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sabato, gennaio 17, 2009

Pomodoro marcio

La fertilità dei terreni siciliani è nota a tutti. In queste contrade baciate dal sole ed asperse di cenere vulcanica la natura è generosa, e la sapiente mano del contadino ha saputo aggiungere del suo, creando varietà autoctone di ogni frutto o ortaggio conosciuto. In Sicilia si fa manipolazione genetica da millenni e con risultati molto più soddisfacenti di quelli ottenuti dalle multinazionali anglosassoni. Bisogna ammetterlo però: ogni tanto qualcuna di queste “manipolazioni” non porta i frutti sperati.

Una di queste creature mal riuscite è in mostra in questi giorni a Milano, dove fino al 22 marzo sarà possibile ammirare le “Grandi Opere 1972-2008” dell'artista oriundo siciliano Arnaldo Pomodoro.

L'interessante (?) notizia viene quaggiù diffusa da Claudio Alessandri attraverso le pagine di SiciliaInformazioni (“Pomodoro, in mostra le sue grandi opere 1972 - 2008: l'affaire del portale bronzeo del Duomo di Cefalù” del 9 gennaio) senza risparmiare invettive contro gli ingrati conterranei di cotanto artista.

Motivo della “raggia” (trad. italiano: rabbia), proprio quel portale indicato nel titolo. Nel 1997 l'allora Presidente della Provincia Regionale di Palermo, Pietro Puccio, ha deciso “l’affidamento allo stesso di un portone bronzeo da collocare a chiusura del portale del Duomo di Cefalù, fino a quel momento costituito da un portone ligneo risalente al XVIII sec. in pessime condizioni di conservazione e privo di qualsiasi pregio artistico [sic!].” Solo che ancora oggi quell'arido portone ligneo del 1700 rimane al suo posto. Nessuno in Sicilia sembra volere veramente collocare quell'opera all'ingresso della Sacra Dimora dei resti mortali dei gloriosi eroi normanni.

A noi che di arte siamo digiuni sinceramente quella porta (foto a lato) fa ribrezzo. Ma Monsignor Valenziano, il Vescovo che presiede l'Opera del Duomo, è uomo di mondo, per cui crediamo che Sua Eccellenza se non si è ancora pronunciato apertamente debba aver visto qualcosa di poco chiaro nell'opera. In particolare, lo strano disegno collocato sul portone sembra idealmente riallacciarsi ad un discorso spirituale diverso da quello previsto:



E se la cosa a qualcuno sembra casuale, andando sul sito del pelato artista (www.arnaldopomodoro.it) si nota come questa strana piramide con l'occhio sovrapposto di muratoria memoria sia (insieme ad altri di matrice simile) un motivo ricorrente della sua produzione.

Il sito è seminato delle sue opere: troviamo la gigantesca piramide-obelisco denominata “Punta d'Oro” per la laica Turchia dei generali (non realizzata). Poi la “Piramide della mente” descritta come “una grande costruzione piramidale, di cui rimangono visibili solo frammenti della base a sorreggere una lucente cattedrale fatta di raggi di luce, allo stesso tempo mentali e spaziali” e destinata alla californiana Silicon Valley (non realizzata). E così via attraverso sfere tutto-vedenti e pitagoriche spirali, sino ad arrivare al monumentale “In memoria di Giovanni Falcone” (foto a lato), così descritto:

"Per ricordare Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta, Pomodoro ha pensato ad una gigantesca freccia che si spezza penetrando sotto l’autostrada Palermo-Trapani nel luogo dell’attentato, Capaci, per uscire dal lato opposto, come se una mano gigantesca l’avesse conficcata nel suolo spaccandone l’esile superficie, per poi piegarla verso l’alto sotto l’impatto di una forza tremenda. Il progetto, che prevedeva anche una sala memoriale sotterranea a pianta circolare [l'occhio, ndr], è rimasto sospeso nella fase iniziale e non ha avuto seguito."

Sarà. Ma a noi quella freccia senza base per l'inserimento dell'asta di legno ricorda sempre la stessa salsa: una piramide che messa lì, in agguato ad aspettare il passaggio dell'eroe pronta a scattare per travolgerlo, ci procura un certo disagio.

Ritornando alla questione della porta, anche il critico d'arte in odor di zolfo Vittorio Sgarbi si è messo nel mezzo come un cetriolo ed apparentemente disattendendo le nostre aspettative si è dichiarato contrario al piantare quei cardini nelle sacre pareti della “fabbrica”. Ecco come Alessandri descrive la cosa:

“guardandosi bene di affrontare la validità dell’opera dello scultore romagnolo, oppose una obiezione che evidenziava il suo grande acume artistico cioè, quell’opera importantissima avrebbe potuto trasformare il resto della “Fabbrica” in semplice cornice all’opera di Pomodoro”

Sgarbi non si è espresso sul valore artistico dell'opera, ma si esprime in modo sin troppo chiaro sul suo valore spirituale: “avrebbe potuto trasformare il resto della “Fabbrica” in semplice cornice all’opera di Pomodoro”. Quasi quasi si ci inginocchierebbe di fronte a quel “capolavoro”. Ma Sgarbi sa quanto sono sottili i Siciliani, e quell'opera è troppo sfacciata per i sudditi dei Normanni.

Dal sito del bucolico artista inoltre si apprende benissimo come non siano solo i presunti conterranei a rifiutare la realizzazione di certi progetti altamente spirituali. Addirittura la sua Porta d'Europa (a lato) era destinata ad una piazza di Bruxelles:

Questa porta è stata progettata per la piazza Montgomery a Bruxelles per celebrare i mille anni della fondazione della storica capitale belga ed ha un valore rappresentativo delle relazioni fra le nazioni europee; ma non è stata poi realizzata.

La foto offre la prospettiva vista dalla strada che vi sarebbe dovuta passare in mezzo, ed è evidente come l'ideale circolarità del movimento delle ante sulla rotaia (I due elementi della porta, articolati fronte e retro, sono disposti in modo da potersi muovere su una rotaia circolare) avrebbe creato la solita piramide troncata con l'occhio posto in cima. Come mai persino la Comunità Massonica Europea ha rifiutato un'opera così sublime? Si deve riconoscere che in quella cucuzza (trad. italiano: zucca) c'è del genio.

Il problema del Pomodoro è che le sue opere sono troppo esplicite, precorrono troppo i tempi. Pomodoro corre troppo. Lui è già maturo. Ma il popolo non è ancora abbastanza bue per tale solare rivelazione. Ed i Siciliani sono troppo sottili e taglienti per accettare in “dono” una porta da adorare come un idolo: alla prima occasione gliela sbatterebbero in faccia. La riprova si è avuta in un febbraio di fine millennio.

Quello zozzone dell'ex sindaco di Catania (no, non mi riferisco al “brasiliano”, così soprannominato per via di alcune sue debolezze tropicali, ma a quello precedente, Enzo Bianco) pensò bene di fare un regalo alla città in occasione della festa della Santa Padrona della città, S. Agata, nel 1999.

Egli fece realizzare al Pomodoro un immenso cero (simbolo della devozione dei catanesi a S. Agata) da collocare in una piazza cittadina che una volta acceso si sarebbe dovuto consumare durante l'arco dei giorni finali culmine delle celebrazioni, sino a spegnersi da solo l'ultimo giorno mentre il fercolo rientrava in cattedrale.

La Santa ci ha fatto il miracolo? Forse no, ma per lo meno avrà suggerito a qualcuno cosa fare per evitare che scendendo dalla montagna i devoti trovassero i catanesi adoranti un vitello d'oro (o meglio, di cera). Il giorno dell'accensione erano tutti presenti, dallo zozzone al transgenico artista. Ma niente catalizzò l'attenzione di tutti più delle attonite ed impaurite espressioni dei due mentre osservavano il cero sciogliersi nel giro di pochi minuti (circa 30) invece che nei previsti 3 giorni.

L'episodio fu ripreso persino da Striscia la Notizia, e poi condito da una voce rivelatrice diffusasi a Catania secondo la quale Bianco era stato preso per i fondelli da qualcuno che aveva fatto la cresta sulla qualità della cera. Sarà. Per fortuna la storia di quest'isola ci ha insegnato quanto velocemente certi “idoli” si consumano. E che cosa resta di loro.

Potremmo chiederci cosa resterà un domani di questo Pomodoro, allora. Il suo capolavoro dovrà conservarselo in scatola? La verità è che noi qui puntiamo ancora sull'agricoltura biologica. Di falsi profeti in patria ce ne sono già abbastanza in giro. La porta per ora può restare a marcire alla mostra di Milano.



Cero? Ma quale cero e cero: quello è un obelisco pagano, zozzoni!

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro abate vella,

nei tuoi post parli in modo vago di un' "entità" che governerebbe occultamente l'occidente.

Potresti parlarne in modo più dettagliato?

Si tratta secondo te del servizio segreto vaticano, detto appunto nell'ambiente dei servizi segreti "L'entità"

o si tratta di una delle cinque entità di cui parla Vincenzo Calcara?

O si tratta ancora di quell' "idea del male" che sempre secondo Calcara avrebbe partorito le altre entità?

o è il vertice della massoneria rosacrociana di cui parla Paolo Franceschetti?

o altro ancora?

Su che cosa si basa la tua convinzione? Libri, siti internet... O sono solo deduzioni?

Ti prego di esporre più in dettaglio il tuo pensiero

Saluti
Maxhki

Anonimo ha detto...

ma secondo questo principio, allora, anche piazza s. pietro nel vaticano...

Abate Vella ha detto...

Rispondo prima a Nebros.

A Piazza S. Pietro ritroviamo esattamente la stessa simbologia che si vede realizzata nel video in una piazza di Librino.

Abbiamo il culto del sole e della luna ed allo stesso tempo il principio maschile e femminile.

Proprio la conformazione di P.zza S. Pietro è una delle cose a cui le varie sette cristiane americane puntano per dire che il male si nasconde in realtà nel Vaticano.

In tutto questo però bisogna stare molto attenti. Ricordiamoci che il cristianesimo ha inglobato parecchi riti pre-cristiani re-interpretandoli. Ma non è che se molte feste siciliane vedono come protagonista un santo su di una vara che ricorda molto il culto di Iside, automaticamente vuol dire che i devoti stanno in realtà adorando Iside.

Quello che si deve stabilire è la volontà di chi quella piazza ha progettato, perchè i simboli possono avere significato diverso a seconda di chi li usa e di come li usa. E sulla storia di Piazza S.Pietro io non so abbastanza per poterne parlare.

Ammetto che è già da qualche tempo che mi interrogo su questa cosa... ma non ho ancora trovato elementi per formarmi una opinione in proposito.

Abate Vella ha detto...

X Maxhki:

escludendo i servizi segreti vaticani che in realtà lottano contro l'entità (il Vaticano secondo me è fortemente infiltrato, ma non è asservito all'entità - non avevo fatto caso alla coincidenza con il nome dei servizi segreti) tutte le altre cose elencate da te sono parte dell'Entità.

Il nome mi è piaciuto perchè lo ha usato Piero Grasso e mi sembra significativo.

Nello specifico, Calcara riferiva cose sentite da altri, ed il poco spessore culurale non gli ha permesso di precisare meglio o di trarre conclusioni, ma le sue indicazioni collimano in modo impressionante con quello che dice Franceschetti e con quello che mi sembra di dedurre dai fatti recenti riguardanti la mafia.

L'Entità è il vertice della piramide, e per me non la si può chiamare "massoneria", anche se è appena poco più in alto.

L'Entità per come la vedo ha un obiettivo ben preciso: il ritorno alla religione naturale, o meglio pagana, il ritorno al paradiso terrestre (in senso figurato). L'entità è Lucifero in quanto crede nella presenza di una scintilla divina (luce) nell'uomo (uomo lucifero) che permetterebbe all'uomo di diventare appunto Dio tramite le conoscenze esoteriche (e qui ci colleghiamo ad esempio a Crowley)

Il paganesimo non è scomparso dopo la vittoria dei cristiani. Ha solo preso il posto che aveva prima quello. E' sceso cioè nelle catacombe. Ma ora vuole tornare in superfice.

Per me anche la base dei Rosacroce è comunque pagana.

rrusariu ha detto...

Secondo la mitologia sumera gli esseri umani sono stati creati con una particella divina.

L'Enki sumerico corrispondente all'egizio Atum-Ptah-Osiride mise il suo seme nella creazione umana e così crearono noi.

Ma al fratello di Enki, Enlil non piacque ciò e da allora c'è questa eterna lotta.
Da una parte un Dio-Enki compassionevole che vuole proteggere la creazione umana.
Dall'altra parte c'è un Dio-Enlil che considera gli esseri umani suoi "robot" e da cui chiede obbedienza.
Lo Jahvè che spesso incute timore ai patriarchi biblici e alle tribù israelitiche appartiene a questo Enlil, di cui un'altro appellativo è shatan, il separato.
Ricordiamoci che la trascrizione della Bibbia che conosciamo avviene successivamente al ritorno dall'esilio babilonese.
E quando Esdra vuole "purificare" e ricostruire il tempio fa la guerra alla tribù di Beniamino che era rimasta in loco e pertanto aveva ancora retaggio delle vecchie tradizioni religiose risalenti all'Esodo.
Ricordiamoci che i profeti dicono "che dall'Egitto ho chiamato mio figlio".
Il nostro caro buon Gesù ha studiato senz'altro in Egitto checchè ne dicano che fino a 30 anni abbia fatto il falegname, in ebraico antico il termine per dire falegname era "egiziano"(!?!?!?!).
Pertanto abbiamo una cultura religiosa permeata da un Dio vendicativo tipico dei seguaci di Enlil, coi suoi sacrifici umani e tutte altri sistemi volti a "terrorizzare" gli esseri umani.
Invece arriva Gesù, il Figlio di Dio, e dice che siamo tutti fratelli e sorelle e anche noi figli di Dio...

Purtroppo nella nostra psicologia e nel nostro subconscio continuamo a percepire una religiosità di contrasti.
Io dico che sono cristiano, e come diceva San Paolo, prendiamo ciò che c'è di buono nelle altre religioni. Non voglio essere panteista o sincretista.
Voglio dire che aver ereditato la cultura giudeo-cristiana ci ha porta ad imporre una cultura religiosa di stile "terrorista", se non fai ciò che dice la gerarchia sei fuori, sei dannato, vai all'inferno... e pertanto se vuoi salvarti devi fare come ti dicono i capi.
Chiaramente ho esposto il tutto in termini semplicistici.
Ma ricollegandomi al topic dell'Entità possiamo allora comprendere che tutto il lavorio di queste organizzazioni occulte sono rivolte ad incentivare li esseri umani di ritornare ad una sorta di neo-paganesimo.
Un neo-paganesimo finalizzato solamente ad alienarci dal fattore religioso, a ridurci a robot, a finire in pratica come animali, come veniamo considerati da Enlil.

Ma ricordiamoci che noi esseri umani co-partecipiamo alla creazione. Alcune mitologie legate ai culti religiosi della Sicilia antica avevano un contenuto affine al cristianesimo che conosciamo, come ebbe a dire una volta Fortunato Pasqualino che "la Sicilia era già cristiana prima di Cristo".

Assà bbinirika a tutti.

Ps. la Val Demone si chiama così perchè fino all'arrivo dei Normanni quella parte della Sicilia seguiva ancora gli antichi culti e non si era convertita al cristianesimo. Cioè fino al 1100 dopo Cristo!!!!

Anonimo ha detto...

scusa abate però non capisco il connubio paganesimo/malvagità; tu qui allora stai facendo un discorso prettamente religioso di difesa del cattolicesimo o sbaglio?

Anonimo ha detto...

grazie per aver chiarito il tuo pensiero

maxhki

Anonimo ha detto...

Suppongo che la “tribù di Beniamino” in questo “viaggio a ritroso” di Panvivniana memoria siano rappresentati dai Palestinesi, attualmente a difesa della piana di Gerusalemme.
Quello che mi sfugge è la tempistica, perché stanno per scadere i termini? Suppongo che siano le sacre scritture a stabilire una data. Ma se non si dovesse fare in tempo che succede? ammesso che qualcuno lo sappia, e poi c’è un piano B, chi lo sa. E poi il diluvio sanno già come effettuarlo? Oppure è un evento naturale che alcuni edotti (come i Maya) già sanno?
Scusate le troppe domande e la scarsa preparazione

Assà bbinirika a tutti.

Abate Vella ha detto...

Nebrós:

Ho sempre evitato l'argomento religioso nel blog almeno sino a quando non mi sono convinto che esso fosse centrale alla situazione politica globale e indissolubilmente connesso con la nostra situazione locale (Sicilia).

Siccome non mi nascondo dietro un dito, penso sia anche giusto dire che sono cristiano cattolico, anche se credo fermamente nella necessitá di una chiesa autocefala siciliana sul modello delle chiese ortodosse. La Sicilia aveva piú o meno proprio questo (legatio), ed il Vaticano pensa di essersi ripreso il tutto legalmente. In realtá si sbaglia di grosso e ne riparleremo dopo (e se) riusciremo a tornare liberi.

Nell'esporre la situazione cerco il piú possibile di basarmi sui fatti laciando fuori dal discorso la Fede, perché poi ognuno ha la propria coscienza e deciderá per sé. Ho detto cerco di farlo. Non so se sia poi possibile farlo.

Il discorso paganesimo/malvagitá innanzittutto é relativo alla propria posizione. Se sei pagano (o anche massone) la malvagitá neanche esiste (e giá questo la dice lunga sul motivo dei tanti orrori che caratterizzano l'era moderna).

Dall'altro lato, paganesimo = malvagitá non é un'equazione esclusivamente o prevalentamente cattolica. Come mostrano le cose dette anche da Rrusariu, questa equazione corrisponde ad una evoluzione del pensiero umano che ha interessato e sta interessando tutti i popoli e che oggi trova il punto piú alto nelle due fedi monoteiste principali, cristianesimo e islam (ognuno, tramite la propra fede poi potrá considerare l'una o l'altra come il punto piú alto).

L'Entitá, tramite la massoneria ed altri apparati, cerca di riportare indietro l'uomo a quando aveva la luce dentro. La visione della bibbia come profezia va letta in questa ottica di "ritorno verso il paradiso".

Questa situazione, a mio modo di vedere, non ci permette di rimanere neutrali. Il che non significa essere per il cattolicesimo o per il Vaticano solamente. Si tratta di voler decidere se continuare sulla strada intrapresa dall'uomo qualche millennio fa o se ritornare indietro.

Per quanto riguarda i Siciliani, la scelta é quasi obbligata poiché il "ritorno" significherebbe la perditá di qualunque identitá, di qualunque libertá.

Tutto questo é indipendente dal nostro credo religioso.

Una cosa deve essere chiara: in questo momento storico, schierarsi contro l'Entitá significa schierarsi con il Vaticano, con la Chiesa Ortodossa, con l'Islam e con molte altre "voci". Ed anche schierarsi con la Sicilia. Che deve chiedere qualcosa in cambio per l'appoggio che sta fornendo, per l'ennesima volta. Questo qualcosa é autonomia interna anche in materia religiosa.

Questa visione spiega perché oggi UNicredit (= opus dei) appoggia Lombardo e promuove eventi sull'indipendentismo Siciliano.

Abate Vella ha detto...

Anonimo,

quello dello scadere i termini é solo una supposizione con pochi puntelli. Ma ci potrebbe essere qualcosa di vero.

Il Panvini parla di questo 2012. Ebbene in realtá non dice niente di particolare: la rete é piena di questa data, basta digitarla. Specialmente in lingua inglese.

Il primo a predire questa data per la fine del mondo é stato Isaac Newton (?). Secondo questi geni la data proviene dal calendario Maya e segnerebbe l'inizio di una nuova era.

Se vuoi inventarti una nuova religione distruggendo cristianesimo e islam fai credere a questa massa di sdradicati che sono oramai gli occidentali che i maya avevano ragione.

Amplifica le disgrazie e le catastrofi (tanto oramai la veritá é quella che dicono i giornali) sgancia una bomba atomica sull'Iran e poi il 21 dic 2012 fai sbarcare gli alieni, nel senso di una qualche rivelazione.

Ecco come puoi fare iniziare una nuova era. E' solo un esempio di quello che potrebbero aver pensato.

Se non funziona quella data, ne tirano fuori un altro da qualche altro calendario. Prima o poi magari ci riescono.

rrusariu ha detto...

Anonimo
è quello che pensano di fare per continuarci a sfruttare e continuare a comandare loro.
L'Entità a mio parere in questa penisola pensano di manipolare ma al tempo stesso sono manipolati.
L'unica cosa che differenza un po' la Chiesa da qualche altra religione puo' essere la trasparenza su suoi capi religiosi.
Diciamo che una Chiesa Cattolica Siciliana, a mo' di patriarcato orientale, potrebbe lasciare venir fuori in miglior modo la nostra spiritualità. Al tempo di Ruggero II, la convivenza di vari culti nel regno non impedì alla monarchia di creare una certa coesione nazionale siciliana.
Al contrario, chi aderisce ad associazioni riservate od occulte che siano, tende inevitabilmente a condizionare tutti gli aderenti, ed invece di lasciare spazio a creatività e progresso per il beneficio di tutti lo porta a castrarsi, vedi la denuncia dell'Arcivescovo di Messina.

In Sicilia in questo momento non c'è spazio per agire dietro paraventi, se si vuole cambiare per far risorgere la ns. terra bisogna rimboccarsi le mani, bisogna scendere dai pulpiti e cominciare a raccattare "pietre" per costruire e non tirare il sasso e nascondersi...

Assà bbinirika a tutti!!!!

Anonimo ha detto...

mah, abate, a mio parere tra questa "entità" e la chesa non c'è nessuna differenza; sono solo due potere che si combattono.
io non sono cattolico, ma non sono nemmeno ateo; dico semplicemente:"chissà".
credo ognuno debba essere liber di credere in ciò che vuole, senza imporre a gli altri verità assolute.
cmq la religione anche in questa discussione và tenuta fuori, tranne chè per religione in realtà non intendiamo politica.

e se la data del 2012 abbia a che fare con l'esperimento del cern?


ps
vorrei dire a rrusariu che il culto dionisiaco si pratica ancora anche se mascherato, come sosteneva Nietzsche, e non morirà mai perchè è parte integrante dell'uomo.
http://www.geocities.com/psychohistory2001/OccidenteeOrientepartePrima.html


sui nebrodi ci sono ancora i dionisiaci; quelli che chiamano giudei, nella festa a S. Fratello, in realtà sono i rappresentanti del culto dionisiaco
http://www.youtube.com/watch?v=fEJerIYlU2A&feature=PlayList&p=BFDFA5141681BF4F&index=0&playnext=1

Abate Vella ha detto...

Nebrós,

se guardiamo la cosa dal punto di vista politico é come dici tu: vi sono due poteri che si combattono. L'obiettivo politico della Sicilia é quello di inserirsi in questa lotta e di ottenere la libertá.

In fondo durante il Vespro successe lo stesso. Le alleanze durante tutto il periodo della guerra mutavano in continuazione, ma i Siciliani non persero mai di vista il loro obiettivo ed alla fine ebbero quello che volevano.

In quel caso il papato si trovava sul fronte opposto rispetto al nostro (e fu sconfitto...). Oggi siamo sullo stesso fronte.

Per me la religione deve essere tenuta presente anche se guardiamo la cosa dal punto di vista strettamente politico perché ci sono le forze religiose in campo. E queste devono essere comprese per poter giocare la nostra parte.

Ho parlato di Opus Dei. All'Opus Dei della Sicilia non ne poteva fregare di meno, ma oggi siamo la loro ultima speranza. Se Lombardo é capace chiederá certe cose all'Opus Dei (e secondo me le ha giá chieste in materia bancaria, vedremo se riuscirá ad ottenerle...) e tutti e due i lati saranno soddisfatti

Dall'altra parte l'Entitá non ci ha mai offerto niente, mentre oggi che devono tenerci buoni, approvano senza problemi il piano di finanziamenti europei e tutto il resto.

Questa é la politica. Ma senza capire il lato religioso della lotta non possiamo decidere.

Infine , non credo che ci siano dubbi che la malapianta della massoneria debba essere estirpata perché é inconcepibile che vi siano politici o uomini d'affari che giurano fedeltá ad una societá occulta ed antepongono questa fedeltá a quella verso lo Stato.

Abate Vella ha detto...

Aggiungo ancora:

il senso del post "eresia di natale" é piú politico che religioso.

Ho cercato di evidenziare un lato della figura del Cristo che é stato tralasciato sin troppo: il suo messaggio politico, di strategia della resistenza e di come i Siciliani utilizzarono quella strategia per battere l'impero.

Presto ne riparleró ancora in occasione della festa di S. Agata.