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giovedì, ottobre 26, 2006

Marginalità: una parola che dovrebbe scomparire dal nostro vocabolario.

Nemmeno il tempo di scrivere un post citando (indirettamente) la lungimiranza del presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello (vedi post precedente), che sullo stesso quotidiano di ieri (Sole 24 Ore) poco più in là trovo un'intervista allo stesso con una dichiarazione che mi lascia a dir poco perplesso:

"Il rilancio dell'economia siciliana passa attraverso un serio intervento infrastrutturale. Un tema centrale per lo sviluppo industriale dell'isola che si trova in una condizione di marginalità geografica rispetto ai mercati"

Al solito, aggiungiamo alcune considerazioni:

1) L'isola, dal 1950 ad oggi, non si trova affatto lontana dai mercati, bensì è un mercato. Ecco cos'è stata la Sicilia (e tutto il Sud Italia) per l'Italia degli ultimi 60 anni: un mercato di sbocco per le proprie merci invendibili sui mercati esteri. Anche a questo è servita la sistematica distruzione dell'imprenditoria e del sistema bancario locali, nonchè (più recentemente) la facilità con la quale si ottiene qui il credito al consumo alla quale corrisponde la quasi totale impossibilità di ottenere finanziamenti per l'attività imprenditoriale.

2) Le aziende siciliane devono innanzitutto conquistare il mercato interno scippandolo CON QUALUNQUE MEZZO (soprattutto con coraggio) alle aziende del nord. Questa sarà la base per qualunque sviluppo imprenditoriale dell'isola. Senza la base costituita dalla domanda interna ci sono poche speranze di andare oltre.

3) La supposta condizione di marginalità rispetto ad altri mercati in un mondo globalizzato come quello in cui ci ritroviamo è un concetto che non esiste. Ed in ogni caso i mercati di un futuro oramai molto prossimo si trovano anche a sud, oltre che a nord. L'isola è quindi è in una posizione tale di CENTRALITA' rispetto ai mercati che quasi nessuno al mondo può vantare

4) La frase di LoBello indica il perdurare di uno stato di colonizzazione mentale che non ha eguali nella storia coloniale di molte altre nazioni. Insistere su parole come "marginalità" indica quasi una sorta di scarsa autostima, una catena che ci portiamo al piede e che ci fa vedere un orizzonte sempre scuro e tempestoso. E come si sa l'umore ha una forte influenza sui mercati e sull'economia in generale.

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