il porto piú grande, questo non vorrá dire che tutto il traffico sará diretto lí.

Ovviamente stiamo ipotizzando che la piovra ENI venga cacciata via dalla cittá. Altrimenti non credo che le cose cambierebbero di molto.