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giovedì, luglio 31, 2008

The Economist vs. Il Consiglio

Che sorta di confronto potrebbe mai esserci tra un piccolo blog che blatera di fantasie sicilianiste ed una delle più potenti testate giornalistiche convenzionali del pianeta. Più che di un Davide contro Golia, dovremmo parlare di un granello di sabbia contro Golia.

Solo che quando il granello di sabbia va a finire in un occhio, il danno che è capace di infliggere va molto al di là delle sue insignificanti dimensioni. E visto che i granelli del deserto sono infiniti, risulta impossibile ripararsi da quella sabbia durante una tempesta. Prima o poi il granello arriverà a colpire l'occhio, fosse anche in cima alla piramide più alta. E farà male.

Ebbene, se l'Economist decide di attaccare Il Consiglio, vuol dire che la tempesta si sta sollevando.

Su queste pagine avevamo già indicato come strada da seguire quella di una rete di pagine intercomunicanti nelle cui maglie sempre più navigatori sarebbero capitati rimanendone invischiati. I siti dei partiti siciliani, i blog, i siti di controinformazione assieme sono quella tempesta, un onda concentrica che si propaga raggiungendone altre ed ingrossandosi sempre di più.

Per questo è importante evitare l'isolamento collegandosi ad altre realtà esterne alla Sicilia o persino all'Italia. Purtroppo una parte di questo processo non è pienamente compresa da tutti, è cioè il fatto che in rete la base per incrementare la visibilità generale sono proprio i link, così molti evitano di linkare siti a meno che non siano semplici fotocopie del proprio (impedendo così che più onde si sommino tra di loro) oppure lo fanno credendo di impedire a quello che credono come un avversario la visibilità, in questo modo danneggiando in primo luogo se stessi.

Come dicevamo il prestigioso settimanale britannico è ora andato all'attacco di queste piccole onde, avendo capito che la marea sta montando. Nell'articolo “The brave new world of e-hatred”, traducibile come “Il nuovo impavido mondo dell'odio elettronico” si cerca di screditare blog e siti di controinformazione con le solite stupide accuse di fascismo, terrorismo, razzismo:

“Quello che disturba molto è il modo in cui giovani e capaci navigatori stanno usando le meraviglie dell'elettronica per aizzare odio tra nazioni, razze, religioni. (...) Spesso questo zeloti lavorano per conto proprio”

Il giornalista cita poi i soliti casi estremi, come gli episodi di hackeraggio di stato contro sistemi di nazioni rivali, per collegarsi incredibilmente ai blog come questo:

“Uno sviluppo più tetro è l'abuso di blog, network sociali, mappe e siti per la condivisione di video che rendono più facile pubblicare materiale incendiario e formare gruppi di odio”

Ed ecco che arriviamo dritti a noi, al granello di sabbia che vola nell'occhio del gigante:

“La piccola taglia di queste comunità in rete non significa che non siano importanti. Il potere di un messaggio nazionalista può essere amplificato con blogs, mappe in rete ed sms”

L'ipocrisia dell'articolo si svela da sola poche righe più sotto:

“I partecipanti alle recenti marce anti-americane in Corea del Sud sono state mobilitate da petizioni online, forums e blogs”

Ecco il crimine di cui questi attivisti vengono accusati: l'aver organizzato una marcia per difendere i propri diritti contro l'imperatore americano. Ma non stiamo facendo proprio questo anche noi? Se invece si trattava di una stupida fiaccolata contro l'Iran, allora ben vengano le petizioni online.

“L'incredibile facilità di aggregazione (assemblare collegamenti a risorse esistenti, video ed articoli) è manna dal cielo. Prendiamo il caso di Anti-cnn.com, un sito preparato da un imprenditore cinese ventenne, che aggrega esempi di supposto pregiudizio dei media occidentali a favore del Tibet. Non appena ha chiesto materiale, più di 1000 persone hanno fornito esempi”

Come facciamo noi con le porcherie pubblicate da pezzi di carta straccia quali Il Corriere, Repubblica o La Sicilia. Quindi anche noi dovremmo ricadere in questa categoria: di proposito si usa un esempio controverso per portare il lettore dal proprio lato, ed all'occorrenza scambiare il nazionalismo cinese con quello siciliano, ad esempio.

E poi ovviamente c'è la storia. Poteva mancare quella?

“Una decennio fa uno zelota che cercava di provare qualche assurda proposizione doveva spendere giorni facendo ricerca in una libreria cercando oscuri testi di propaganda. Oggi, le versioni digitali di questi libri, anche quelle fuori stampa da decenni, sono accessibili in librerie online dedicate”

Una volta avevano gioco facile ad impedire la pubblicazione di certe cose. Oggi stanno freschi. E casualmente si cita l'esempio della negazione dell'olocausto. Ma chissà cosa avrebbero da dire dei massacri sabaudi oggi disponibili in rete nei dettagli per chiunque abbia un minimo di amore per la verità?

Paradossalmente nessun accenno che so... alle reti di siti e blog pedofili per esempio. Evidentemente per l'Economist la pedofilia e più accettabile di questo post. Perchè siamo noi il pericolo contro il quale stanno mettendo in guardia. Prepariamoci, l'occidente in pericolo si prepara ad attaccare. Un nuovo massacro degli innocenti ci attende.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Per il momento stanno mollando le reti e stanno facendo in modo che tutte le persone(tra cui tu) utilizzino i loro sistemi di blogging per creare spazi in cui divulgare le proprie rivendicazioni, quando la rete sarà piena la tireranno su.

Sarà il momento in cui verrà applicata la censura e tutti i blog sgraditi saranno chiusi o oscurati, nessuno si potrà opporre perchè tanto tutta l'informazione ormai passa per i blog.

Per questo credo sia importante registrare un dominio, ad esempio www.ilconsiglio.com(che punta a blogspot) in modo che se chiudono il blog è possibile farlo puntare su un altro host.

(io sto facendo così)

Anonimo ha detto...

Salve a tutti!
Mi sono andato a leggere l’articolo e mi sto facendo 4 risate, anche se c’è ben poco da ridere! C’è anche da considerare che se il nazionalismo viene sottilmente descritto come la bestia nera, pensate come può essere considerato l’indipendentismo! Ovviamente il nazionalismo anteriore alla globalizzazione che si è avuta dal 45’ in poi. Ma se qualcuno comincia a darti contro vuol dire che ti teme, e ciò significa che qualcosa si muove. Altra cosa che mi ha colpito molto è l’utilizzo del termine Zelota!!!! Che suona paro paro, con il termine terrorista. Tralasciando tutto l’aspetto antisemita, gli Zeloti erano gli integralisti estremi, quelli con cui non si poteva venire a patti, in altre parole quelli da sterminare, e diciamo che i romani ci hanno messo tutte le bune intenzioni ; e non solo!!
Avete visto il Tg di oggi? Hanno mandato un servizio sul sindaco siciliano ( n ricordo il comune ) che sta facendo togliere tutte le vie dedicate agli “eroi”dell’unita d’Italia, primo fra tutti Garibaldi.
Abate, ma hai ricevuto la mia mail o è stata cestinata in automatico come spam?
Ciao Mimmo

Anonimo ha detto...

L'Economist ha paura della potenza della Nazione Siciliana. Il nuovo Vespro Siciliano non risparmiera` i nemici secolari e traditori della Sicilia. La potenza Siciliana non e` limitata alla Sicila sola, ma si espande in italia e all'estero per includere i 30 milioni di altri Siciliani. La nazione millenaria Siciliana fa` paura!

Anonimo ha detto...

Abate Vella, prendo atto della saggezza che esprimi nella considerazione finale del tuo penultimo post (quello sugli ascari). Aspettiamo, fiduciosi, che Lombardo porti avanti le sue trattative con Bossi, che, ritengo, si risolvano tutte in una questione di soldi. Difatti credo che Bossi abbia inteso che è proprio la Sicilia il grimaldello che può scardinare l’attuale stallo italiano, ma al tempo stesso egli non ha calcolato che secondo le regole del federalismo fiscale e quelle dello Statuto siciliano, che altro non è che un patto federale, non è affatto detto che tutto il denaro che lui si aspettava di incamerare vada per l’intero a nord. Per quanto riguarda l’Economist credo che in America stia prendendo corpo il timore che una Sicilia autonoma, con il flirt in corso con la Russia possa dare a quest’ultima quella occasione di presenza nel Mediterraneo, che da sempre la Russia medesima agogna e che da sempre l’America fortemente teme, se è così ne vedremo delle belle. Infine vorrei dire, che da te stimolato, ho passato un po’ del mio tempo a leggere Blondet. Osservo che le sue puntate latu sensu “razziste” sono assai frequenti e persino pacchiane, direi, specie se si considera che, in ogni caso, il Blondet è persona intelligente. Blondet è un cattolico militante, allineato e coperto ed in questo momento la politica della Chiesa cattolica è certamente antifederale. Non vorrei che Blondet seminasse zizzania a bella posta per far fare la parte a “nordisti” e “sudisti” dei manzoniani polli di Renzo, secondo la vecchia, ma sempre valida regola del divide et impera. Stiamoci attenti, cadere in queste provocazioni sarebbe un errore. In ultimo un chiarimento: io capisco abbastanza di computer, ma non so nulla delle tecniche e dei protocolli internet, ora, in relazione a quanto tu paventi segnalare dei collegamenti, come certe volte facciamo un po’ tutti, è utile o dannoso?

Anonimo ha detto...

Fermare il web non sarà facile per nessuno, anche se è certo che ci proveranno con ogni mezzo. Nemmeno in Cina ci riescono del tutto. Il vento della storia è dalla nostra parte. Non intimidiamoci e soffiamo tutti più forte.

rrusariu ha detto...

KUANNU PUTEMU AVIRI APPARECCHI UNNI SI PARRA SICILIANU?

U BARCELONA FC, LA MEGGHIU SQUADRA D'EUROPA UNN'ACCHIANA NCAPU L'AEREU SIDDHU NUN PARRANU CATALANU

L'equipaggio non parla catalano, Fc Barcellona non sale sull'aereo
Il football club blau-grana ora perderà metà del prezzo già pagato. Sconcerto della compagnia Ltu (Air Berlin)

MADRID – L’equipaggio non parla catalano? Il Football club Barcellona cambia compagnia aerea. Più che un problema di reciproca comprensione è stato, probabilmente, uno scatto di orgoglio nazionalista a determinare il polemico provvedimento dei dirigenti della squadra che sarebbe dovuta decollare da Palma di Maiorca per Pisa, per proseguire poi verso Chicago e New York, con un volo LTU, del gruppo Air Berlin. Ma, verificato che l’equipaggio avrebbe fatto gli annunci in idiomi alieni, come l’inglese o lo spagnolo, che d’altronde molti giocatori stranieri del Barça comprendono anche meglio del catalano, la società ha annullato tutte le prenotazioni.


PENALE - Ci rimetterà il 50% del prezzo già pagato, ma volerà con la più familiare compagnia di charter Air Pullmantur, le cui hostess padroneggiano debitamente il catalan. Air Berlin ha reagito con sorpresa, affettando però spirito sportivo, al voltafaccia dell’importante cliente: «È già abbastanza complicato trovare personale che parli bene lo spagnolo», ha spiegato Alexandra Müller, portavoce della compagnia tedesca, lasciando intendere che in ogni caso non sono previste assunzioni anche di assistenti di volo brevettate in catalano. Neanche la squadra blu-granata, dunque, è riuscita a spuntare quel che aveva già provato a ottenere il governo delle Baleari: da Palma, destinazione di grande rilievo per Air Berlin, oltre che base spagnola del gruppo, si erano moltiplicate, in primavera, le insistenze perché gli annunci a bordo fossero fatti nella lingua ufficiale della Generalitat e dell’arcipelago. Molte polemiche, ma senza effetti pratici.

Abate Vella ha detto...

Scusate se non rispondo a tutti con precisione, sono in viaggio e spesso ho solo pochi minuti al giorno di connessione e devo anche lavorarci....

1) Mimmo, ho ricevuto la tua mail, la prossima settimana avró una connessione decente e ti rispondo ;)
L'Economist sta suonando l'allarme perché gruppetti come il nostro stanno avendo sin troppa visibilitá e liberta' di movimento con questi mezzi.
2) Per il comitato, penso che piú che chiudere i blog stiano pensando di usare una tecnica leggermente diversa: quella di fare pagare i contenuti. Cioé paghi per ogni sito a cui ti connetti, come si fa con la tv via satellite. TI danno un pacchetto con i siti carta straccia, e se ti vuoi collegare al COnsiglio o al Comitato delle Due Sicilie paghi. In teoria nessuna censura, ma in pratica...
Ci vorrá comunque del tempo per mettere la cosa in pratica.
Peró credo che dici bene riguardo alla registrazione del dominio...
3) Per Peppinnappa, certo, Blondet ha interesse ha propagandare la solita storia nord-sud. E ce la con Bossi perché sta servendo la libertá a noi su un piatto d'argento. Spero di avere il tempo di scrivere qualcosa su quello che sta facendo la lega.
Per quanto riguarda i link e tutto il resto, tutto quello che stiamo facendo é 'pericoloso', nel senso che siamo tutti schedati, non credere, e monitorano tutto quello che diciamo. Ma proprio per questo dobbiamo agire alla luce del sole, senza nascondere niente perché nessuno ci possa accusare di cospirare. Quindi bisogna linkare, linkare , linkare. Ed é inutile cercare di sfuggire alla schedatura. Non viene fatta solo su internet. Quindi, non facciamoci prendere dal panico e lottiamo.
4) Massimo dice bene, chi ci dice che se bloccano questo internet, non se ne faccia un altra, che so in Russia? Vedremo.
5) Rrusariu, grazie per la segnalazione!

rrusariu ha detto...

AMICI, ASSA' BBINIRICA!!!

UN PROBLEMA DI FARCI PAGARE I SITI CHE SI VOGLIAMO VISITARE LO POSSIAMO RISOLVERE IN QUALCHE MODO.
NATURALMENTE CE L'HO FAREMO NOI IL PROVIDER E NON AVREMO BISOGNO DELLA COMPAGNIA DEL TRONCHETTO DELL'INFELICITA', DEL PROVIDER BLA-BLA-BLA, DI TISCALI EX-SARDA E DI CHI ALTRO VUOLE INGRASSARE SULLE NOSTRE SPALLE.
IN CANADA CI STANNO PROVANDO SULLE SPALLE DELLA GENTE, SPERIAMO CHE I CANADESI REAGISCANO.
DAGLI STATI UNITI SAPPIAMO ORMAI SE ARRIVI LA TI SEQUESTRERANNO I LAP-TOP, I-POD, ED OGNI ALTRO DEVICE ELETTRONICO CHE POSSA SUPPORTARE IL TRASPORTO DEI DATI.
ANCHE SE FOSTI IL PIU' BIONDO TE LO FOTTONO LO STESSO. PERSONA AVVISATA MEZZA SALVATA.

Anonimo ha detto...

Consiglio di dare un'occhiata a questo link
http://it.youtube.com/watch?v=CnzMEA7QeqI

Anonimo ha detto...

Da leggere a tutti costi il riportato articolo di Blondet.

http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/26129/guerra-garibaldina-terzo-millennio-messaggi-deliranti-nuovo-esercito-francischiello-bene-prenderli-serio-questi-cecchini-della-storia.htm

Anonimo ha detto...

Aumenta la forza d'urto dei sicilianisti:

http://www.ducexius.altervista.org/

http://www.siciliacavalieri.altervista.org/

Anonimo ha detto...

A proposito di segnalazioni dal web.
Leggendo sul sito www.politicaonline.net al forum regionale sulla Sicilia (sono molto in basso questi forum regionali nella lunga lista di quel sito) ho notato una strana discussione sull'inno di Sicilia. Lì c'è un link a youtube dove c'è l'inno di Muratori con un video che fa "arrizzari 'i carni". Non sono bravo a individuare l'indirizzo del link ma consiglio all'abate di inserirlo nei suoi "consigli video". Io, per conto mio me lo sono scaricato.

Anonimo ha detto...

L'indirizzo è questo : http://www.youtube.com/watch?v=88dXkRCEacs:

Anonimo ha detto...

Per quel che vale è utile a sapersi anche questo:

http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=31614697

Lo strano è che il prof. Calzone è coordinatore tecnico-scientifico della stretto di Messina e che la notizia sia stata evidenziata addirittura sulla rassegna stampa del Governo...La conclusione più logica e diretta che se ne ricava è che in ogni caso va ricominciato tutto d'accapo, o sbaglio...Bho?

rrusariu ha detto...

Ammesso e concesso che si faccia il ponte, penso che il prog. Calzone abbia ragione nel senso che la struttura concepita attualmente non regge e ci sia intanto un impatto ambientale notevole, ma come al solito nel classico intrallazzo all'italiana si fara' di tutto, non per risparmiare, per arricchire i soliti noi e clientes collegati.

Io al momento onestamente non lo voglio il ponte, anche per un motivo politico. Ci trattano come da colonia di schiavi/consumatori
da sfruttare.
Cento anni fa ci distrussero nell'interessi di Inghilterra e Francia per il canale di Suez, e in 150 anni anno solo installato raffinerie e industria chimica. Abbiamo una chimica che non serve l'economia locale, si prosciugano i ns pozzi d'acqua, si avvelenano le nostre coste. Ci sono soli costi da noi. Salvo che poi i benefici e le imposte vengano versati altrove. Il nord produce, versa iva, etc....
Tutti luoghi comuni che mi schifiano.
Ingegnere l'unica cosa che dobbia ingegnarci e per ricostruire la ns. unita' nazionale siciliana, se poi la parte continentale del nostro Regno vorra' seguirci tanto meglio.
Almeno arrivare come la Catalunya e la Scozia e i Paesi Baschi.
Io sto lavorando per quello...