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sabato, aprile 05, 2008

Eroi o villani


Scriviamolo pure: le elezioni politiche nazionali non porteranno niente di buono all'Italia. Ma potrebbero fare molto per la Sicilia. Più delle stesse elezioni regionali, che comunque non è che abbiano mai portato granchè ai Siciliani...

Nelle circoscrizioni estere le operazioni di voto sono già cominciate e si concluderanno il 10 aprile. Poi qualche giorno con il fiato sospeso a macerarsi nell'incertezza fino a quando i risultati non saranno resi noti insieme a quelli del voto in Italia. Francesco Paolo Catania, anche grazie all'appoggio del partito Per il Sud, per la seconda volta nel giro di pochi anni è riuscito a ri-portare la nostra trinacria nelle case dei nostri conterranei all'estero (vedi le liste per camera e senato), almeno in Europa ed in Russia. Ci aspettiamo un risultato ancora più importante del lusinghiero 2 e passa per cento della scorsa tornata, raggiunto malgrado i diffusi brogli degni della più bananiera delle repubbliche.

Certo gli altri partiti presentano degli ossi duri. Il PDL fa scendere in campo addirittura un pornografo che sostiene di essere ancora celibe a 44 anni suonati perchè come si sà il maschio italiano in Francia fa furore (Carla Bruni e Monica Bellucci docet...), mentre dall'altra parte vanno giù pesante con un cervello (di gallina) che non vede di buon occhio l'esportazione della mozzarella e che vorrebbe rinchiudere gli anziani nelle case da riposo. Insomma tutti argomenti che vanno forte tra i siciliani ed i meridionali in generale (la quasi totalità degli italiani all'estero). C'è da rodersi il fegato (di pollo...).

I Siciliani all'estero sono l'arma da usare per ottenere una sovranità reale e duratura. E L'Altra Sicilia è nella posizione migliore per intercettare la loro voglia di rivalsa. Nemmeno l'MPA malgrado le strane connessioni con il “meridionale” (??!!?!) Daniel Imperato riesce a promuoversi allo stesso modo in quelle comunità.

Nella madrepatria nel frattempo si sono fatti importanti passi avanti. Un pezzo storico del nazionalismo siciliano, quell'Erasmo Vecchio che un tempo fece gridare al miracolo con la lista Noi Siciliani, finalmente ha rotto con l'MPA ed è passato ai fatti con la lista Partito del Sud – Alleanza Meridionale
per il senato.

Se aggiungiamo anche che Domanico Corrao del Partito del Popolo Siciliano alla camera si presenta con l'Unione Democratica dei Consumatori (interessante il video, soprattutto per quello che dice nei secondi finali circa i candidati all'estero), direi che abbiamo completato il quadro del nostro voto, sia in Italia che all'estero, circoscrizione Europa.

A questo punto non resta che tirare le somme. E lo cominciamo a fare sin da ora senza aspettare l'esito del voto. Ci preme evidenziare un fattore che potrà essere decisivo del prossimo futuro, e cioè l'accordo tra l'FNS di Pippo Scianò e i nazionalisti siciliani di Erasmo Vecchio che ha portato i candidati del Frunti Naziunali nella lista del Partito del Sud.

Se tutte le forze Siciliane elencate, insieme a quelle oggi dirottate verso nord da Grillo e rappresentate da Sonia Alfano, si unissero la Sicilia libera sarebbe una realtà pressoché immediata. Viceversa, se continueranno a prevalere i piccoli interessi personali il Nuovo Vespro rischierebbe di fallire.

Il momento di unire le forze è arrivato. Non si può rimandare. Non siamo tanto ingenui da non capire che le trattative terranno conto della forza politica e della posta messa sul piatto da ognuno, ma non si può più andare da soli perchè sarebbe sconfitta certa. E la base (tra i quali ci sono anche molti che navigano tra queste pagine) ha il dovere di spingere.

Il blocco siciliano dovrebbe venire prima di ulteriori accordi con gli altri partiti del mezzogiorno, che anzi si vedrebbero costretti ad aggregarsi per non essere inghiottiti dai Siciliani. A quel punto tutti uniti nei due Regni di Sicilia ed insieme alla diaspora siciliana e meridionale all'estero non vediamo chi potrebbe fermarci.

A breve ci saranno le elezioni amministrative. Quello dovrà essere un banco di prova importante. Altrimenti quegli stessi nomi che sino ad oggi hanno tenuta viva la speranza di riscatto per il Popolo Siciliano, saranno un giorno additati tutti insieme come i responsabili del fallimento del Nuovo Vespro.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Abate, quel che hai detto è vero. Sarebbe, in un'ottica disinteressata, la soluzione migliore. Un movimento, anche minoritario inizialmente, ma coeso di tutte le forze autenticamente sicilianiste, soppianterebbe prima o poi le fughe "grilline" dalla questione siciliana, o quelle sinistresi-unitarie fondate unicamente sul mito dell'antimafia, o gli altri miti autonomistici del centro-destra.
Sarebbe, appunto. C'è una logica ferrea, però, da "teoria dei giochi", che per ora impedisce tutto questo: nessuno può farsi da parte perché non c'è un leader riconosciuto né una strategia condivisa. Teoricamente dovrebbero andare tutti in ordine sparso sinché, chissà quando, il migliore non si sarà affermato e preso il sopravvento. Allora QUELLO e solo quello sarà il partito dei siciliani. Ma facendo così per ora si nullifica il potenziale elettorale e si rinvia sine die la formazione del partito nazionale siciliano, con i suoi quadri, con i suoi leader, le sue sedi, le sue associazioni, la sua fetta fedele di società e tutto quanto serve per la liberazione nazionale (che poi è una cosa sola: l'unità di comando con una strategia appropriata).
Come al solito non risolvo problemi, mi limito a porli. Oggi i veri sicilianisti, avanguardia del popolo siciliano sono minoranza della minoranza, anche se basterebbe poco a fare emergere questa fetta di opinione pubblica.
Anche mettendosi tutti insieme si è schiacciati dalla contrapposizione tra la minoranza unionista e la maggioranza quasi-autonomista. Il recente riavvicinamento tra Micciché e Lombardo prospetta un futuro in cui saranno marginali i partiti italiani e non quelli autonomi nel centro-destra, e questo rafforzerà la contrapposizione tra una destra ufficialmente autonomista e una sinistra sempre più esplicitamente antiautonomista.
Che fare in questo stritolamento? Tre strade: privilegiare la discontinuità con il Cuffarismo ed appiattirsi in una blanda "fronda" autonomista, collegandosi con la Sinistra (o con Grillo, ma non mi pare questi abbiano capacità di coalizione: stanno rifacendo secondo loro il mondo); fare la fronda "pulita" e "radicale-federalista" nel centro-destra, privilegiando la solidarietà in difesa delle istituzioni autonomistiche; fare testimonianza dura e pura fuori degli schieramenti, in attesa di tempi migliori, anche rischiando di restare per un po' fuori dalla politica vera e quindi dalla capacità di influire su una realtà in ebollizione.
La coesione consentirebbe forse meglio l'ultima strada, ma per ora manca il collante.
Certo se F. P. Catania diventasse deputato...intanto facciamogli gli auguri e poi si vedrà.

Anonimo ha detto...

"Il blocco siciliano dovrebbe venire prima di ulteriori accordi con gli altri partiti del mezzogiorno, che anzi si vedrebbero costretti ad aggregarsi per non essere inghiottiti dai Siciliani. A quel punto tutti uniti nei due Regni di Sicilia ed insieme alla diaspora siciliana e meridionale all'estero non vediamo chi potrebbe fermarci."

giusto!!!
parlando con la gente, emerge la voglia di voler cambiare le cose ed anche in maniera drastica, solo che allo stesso tempo emerge la rabbia per non avere un punto di riferimento su cui poter contare.
prima creeremo il blocco sicilianista (serio ed onesto), prima ci liberemo della tirannia.

L'Ingegnere Volante ha detto...

Leggete un po' questa:

(ANSA) - PALERMO, 6 APR - Di terza Repubblica, di Movimenti autonomistici e di 'Rinascita della Sicilia', si e' parlato oggi al Cinema Tiffany il candidato all'Assemblea regionale siciliana, Nicolo' Nicolosi e il candidato alla presidenza Raffaele Lombardo del Mpa.

La manifestazione e' promossa dall'Associazione 'L'altra Sicilia', coordinata da Giovanna Livreri, alla presenza dei professori dell'Universita' di Palermo, Antonino Buttitta, della facolta' di Lettere, e Carlo Dominici, preside della facolta' di Economia.

L'incontro nato allo scopo di presentare le idee di intellettuali, economisti ed imprenditori al candidato alle prossime elezioni regionali per l'Mpa Nicolosi ed al candidato Presidente della Regione Lombardo.

Il link è il seguente:

http://www.mpa-italia.it/press.php?id=1415

Forse L'Altra Sicilia dovrebbe chiarire meglio la sua posizione in merito a Raffaele Lombardo e al MPA.

Abate Vella ha detto...

Ingegnere,

La stessa cosa era successa qualche settimana fa con un articolo di Repubblica.

Allora L'Altra Sicilia aveva smentito.

Vedremo questa volta.

Massimo,

in genreale concordo con la tua analisi. Il collante peró dobbiamo crearlo anche noi.

Anonimo ha detto...

All'Abate:
è vero. Ci vuole una presenza continua alle urne da parte di una prima militanza coraggiosa. Il resto poi dovrebbe venire.
Sulla vicenda de L'Altra Sicilia credo sia un'iniziativa personale e locale della Livreri, da sempre vicina all'ex sindaco di Corleone e curatrice in Sicilia dell'associazione (non del movimento politico) L'Altra Sicilia. Del resto né sul sito de L'Altra Sicilia - Antudo c'è niente, né, conoscendo alcuni militanti, mi pare che ci sia stata una scelta generale in tal senso.

rrusariu ha detto...

A mio modesto parere
se vogliamo che qualsiasi risultato alle urne non venga falsificato, bisognerebbe avere in pratica quasi un rappresentante di lista o cmq scrutatore che ci passi i risultati effettivi dello spoglio, da lì si potrebbe avere già un primo responso "ufficioso" dei risultati.
Ciò favorirebbe un'eventuale azione legale nei confronti di presidenti di seggio che si prestassero a manomissioni dei verbali.
Un'azione immediata nei confronti di eventuali truffe potrebbe in conseguenza estendersi a tutti i seggi!!!
Certo ci vogliono soldi per convincere eventuali "volontari" a stare al seggio nelle giornate di voto e di spoglio!!!
Cmq vadano queste elezioni spero solo in una cosa: che vincano veramente chi vuole bene alla Sicilia ed al suo Popolo, i pupazzi fanno presto a cambiare maschera!!!