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lunedì, febbraio 15, 2010

Fiato sospeso

Tra un commento e l'altro si è forse arrivati a capire cosa abbia irritato Napolitano tanto da costringerlo ad accartocciarsi sul “separatismo non indipendentista” (si veda il post “I contorsionisti”).

A Siracusa ha avuto luogo l'altro ieri (13 febbraio) un convegno organizzato dall'Onorevole Fabio Granata, finiano vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia nonché sostenitore di Raffaele Lombardo a Palermo.

“Verso gli Stati Generali della Nuova Autonomia” è un titolo che a quanto pare ha fatto tremare in tanti, sia tra gli anti-autonomisti a Roma che tra i “celoduristi” dell'Autonomia Siciliana che inorridiscono ogni qual volta quel breve attributo (“Nuova”) viene messo di fronte alla parola “Autonomia” a significare una qualche modifica dello Statuto.

Le parole pronunciate dello stesso Granata in apertura dei lavori puntualizzano i contorni dell'iniziativa:

“L’appuntamento di oggi segna l’ufficializzazione di un appello diffuso al Presidente della Regione On. Lombardo affinché convochi immediatamente gli Stati Generali dell’Autonomia in Sicilia in modo che la straordinaria esperienza politica di questo Governo si doti di un raccordo programmatico ed ideale che il fallimento dei partiti fino ad oggi non ha consentito di elaborare”.

E' chiaro che questa convocazione ci sarà, vista l'insistenza con cui viene richiesta e vista la partecipazione di uno dei più fidi scudieri di Lombardo, Giovanni Pistorio. L'appello è formale e necessario a giustificare politicamente l'evento prossimo futuro.

Cosa farà Lombardo in quel fatidico giorno? Questa è la greve domanda che ci poniamo.

Sembra di essere a Cuba subito dopo la fuga di Batista: Castro doveva ancora ufficializzare la sua reale posizione politica (USA o URSS?) mentre tutti a Washington e sull'isola erano in religioso silenzio aspettando di sapere di che morte sarebbero morti. A Mosca chiaramente ne sapevano più di tutti.

Oggi gli italiani tutti (dal Napolitano a Lampedusa) sono in un poco silenzioso e molto nervoso stato d'attesa mentre a Mosca....

Malgrado tutto non possiamo fare altro che attendere, perchè nessuno ancora può prevedere come verrà tradotto nella pratica l'incipit del nuovo corso politico (e storico) della Sicilia. Lo stesso Granata probabilmente non ne è del tutto al corrente.

Ed è inutile mettersi a formare nuovi partiti, strillare al tradimento o lanciare proclami. Da qualunque lato si voglia guardare la cosa, da questi “Stati Generali dell'Autonomia” che nessuno può più fermare uscirà il nostro futuro: il destino della Sicilia centro-mediterranea sarà condizionato da questo evento con ricadute decennali se non secolari, positive o negative che siano.

Il blog dell'esponente del PDL Sicilia riprende alcune delle dichiarazioni degli intervenuti come quelle di Gianbattista Buffardeci, Assessore all'agricoltura e delfino di Miccichè, che apre il campo con la principale delle nostre preoccupazioni:

“Oggi c’è necessità di disegnare una nuova autonomia perchè l’autonomia statutaria è fallita, ed il fallimento ha come primi responsabili proprio i siciliani”.

Ogni volta che abbiamo sentito parlare di progetti di modifica dello Statuto abbiamo udito proposte aberranti. Cosa accadrà questa volta?

Le parole di Pistorio (MPA) sono più rassicuranti:

“L’autonomia, cosi come concepita in Sicilia dallo Statuto,  è fallita perché è fallito il patto tra la società siciliana e lo Stato. Oggi Lombardo vuole ribaltare la subalternità del territorio alla politica nazionale e per questo ha concepito la scelta di una nuova autonomia”

Il riferimento alla natura pattizia dello Statuto ed al suo fallimento indica un punto importante; in questo momento il patto non vi è più, si riparte da zero con la Sicilia che deve scegliere la sua strada. Avrà veramente il coraggio di farlo?

Dore Misuraca, parlamentare nazionale del PDL, parla di “recarci [ancora, ndr] a Roma”, cosa di cui siamo stanchi. Ma perlomeno richiama il nume protettivo di Piersanti Mattarella (che per voler fare qualcosa ci lasciò le penne...).

Infine era presente anche Mario Centorrino, Assessore Regionale alla Formazione, tecnico di area PD, il quale rilascia una dichiarazione che solo lui, Ordinario di Politica Economica all'Università di Messina e non politico di professione, avrebbe potuto rilasciare:

“La questione del futuro dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, ad esempio, oggi la sta trattando il presidente Lombardo, nel senso di livello istituzionale territoriale. Pensate che grande differenza rispetto a dieci anni fa, quando una simile vicenda l'avrebbe trattata un ministro del governo nazionale. Ciò significa che si sta sostituendo una rappresentanza territoriale a una rappresentanza politica con la quale abbiamo perso contatti e che non ci dice più niente”.

A sentirlo, con Roma abbiamo già chiuso. Sempre per quel detto secondo il quale la meglio parola è quella non detta, Granata taglia questa frase dal resoconto dell'intervento inserito nel suo blog. A noi è arrivata attraverso il sito de La Sicilia ("Sciascia e Camilleri portano sfiga", 13 febbraio 2010).

Le decisioni (forse già prese) che ci verranno comunicate in occasione di questi Stati Generali avranno contraccolpi sull'assetto generale del Mediterraneo. Viceversa gli avvenimenti siciliani, essendo costantemente legati a più ampie modifiche geopolitiche globali, devono tenere conto di altri assetti più vasti.

Nel tentare di capire quando la nuova Costituzione potrebbe essere varata, l'attenzione deve concentrarsi sulla politica estera. L'altro ieri la Germania ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di aiutare la Grecia a coprire il debito pubblico, una posizione che potrebbe segnare la fine della moneta unica e della stessa UE con tutto il suo Trattato Massonico di Lisbona:

Angela Merkel, cancelliere tedesco, ha resistito le insistenze francesi per arrivare un pacchetto di salvataggio esplicito (...) L'insistenza della Merkel sulla necessità di maggiori sforzi da parte greca per tagliare il deficit del bilancio hanno quasi pregiudicato il raggiungimento di un accordo al summit (...) La decisa presa di posizione della Merkel ha in Germania uno strabordante supporto politico e popolare. (“Greece turns on EU critics”, Financial Times 13 febbraio 2010)

Ancora più esplicito è stato il quotidiano teutonico Allgemeine Zeitung, citato ancora l'altro ieri dal Fiancial Times (“German press calls for tough line on Greece”):

“Non ci sarà alcun aiuto per il governo greco all'inizio. Non ci saranno negoziati per possibile strumenti finanziari.”

La chiusura appare totale. Se la Grecia non onora il debito, addio euro. Ed addio dominio atlantico sull'Europa e soprattutto sulla Germania. I tedeschi si lasceranno scappare un'occasione del genere per liberarsi definitivamente del protettorato atlantico di USA e Gran Bretagna?

Non c'è alcun motivo di forzare la mano. Lombardo è uno specialista dell'attesa. Il nuovo “Statuto” verrà probabilmente varato in parallelo agli sviluppi del caso Grecia: da quando questo è apparso minaccioso all'orizzonte la moneta unica (e falsa) ha perso inesorabilmente terreno cedendo in un paio di mesi buona parte di quello che aveva guadagnato in un anno sul dollaro. E più l'euro si svaluta, meno saranno le resistenze che Palermo incontrerà.

Questi sfaticati di Siciliani: volendo, potrebbero ottenere l'indipendenza senza neanche muovere un dito.

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Spulciando su internet a proposito del caso Grecia, le notizie circa le cause e i mandanti, che si nascondono dietro le quinte, sono molto contrastanti, a differenza degli effetti dove tutti sono concordi nel dire che sulla Grecia si gioca il futuro dell’euro e della comunità massonica europea. Quello che è strano, perché questa partita si gioca in Grecia tra tutti i paesi maialoni dell’area del PIIGS e la stessa Inghilterra che proprio non gode di ottima salute.
Abate, non è che per caso, anche in questo caso è una questione religiosa, perche lì in Grecia sono cristiani ortodossi?
Brigante

Abate Vella ha detto...

Brigante,

se leggi il pezzo di quel cretinetto di Padoa-Schioppa che scopre gli altarini puoi intuire il motivo per cui la Grecia (e gli altri stati mediterranei) sono stati posti in queste condizioni:

http://www.corriere.it/editoriali/10_febbraio_15/editoriale-padoa-schioppa-sovranita-movimento_1f0425e0-19fa-11df-8cad-00144f02aabe.shtml

In pratica, con questo "virus" si vuole eliminare al piú presto quel che rimane della loro sovranitá.

Il giochetto é stato fatto grazie ai finanzieri anglosassoni (che controllano la UE) che in questa nuova versione del blog potremmo definire "atlantici"

Se rivedi il post "La via della seta" ho giá spiegato che il cambiamento epocale che sta portando a ridisegnare un nuovo ordine mondiale sia il ritorno alle rotte oriente-mediterraneo come principale perno commerciale del mondo.

Gli atlantici per rimanere in qualche modo nel gioco devono piazzarsi lungo queste rotte, come nel caso dello Yemen per i militari USA.

Queste crisi dei paesi med servono proprio a questo: ad assicurare al sistema USA-GB uno sbocco sul nostro mare.

La Germania si opporrá al progetto. Lo stesso fará la Sicilia impedendo che mettano le mani sul sud Italia al momento dello smembramento dello stato unitario.

Il giro é complesso. Ho in programma un paio di post per spiegare i dettagli di questo, spero di riuscire a scriverli... ci sono sempre tanti argomenti che vorrei affrontare ma non sempre trovo il tempo....

Anonimo ha detto...

abate,
non vorrei essere frainteso ma penso davvero che alla Sicilia oltre all'autonomia (nel vero senso del termine) serve soprattutto una nuova classe dirigente orientata ad innovare e a migliorare l'amministrazione dell'isola. E, dato che non seguo molto la politica siciliana, vorrei sapere chi possono essere questi (r)innovatori.

ale ha detto...

è sempre immensamente interessante leggerti. come sei riuscito ad acquisire una visione così ampia di ciò che accade a livello internazionale? Sei un "insider" del sistema? Lo so che probabilmente la domanda non avrà risposta ma la curiosità regna sovrana.

Comitato Storico Siciliano ha detto...

Se c'è un popolo più ipocrita, questo è quello inglese.

Non hanno nemmeno adottato l'euro, svalutano la sterlina a piacimento mentre noi non possiamo farlo.
Dettano la politica economica agli altri stati europei, hanno una quota associativa consistente nella BCE tramite la quale impongono politiche rigorose sui tassi di interesse, mentre i loro se li abbassano e li alzano a a seconda di come gli aggrada.
Si prendono i proventi in euro del signoraggio della BCE, pur mantenendo la sterlina.
Mantengono il mercato londinese del Petrolio(l'unico oltre a New York) in dollari.
Hanno imposto al Parlamento UE un ministro degli esteri inglese..

Hanno creato la UE, ma la utilizzano a pro domo sua e lasciano tutti i contro agli altri stati.

Sono 300 anni che questi hanno la supremazia sul mondo occidentale(e non solo) ed ancora nessuno è riuscito a ridurli.

Anzi, chi si è messo contro di loro gli è sempre finita male...

Abate Vella ha detto...

sR,

sono d'accordo, e la cosa é valida praticamente per tutta l'Italia (per il sud e la Sicilia piú che per il nord, va da sé...)

Non sono uno di quelli che ha una visione totalmente negativa della classe politica in generale. Il problema italiano é che piú un politico é ricattabile, piú va avanti.

Peró nei governi, nelle amministrazioni regionali, nei comuni la gente corretta e capace c'è già. Bisogna solo permettere che questi abbiano più libertà di manovra.

Per fare questo c'è bisogno che un sistema di potere locale prenda forma. Cioè: fino a quando in Italia le potenze straniere faranno il bello ed il cattivo tempo, non ci sarà speranza di avere un ricambio perchè lo straniero per dominare spinge i corrotti verso l'alto.

Il principio dell'Autonomia Siciliana si basa su questo. Ha l'obiettivo di stabilire un sistema di potere locale che risponda al territorio.

L'Italia è un mosaico di stati e l'unico modo per poter coesistere sarebbe stato quello di creare una federazione, cosa che non si è fatta.

Tornando ora alla Sicilia, indipendentemente dalla situazione attuale (che non definisco disastrosa solo perchè sono ottimista di natura...) se questi signori che oggi governano (in mezzo ai quali vi sono parecchi che hanno capacità notevoli) avranno la forza ed il coraggio di attuare un disegno autonomista attendibile, il ricambio gradualmente avverrà perchè nel momento in cui il potere torna sul territorio i politici risponderanno delle loro azioni al tessuto sociale locale e non più a chissà quale burattinaio esterno.

Questo è valido per la Sicilia come per qualunque altra area dell'Italia.

Ale,

no, non sono un insider. La mia fortuna è stata la possibilità di viaggiare parecchio. Il resto, che tu ci creda o no, lo ha fatto questo blog grazie al quale mi sono potuto confrontare con tanti altri e mi sono potuto concentrare su certi argomenti che altrimenti mi sarebbero sfuggiti.

;)

Comitato,

ho la forte impressione che questa volta le cosa andranno in modo diverso, anche se ci sará ancora molto da soffrire...

Anonimo ha detto...

perfetto abate, ho capito cosa intendi. hai ragione e spero tanto che per la tua Sicilia possano prevalere queste persone.

Anonimo ha detto...

Sr
personalmente spero molto in Sindoni, il sindaco di capo d'orlando. Lavora per il bene della sua cittadinanza e, soprattutto, pur essendo nato in venezuela (credo), è molto attaccato alla sua terra di sicilia ed orgoglioso di essere siculo. Non ha paura di mostrare tutto ciò, anche se questo potrebbe non giovargli politicamente, almeno nel contesto attuale. è per noi uno dei migliori. Come big, oltre naturalmente a Lombardo (ma anche lui va decifrato), credo che Granata possa risultare un politico di rottura con il passato, ha mostrato fino ad ora una voglia di smarcamento dalle vecchie logiche da puro ascarismo che hanno sempre caratterizzato i nostri rappresentanti. Questa è naturalmente la mia opinione, basata su ciò che si può osservare dall'esterno e, soprattutto, da ciò che ci arriva dai media. Abate potrebbe aiutarci a capire le reali intenzioni di granata, anche perchè credo che il suo operato sia concordato passo dopo passo con Fini, e Fini non è siciliano e credo che non gliene freghi un bel niente della Sicilia. La domanda da porsi allora è: dato che granata molto probabilmente non sta seguendo solo le sue passioni "patriottiche" ma è guidato dall'alto, cosa sta realmente indirizzando verso un autonomismo spinto le sue azioni? Io personalmente non ho la capacità di saper incastrare tutte le tessere di un puzzle già complicatissimo di suo, ma in questo blog c'è gente che ti (ci) aiuterà. Granata c'è o ci fa? Di Miccichè non nutro alcuna fiducia, pur muovendosi attualmente nella nostra direzione, non credo sia l'innovatore che cerchiamo. Lo vedo come una bandiera, tanto bella e tesa quando il vento soffia forte, ma potenzialmente pronta a seguire il minimo alito di vento contrario alla nostra causa. Cuffaro non rinnoverà un bel niente, è fuori gioco, credo definitivamente, e i Moncada lo seguono a ruota (vero abate?). Lumia! Lui mi piace. Credo sia l'autonomista potenzialmente più puro, anche se forse non vuole mostrarsi completamente sotto questa veste. Sta lavorando molto duramente all'interno del pd contro ascari temibili quanto quelli del pdl ufficiale, tra cui Genovese, è una bandiera come miccichè. Lupo un burattino. Mattarella credo che sia inadatto, suo padre lottava per la sicilia, ma lui, credo inconsapevolmente, è nelle mani di chi la sicilia l'ha sempre voluta sottomessa e sottosviluppata. Altri non me ne vengono in mente, ma se Lombardo vuole veramente cambiare per come speriamo noi, deve essere lui a formare la nuova classe dirigente e lo deve fare velocemente e con spirito fortemente autonomistico ed un pò più spinto anche verso un indipendentismo un pò nascosto, latente, quasi bisbigliato. Questa la mia visione. La mia speranza Massimo Costa! Fatti avanti!
Luca

Anonimo ha detto...

Abate ti segnalo questi tre articoletti sullo svolgersi delle relazioni russo-greche

http://translate.google.com/translate?hl=it&langpair=en%7Cit&u=http://english.ruvr.ru/rtvideo/2010/02/11/video_4383448.html

http://translate.google.com/translate?hl=it&langpair=en%7Cit&u=http://english.ruvr.ru/rtvideo/2010/02/11/video_4383448.html

http://translate.google.com/translate?hl=it&langpair=en%7Cit&u=http://english.ruvr.ru/rtvideo/2010/02/11/video_4383448.html

Brigante

sR ha detto...

grazie luca, mi hai fatto un buon quadro
:)

Anonimo ha detto...

Il prologo della situazione greca sembra scontato, un abbraccio amichevole con la Russia.
Ora mi domando perché gli squali atlantici hanno aggredito proprio la Grecia? Tra tutti i paesi dell’area del PIGS era il più ostico. Ma tu, Abate, hai già risposto a questa domanda il vero interesse è la via della seta e la piattaforma logistica energetica, quindi l’interesse è tutto rivolto su Grecia, Italia ed in misura minore alla Spagna.
Resta però qualche considerazione da fare a proposito.
Perché la Grecia e non l’Italia? Forse perché Berlusconi si è imbrattato il capo di cenere prima dell’inizio della quaresima? Ha contrattato la bufera finanziaria con la fine delle aperture ad oriente?
Certo è che al momento, come suddetto, il caso Grecia si sta avviando su binari scontati al meno che tra un po’ verranno calati gli assi sul tavolo. Se la situazione rimane questa due cose può voler dire:
1) Gli squali non potevano fare altro; il che vuol dire, sono ormai debolissimi ed incapaci di sferrare attacchi utili per vincere una guerra;
2) Hanno dato un calcio al fondo di una barca prima di abbandonarla in mare aperto, barattandola in cambio di "cosa"?
Staremo a vedere
Brigante

nebros ha detto...

in questo blog si parla sempre della parte occidentale come il male, ma dalla parte opposta cosa si trova e cosa ci aspetta?

Anonimo ha detto...

Ringrazio intanto Luca.
Sappi che "sto facendo qualcosa", anche se forse non si vede molto alla luce del sole. L'esposizione personale sul fronte della politica oggi servirebbe a poco. E del resto non vorrei correre il rischio di essere strumentalizzato da chi mi/ci vuole portare verso altri lidi che non siano quelli della liberazione della Nostra Patria.
Ma non è di me che volevo parlare, ma di questi Stati Generali.
A costo di sembrare un "celodurista", io mi fido poco di gran parte della classe politica oggi egemone in Sicilia. Granata è, come pochi, una persona per bene e un vero autonomista, ma - mi consta personalmente - ha il tricolore nel cuore. Non mi fido.
Io do un'interpretazione di questo tipo. Grazie anche ad un'opera di sensibilizzazione che da qualche anno è stata fatta sui contenuti "veri" dello Statuto, qualcosa nella Sicilia si è mosso. La politica vecchia, la migliore parte di questa intendo, ha finora cercato di cavalcare una tigre che le era estranea.
Ora comincia ad avere paura di questa autonomia che in sostanza, se veramente applicata, equivarrebbe all'indipendenza. E cerca la mezza scusa per castrarla.
Questa autonomia è fallita, ma non solo per colpa dei siciliani, a quello ci sarebbe rimedio. Questa autonomia è fallita per l'indisponibilità assoluta da parte dello Stato italiano e delle sue strutture di accettarla una volta per tutte.
E la conseguenza di questo potrebbe, con altre persone, essere una ricostruzione della stessa su basi ancora più ampie, uno scioglimento unilaterale del patto unitario del 1946, ma non certo con Micciché e Granata, con tutto il rispetto, e forse neanche con Lombardo.
Con queste persone è meglio difendere la "mummia" dello Statuto del 1946 in attesa non di attuarlo - ormai è acclarato che è impossibile - ma in attesa di farne una base ideologica per rivendicare una completa indipendenza della Nazione Siciliana. Non vedo altre vie.
Mi attendo cataclismi politici nei prossimi 6/9 mesi e nuovi tentativi di cavalcare l'autonomismo per dirottarlo altrove. Ma se si sveglia la Sicilia, cosa che stanno causando con questi continui attacchi dal Continente, saranno cazzi amari per tutti...
Speriamo bene.
Massimo Costa

rrusariu ha detto...

Condivido in toto Massimo.

Per Nebros, il "male" non sta ad occidente chiaramente, alle volte si s'ammanta di occidente ma in cuor suo puo' essere anche oriente.


Se dobbiamo guardare ai sistemi politici che li sorreggono dovremo essere con le spalle al muro, da ambedue le parti troviamo oligarchie più o meno velate-

Sta a noi trovare una terza via, un po' come Dionisio o Gesù, in fondo la via d'uscita è dentro noi.

La linee del tempo sono cambiate....

nebros ha detto...

Come 2000 anni fa l'ultimo lembo di terra sicula a resistere ai romani e secoli dopo, l'ultimo baluardo dionisiaco contro la jihad islamica, furono i Nebrodi ed in particolare la città di Agatirno, oggi è sempre da questa città e da questo territorio mai domo che riparte la battaglia per la dignità dei siciliani contro le vessazioni e l'incuranza romana.
La storia si ripete, spero non si ripetano le ripercussioni che dovettore subire i suoi abitanti.

Giorno 19 per le ore 9.30 nella città di Capo d'Orlando (ME) è organizzato lo sciopero di tutta l'area Nebroidea, abbandonata dalla classe politica ad ogni suo livello.
Facciamoci sentire, partecipiamo tutti insieme e dimostriamo unione!!!

http://www.glpress.it/wordpress/?p=22125

ANimus TUus DOminus

Comitato Storico Siciliano ha detto...

Sono convinto che lo spietato attacco contro la Grecia è avvenuto a causa dei recenti accordi Turchia-Russia, per i quali il gas che avrebbe dovuto rifornire il Nabucco e passare attraverso la Turchia, adesso si intuberà nel gasdotto Southstream(fortemento voluto dai russi).
Dunque la Grecia sarà la porta di ingresso europea per il gas russo ed euroasiatico.

Gli anglo-americani stanno rosicando e per questo fanno le pulci ai conti ellenici.

Il loro obiettivo finale è creare i presupposti per un cambio di governo ad Atene, più "sensibile" agli interessi anglo-americani e per stoppare il progetto russo dell'Hub energetico del Mediterraneo.

Abate Vella ha detto...

Grecia:

anche il discorso South Stream ha giocato un ruolo fondamentale in questa crisi. Ma non solo: la Grecia aveva affittato i suoi porti alla Cina quando le strane proteste degli studenti sono iniziate (con quello studente ammazzato dalla polizia)

Negli stessi gironi a Palermo era iniziata una protesta simile: i rappresentatni degli sutdenti dicevano di aver trovato ispirazione dai colleghi greci.

L'Italia: direi che sicuramente ci hanno provato, vedi i tentativi di fare crollare Unicredit (salvata da Gheddafi), i dissesti finanziari di diversi comuni (anche se in Sicilia poi sono stati usati da Berlusconi per ricattare Lombardo) ed il fatto che i CDS italiani vadano per la maggiore (il che vuol dire che gli speculatori puntano sul default italiano), ma se prima Berlusconi e Tremonti ci hanno messo una pezza, ora che Berlusconi ha finito il default per l'Italia unita non conviene piú a nessuno.

Una volta che l'Italia si spacca, allora per le singole parti ci potrebbero essere preparate delle sorpresine, sempre se la UE non casca prima.

Abate Vella ha detto...

Caro Massimo,

"celodurista" dell'Autonomia lo sono anch'io ;)

Ho basato il discorso del post su un punto principale: COn la fine di Berlusconi, Lombardo ha oggi abbastanza potere per decidere sulla Sicilia indipendentemente da Roma. Non sto dicendo da TUTTI, ma da Roma. Le sue decisioni entreranno in un contesto di accordi itnernazionali che includono anche USA, GB, Russia. Sin qui niente di strano, non é pensabile che possa mai esistere una Sicilia che imponga i suoi capricci al mondo. La Sicilia vive di equilibri e deve essere la prima a rispettarli, con le buone o le cattive.

Quello che mi spaventa del tuo commento e che non poni fiducia in quello che uscirá fuori da questa storia degli "stati generali".

Se abbiamo ambedue ragione, la situazione non é delle piú rosee. Spero quindi che almeno uno dei due si sbagli...

Anonimo ha detto...

Sembra che il discorso di Napolitano abbia dato l'incipt per le accuse a G. Miccichè.

Anonimo ha detto...

Allora spero di sbagliarmi.
Micciché stanno cercando di comprarselo con la Presidenza alla Regione alla prossima legislatura. Ma quella forse gliela darebbe pure Lombardo. Il tipo è imprevedibile. Vedremo.
Massimo C.

rrusariu ha detto...

Come si dice in siciliano ricattabile?

S'akkatta! Onestamente lui ha buone capacità di trascinare, ma non mi è mai piaciuto l'attaccamento a Berluskaiz!

Stamattina andando in ufficio, alla radio ho sentito che fatto fuori il pecoraio, ci sarà pronta la figlia Marina a proseguire nella dinastia!

A questo punto penso che Macellu e Miccichè dovranno fare i conti con una figlia che senz'altro non sarà mai riconoscente dai dove venissero le sue fortune... è mio !
è mio! è del mio papà!
I capi si son resi conto di aver messo il tesoro nelle mani sbagliate... il cane lupo del Marun adesso viene a sequestrare i beni della mafia. Ma i beni sequetrati alla mafia in Sicilia non sono soldi rubati ai Siciliani?
Dobbiamo essere continuamente cornuti e mazziati?
Anche quelli investiti in continente non erano soldi rubati ai Siciliani?

rrusariu ha detto...

Pensavo che il sacro totem fosse inviolabile, ma li hanno tolti dal palo... poveri discendenti di San Remo lo martire di suo fratello Romolo e della scrofa di Sant'Ambreus... i danèe commuovono, leggete qui!


http://ilpunto-borsainvestimenti.blogspot.com/2010/02/robert-mundell-litalia-e-un-paese.html

zetan ha detto...

Anche le nostre valutazioni devono essere lette oltrepassando la coltre spessa dall’esplicitamente affermato, la meglio parola e quella non detta, aggiungo purché percepita. Quando ci confrontiamo, spesso le rivelazioni arrivano proprio da ciò che rimane implicito anche se a volte questa pratica non la esercitiamo come si dovrebbe tra di noi.

Conclusa la premessa riprendendo la mia valutazione “siamo nelle mani del PD” e aggiungo se Micciché può, come dice Massimo, svincolarsi da Lombardo nelle prossime consultazioni regionali questo è da collegarsi prevalentemente alla stretta con il PD resasi necessaria per la sopravvivenza stessa di Lombardo. Difatti prima impone l’accordo per la Campania tra con il PD adesso manda Pistorio ad abbracciare la Poli Bortone in Puglia, anticipa quelli che saranno gli scenari futuri qui da noi, e le scelte politiche del PD nazionale per il quale non si può prescindere dall’UDC.

Certo dovrebbe essere smantellato prima in Siclia l’UDC dei Romano Gianni e compagnia varia vedremo, resta il fatto che oggi Lombardo, a mio avviso, è più debole perché non potrà contare sull’alleanza certa con Micciché e deve strutturarsi una coalizione alternativa, che se non prenderà corpo a breve non gli garantirà l’elezione per il prossime elezioni e potrebbe anche non garantirgli la concludere della legislatura nei tempi previsti.

Del resto Micciché non ha spazio nell’alleanza politica tra Lombardo e D’Alema e a quest’ultimo interessa poco il PDL Sicilia, nella prospettiva nazione, quanto agganciare l’UDC, e guarda caso Lombardo in Puglia ricerca l’accordo con il progetto meridionalista lanciato attraverso l’UDC nazionale tramite la Poli Bortone.

In ultima analisi l’accordo tra PD e MPA ha rimesso tutto in gioco ma a mio parere ha indebolito Lombardo poiché adesso deve ricostruire un alleanza tutta nuova poiché chiusa quanto meno temporaneamente l’esperienza Micciché in ottica futura.