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venerdì, aprile 17, 2009

Complotto terrorista

Infrastrutture. Quali sono quelle che i Siciliani vogliono e quelle che non vogliono. Quale quelle il cui iter non incontrerebbe praticamente opposizione popolare, e quali quelle destinate a provocare accese discussioni. Quali quelle che avrebbero un sicuro ritorno politico (traduco: numero di voti) e quali quelle che non si capisce bene se i voti li portino o li tolgano. Infine: quali quelle veramente utili per la Sicilia ed i Siciliani, quali quelle inutili o addirittura dannose.

Porti, Aeroporti, ferrovie, autostrade, rigassificatori, centrali nucleari, ponti, inceneritori: da queste parti tutti sembrano voler costruire qualcosa, più che in ogni altra parte d'Italia. Non tutti siamo ingegneri, imprenditori, ambientalisti o esperti di politica energetica. Quindi come fare a capire dove potrebbe nascondersi il tranello, l'imbroglio, la futura strage? Quale di queste opere ci viene offerta con l'asterisco del centro oncologico annesso? Quali possono davvero rappresentare un'occasione di sviluppo?

Certo non si possono accontentare tutti: un aeroporto provoca rumore, una autostrada significa la penetrazione di un territorio prima indisturbato, un porto la distruzione di chilometri di costa. Ma chi in Sicilia si opporrebbe veramente alla creazione di un hub aereo internazionale? Chi si è opposto alla riconversione di Comiso? Chi sta protestando per la costruzione della Catania-Siracusa-Gela? Neanche certe frange ambientaliste dedite solo a pescare nel torbido si sono immaginate di appigliarsi a qualcosa.

Viene da chiedersi allora perchè non sentiamo mai politici di livello nazionale sposare questi progetti. Anche senza avere intenzione di realizzare niente. Tanto per prenderci per il culo. Lo hanno fatto per tante cose. Per la ricostruzione di Messina o del Belice, ad esempio.

Mai nessuno che ci vuole prendere per il culo promettendoci il porto di Augusta o il più importante hub del Mediterraneo!

Invece eccoli buttarsi sul ponte. Sugli inceneritori. Sulle centrali nucleari. Rischiando, prima di una elezione, di perdere importanti consensi. Anzi, la “mitica” opera del ponte ricompare puntualmente pochi mesi prima di ogni elezione, per poi sparire dalle pagine dei giornali il giorno dopo il conteggio dei voti.

Quando Berlusconi dice che i Siciliani non sono italiani al 100% senza il ponte, credete che non lo sappia di dire qualcosa che nel breve termine potrebbe costare dei voti?

Lo sa, lo sa benissimo. Ma evidentemente in quel momento non sta facendo campagna per il nostro voto. Lui sta parlando a qualcun altro.

In ogni caso, questo potrebbe non significare niente. Un'opera anche se controversa potrebbe essere auspicabile. Un'opera voluta da poteri che non ci piacciono tanto, potrebbe comunque essere vantaggiosa per il territorio. Ma allora come fare a distinguere?

E proprio qui sta la stranezza principale. Perchè del ponte o degli inceneritori o delle centrali si dice che ci siano dietro gli interessi dell'Impregilo e di altre imprese del nord. Ma questo non basta a giustificare tanta ostinazione.

Si dice che costruire un'opera ingegneristica come il ponte fungerebbe da vetrina per il “made in Italy” (o meglio, per il “made in North Italy”...). Ma è vero? Realizzare il principale porto del Mediterraneo ad Augusta sarebbe sicuramente una vetrina altrettanto importante. Lo stesso nel caso di un hub aeroportuale intercontinentale che funzioni realmente: la progettazione e realizzazione di Malpensa ha portato solo risatine di compassione alle aziende che lo hanno realizzato.

Se le aziende del nord hanno bisogno di lavorare, si faccia realizzare loro la connessione veloce Messina-Catania-Palermo. Invece, malgrado l'acqua alla gola, nessuno si sogna di salvarle con un'opera del genere, per la quale ci sarebbero fondi europei, ragionali e privati.

Il punto è che queste opere servono veramente allo sviluppo della Sicilia. E quindi non vanno realizzate. Né in Sicilia né tanto meno nel Sud Italia.

Invece, malgrado il nostro territorio produca più energia di quella necessaria, si vuole costruire una centrale nucleare tra Ragusa e Palma di Montechiaro, si vogliono realizzare inceneritori che da soli brucerebbero più immondizia (indifferenziata) di tutti quelli costruiti sinora in Italia messi insieme.

E come insistono per queste opere! Sembra quasi che l'energia serva a loro o che ci debbano bruciare la loro di immondizia. Sembra...

Volete che per il ponte il discorso non sia diverso? Lasciando da parte la questione ambientale, se il ponte portasse veramente dei vantaggi alla Sicilia ed al resto del Sud Italia, nessuno si sbraccerebbe per iniziare i lavori. Con il ponte credono di continuare a costringerci a passare da loro prima di arrivare nel resto del mondo. Credono di poterci imporre il pizzo ancora una volta.

Siamo a questo paradosso: si preferisce fare una figura barbina iniziando i lavori per un'opera, quella del ponte, che non si sa neanche se si possa realizzare, tanto per tirare la caretta per qualche altro anno, piuttosto che rilanciare le stesse aziende padane in grande stile con opere di alto profilo politico ed ingegneristico che hanno però il difetto di essere utili anche ai terroni.

Ecco un buon modo per distinguere opere a noi vantaggiose da quelle decisamente dannose: se trovano consenso trasversale in tutto lo stivaletto, se vedono favorevoli i politici romani ed il miope sistema produttivo padano, appartengono sicuramente alle seconde. Appartengono sicuramente al trittico terrorista composto da inceneritori, reattori nucleari e ponte.

Nota finale: in verità un politico di livello nazionale che abbia proposto qualcosa di realmente importante per lo sviluppo del sud c'è stato, ed anche di recente. Si tratta di Massimo D'Alema, che ha portato avanti la battaglia per l'alta velocità tra Bari e Napoli, infrastruttura importante per il Sud Italia almeno quanto la Augusta-Termini Imerese lo è per la Sicilia. La sua battaglia è anche stata sul punto di avere successo. Il governo Berlusconi ha pensato di stornare i fondi che avrebbero dovuto finanziare l'opera (Bari - Uil: "I numeri della crisi sono pesanti", Corriere del Sud 26 marzo 2009):

Inevitabile anche un accenno ai pesanti tagli che il Governo Centrale ha compiuto sui FAS, per la Puglia: “Fra le infrastrutture – ha spiegato Pugliese - sono rimaste solo la Leuca-Maglie ed il nodo di Bari. Tutti gli altri finanziamenti sono stati cancellati. Non ci sono le bonifiche delle aree di Brindisi e Taranto, non c’è l’edilizia ospedaliera, non c’è più l’alta velocità Bari-Napoli...

20 commenti:

zetan ha detto...

Scusa abate ma io continuo a chiamarla impregiro, perché è la più grande impresa pensata per prendere in giro, o per il culo, i troppo poco sudditi cittadini, che alla faccia delle riforme sui principi di sussidiarietà, debbono sottostare ai soprusi dei peggiori progettisti contemporanei di lager moderni. Uso questo estremo non in tono provocatorio ma, conscio che una centrale nucleare e/o un inceneritore, oltretutto gestiti e controllati costoro, avrebbero conseguenze sulle popolazioni devastanti non inferiori a quelle efferate compiute dei naz-fascisti. Dunque mi chiedo, quando si riporta, giustamente, che la Sicilia è al centro degli interessi dei depravati di turno, chi possa essere un credibile sostenitore degli interessi della collettività siciliana, quando queste, assurde, proposte passano sotto il silenzio assordante delle Istituzioni regionali. Capisco che il nostro Presidente, per il momento, è troppo impegnato a trovare consensi, per il superamento della soglia del 4%, del resto Storace garantisce di più in questo senso di una battaglia contro i sostenitori dei mostri. Pleonastica la condivisione sulla finalità ultima di questi progetti, volti a ridurre le potenzialità della nostra terra, fino alla miseria più nera. E allora io mi chiedo, visto che sono pronto a metterci del mio nelle battaglie che si dovrebbero cominciare a fare; come pensano di esercitare i partiti indipendentisti veri, se le intendono esercitare, le dovute pressioni nei confronti di Lombardo, visto che l’hanno ritenuto alleato giustamente, tanto da cominciare ad assumere atteggiamenti diversi nei confronti del pecoraio, nel inaugurare una contrapposizione anche dialetticamente sulle affermazioni di si fatta specie; come si programma una resistenza, lotta o contrasto, qualora il pecoraio intenda attuare le proprie attenzioni depravate, volte a devastare la nostra terra.
Io non credo che la timidezza del nostro presidente accrescerà i consensi in Sicilia, i siciliani hanno votato il pecoraio anche perché ne apprezzano la figura forte e decisionista, tale almeno in apparenza. Considerato però che soffre le critiche, come una femminuccia, e tiene molto in conto l’immagine, quando dice certe cazzate, adesso tocca alla Sicilia, una figura forte, di contrapposizione in talune occasioni, rischierebbe di accrescere il proprio consenso dissentendo, dicendo magari sono io il garante sono io il presidente, con lo scopo di ribaltarne l’effetto, sono delle occasioni perse, ed infatti zitto zitto, si fa solo relegare in un angolo, accettando l’accordo con Storace. L’MPA a mio avviso avrebbe potuto attrarre maggiori consensi da un elettorato tradizionalmente di “sinistra” visto che i consensi attuali li ha erosi altrove e, oltre tale soglia non credo che vi sia molto margine in quella compagine elettorale. Difatti è il pecoraio lo sponsor dell’accordo dell’MPA con Storace, chissà perché, se non per mantenere sotto controllo ed entro i limiti di sicurezza, i confini di questo movimento, che intende gestire esclusivamente a proprio vantaggio, consapevole oltretutto che è una forza eterogenea e a volte indigesta un po come la sua. Quando si ama a volte si ingoiano anche dei rospi, quando si ama la propria terra pure ma, si deve avere la visione per uscire da questo stato di sudditanza altrimenti è solo masochismo. In questa fase visto il ripristino delle frontiere che si stanno ricomponendo a nostro svantaggio, non riesco proprio a vedere dove attingere linfa che ci consenta di uscire almeno in prospettiva da questa vomitevole condizione. Spero che tu presto abbia delle nuove.

Peppinnappa ha detto...

http://www.keplero.org/
Ovviamente la risposta è semplice: i soldi, il business. Venendo alla Sicilia, il suo saccheggio è il business, i siciliani sono solo delle cose, per giunta non amate, qualche siciliano, e questa è la parte più squallida, questo giochetto lo sa e ci si fa gli affari propri. Sto seguendo Lombardo, ma ancora la devo vedere tutta. Capisco la sua assoluta "necessità di voti", ma ad un certo punto i nodi vengono al pettine. Mi son convinto che Lombardo si è messo in testa di voler passare alla storia; alla storia ci passerà sicuro, bisogna vedere come. Come colui che ha riscattato, o comunque ha tentato di farlo, la Sicilia, oppure come quello che, per usare un'espressione di Zetan, l'ha condotta infine alla miseria più nera? Quanto a me,che con qualcun altro seguo le sottili congetture e le passioni dell'abate Vella, mi sento talvolta un don Chisciotte. Forse deve ancora venire la notte più nera, quella in cui i siciliani saranno costretti per necessità a risvegliarsi.

Abate Vella ha detto...

Zetan,

su Impregilo la vedo come te...

Riguardo a Lombardo, non ha certo la forza di mettersi contro questi poteri, infatti il nuovo bando per i rigassificatori, stando a quello che si legge, è una porcata e continua a dire di volere il ponte.

Il punto è che l'unica salvezza di Lombardo sono i Siciliani, in quanto se perde il loro appoggio è finito, visto che a Roma vogliono la sua pelle, una resa totale incondizionata, come dice chiaramente Parlagreco in questo articolo che mi sembra centri la situazione:

http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/49477/governo-sincagli-bassi-fondali-alleati-avversari-lombardo-offrono-cima-governatore-accetta-prendono-timone.htm

Si deve quindi fare pressione su di lui da ogni lato e non fargli credere che i voti siano garantiti (di garantiti ha solo quelli che provengono dalla clientela, e non può certo sopravvivere solo con quelli...).

Gli indipendentisti ila loro pressione la mettono, ma in fondo deve essere ogni singolo siciliano a fare la sua parte, anche fosse solo parlarne con i propri parenti.

Altri mezzi non ne abbiamo: se riusciremo a comportarci da Popolo, come abbiamo sempre fatto potremo vincere (gli amici li abbiamo...) altrimenti...

Il discorso non è vacuo: parlare, partecipare, scrivere sono passi piccoli ma importanti. Oggi molti stanno uscendo la testa dal guscio, qualche giornalista si permette di proporre l'applicazione dello statuto, altri invocano una banca siciliana in modo chiaro e preciso.

La base c'è, secondo me. Solo che ancora non si è raggiunta quella massa critica che renda il processo irreversibile. Ci vorrà ancora un pò di tempo.

Peppinnappa,

i nodi stanno venendo al pettine, credo... gli scontri nella maggioranza sono sempre più violenti.

La situazione potrebbe precipitare presto.

Cosa farà Lombardo per passare alla storia?

Anche io come te seguo attentamente...

Anonimo ha detto...

Certo, costruire centrali nucleari, inceneritori e rigassificatori in Sicilia e nel sud Italia potrà essere più utile alla causa Tosco-pagana, o pardon, padana; ma anche un bel terremotino non sarebbe male a deprimere un territorio e domare una popolazione mai completamente doma, generando addirittura un bisogno di aiuto e una dipendenza; producendo molto lavoro e molto business per le imprese del nord, senza dover necessariamente far passare questa o quella opera attraverso lunghi e noiosi iter burocratici.
Si, sembra proprio possibile generare artificialmente disastri naturali, lo dicono pazzi e assurdi complottisti, ed anche un generale in pensione, Fabio Mini quando dichiara: "Nessuno crede più che un terremoto, un’inondazione, uno tsunami o un uragano siano soltanto fenomeni naturali ".
Se tutto ciò sia vero mi viene la pelle d’oca a pensare a ciò che è stato scritto e detto rispetto alla alle aree a rischio sismico:

 Il presidente della Commissione Grandi Rischi, Zamberletti: "In caso di sisma la Sicilia orientale rischia 50 mila morti"
 Il dossier di Barberi pubblicato da ILSOLE24ORE.COM aveva previsto tutto. "C'era un dossier dell'allora capo della protezione civile, Franco Barberi, che dieci anni fa aveva previsto tutto. Aveva, quel dossier, censito la vulnerabilità degli edifici pubblici strategici e speciali in zone a rischio. Una mole di informazioni enciclopedica: 42.106 schede su altrettanti edifici. Si parlava, nel dossier, della Campania, della Basilicata, della Calabria, del Molise, della Puglia e della Sicilia. E naturalmente dell'Abruzzo

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/04/in-attesa-di-scrivere-un-articolo-sulle.html
http://www.youtube.com/watch?v=SAxTRXQc4nw

Speriamo si tratti solo di pazzi visionari e che il generale sia diventato arteriosclerotico.
(Parola digitata LETAN)

Saluti, Brigante

Peppinnappa ha detto...

Abate, io credo che Lombardo voglia passare alla storia in senso buono, nessuno si è mai proposto di passarci in senso cattivo, ma poi le cose vanno come vanno.Io la mia piccolissima parte la sto facendo, ma non vorrei trovarmi nei suoi panni e credo pure che un margine di manovra a Lombardo bisogna pur concederglielo e questo non possono che farlo proprio i sicilianisti. Io comincio a dubitare invece del "popolo" siciliano, che continua a sentirsi onorato di "farsi fare italiano" da Berlusconi. Le intimidazioni ricevute da Lombardo, proprio a casa sua, sono un fatto gravissimo, vediamo se i media nazionali gli daranno l'amplificazione che danno per fatti del genere a qualunque "scalzacane" capitino: se no egli è veramente solo. Ciò che stupisce è la completa ottusità del c.d. centrosinistra che potrebbe assumere in questa battaglia in corso un ruolo veramene strategico. Staremo a vedere e...facciamoci gli auguri! Il tanto rivoluzionario Santoro, per esempio, che si è tanto divertito a "sputtanare" ripetutamente Cuffàro, perchè non si occupa anche ora di ciò che sta accadendo in Sicilia?

Nebros ha detto...

la P2 creava pure i terremoti?
ma non vi sembra di essere andati un po oltre con gli sproloqui?
non vi è venuto in mente che forse i terremoti della P2 erano "terremoti politici"????

Abate Vella ha detto...

No, la P2 non può provocare i terremoti.

Ma tecnicamente è possibile farlo. Ne parleremo.

Riguardo al terremoto nella Sicilia orientale, è tutto vero: esso può accadere in qualunque momento. Ma è una previsione semplicemente da bestie. E' come dire che prima o poi ci sarà un terremoto disastroso in Giappone o in Iran. O un'eruzione sull'Etna che coprirà questo o quel paese.

Stanno facendo guerra psicologica. Da compatire.

rrusariu ha detto...

Diciamo che sulla parte nord dell'Etna verso Linguaglossa c'è una grossa faglia e che attualmente la crosta di sopra riesce ancora a proteggere gli abitati, giusto come 10000 anni fa. Non è una notizia inventata, ma detta da alcuni vulcanologi francesi circa 3 anni fa, non voglio mettere paura, ci conviviamo sopra.

Il famoso tsunami del dicembre del 2006, venne solo provocato da una bomba atomica posta nelle vicinanze di Bandar Acech, ricca provincia petrolifera a nord di Sumatra che reclamava l'indipendenza dal governo di Giakarta.

Dopo circa un mese si sono viste le immagini della città rasa al suolo dallo "tsunami" atomico. Dopo un mese !!!!!

Sotto il Gran Sasso ci sono i Laboratori di Fisica Nucleare, cosa è successo?
Nessuno si chiede niente?
Come mai non sono stati accettati l'invio di squadre di soccorritori dai paesi stranieri?
Occhi che non si potevano controllare, e apparecchiature che potevano rilevare qualcosa?

Stanno massacrando il nostro antico regno del Buon Ruggero, fino a quando?

Assà bbinirika a tutti!!!

Peppinnappa ha detto...

caro rrusariu, se è per questo anche gli incendi di Caronia sono rimasti e rimangono un mistero di cui non si è più parlato.

zetan ha detto...

Solo per non lasciare le cose in aria, Abate, il mio appoggio a Lombardo l’ho già detto che lo darò, chiaramente non solo il mio, penso che emerge anche da ciò che ho scritto; dovrò turarmi il naso per superare il fetore di alcuni personaggi, pazienza lo farò. Per il resto ritengo che le strategie per queste consultazioni, Lombardo li abbia solo subite, vedi trasmissione di La 7 otto e mezzo, con lui ospite. Poiché non gli hanno consentito di allargare il proprio raggio di azione, si può dire ciò senza destare sospetto alcuno, spero, si può rilevare anche che è questo un modo per tenerlo sotto scacco? Osservo ancora che è troppo evidente la strategia volta a mantenere la competizione all’interno degli schieramenti italioti, specie da noi. Così il pecoraio ha stabilito, si dovranno scornare tra di loro, all’interno del bacino elettorale di centro destra, senza mischiare le carte, punto. Questo fa comodo al PD quanto e ancor di più al PDL romano, poiché appare evidente che tra queste due forze gli accordi in tale direzione ci siano. Proviamo ad immaginare se oggi sia più facile aggregare consensi attorno all’MPA, specie nell’area di tradizione rossa, io credo di no. Lo crede forse anche il pecoraio, preoccupato che questa potrebbe divenire una forza che attragga trasversalmente, e possa crescere più di quanto lui ha stabilito, ritiene, forse, di non poterselo permettere di favorire la crescita di una forza paragonabile alla lega, al sud poi. Immaginate se questa volta in Sicilia, si fosse potuto parlare di voglia di riscatto dei siciliani, oltre gli steccati creati appositamente, per controllare le masse. Eppure per raggiungere la massa critica lo si dovrà fare. Rimango convinto, come lo sei tu, che il raggiungimento della massa critica sia fondamentale per raggiungere l’obiettivo, ma bisogna poter avere, quantomeno, l’opportunità di parlare a tutti e mi dispiace osservare che oggi così non è. Per questo rimango convinto che quell’accordo, favorirà prevalentemente il pecoraio, tanto che lo ha benedetto. Tuttavia mi auguro di sbagliare e anche, che abbia fatto bene i conti Lombardo e spero di cuore che il 6 giugno si potrà essere più forti. Il mio rimane solo uno sfogo e rimango convinto che ne condividi buona parte. Tralascio il ponte gli inceneritori e i terremoti, anche se sono argomenti persino più seri e importanti.

nebros ha detto...

fin quando lombardo non la smetterà con il ponte e con gli inceneritori, il mio voto non lo vedrà..

Abate Vella ha detto...

zetan, nebros

Il problema del voto non e' facile: se tutti i siciliani votassero Lombardo ora, lui cosa ci farebbe con questi voti?

Bisogna che qualcuno continui a mettere pressione dicendo, come fa Nebros, ''se non fai cosi' il voto non te lo do''. Dall'altro lato

Abate Vella ha detto...

in questo momento non appoggiare l'mpa potrebbe essere fatale per Lombardo, che ci piaccia o no, l'unico politico di livello che abbiamo in posizione tale da poter combinare qualcosa.... Per me la decisione non e' semplice!

nebros ha detto...

si abate, ho ripetuto più volte che saebbe da appoggiare, però lombardo dice una cosa giusta e tre sbagliate e perdipiù in quella cosa giusta che dice non sempre la mette in pratica.

se noi tutti appoggiamo lombardo, ciò lo autorizzerebbe alla costruzione degli inceneritori edel ponte, ed allora che avremmo fatto? ci saremmo dati la zappa sui piedi.
tra l'altro mi è stato riferito che a niscemi, nonostante il no di lombardo, gli americani stanno lavorando...

purtroppo lombardo dimostra di non essere affidabile.
mannaggia a lui!

zetan ha detto...

E però bisogna anche decidersi, capisco che tali decisioni non devono necessariamente essere pubblicate, però l’ondivago non mi ha mai rappresentato, anzi mi fa anche un po incazzare. Sono d’accordo con Nebros, che se dovesse reiterare su argomenti importantissimi, volontà degenerate,
be allora lo mando a cacare anch’io. Per queste consultazioni mi affido ad proverbio nostro che finisce ca u campari e siémpri per dirlo alla palermitana. Dunque c’è poco da scherzare, non appartengo certo alla fascia della sua clientela ne a quella di altri.

Abate Vella ha detto...

Zetan,

io credo che da qui alle elezioni potrebbero succedere tante di quelle cose...

Per questo per me é difficile dare ora il mio parere.

Comunque, se si dovesse delineare la totale rottura tra Lombardo e Berlsconi, il voto a Lombardo lo potrei dare. Altrimenti mi sento piú vicino a quello che ha detto Nebros.

Gli schieramenti oramai non sono piú destra/sinistra. Sono nord/sud. Tutti sono schierati cosí, anche se si mantiene la finzione dei partiti classici.

Ad esempio, Alfano é con il nord, mentre Buffardeci, dello stesso partito, é con il sud.

A sinistra i pugliesi (Vendola, D'Alema, e quindi la Finocchairo) dovrebbero schierarsi a sud, mentre la Borsellino é schierata con il nord (e puó anche essere che non abbia capito niente...).

Anche i giornalisti: l'innominato é passato con il sud, mentre Parlagreco sta con il nord.

La sinistra nazionale "nordista" é chiaramente in piena sintonia con Berlusconi.

Peppinnappa,

da Caronia gli incendi si sono poi diffusi in tutta la Sicilia, prevalentemente tra Palermo e Trapani e nel siracusano. Poi le cose si sono calmate, ma vedremo la prossima estate.

IN Australia il governo si era avvicinato troppo alla Cina, e l'Entitá ha contrattaccato: ci sono stati incendi devastanti con morti e danni enormi. Il primo ministro ha parlato di atti terroristici. Murdoch allora ha preso la palla balzo ed ha detto tramite un suo giornale che dietro gli incendi c'era Al Qaeda. Chi segue Blondet saprá che si dice in giro che Al Qaeda = USA.

zetan ha detto...

Le motivazioni addotte, le ritengo condivisibili ed in linea con le mie, dunque piena convergenza. Per quanto attiene alla valutazione sull’MPA adesso ho più chiara la vostra posizione, anch’essa pienamente condivisa. Ritengo che questo tipo di scambio sia molto utile e non solo a noi.

Peppinnappa ha detto...

Non per attizzare ancora il fuoco, ma megghiu d'accussì no putissiru chiamari
http://www.irispress.it/Iris/page.asp?VisImg=S&Art=33620&Cat=1&I=null&IdTipo=0&TitoloBlocco=Italia&Codi_Cate_Arti=18

Peppinnappa ha detto...

abate, scusami se rompo, ma sulla questione ponte Lombardo comincia a sembrarmi un po' meno caldo, più ambiguo. Questa è una questione che lo divide non solo dalla maggioranza, credo, dei siciliani, ma certamente da tutte le altre regioni del Sud. Vedi le polemiche, che cominciano a nascere per gli sperperi di denaro in un Paese devastato dai disastri, non solo l'Abruzzo protesta, ma anche la Calabria, ora anche le istituzioni del foggiano le cui infrastrutture sono state messe in ginoccho dalla pioggia ed ove ci sono comuni isolati. Cosa ne pensi?
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=830355

Abate Vella ha detto...

Peppinnappa,

per me a Lombardo del ponte in sé non frega niente.

A lui interessano i voti e gli appoggi di certi poteri. Fino a quando ne avrá bisogno. Se potrá liberarsene (il che significa che i voti che gli interesseranno saranno di quelli contrari al ponte) lui "cambia idea"...

Per questo bisogna mantenere la pressione.

Comunque lui qualche segnale di questo lo ha giá dato: ad esempio con la storia della scelta a consulente di quel tipo che ha sputtanato le ferrovie. Quello vuol dire "state attenti o faccio saltare il ponte".

Sono le minacce politiche che si scambiano tra di loro. Anche il modo in cui si é riferito alla pretesa antisismicitá del ponte "mi hanno assicurato che il ponte é antisismico": lui non ha detto "é antisismico", ma "me lo hanno assicurato". Domani potrebbe controllare lui e scoprire che non é cosí...

Sono messaggi obligui, per me indirizzati a Berlusconi.

Siamo sempre li: se indipendentisti e sicilianisti vari fossero uniti ed organizzati, ora potevano incalzare Lombardo in modo veramente incisivo. Questo é un buon momento per farlo, prima di una tornata elettorale cosí importante.