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lunedì, giugno 11, 2007

Urla nel silenzio

Come va l’economia italiana? Di male in peggio sembra, anche in base agli ultimi dati dell’ISTAT. Il Nord Italia, malgrado i modi arroganti e sbruffoni del governatore del Veneto, è praticamente fermo, con il PIL che nel primo trimestre dell’anno è cresciuto in dello 0,3 %, mentre nel resto dell’Europa si continua a migliorare.

In queste condizioni è ovvio che a risentirne di più sono le aree deboli, e cioè il Sud Italia e la Sicilia. Tanto che non fanno neanche più notizia i soliti dati riguardanti la suddivisione della ricchezza e del reddito pro capite nel paese.

I dati di Unioncamere diramati la settimana scorsa non sono stati attenzionati più di tanto, anche se dicono che tra Milano e Crotone c’è un divario del 55%, mentre come ben sappiamo il costo della vita REALE (medicine, sanità, trasporti, tasse etc etc) è lo stesso, anzi è più alto al sud se si mette in conto anche la qualità dei servizi.

Possiamo anche ringraziare il cielo se non sono partite le solite campagne diffamatorie, che indicano la congenita tendenza a delinquere dei meridionali come causa di un tale divario nei dati ufficiali.

La classifica riportata dal Corriere scorre muta ed ovvia. Proprio come la vogliono i truffatori post-risorgimentali che siedono in parlamento.

Ed invece in questo silenzio artificioso ed artificiale le urla si sentono eccome. Delle urla all’inizio indistinte, poi sempre più nitide. Urla che dicono Segregazionismo. Apartheid. Razzismo. Genocidio. Nazismo. Urla che ogni persona capace di giudicare non può non fare nuovamente sue non appena legge Rimini al 7° posto. La stessa Rimini che poi nella classifica delle dichiarazioni dei redditi cade al 100° posto, come un pò tutte le province del nord.

Ma come mai la classifica dei dati IRPEF è stata liquidata dai giornali nel giro di poche ore? Come mai le sono state dedicati solo alcuni trafiletti? Diciamocelo: perchè le leggi in Italia sono fatte solo per opprimere una buona metà della popolazione, mentre l’altra metà sa di poter fare a piacimento senza temere conseguenze.

Ragione di Stato la chiamano. Noi, senza timore, la chiameremo con la giusta parola toscana: MAFIA.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Finalmente qualcuno si sta svegliando nella penisola italica, meglio tardi che mai!!!
http://www.beppegrillo.it/2007/06/federalismo_fis.html

E noi dobbiamo ancora sopportare i ns. bambini dell'asilo che ieri hanno celebrato i 60 anni dell'autonomia ma continuano a recitare le litanie risorgimentali!!!

ALTRI SI STANNO SVEGLIANDO, E ORA CHE QUESTI SIGNORI PENSINO VERAMENTE ALLA SICILIA, E SE NON SI SENTONO ALL'ALTEZZA ABBIAMO L'UMILTA' DI METTERSI DA PARTE E DAR SPAZIO A CHI AMA VERAMENTE LA SICILIA E NON SI "VINNI"